Notizie di cronaca nelle Marche
Automobili rigate in serie nel centro cittadino di San Severino Marche, individuato e denunciato il responsabile. È un quarantenne residente in città.

I fatti sono avvenuti durante le feste padronali nello scorso giugno, quando diversi cittadini hanno ricevuto una brutta sorpresa. Quattro automobili, parcheggiate tra il piazzale della stazione, viale Bigioli e via San Michele, sono state ritrovate dai proprietari graffiate su tutta la carrozzeria. Il vandalo non si sarebbe infatti limitato solamente a rigarle, ma si sarebbe accanito anche sui cofani anteriori e posteriori e su entrambe le fiancate. Non solo: tra le “vittime” anche un fuoristrada della polizia locale.

Le indagini sono partite da qui: i proprietari delle vetture hanno sporto denuncia e, grazie alla videosorveglianza predisposta dal comune e a diversi servizi in borghese effettuati dagli agenti della municipale, il responsabile è stato individuato. Il quarantenne è stato ora denunciato dalla polizia locale alla Procura della Repubblica. Dovrà rispondere del reato di danneggiamento, aggravato dall’aver colpito - tra gli altri - anche un mezzo del patrimonio pubblico.
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I militari della stazione carabinieri di San Severino Marche hanno dato esecuzione all'ordine di carcerazione della procura generale della Repubblica presso la Corte d' Appello di Ancona nei confronti di un 57enne originario del Marocco.

Già denunciato dai carabinieri di San Severino Marche per evasione e condannato nel gennaio 2022 dal Tribunale di Macerata, l'uomo si trovava in regime di detenzione domiciliare. Con sentenza del 20 dicembre 2022 la Corte di Appello di Ancona lo ha condannato per il reato di maltrattamenti e lesioni aggravati nei confronti della coniuge, reato per il quale era stato denunciato dai carabinieri della locale stazione nel 2018. L'uomo, accompagnato al carcere di Fermo, dovrà scontare la pena residua di due anni e 6 mesi di reclusione.

Nell'ambito invece dei servizi coordinati e finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, due giovani sono stati segnalati alla prefettura di Macerata come assuntore di stupefacenti. Controllati dai militari della stazione di San Ginesio, sono stati trovati in possesso di una dose di hashish e marijuana per uso personale.
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Il questore di macerata Luigi Silipo ha disposto la chiusura per sette giorni del bar “La Pistacoppa” di piazza Nazario Sauro a Macerata.

L’esercizio era stato oggetto di ripetuti controlli da parte della polizia dai quali è emerso che il locale, frequentato da avventori gravati da precedenti, è stato teatro nelle ultime settimane di episodi di violenza e danneggiamenti. L’8 giugno scorso i poliziotti della “Volante” sono intervenuti poichè poco prima due soggetti avevano procurato danneggiamenti agli arredi allontanandosi subito dopo. Gli stessi venivano rintracciati e denunciati all’A.G. Il 7 luglio scorso i poliziotti sono intervenuti nuovamente in ausilio a personale dell’Arma dei Carabinieri a seguito di una lite scoppiata tra due persone, tra cui un dipendente del bar, rimasti entrambi feriti tanto da richiedere sul posto l’intervento dell’ambulanza per il successivo trasporto al Pronto Soccorso.

A seguito della predetta attività di Polizia il questore ha così emanato il decreto che dispone la sospensione dell’attività commerciale.
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Ottanta veicoli controllati, 47 infrazioni contestate, 9 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, 136 i punti decurtati dalle patenti per violazioni del codice della strada.

Questo il bilancio dei controlli effettuati dalle pattuglie della polizia stradale di Macerata nel corso del fine settimana.

Gli agenti di pattuglia hanno anche rilevato un incidente stradale che si è verificato in corrispondenza della rotatoria dove stavano effettuando i controlli. Il rapidissimo intervento del personale sanitario ha consentito di prestare il primo soccorso agli infortunati in attesa dell’arrivo della Croce Rossa, mentre le pattuglie consentivano nell’immediatezza rapido ripristino della circolazione in quel momento piuttosto intensa. Nella circostanza uno dei conducenti coinvolti è risultato sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita; per tale motivo il veicolo è stato sottoposto a fermo.

