Notizie di cronaca nelle Marche

E' il desiderio del babbo Fabrizio e della mamma Maura quello di far indossare a Nicolò per l'ultimo viaggio della sua giovane vita la maglia numero 10 del Caldarola, che gli aveva consegnato ad inizio stagione il tecnico della formazione Allievi Pietro Appignanesi. "Sono contento che i genitori abbiano fatto questa scelta – le parole di mister Appignanesi – perchè Nicolò meritava la maglia numero 10 che ora indosserà per sempre". Così Nicolò Ceselli, il giovane sedicenne che un destino atroce ha strappato all'affetto dei suoi cari e dei tanti che lo conoscevano e ne hanno apprezzato le doti, riposerà con la maglia biancorossa e la tuta della società per la quale si è speso fino al giorno della sua scomparsa. Un grande amore quello che legava Nicolò ai suoi compagni e alla sua squadra, che si era anche impegnato a "ricostituire" dopo che un momento di crisi aveva fatto temere per il futuro calcistico del gruppo. Le due città di Tolentino, dove il nonno di Nicolò, Carmelo. è consigliere comunale, e Caldarola, paese di origine della mamma Maura Moriconi, si sono strette intorno ai genitori, ai nonni, agli zii, ai cugini, ma soprattutto ai tanti amici di Nicolò che, increduli, ne piangono la morte. La grande passione per le moto l'ha strappato alla vita insieme ad un tragico destino. Nel suo, ultimo giro lungo la strada che conduce alla località Roscano di Tolentino, infatti, Nicolò ha perso il controllo della due ruote Husquarna 125 Enduro, acquistata solo da pochi giorni, che conduceva andando ad impattare contro l'unico ostacolo presente, una sbarra di ferro che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Nicolò Ceselli frequentava il primo anno all''IPSIA E. Rosa di San Ginesio. Il Caldarola Calcio, in segno di lutto ha rinviato la festa di fine anno prevista per mercoledì prossimo, giorno fissato per i funerali che si svolgeranno a Tolentino presso la chiesa della Sacra Famiglia. Quello che è certo è che nessuno vorrà mancare per porgere l'estremo addio a colui che è stato per molti suoi coetanei un autentico punto di riferimento all'interno e fuori del rettangolo verde. 

(la formazione allievi del Caldarola mentre festeggia negli spogliatoi. Nicolò Ceselli indossa la maglia numero 10)

squdra nicolò    

 (Nicolò Ceselli, a sinistra del portiere Sergio Todea, con la maglia dei giovanissimi prima di una partita allo Sticchi di Tolentino stagione 2014/2015)

caldarola ceselli

( ancora una bella immagine di Nicolò con la squadra dei govanissimi della scorsa stagione. Un gruppo voluto fortemente da Niccolò )

caldarola giovanissimi  

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Tragedia in contrada Rosciano a Tolentino. Un sedicenne del posto ha perso la vita alla guida della sua moto una Husquarna 125 Enduro, acquistata solo da pochi giorni. La vittima è Nicolò Ceselli sedici anni compiuti lo scorso 30 aprile. Il giovane uscito in moto insieme ad una ragazza che viaggiava con lui sul sellino, mentre percorreva la strada,  all'improvviso  ha perso il controllo della sua due ruote, sbandando e andando a finire contro una struttura di metallo. Sul posto  i mezzi del 118 e i Vigili del Fuoco. Nicolò è apparso subito il più grave  Il sedicenne è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette dove, malgrado i ripetuti tentativi dei medici di rianimarlo, è spirato poco dopo. La giovane che era con lui , trasportata all'ospedale di Macerata è tutt'ora ricoverata ma non sarebbe in pericolo di vita. La tragica notizia si è subito diffusa anche a Caldarola, paese d'origine dei suoi genitori Fabrizio e Maura. Nicolò aveva una grande passione per la moto e per il calcio; era infatti attaccante degli allievi Caldarola di mister Pietro Appignanesi. Distrutti dal dolore tutti i suoi compagni della squadra del settore giovanile Calcio Caldarola che egli stesso si era adoperato a far crescere, aiutando e collaborando con lo stesso responsabile Simone Castellani .Profonda commozione e costernazione anche a Tolentino, città dove il ragazzo risiedeva con la sua famiglia e dove il nonno, Carmelo Ceselli, è consigliere comunale.  Nicolò Ceselli frequentava il primo anno all''IPSIA E. Rosa di San Ginesio. Il Caldarola Calcio, in segno di lutto ha rinviato la festa di fine anno prevista per mercoledì prossimo 

la moto di Ceseli

La moto 125 Husquarna acquistata da pochi giorni 

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70° anniversario della polizia Stradale. A Camerino una serie di eventi fino al 3 giugno

