L’Università di Camerino, si appresta a posare la prima pietra che segna  simbolicamente il via ai lavori  per la realizzazione di alloggi per studenti nell’ala del nuovo campus universitario
Il progetto, è reso possibile grazie al sostegno della Croce Rossa Italiana, del Governo Canadese e della Croce Rossa Canadese e rientra nell’ambito delle numerose attività e iniziative avviate dalla CRI in seguito al sisma che ha colpito le regioni del Centro Italia.
La cerimonia è prevista questo sabato 14 settembre alle ore 11.00 presso il Campus Universitario di Camerino; vi prenderanno parte autorità istituzionali e locali, rappresentanti della Croce Rossa Italiana, della Croce Rossa Canadese e rappresentanti del Governo Canadese.

Il sisma del 2016 ha colpito duramente tutta la zona di Camerino; l’Università  ha dovuto fare i conti con oltre 40.000 metri quadri di strutture didattiche inaccessibili e una perdita di circa 1.800 posti letto negli appartamenti privati. La Croce Rossa Italiana, grazie al supporto della consorella Canadese e del Governo del Canada, si è impegnata a donare un’intera ala del nuovo campus universitario, fornendo alloggi per gli studenti. Nello specifico, verranno realizzate due palazzine a schiera costituite da 17 stanze singole e 13 stanze doppie, per una capacità di 43 posti letto in totale.
A nome dell'intera comunità universitaria e studentesca, ringraziando sentitamente la Croce Rossa Italiana per la sua vicinanza e per il sostegno al progetto, il rettore prof. Claudio Pettinari ha voluto sottolineare l'importanza del raggiungimento di un sogno, reso possibile da un lavoro fatto tutti insieme:
"Siamo grati a tutte le persone che si sono adoperate affinché esso si realizzasse -ha detto-. Unicam rappresenta per l’intero territorio su cui insiste un importantissimo volano economico e culturale, specie dopo quanto accaduto nel 2016, di cui gli studenti sono il fulcro. Aumentare e consentire la residenzialità degli studenti vuol dire dunque sostenere e sviluppare queste nostre zone così duramente colpite dagli eventi sismici”.

Ricostruire per ricominciare e rispondere in modo concreto ad una esigenza arrivata direttamente dalla comunità colpita, rientra negli obiettivi e nella mission dell’Associazione, impegnata nella realizzazione di un progetto di “co-abitazione sociale” che coinvolgerà, inoltre, gli studenti in un percorso di sensibilizzazione e avvicinamento alle attività di volontariato della CRI.
cc