Non sono mancate contestazioni relative all’ utilizzo improprio del telefono cellulare durante la guida oltreché con patente estera senza aver mai conseguito quella italiana nonostante la conducente fosse residente a Civitanova Marche da oltre un anno.
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Nuove strategie integrate di sviluppo culturale, economico e sociale per la rigenerazione dei centri maggiormente colpiti dal terremoto del 2016. Questo il focus dell’incontro, nella sede del Museo Diocesano MARec, con i sindaci dei Comuni del cratere delle Marche.

A fare il punto, anche sulle attività già in corso, il Commissario Straordinario per la Riparazione e Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli e il Presidente della Fondazione Maxxi - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo -, Alessandro Giuli. Con loro Mons. Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino, l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi, il Sottosegretario con delega alla ricostruzione Lucia Albano e il Sindaco di San Severino Rosa Piermattei.

Nel corso dell'incontro l'annuncio, dato dallo stesso Commissario Castelli, che il prossimo 24 novembre, alle ore 11, Papa Francesco riceverà 
tutti i sindaci del cratere in udienza privata in Vaticano.

L’obiettivo del Protocollo in essere tra la Struttura Commissariale e la Fondazione MAXXI è supportare i Comuni del cratere per lo sviluppo di progetti di rigenerazione urbana e territoriale legati alle risorse territoriali, al rilancio dell’economia culturale e sociale, con particolare attenzione alla qualità architettonica e urbanistica dei programmi che vengono portati avanti. Tra le finalità dell’accordo anche l’istituzione di un gruppo di lavoro destinato alle strategie di sviluppo economico, culturale e sociale dei borghi e dei propri territori, che lavora al servizio del territorio dalla sottoscrizione del protocollo. A tale scopo presso la Struttura commissariale da un anno il “Gruppo Borghi” è al lavoro per mettere a sistema proprio i legati alla ricostruzione: transizione digitale ed energetica, valorizzazione dei legami umani, esplorando i temi più urgenti del nostro tempo, tra cui il rapporto tra uomo e natura, e le possibili applicazioni nella rigenerazione dei borghi colpiti dal terremoto delle innovazioni dell’arte, dell’architettura, della scienza e dell’intelligenza artificiale.

“È nostro dovere tutelare il patrimonio identitario e la storia dell’Appennino centrale, per il bene delle generazioni presenti e future - ha dichiarato Castelli -, attraverso l'opera sia di ricostruzione materiale sia di ricucitura sociale e culturale dei territori feriti. Oggi siamo al MARec espressione della capacità e della tenacia di un territorio che ha saputo risollevarsi e raccontare sé stesso dimostrando di saper guardare al futuro delle generazioni grazie alla formazione artistica e culturale per il recupero delle opere d’arte. A questo si aggiunge la capacità di programmazione del Piano Nazionale complementare dedicato al centro Italia per lo sviluppo economico e sociale e di rigenerazione urbana. E’ il momento di passare dalla programmazione all’attuazione della Terza Italia, ovvero la nuova valorizzazione delle potenzialità locali dell’Appennino centrale”.

Il Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli: “E’ particolarmente significativo questo incontro al MARec, il Museo dell’arte recuperata, un progetto prezioso che rende fruibili opere d’arte meravigliose in attesa che tornino nelle chiese per le quali sono state create. Le Marche, del resto, come tutta l’area dell'Appennino centrale, sono ricche di un patrimonio culturale diffuso da recuperare, proteggere, valorizzare. E' importante essere oggi, insieme ai sindaci e al Commissario Castelli, in questo territorio che ha puntato proprio sull’arte, sulla cultura, sulla rigenerazione urbana per rinascere. il MAXXI è onorato di mettere a disposizione le sue esperienze e competenze per contribuire a questa rinascita e a riattivare la vita nei luoghi colpiti dal sisma".

L’Arcivescovo Francesco Massara: “Il programma per un rilancio autentico dell’economia del turismo nei territori del sisma non può non ripartire dalla consapevolezza dell’importanza dei beni culturali ecclesiastici come risorsa fondamentale:il patrimonio culturale ecclesiastico è tra i più considerevoli nella regione, sia in termini di quantità che di qualità. Le scelte strategiche non devono nascere dalle emergenze, ma non c’è dubbio che questa crisi debba, per forza, spingere ancora di più all'aggregazione. Creare sistemi dalle strutture flessibili, non burocratiche, con personale competente e specializzato in modo da passare da un progetto all’altro cogliendo di volta in volta finanziamenti appositi. Perché alla fine salvare questo territorio è possibile solo facendo sinergia tra tutte le istituzioni presenti sullo stesso in modo da creare un circolo virtuoso. Ringrazio il Commissario Castelli che si sta muovendo proprio in questo senso per una ripresa economica,culturale e sociale di tutto il cratere grazie anche a questa nuova collaborazione con il MAXXI”.