 

La polizia stradale festeggia 70 anni dalla fondazione. Per l’occasione il compartimento delle Marche ha organizzato dal 29 maggio al 3 giugno una serie di manifestazioni a Camerino. Ad aprire gli eventi l’inaugurazione della mostra fotografica “Altra strada non c’è”, allestita nei locali della società Contram a Le Mosse, dove è possibile ammirare anche auto e moto storiche della polizia stradale, vicino ai veicoli attualmente in uso.

Il piazzale antistante la sede di via Le Mosse è stato teatro di dimostrazioni alle quali con interesse hanno preso parte gruppi di scolaresche delle medie ed elementari. Tra le iniziative anche un convegno sull’Omicidio stradale organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza dell’università la proiezione di un film e un dibattito sulla sicurezza stradale presso l’aula Magna dei Licei Varano di Camerino con la presenza di circa 150 studenti delle classi 3^ e 4^ Testimonial della manifestazione tre giocatrici della squadra Feba Basket di Civitanova. Questo venerdì 2 giugno nel piazzale del Contram, all’interno dell’apposito stand, arà visitabile l’allestimento di apparecchiature in uso alla polizia stradale. Gran finale dei festeggiamenti sabato 3 giugno all’auditorium Benedetto XIII, in località Colle Paradiso. In programma alle ore 17.00 la proiezione del film “70esimo anniversario della fondazione della polizia stradale” seguita dal concerto della banda musicale della Polizia di Stato.

Molto apprezzata dalle scuole l’iniziativa del Pullman Azzurro, posizionato sul piazzale, a bordo del quale i bambini hanno potuto assistere a divertenti lezioni di educazione stradale in compagnia della Polizia.  

Pulman Azzurro

Sicurezza in giro.. Farò strada “ E’ il motto che campeggia sul Pullman Azzurro, all’interno del quale è allestita l’aula scolastica multimediale itinerante dove,“ maestri di sicurezza”, per i più piccoli sono stati per lì occasione tre poliziotti liguri, provenienti rispettivamente da La Spezia, Genova e Savona. Giochi a tema, filmati e cartoni animati, il veicolo per insegnare, giocando, le regole della sicurezza.

“ Essere invitati a manifestazioni di questo genere- spiega l’assistente Capo Riccardo Creti della polizia stradale di La Spezia- è per noi l’occasione per poter sensibilizzare i bambini piccoli e più grandicelli,al rispetto delle norme del codice della strada e soprattutto al rispetto della vita, per se stessi e per le altre persone. La nostra è un’aula didattica itinerante; ce ne sono due in tutta Italia; siamo spesso in giro in mezzo ai bambini ma anche agli adulti perché tra le lezioni che proponiamo c’è anche un piccolo percorso, una sorta di gioco che è utile a capire i rischi della guida in stato di ebbrezza alcoolica e le conseguenze che ne derivano. Il lavoro che facciamo nei confronti dei ragazzini delle elementari e delle medie è importante; sono infatti i più ricettivi e malleabili e sono quelli che un domani con segnali come quelli che cerchiamo di trasmettere, saranno in grado di stare sulla strada rispettando delle regole ed evitando conseguenze negative. La consapevolezza di rischi e conseguenze fa raggiungere risultati notevoli e noi ce la mettiamo tutta per infondere nei giovani e giovanissimi quello che noi conosciamo e quello che vediamo, perché il nostro lavoro è stare sulla strada - prosegue Cresti-. La nostra vita quotidiana è fare pattuglia; a volte, purtroppo dobbiamo intervenire su situazioni critiche e disperate, proprio per questo e da testimoni, noi cerchiamo di trasmettere quello che è il miglior comportamento da tenere per evitare accadimenti del genere”. Tanti i progetti che cercano di contrastare il dilagante e preoccupante abuso di sostanze alcoliche nei giovani e negli adolescenti.

