“Papa Wojtyla aveva a cuore la difesa della vita e la centralità della famiglia nella società e nella Chiesa. La vita è intoccabile ed è importante oggi annunciarlo, in un momento in cui ognuno pensa di farne ciò che vuole. Dobbiamo difendere la duplice sacralità della vita e della famiglia ed educare i giovani”. Con queste parole il cardinale Edoardo Menichelli ha accolto il premio internazionale Giovanni Paolo II, assegnatogli dall’associazione socioculturale ad indirizzo artistico Aglaia di Scafati, con il patrocinio dell’Unci di Treviso e Udine. La cerimonia si è svolta nei giorni scorsi, ospitata nella cattedrale di San Ciriaco, ad Ancona dove Menichelli è vescovo emerito.

Il conferimento del premio è stato preceduto da una celebrazione eucaristica, presieduta da Menichelli e concelebrata da monsignor Angelo Spina, arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo, da monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, e da altri sacerdoti della diocesi. Tra i presenti anche il vice prefetto aggiunto, Paolo Gigli.

Ogni anno, dal 2005, l’associazione Aglaia riconosce l’operato di personaggi del mondo della Chiesa, delle istituzioni, della politica, della cultura, delle professioni, dell’arte, che si sono distinti per aver tutelato e promosso la sacralità della vita in armonia con i principi cristiani della Chiesa cattolica. Tra gli insigniti più prestigiosi delle passate edizioni, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco ma anche tanti, volontari, operatori sanitari, sacerdoti, missionari, imprenditori e rappresentanti istituzionali.

“Il suo amore per la vita e la famiglia, – si legge nella motivazione del Premio – e il suo impegno per cercare di risolvere il problema dei matrimoni falliti e ridare la pace alle persone che hanno sperimentato un fallimento e una famiglia disgregata, ne fanno un punto di riferimento per la sacralità della vita in armonia con i principi cristiani. Il cardinale ha sempre servito con grande dedizione, umiltà, vicinanza e amore tutti, e ha avuto un’attenzione particolare per le persone più fragili”.

Gaia Gennaretti

Un progetto da 4milioni di euro per il centro don Orione di San Severino. Dopo un "tavolo storico", così lo ha definito il parroco don Luca Ferro, riunitosi sabato mattina, l'arcidiocesi di Camerino-San Severino ha raggiunto un accordo con la congregazione degli orionini, per la ricostruzione dell'importante centro reso inagibile dal terremoto del 2016. "Sarà il biglietto da visita per la città".

Il progetto è in fase embrionale e a occuparsene saranno i tecnici degli orionini insieme all'architetto Giampiero Calcaterra. Alla riunione, sabato mattina, erano presenti l’arcivescovo Francesco Massara, il cardinale Edoardo Menichelli, il parroco don Luca Ferro e il vicario don Aldo Romagnoli, l’architetto Giampiero Calcaterra, l’assessore Tarcisio Antognozzi e il responsabile dell’ufficio sisma comunale Marco Barcaioni, insieme ad alcuni tecnici e rappresentanti della congregazione proprietaria dell'edificio.

“Si tratta di una progettazione lungimirante per il futuro - afferma Ferro con soddisfazione - dopo l’accordo raggiunto fra diocesi e congregazione. Si è instaurato un clima di fraternità con il quale si aiuterà la situazione pastorale preservando al tempo stesso le volontà della congregazione”.

Al dramma del terremoto che ha reso inagibile il complesso del don Orione, si era ovviato in via emergenziale con una tensostruttura per accogliere le celebrazioni eucaristiche, ma la nevicata che ha preceduto le festività natalizie l'aveva distrutta la tenda-casa parrocchiale. 

Il progetto di demolizione e ricostruzione del don Orione rappresenta quindi una speranza per l’intera comunità. Don Luca è convinto della partecipazione e solidarietà di tante persone a questa causa: “L’edificio sarà rivisto in chiave contemporanea e sarà il nuovo biglietto da visita di San Severino. Una parte sarà dedicata alle attività pastorali e alle esigenze della parrocchia, e un'altra sarà riservata alle volontà della congregazione che desidera una struttura destinata all'accoglienza per persone in situazione di difficoltà”.

g.g.