SAN SEVERINO 3 Castelli e Giuli

“È significativo - commenta l'assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi - che l'incontro di oggi si tenga nella sede del Museo Diocesano MARec, eccellente prodotto di una straordinaria intuizione: l'arte e la bellezza acquisiscono senso se vivono nella comunità. Ringrazio il Commissario Straordinario Guido Castelli, il presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli e Monsignor Massara per questa attenzione al nostro patrimonio. La presenza dei sindaci dell'area del sisma ci aiuta a tenere presente una funzione sociale a cui la cultura adempie per sua natura. La continua opera di costruzione e ricostruzione della nostra identità, che è evidentemente un momento di coesione. Salviamo e tuteliamo i beni materiali perchè ad essi riconosciamo un valore immateriale, un' appartenenza, ciò a cui siamo legati. Un'opera d'arte, un monumento è anche la storia di una serie relazioni, di scambi che poi diventano anche sociali ed economici. A questo nucleo fondamentale si ispirano anche le strategie regionali. Possiamo e dobbiamo ripartire dalla cultura perché è qui ciò che amiamo".

Il Sottosegretario Lucia Albano: “La rigenerazione culturale dei luoghi, con il supporto del MAXXI, è centrale per rendere i borghi centri di sviluppo economico. Restituire i beni alla collettività non significa soltanto permettere alle persone di rientrare nelle proprie abitazioni e riprendere le proprie attività. Questa è la prima, irrinunciabile, necessità. Significa anche restituire alla collettività un territorio migliore, più ricco e attrattivo. Economia e cultura sono strettamente interconnesse: il patrimonio culturale può contribuire significativamente allo sviluppo di un'economia sana e può anche svolgere un ruolo importante nel rilancio socioeconomico, in particolare a seguito di calamità”.

Il Sindaco Rosa Piermattei: “San Severino Marche rientra tra i Comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici del 2016. Tra le realtà del cratere è una di quelle che ha registrato i danni maggiori con oltre 1.200 edifici dichiarati inagibili e, in piena emergenza, con quasi 3mila persone costrette a sfollare. Ad oggi sono stati chiusi quasi 400 cantieri ma occorre ancora fare tanto: serve velocizzare il ritorno alla normalità ma serve, sicuramente, anche guardare oltre perché, se è vero che è necessario ricostruire, è anche vero che risulta di vitale importanza dare una speranza a queste nostre terre per il loro futuro. Progetti come quello che riguarda la Fondazione Maxxi e la Struttura Commissariale vanno proprio in questa direzione perché mirano allo sviluppo, a migliorare i territoriali, a rilanciare la loro economia culturale e sociale. Il cantiere che sta interessando il nostro giardino storico “Giuseppe Coletti” è stato pensato volgendo uno sguardo attento alla dimensione umana della ricostruzione. Quello che si sta recuperando, infatti, è un paradiso nel cuore del nucleo urbano e, al tempo stesso, un posto dell’anima per tanti settempedani che, mi auguro, possano qui ritrovare non solo la loro dimensione ma anche il loro stare insieme e il loro tornare ad essere comunità vera. Anche questo è uno degli scopi della ricostruzione: ridare speranza e riconsegnare ai Comuni colpiti dal terremoto la propria identità”.
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L'Università di Camerino ancora da record nelle classifiche Censis: non solo mantiene per il 20mo anno consecutivo la prima posizione tra gli atenei fino a 10.0000 iscritti, ma raggiunge il risultato straordinario del punteggio assoluto di 101,7 e si conferma per il terzo anno prima tra tutti gli Atenei italiani, compresi i Politecnici.


L’Università di Camerino è dunque prima in assoluto tra tutti gli atenei sia statali che privati, nonché tra le università marchigianie; il risultato ottenuto conferma ancora una volta il forte impegno di Unicam nel mantenere sempre elevata, nonché migliorandosi, la qualità dei servizi e gli ottimi standard della didattica offerta agli studenti.