Gioco Pollizia

“ Diciamo che ora la tendenza dei ragazzi più giovani è quella di organizzarsi-afferma Creti-. Se un gruppo di amici esce in auto, chi guida non beve; questo comportamento denota una consapevolezza nel poter incorrere in incidenti stradali, nell’eventualità di perdere la patente di guida, o dover spendere parecchi soldi per riparare la macchina, ma anche dover sopportare spese legali, in quanto, oltre una certa soglia si va a finire nel penale. Vero è che i meno giovani hanno ancora una tendenza a bere, anche se noi che viviamo tutti i giorni sulla strada ci rendiamo conto che, rispetto al passato il fenomeno è andato diminuendo. Speriamo che il lavoro che insieme alle altre forze dell’ordine ci vede impegnati, sia utile a ridurre sempre di più questi abusi”.

Pullman Polizia

Ogni anno il Pullman Azzurro segue la carovana itinerante del giro ciclistico d’Italia, una delle più famose gare ciclistiche per professionisti. Rientrato la scorsa domenica è ripartito alla volta di Camerino per educare alla strada. Un’iniziativa molto apprezzata dagli alunni,che hanno sommerso di domande i poliziotti della strada, e dagli stessi docenti per i quali l’incontro ha rappresentato uno stimolo per una costruttiva discussione in classe e per la compilazione di questionari e piccoli test.

All’interno dei locali a piano terra del Contram la proiezione di filmati e le spiegazioni degli operatori della polizia stradale di Camerino; qualcuno di loro si è commosso nell’esaudire il desiderio di una bambina, la quale ringraziando per la lezione, ha chiesto di poterlo abbracciare.

Mostra Polizia

auto e moto Polizia

“ Un’iniziativa utile a far capire ai ragazzi che la Polizia è amica- ha commentato l’insegnante Luciana Saracca- I veri nemici siamo noi quando non rispettiamo le regole e le norme della strada. Dobbiamo essere molto grati al Corpo della Polizia, sempre in prima linea per la difesa del cittadino”.

Gli operatori in divisa della città ducale hanno ricordato la ricorrenza del 70° di fondazione della Polizia stradale regionale.

“Ancor di più è motivo di orgoglio il fatto che l’anniversario venga festeggiato a Camerino- hanno tenuto ad evidenziare-. Una festa che ci dà l’occasione di mettere in mostra le auto e le moto d’epoca che hanno lasciato il segno in una storia che dura da settant’anni; una storia fatta di tanto impegno e spirito di sacrificio per offrire protezione e sicurezza ai cittadini, a volte anche a costo del sacrificio della vita. Tutti i giorni siamo impegnati nelle attivitàcontravvenzionali, di rilievo incidenti  e, soprattutto, soccorso e vigilanza nei confronti degli utenti della strada. Altri compiti le scorte per carichi eccezionali e scorte per gare ciclistiche”. “ Riconoscere la nostra divisa è facile- dice uno dei poliziotti ad un bambino che lo guarda incuriosito- Ricordalo: solo noi “ stradalini” abbiamo stivali ai piedi e un distintivo con il cavallo alato applicato sulla manica della giacca. Questo vuol dire che siamo veloci. E’ uno scudetto di specialità che è per noi motivo di grande orgoglio”.