 

 

Accensione delle luci natalizie ma nel rispetto delle vite spezzate a Corinaldo. 

San Severino ha celebrato così, sabato pomeriggio, la giornata dell’Immacolata, con l’accensione dei 50mila led che adornano la piazza e le principali vie del centro. 

Avrebbe dovuto esserci musica dal vivo sia sabato che domenica, e la partecipazione di Miss Italia Carlotta Maggiorana ma l’amministrazione, d’accordo con Brp Eventi che ha organizzato tutto il calendario delle festività, ha preferito annullare gli appuntamenti. 

Presenti, al fianco del sindaco Rosa Piermattei, il cardinale Edoardo Menichelli, Roberto Buratti di Brp, il vicesindaco Vanna Bianconi, gli assessori Paolo Paoloni e Jacopo Orlandani, il presidente del consiglio comunale Sandro Granata e Giusy Minnozzi di Multiradio, partner dell’intero programma.

Tanti i settempedani presenti che poi hanno affollato il piccolo villaggio allestito al centro della Piazza del Popolo.

"Una cerimonia delicata, per i bambini - ha detto Piermattei - perché è giusto che loro ricordino sempre il Natale come una grande festa. Noi le dedicheremo a tutti quei ragazzi che purtroppo non ci sono più. Ci siamo sentiti in dovere di fare le cose sottotono per essere vicini e rispettosi alle famiglie. Avremo sicuramente un bellissimo Natale e vi auguro una grande pace e serenità, vi chiedo di dare valore alla vita".

Anche il cardinale ha voluto dedicare un pensiero alle vittime della tragedia di Corinaldo: "Torno ad una parola, la luce. E io voglio affidare un pensiero molto semplice, soprattutto ai ragazzi. Bisogna che noi accendiamo un po' di luce per la vita, perché in molti casi sono spente. Noi festeggiamo il Natale - ha ricordato - perché è nato Gesù e considerando i fatti avvenuti questa notte vorrei ricoradre a tutti di essere capaci di far sì che la vostra vita sia piena di luce. L'esagerazione non porta mai a niente di positivo".

g.g.

 

 

Grande festa per la decima edizione della gara podistica organizzata dall’Itts Divini e dall’Ipsia Pocognoni. Diverse centinaia di studenti, provenienti da tutte le scuole medie e superiori dell’alto maceratese, hanno preso parte alla mattinata dedicata allo sport e allo star bene. Poi, a corsa partita, l’inaugurazione dei laboratori per l’indirizzo di meccanica realizzati all’interno del cortile della Luzio dove ora son accolti gli studenti del Divini in attesa che venga ricostruita la scuola in viale Mazzini. Presenti al taglio del nastro il presidente della provincia Antonio Pettinari, il cardinale Edoardo Menichelli, il sindaco Rosa Piermattei e gli assessori Paolo Paoloni e Tarcisio Antognozzi e la dirigente scolastica Rita Traversi.

La corsa, sia quella competitiva che la passeggiata non competitiva, è partita alle 10:15 dopo una serie di esibizioni del cantante di Amici Francesco Capodacqua, e dei due giovani cantanti locali Riccardo Brandi e Simone Della Ceca, e delle studentesse del liceo coreutica di Tolentino. Ospiti speciali i bersaglieri della fanfara umbra e l'ordine dei cavalierie di Malta.

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Testimonial della gara podistica di quest’anno, Manuel Trebbi, il giovane pesarese che lo scorso anno ha perso una gamba dopo un incidente in moto ed oggi pratica atletica grazie ad una protesi particolare: “La vita va vissuta un pezzo per volta - ha detto prima della partenza ai ragazzi - dando sempre il massimo. Vivere la giornata pienamente significa non sprecarla e avere stupendi ricordi”.