La media ottenuta da Unicam è il risultato delle valutazioni ricevute per i servizi, le borse di studio, le strutture, la comunicazione ed i servizi digitali, l’internazionalizzazione e l’occupabilità, che hanno contribuito a far registrare un aumento dei punteggi rispetto allo scorso anno. Importante il punteggio massimo di 110 per i servizi così come bellissima è la conferma per le attività di comunicazione, segno dell’attenzione che l’Ateneo riserva anche a questo settore, in particolare per la comunicazione multimediale (account social ufficiali e siti web), fondamentale per il dialogo con gli studenti e con gli stakeholder tutti: Unicam ha infatti mantenuto il punteggio massimo di 110.


Il punteggio ottenuto quest’anno – sottolinea il rettore Claudio Pettinari – va oltre ogni più rosea aspettativa: abbiamo infatti raggiunto il punteggio di 101,7, aumentando di due punti rispetto allo scorso quando avevamo già raggiunto un risultato straordinario, e siamo l'unico Ateneo italiano che supera i cento punti. Abbiamo confermato la posizione che ci vede primi tra le Università fino a diecimila iscritti, ormai da vent'anni, ma per il terzo anno consecutivo siamo primi assoluti tra tutti gli Atenei, al top in Italia per servizi e comunicazione, in crescita per strutture e internazionalizzazione”.

“Con grande soddisfazione – prosegue il rettore – dedico anche quest’anno questo importante successo non solo alle nostre studentesse ed ai nostri studenti, che ci scelgono, con la consapevolezza di trovare servizi ed opportunità per la loro formazione e crescita, ma anche a tutta la comunità universitaria, perché abbiamo dimostrato, ancora una volta, che i risultati si ottengono con serietà, impegno, lavoro e dedizione. Sappiamo, infatti, quanto le classifiche Censis impattino su studenti e famiglie nella scelta dei percorsi universitari.
Era fondamentale non solo mantenere le posizioni degli anni scorsi, ma migliorarsi ancora: ci eravamo dati questo obiettivo ed abbiamo lavorato per raggiungerlo, insieme. A tutte ed a tutti va il mio più grande ringraziamento”.
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Il comune di Matelica richiede lo stato di calamità naturale a causa della grave situazione che si è venuta a creare nei vigneti del territorio per via del maltempo.

Le abbondanti piogge, che a metà giugno sono addirittura sfociate in delle vere e proprie “bombe d’acqua”, hanno gravemente compromesso la produzione vitivinicola non solo per i danni diretti dei violenti rovesci, ma anche per l’impossibilità degli agricoltori nell’eseguire trattamenti fitosanitari ai vigneti o vederli vanificati proprio a causa delle piogge. Questo ha provocato il diffondersi di specie fungine che hanno distrutto buona parte del raccolto e provocheranno problemi anche nelle prossime annate, in quanto alcune piante non potranno essere più curate e diventeranno improduttive.

In molti casi quest’anno non ci sarà proprio raccolto, provocando inevitabilmente delle importanti ripercussioni economiche che metteranno a rischio i bilanci delle aziende agricole, con gravi contraccolpi sull’occupazione locale. Per questo motivo il Comune di Matelica ha emesso una delibera in cui richiede alle autorità istituzionali nazionali e regionali preposte, il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Si richiede altresì alle autorità preposte di concedere agli imprenditori agricoli colpiti gli aiuti, le agevolazioni e gli sgravi economici necessari per il ripristino delle colture danneggiate, nonché un sostegno per la perdita del reddito.

L’atto è stato trasmesso al presidente della Regione Marche, all’assessore all’Agricoltura della Regione Marche,al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e ai comuni di Castelraimondo, Camerino, Pioraco, Esanatoglia, Gagliole, Cerreto D’Esi e Fabriano in qualità di produttori del Verdicchio di Matelica, affinché valutino di condividerne il contenuto e possano richiedere per i loro enti il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

«La situazione è diventata settimana dopo settimana sempre più preoccupante – commenta il vicesindaco e assessore all’Agricoltura Denis Cingolani – molti viticoltori sono in ginocchio e quest’anno non raccoglieranno nulla. Basta fare un giro per i vari vigneti per rendersi conto della situazione. Purtroppo, si tratta di danni che si ripercuoteranno anche sulle prossime annate. La nostra economia locale si basa in maniera importante sulla produzione del Verdicchio di Matelica, per cui il rischio è quello che tutto ciò si ripercuota sull’occupazione e su altri settori, innescando scenari che non possiamo permetterci di vivere».
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Oltre 50 delegazioni provenienti da Europa, Africa, America e Asia per un weekend che conferma la vocazione sempre più internazionale di San Ginesio.

