"Chi inquina paga" è questa la richiesta del consigliere di minoranza di Ussita, Guido Rossi, contenuta in una mozione sulle tariffe della TARI.

A rispondere è l'assessore al Bilancio, Valentina Bravi: "La mozione è meritevole di interesse e approfondimenti - dice - . Vanno sicuramente riviste alcune formule della mozione presentata in quanto contengono degli errori a richiami normativi ed ai relativi ambiti di applicazione, ma è sicuramente un lavoro che abbiamo avviato anche con il progetto di raccolta differenziata.
Da novembre scorso, con la prima redazione dei piani del Cosmari, stiamo lavorando proprio a questo e stiamo cercando di trovare la soluzione più equa per tutti, che non vada a discriminare una fascia di utenza, piuttosto che un'altra".


GS


Giovedì prossimo 11 marzo è previsto un incontro a Roma con la struttura commissariale e l’amministrazione comunale di Ussita per dare seguito agli incontri avuti con il Commissario alla ricostruzione Legnini in merito ai poteri speciali da mettere in campo per risolvere importanti questioni riferite alla ricostruzione del paese.

Commissario e sub-commissari nei giorni scorsi sono stati ad Ussita per rendersi conto nuovamente delle problematiche più importanti che sono da risolvere. “E’ stato un incontro veramente fruttuoso perché finalmente abbiamo messo i pilastri di questa nuova ordinanza che andrà a definire quelli che saranno i poteri speciali per affrontare delle situazioni che veramente ci stanno dando una grossa preoccupazione perché grandi e complesse che non si possono affrontare con quelle che sono le procedure normali.” Dichiara il sindaco Silvia Bernardini.

“La prima è il cimitero di Ussita che dovrà essere affrontata sotto molteplici aspetti. Poi il comprensorio turistico di Frontignano e il sistema delle centrali idroelettriche.” Si ragiona sui poteri speciali e sui Programmi Straordinari di Ricostruzione (PSR) che potranno includere anche una rivisitazione della nuova piazza di Ussita. “Abbiamo pensato di prendere in considerazione anche tante problematiche che ci sono e che possono vedere nei Programmi Straordinari finalmente la loro realizzazione, come dare una piazza al paese che sia anche identica al paese stesso e non che sia semplicemente una strada ad alto scorrimento. 

Questi programmi andranno a rivalutare anche tutto il complesso delle attrezzature sportive del fondovalle. Per quanto riguarda le infrastrutture, si pensa alla viabilità esistente ma anche a una viabilità alternativa. La struttura commissariale ancora una volta ci ha attestato la sua vicinanza e ci ha dato gli strumenti, tramite le ordinanze che sono state emanate fino adesso, per correre e lavorare bene.”

Barbara Olmai

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Nei giorni scorsi il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini si è incontrato con alcuni sindaci del territorio per fare il punto sulle opere pubbliche da ricostruire. “E’ stato un incontro veramente importante per quanto riguarda il futuro di Ussita” ha riferito il sindaco Silvia Bernardini.

“In passato avevamo chiesto la possibilità che venissero applicati i poteri straordinari sulla situazione relativa al nostro cimitero. Questa è una richiesta che parte da lontano prima ancora che io arrivassi, in base a delle normative che c'erano. Poi nel frattempo il commissario Legnini ha emanato l'ordinanza 110 che prevede proprio questa fattispecie e in virtù di questo siamo stati convocati.

La situazione nel nostro cimitero è molto complicata e complessa. Si tratta di un cimitero monumentale. Non si tratta “solo” della rimozione delle salme, cosa notevole perché comunque stiamo parlando di circa 800 salme ma si tratta di restaurare, di ricostruire delle opere d'arte come la torre, la cappella del Cardinal Gasparri che è anche essa un'opera d'arte. Con l'emanazione della nuova ordinanza abbiamo visto che questa possibilità, oltre al cimitero, poteva essere estesa anche ad altre situazioni che per noi sono altrettanto importanti, come le centrali idroelettriche, danneggiate dal terremoto, che sono la linfa vitale per quello che è il bilancio comunale”.

I poteri straordinari possono essere conferiti non solo ai sindaci ma ai soggetti reputati più idonei a risolvere problematiche altrettanto straordinarie. Quindi Ussita sta lavorando in sinergia con la struttura commissariale per sbloccare queste opere di ricostruzione. “L'altro settore importante e strategico per Ussita e per il comprensorio, è Fontignano con i suoi impianti di risalita e gli impianti sportivi del fondovalle”. 