sotto, la zona di ampliamento del Campus Unicam

ampliamento Campus
 
Presentato ad Unicam il progetto di realizzazione di un'ala del nuovo campus universitario. Sorgerà nelle immediate vicinanze delle strutture inaugurate lo scorso agosto, grazie all'impegno di CRI, del Governo del Canada e della Croce Rossa canadese che hanno adottato il progetto e raccolto due milioni di dollari per finanziarne la realizzazione offrendo dunque tutto il loro concreto supporto. La gara d'appalto, gestita da CRI, potrebbe essere pronta a fine anno per pervenire all'aggiudicazione entro la prossima primavera. e inaugurare il tutto nel 2019. L' importo donato è di1 milione e 800 mila euro con il quale si riuscirà a realizzare una parte dell'ampliamento che per essere completato.richiederebbe di riuscire a reperire una  somma stimata in 4 milioni e mezzo di euro, per poter vedere realizati i 32 appartamenti previsti e una capienza totale di 142 posti letto .Sull'area, è già stato effettuato un primo movimento terra con la realizzazione delle piazzole per impiantarvi il cantiere. 
Una folta delegazione canadese, ha preso parte alla conferenza stampa presso il rettorato di Unicam; presenti il rettore prof. Claudio Pettinari, il vice presidente della Croce Rossa canadese Pascal Mathieu, il Minister-Counsellor dell'Ambasciata canadese in Italia Marc- Antoine Dumas, il vice presidente della Croce Rossa Italiana Gabriele Bellocchi, il presidente regionale della Croce Rossa Marche Fabio Cecconi, il vice segretario generale della CRI Barbara Contini, il presidente del Comitato CRI di Camerino Gianfranco Broglia e Giuseppe Asaro, già presidente del Congresso Italo-Canadese. " La sera dopo la scossa del 26 ottobre abbiamo vissuto dei momenti difficilissimi- ha ricordato il rettore- Abbiamo visto con i nostri occhi centinaia di ragazzi spaventati, discendere dalle mura cittadine con i loro trolley. In verità, con la luce del giorno e con la devastazione che ci si è mostrata, mai avremmo pensato di  riuscire a riprendere in mano la situazione. La comunità universitaria si è invece ricompattata e la nostra volontà è stata quella di restare. Unicam conta 8000 studenti - ha aggiunto Pettinari-  un migliaio di dipendenti e altrettante famiglie, con ripercussioni anche sull'economia della città. e dunque c'è stata da subito la forte volontà di ripresa, con l'obiettivo di riportare gente. Abbiamo capito che era  necessario avere strutture idonee adeguate.e sicure per garantire gli studenti e le loro famiglie, mappando  anche la possibilità di poter avere degli alloggi  a Camerino. E' così che con la Protezione civile e Commissario Straordinario si è deciso di ricostruire. L'attuale Campus è una sorta di college all'americana dove i  ragazzi possono dormire e studiare ma mancavano delle parti che abbiamo voluto completare. Grazie al presidente del Comitato di Croce Rossa di Camerino Broglia, nasce il contatto con CRI italiana e mondiale e, iniziamo ad elaborare il progetto. Avevamo già avuto segnali dalla  comunità canadese - ha aggiunto il rettore- con i quali ci dimostravano di aver  percepito che cosa fosse avvenuto. Il Canada si è dimostrato sempre un Paese fratello  e, affiancati dal presidente CRI e da altri,  abbiamo pensato a come rendere possibile il sogno della realizzazione dell'ampliamento dell'attuale Campus che oggi, prende forma fisica. Una soluzione che non impatta nel paesaggio e nello stupendo panorama, integrandosi perfettamente con tutto il resto. Una struttura che una volta completata, in tootale,  consentirà di ospitare in questa zona oltre 1000 studenti. Per noi significherà consentire di seguire le lezioni agli studenti che avevano comunque continuato a distanza a seguirle, grazie alla piattaforma digitale. Adesso potranno avere un approccio diretto coi docenti". Da ultimo il rettore ha inteso sottolineare che l'università di Camerino è pronta e desiderosa di collaborare. con Croce Rossa  e Governo canadese : "  Il nostro non è solo un ringraziamento per quanto ci è stato donato, ma vogliamo  restituire alla società e comunità in forma di fornazione su diversi ambiti  che potranno essere quelli che giàci vedono protagonisti nell'ambito della  cooperazione internazionale, delle politiche di migrazione, delle scienze e dell' architettura. Ci metteremo a disposizione su formazione e ricerca e ci farebbe piacere poter instaurare anche costruttivi  rapporti con gli atenei canadesi".
CRI conferenza