C. C.

Polizia stradale

 

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Il Parco Nazionale dei Sibillini ha avviato una prima ricognizione per fare il punto della situazione sulle acque del lago di Pilato dopo gli eventi sismici di agosto e ottobre 2016. La buona notizia è che lo specchio d'acqua c'è, anche se con una quantità di acqua inferiore rispetto a quanto registrato mediamente nello stesso periodo. Occorre ricordare che le dimensioni e la portata d'acqua dipendono principalmente dalla distribuzione delle precipitazioni: il lago è infatti alimentato soprattutto dallo scioglimento delle nevi. Evidenti alcune frane, soprattutto nella parte rocciosa del Pizzo del Diavolo, che richiedono una più approfondita valutazione del rischio di possibili altri crolli. Al momento il sentiero da Foce è inagibile e il transito fino a Forca di Presta è bloccato in quanto la strada da Montegallo è interrotta, per cui non vi si può accedere se non autorizzati. La spedizione ha visto il coinvolgimento di tecnici dell'ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), il geologo Paolo Guarino e l'idrogeologo Lucio Martarelli, i quali hanno provveduto ad effettuare rilievi idrogeologici nel bacino del lago servendosi anche di un drone per riprese video.

drone sopra al lago

Il drone sopra il lago

spedizione durante il tragitto

La spedizione durante il tragitto

 

Alla spedizione hanno preso parte anche il Presidente dell'Ente Parco Oliviero Olivieri, il biologo del Parco Alessandro Rossetti, le guide del Collegio Regionale Guide Alpine Marche, Marco Vallesi e Tito Ciarma, l'accompagnatore di media montagna Fabio Micini, la zoologa Sara Marini e i Carabinieri forestali, il Tenente Colonnello Roberto Nardi e Giuseppina Fedeli. Fondamentale è stato il contributo delle guide alpine che hanno consentito alla spedizione l'arrivo a destinazione in assoluta sicurezza, superando anche tratti accidentali con l'utilizzo dell'imbracatura e del casco. È stata effettuata anche una rilevazione gps dai Carabinieri forestali per perimetrare il lago in modo da confrontare l'estensione del bacino con le rilevazioni del passato e quelle che verranno effettuate nei prossimi giorni. La presenza della zoologa Sara Marini è servita anche a un rilevamento di eventuali camosci, che però nella giornata di ieri non sono stati rilevati. I dati raccolti durante il monitoraggio dovranno essere confrontati anche con quelli raccolti in passato nell'ambito di altri programmi di ricerca, tra cui quelli condotti dalla biologa e guida del Parco Maria Gaetana Barelli.

spedizione zoologa e nardi

Da sinistra la zoologa Marni, il Tenente Colonnello Nardi, l'idrogeologo

 

“Oggi è il primo giorno di un lungo lavoro che comporterà il monitoraggio dei sentieri del Parco” ha sottolineato il Presidente Olivieri. “Abbiamo attivato una collaborazione con il Ministero dell’Ambiente che prevede il supporto tecnico dell’ISPRA. Questo è un segnale importante, perché il Parco vuol garantire una fruibilità sicura dei sentieri percorribili. Tra le diverse iniziative pensiamo anche di collocare strutture in legno a fianco dei rifugi non agibili per consentire agli escursionisti la possibilità di pernottare”.

La rassicurazione sul Chirocefalo del Marchesoni è affidata al naturalista del Parco, Alessandro Rossetti: “Non vi è pericolo nel breve periodo per la sua incolumità - ha spiegato - in virtù del fatto che le uova di questo crostaceo hanno la capacità di resistere per anni anche in assenza di acqua. È però fondamentale il rispetto dell'area per impedire che le uova, nascoste tra la ghiaia ora all'asciutto, vengano accidentalmente distrutte dal calpestio dei frequentatori del bacino che in alcuni periodi possono raggiungere le diverse centinaia al giorno. Per cui, dal momento in cui sarà di nuovo possibile raggiungere il sito, è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni di rispetto dell'area in prossimità del lago”.

Pizzo del diavolo

Pizzo del Diavolo

Infine, per quel che riguarda la sentieristica, è intervenuto il Tenente Colonnello Nardi: “il terremoto ha causato danni importanti alla sentieristica e alla viabilità del Parco, quindi registriamo situazioni critiche per l'accesso a siti di particolare valore naturalistico. Nel caso del lago di Pilato o del Vettore ci sono sentieri attualmente percorribili ma meno battuti come Santa Maria in Pantano, Montegallo o Altino. I sentieri classici, ad esempio da Foce, sono chiusi così come chiuso è quello dell’Infernaccio. I vari enti coinvolti stanno lavorando per ripristinare prima possibile la fruibilità di questi sentieri.”

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