Parlare della civiltà contadina, artigianale e protoindustriale e dare luce alle testimonianze della Campagna d’Italia nella seconda guerra mondiale: sono nati per questo i due percorsi museali che sorgeranno, dal 22 maggio al 24 ottobre, al palazzo Servanzi Confidati a San Severino. La città racconta così le “Memorie di una terra”, con l’allestimento di un doppio museo: quello del Territorio e quello della Guerra.

Il Museo del Territorio, ospitato fino al terremoto in un edificio annesso alla sede dell’Istituto Venturi, nacque da una felice intuizione del preside Giuseppe Micozzi Ferri che, negli anni Novanta, iniziò a raccogliere da alcuni cittadini una serie di testimonianze storiche e documentarie. Il museo si è poi arricchito di oggetti e strumenti legati all’artigianato locale e alla civiltà protoindustriale e che ha l’obiettivo di rinforzare e tenere viva l’identità collettiva, dove rivivono i fondamenti della cultura della città.

Il Museo della Guerra, invece, è nato grazie alla donazione di padre Ivo Marchetti, frate cappuccino. Il religioso ha raccolto oltre tremila reperti del secondo conflitto mondiale e ha deciso di donarli alla città di San Severino, a cui è sempre stato unito da legami affettivi. Verrà esposto un patrimonio storico documentario che rappresenta gli avvenimenti bellici dal 1943 al 1945 e legati alla Campagna d’Italia.

Il doppio allestimento è stato curato dall’architetto Yuzzelli.

l.c.
400 mila euro di risorse aggiuntive per la cultura: approvato l’emendamento proposto dall’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini. L’assessore ha individuato ulteriori fondi per un settore che vive un momento complicato: l’eventuale ritorno in zona gialla non porterebbe infatti alla riapertura di cinema, teatri e musei. Per questo era necessario un aiuto.

Giorgia Latini ha commentato: “L’inaspettato successo del bando ‘Marche palcoscenico aperto, i mestieri della cultura non si fermano’ ci ha spinto a destinare ulteriori fondi al comparto della cultura. I 368 progetti presentati testimoniano come i lavoratori dello spettacolo siano volenterosi e abbiano voglia di continuare a lavorare. Per questo abbiamo deciso di destinare ulteriori 180 mila euro a questo progetto, che sommati ai primi 120 fanno un totale di 300 mila. Gli spettacoli finanziati verranno poi trasmessi su piattaforme digitali, permettendo al pubblico di assistere loro nonostante la chiusura dei teatri e dei luoghi della cultura”.

L’assessore prosegue: “Abbiamo destinato anche 220 mila euro per i luoghi della cultura, come biblioteche e musei, anche loro fortemente penalizzati dalla situazione. Sicuramente sono provvedimenti che tamponano e non risolvono il problema, ma è importante fare qualcosa per settori che anche in caso di ritorno alla zona gialla continuerebbero a soffrire”.

red.

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