La situazione e gli effetti che gli eventi sismici del 2016 hanno prodotto su Camerino, sono stati illustrati dal pro rettore vicario Graziano Leoni, mostrando anche con immagini, la devastazione che le scosse hanno prodotto sui 105 mila metri quadrati di edifici dell'ateneo che hanno portato a perdere circa 40 mila metri quadrati di strutture del centro storico  " Ci siamo subito attivati tanto è vero che già dopo una settimana dalle scosse di ottobre abbiamo potuto ospitare sedute di Laurea. Rotto il salvadanaio abbiamo pensato ad azioni per gli studenti e a  rendere utilizzabili edifici con meno danni. Si è  preparato un piano edile per la ricostruzione.  La donazione delle province autonome di Trento e Bolzano ci ha permesso di realizzare alloggi per circa 500 studenti, adesso con l'area di ampliamento del Campus si dà un altro forte segnale. Speriamo si possa presto partire" .  
Ringraziamenti al rettore, all'università, all'amministrazione comunale e a tutta la popolazione che hanno saputo reagire con determinazione, sono venuti dal Ministro dell'Ambasciata canadese in Italia Marc-Antoine Dumas, che ha espresso apprezzamento alla Croce Rossa canadese, sempre in prima linea quando si presenta la necessità di intervenire: " E' un vero  onore poter essere un vostro partner per un progetto bellissimo di altissima importanza e, la vostra energia e passione sono veramente contagiose.  La storia sismica dell'Italia e gli eventi che ciclicamente si ripetono mostrano in continuazione enormi danni.  Il Canada negli anni è sempre stato molto vicino alle popolazioni colpite. Il legame sociale e culturale tra i nostri due Paesi è sempre stato molto forte. Anche questa volta siamo contenti di dare il nostro concreto sostegno alla ricostruzione e di favorire la collaborazione tra le associazioni e le istituzioni, per riportare la normalità nelle comunità colpite". Un ringraziamento speciale ha voluto rivolgerlo alla comunità italo-canadese, molto attiva nella raccolta delle donazioni. La donazione del Governo Canadese di 2 milioni di dollari, pareggia i fondi raccolti dalla comunità italo-canadese e, senza il loro aiuto non sarebbe stato possibile.    
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Quindi, gli interventi  del vice presidente della Croce Rossa  canadese Pascal Mathieu e del progettista del Campus prof. Raffaele Mennella della Scuola di Architettura di Unicam. Quest'ultimo ha sottolineato il rapporto molto stretto con l'orografia del territorio che delinea quelle che sono le possibilità di costruzione e di ricostruzione. " Una città costruita su un crinale principale da nord a sud, e la sua orografia determina la scelta architettonica. Caratterizzata da terrazzamenti che guardano il paesaggio, ho cercato riproporre questa caratteristica anche nel Campus che ci auguriamo che adesso possa vedere principio immediato anche per quel che riguarda il suo ampliamento, grazie all'interessamento della comunità canadese che ci permette di cominciare la costruzione ".  Come ricordato dalla vice segretario Generale di CRI Barbara Contini l'iniziativa rientra nell'ambito delle numerose attività e iniziative avviate dalla Croce Rossa Italiana in seguito al sisma nelle 4 regioni colpite e che, in 5 mesi , ha comportato un grande coordinamento in tutte le azioni e una incredibile mole di lavoro. In chiusura l'intervento del vice presidente della Croce Rossa Italiana Gabriele Bellocchi, secondo il quale la storia che CRI ha vissuto in questi due anni si può sintetizzare in due parole: sinergia e comunità. " Sette minuti dopo l'evento, CRI era già sulcampo. Se siamo qui oggi, è  anche grazie a sinergie che i comitati j creano con lerealtà locali. e queste sono le marce in più che possono trasformare il possibile in azioni concrete. All'interno della nostra associazione è stato dunque un esempio e una prova di sinergia che abiamo ampliata . Nei nostri 7 principi c'è infatti l'universalità che  grazie alla Croce Rossa del  Canada abbiamo reso reale.  Senza poi il contributo dell'altra  sinergia con il Governo del Canada, non saremmo qui.  Croce Rossa in tutto il mondo vuol dire credibilità e, un'altra sinergia fondamentale è quella col territorio". Il vice presidente di Cri che è a anche professore e rappresentante dei giovani, ha voluto infine evidenziare il ruolo della formazione. " Stiamo andando a costruire edifici e mettendo su pietre che debbono garantire sicurezza alle persone. Se c'è il dovere di costruire bene, è vero anche che le  vere costruzioni si fanno con la formazione e la sfida è la costruzione delle persone . Infine ha lanciato la sfida sulle tematiche di frontiera e sulla necessità di tutela dei migranti ambientali. 
 
Carla Campetella 
area dellampliamento Campus
 
  

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