Il Comune, infatti, si è reso artefice dell’organizzazione del primo incontro di tutti i Best Tourism Villages riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale del turismo delle Nazioni Unite, in programma il 14, 15 e 16 luglio, per dar vita a un modello virtuoso di lavoro basato su confronto e conoscenza reciproca.

Tra gli obiettivi primari dell’iniziativa organizzata con la collaborazione della UNWTO (United Nations World Tourism Organization) - l’agenzia dedicata al coordinamento delle politiche turistiche e alla promozione dello sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile - è quello di far nascere nuove importanti partnership all’interno della rete dei BTV anche su focus specifici che potranno favorire la partecipazione a bandi di finanziamento europei e internazionali.

I workshop che si susseguiranno in base ai vari gruppi di lavoro potranno essere la base di partenza per la stipula di gemellaggi, protocolli d’intesa e l’incentivazione dei flussi turistici tra i vari paesi coinvolti, dando la possibilità a realtà di piccole dimensioni, come San Ginesio di avviare alleanze strategiche, anche sotto il profilo economico.

Un intero week end in cui i rappresentanti governativi, delegati BTV e media internazionali scopriranno le bellezze di un territorio ricchissimo e unico nella sua molteplicità come quello offerto dalla Marche.

La promozione dell’evento avrà un fortissimo impatto mediatico grazie alla veicolazione dei contenuti su tutti i portali dei Paesi aderenti alla Rete e alla presenza della stampa specializzata.

L’appuntamento istituzionale è in programma per Sabato 15 luglio alle ore 9.00 presso l’Auditorium di Sant’Agostino. Insieme al Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, saranno presenti anche il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e il Direttore ATIM, Marco Bruschini.
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Operazione antiriciclaggio della Guardia di Finanza del comando provinciale di Macerata.

I militari delle Fiamme Gialle hanno controllato oltre 13mila transazioni finanziarie, eseguite dall’operatore controllato tra il 2021 e il 2023, per un importo complessivo di oltre 160mila euro e intercettato numerose operazioni artificiosamente frazionate verso l’estero eseguite con contante oltre i limiti previsti dalla legge.

Per questo il titolare del «Money Transfer» e i 59 clienti identificati, i quali hanno effettuato i trasferimenti di denaro irregolari, principalmente verso i propri paesi di origine (Afghanistan, Albania, Bangladesh, Colombia, Costa d’Avorio, Emirati Arabi, Francia, Ghana, Guinea, India, Kosovo, Mali Marocco, Pakistan, Perù, Polonia, Romania, Senegal, Spagna, Togo, Tunisia e Ucraina), rischiano una sanzione amministrativa fino ad un massimo di oltre 5 milioni di euro.
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Iniziati a Passo Treia i lavori di demolizione dell’ex Consorzio Agrario a cui seguirà la demolizione delle due vecchie palazzine delle “case popolari “.

Al loro posto presto sorgerà il nuovo Polo Scolastico della frazione, con una struttura dedicata all’infanzia (0-6 anni), la nuova scuola primaria e proprio al posto dell’ex Consorzio il nuovo Palazzetto per lo sport che sarà utilizzabile dalle scuole e da tutte le associazioni sportive e squadra del territorio, come per il volley, il basket, il calcio a 5, la pallamano.

«La demolizione che è iniziata darà modo di procedere verso la realizzazione di nuove strutture strategiche per tutta la comunità – spiega il sindaco Franco Capponi – come abbiamo detto in occasione della visita del presidente della Figc nazionale, Gabriele Gravina, Treia può davvero portare come un vanto il grande lavoro e impegno dal punto di vista dello sport con tante persone che si dedicano a fare in modo che i giovani possano praticare attività sportiva, che sono sempre state supportate dall’Amministrazione. Oltre ai nuovi poli scolastici, dunque, diventa ancora più importante il palazzetto dello sport che sarà a disposizione perfino per gli sport individuali».

L’investimento complessivo sarà di circa 12 milioni di euro interamente finanziati dai fondi Sisma, PNRR e dal Piano per l’edilizia scolastica regionale.

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