Atleta d’eccezione anche il presidente della Contram Stefano Belardinelli, in scarpette, pantaloncini e pettorina. Il sindaco Rosa Piermattei ha invece promesso che l’anno prossimo anche lei sarà presente in tenuta sportiva per la corsa. 

Graditissimo ospite il cardinale Edoardo Menichelli che ha presenziato anche al taglio del nastro dei nuovi laboratori temporanei. Per la benedizione era presente il vicario don Aldo Romagnoli.

(Manuel Trebbi)

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(Stefano Belardinelli)

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“Siamo tutti consapevoli di essere davanti a una realtà che ci sovrastata - ha commentato il cardinale -. La ricostruzione complessiva è frutto di una molteplicità di tessere, e la loro armonia fanno la bellezza dell’intero mosaico. L’armonia delle responsabilità fa la bellezza della ricostruzione. Noi possiamo sollecitare e pregare, a voi - ha detto rivolgendosi alle cariche istituzionali presenti - tocca fare, cerchiamo di lavorare insieme”.

La dirigente scolastica Rita Traversi ha da parte sua ringraziato il presidente della provincia Antonio Pettinari per la vicinanza e l’attenzione dimostrate: “La Provincia ha messo tanto impegno - ha detto - per questo laboratorio. Sarà destinato agli studenti di meccanica ed ha macchine utensili pesanti che non potevamo collocare all’interno della scuola. Per noi è davvero un sogno e Pettinari è stato squisito, ci ha supportato e sopportato. Il suo ascolto ci ha dato coraggio”.

A ringraziarlo anche il primo cittadino che ha apprezzato l’interesse e l’impegno del presidente a far rimanere l’istituto a San Severino, dove è sempre stato: “Lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto per la città. È stato sempre presente anche se talvolta noi sindaci chiediamo l’impossibile. Grazie per tutto”. 

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Sono partiti da alcune settimane i lavori di ricostruzione per i laboratori dell’Itts in viale Mazzini, già appaltati prima del sisma ma il cui progetto è stato adattato al corpo centrale della scuola, demolita dopo il terremoto.

Su questo e sulla necessità di essere un territorio coeso e unito si è concentrato il presidente Pettinari: “Un tempo attorno al focolare e alla mensa povera si affrontavano le difficoltà del giorno dopo, insieme. E insieme il nostro Paese ha affrontato tante difficoltà. Questa è una lezione di cui dobbiamo far tesoro anche in una difficoltà così grande come quella del terremoto. Le persone ci chiedono di essere compatti, non servono le polemiche, ma il confronto. Molte norme vanno cambiate ma ciò che non possiamo permetterci è quello di competere tra di noi. Un istituto tecnico o professionale senza laboratori - ha poi aggiunto - non può esistere, chiedo scusa perché è tardi, i soldi per i laboratori sono arrivati un anno dopo esatto. Lunedì faremo il primo getto delle fondazioni e poi procederemo con i lavori per il piano terra. Per essere più rapidi - ha concluso - abbiamo realizzato la variante al progetto pur non avendo gli 80mila euro aggiuntivi che ha stanziato l’ufficio commissariale. Avremmo dovuto aspettarli ma abbiamo deciso di proseguire con le economie della gara”.

podistica 7

 

Poi tutto si è spostato nuovamente nel piazzale Luzio per le premiazioni dei vincitori della gara.

Per il percorso di 2,5 chilometri, dedicato agli studenti di elementari e medie, i maschi arrivati sul podio sono Cruciani Marco (1° posto), Zagaglia Mattia (2° posto) e Mattia Lullo (3° posto), tutti e tre del Tacchi Venturi di San Severino. Le femmine sono Costantini Chiara (1° posto) di San Ginesio, Kaur Harpeet (2° posto) di San Severino, Francucci Giorgia (3° posto) anche lei di San Severino.

Per la gara di 5 chilometri, aperta a tutti i primi tre classificati sono: Vanni Edoardo, Giorgi Patrizio e Pavoni Pietro. Le donne: Pignataro Roberta, Zaharia Fiorella, Selita Jessica. 

Gaia Gennaretti

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