Poi ci sono le problematiche relative al rischio idrogeologico di cui Ussita da sempre soffre.
Quindi cimitero monumentale, centrali idroelettriche, impianti di risalita, impianti sportivi e rischio idrogeologico. Sulla capacità di fare rete e di dare risposte concrete in tempi “rapidi” si gioca il futuro di un paese che rappresenta anche il futuro di una parte della montagna maceratese e dell’entroterra. Ricordiamo infatti che gli impianti di risalita e quelli sportivi, su tutti il palaghiaccio, generano un indotto a tutto il fondovalle e giù fino anche a zone come Muccia e Pieve Torina, anche se volendo si potrebbero inserire anche altri comuni visti i numeri prodotti in passato dagli sportivi frequentatori della montagna.

Sicuramente si tratta di ripensare ad un sistema che possa includere più realtà che possano dialogare tra loro, abbandonando campanilismi e idee individualistiche. Un sistema proiettato al futuro che sappia far tesoro anche degli errori passati. Le sfide sono troppo importanti e non più rinviabili per non affrontarle insieme.

Barbara Olmai

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Mentre tutti gli impianti sciistici funzionanti sono in allarme per la chiusura imposta dal governo, a Frontignano di Ussita sono cominciati questa mattina i sopralluoghi dell'Ustif che daranno il via libera al funzionamento della stazione.
"Nonostante la chiusura irrispettosa nei confronti del mondo della montagna - esordisce il sindaco Silvia Bernardini -, nei confronti di chi ha lavorato e continua a farlo sugli impianti, noi andiamo avanti perchè il collaudo segna una tappa importante.
Vorrà dire che se non ci fanno aprire d'inverno, apriremo d'estate.
Abbiamo speso circa 50 mila euro per questo collaudo, se lo avessimo saputo prima avremmo risparmiato tempo e denaro. Quello che ci ha fatto piacere è stato vedere la disponibilità della Regione nell'ascoltare tutti noi".

Per quanto riguarda nello specifico i sopralluoghi, il sindaco spiega: "Noi abbiamo potuto rimettere in funzione solo due impianti: l'agganciamnto automatico e l'ammorsamento fisso. Uno al giorno saranno verificati: porteranno sicuramente a piccole prescrizioni, ma tutto superabile. Il terzo giorno ci saranno le prove inerenti al soccorso perchè gestire gli impianti non significa solo accendere una macchina ,ma un intero sistema".


GS
Botta e risposta tra il consigliere di minoranza di Ussita, Guido Rossi, ed il sindaco Silvia Bernardini, in merito alla mozione sulla ricostruzione delle stalle.

"Ho letto con attenzione la risposta della sindaco Bernardini (http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/13415-stalle-ad-ussita-sindaco-risponde-a-rossi-sono-nuove-attivita-dopo-il-sismarelativa alla mozione sulle stalle - dice Rossi - . E' abbastanza divertente leggere poi che l'ho addirittura resa felice per aver “imboccato” la strada giusta che mi compete come minoranza.

La richiesta è relativa alla sistemazione delle vecchie stalle che sono state dichiarate non utilizzabili a seguito del terremoto 2016 - precisa Rossi - ma che non sono state demolite. Siccome risultano occupate e l'amministrazione non è mai intervenuta per evitare occupazioni, è giusto pensare che gli occupanti siano in sicurezza e che le stesse possano essere oggetto di sopralluogo di tecnici per valutare i lavori  per la messa in sicurezza e, successivamente, metterle a  disposizione di allevatori locali che intendono dar vita ad un percorso di sviluppo nel campo degli allevamenti. Forse la sindaca non ricorda che sono stati delocalizzati i concessionari o affittuari  presenti nelle strutture comunali e non in stalle di proprietà propria, che forse  non tutti avevano diritto di occupare quegli spazi ed essere quindi  delocalizzati a spese della comunità e forse, non tutti sanno che per questo ci sono delle indagini in corso. Rendere agibili quelle strutture comunali è fondamentale e doveroso: significa creare possibilità di sviluppo e una filiera di lavoro nell'allevamento, così come per quelli che l'occupavano. Ovviamente è necessario possedere i requisiti e i diritti, cosi come recita il Regolamento Comunale e che la si.ra Bernardini dovrebbe conoscere molto bene. Sbaglia ancora , quando afferma che non ci siamo interessati prima perchè, anche allora, abbiamo avuto la stessa sua risposta: “stiamo aspettando” “non sono state inserite nel piano delle priorità” !

Sbaglia di nuovo - aggiunge - quando afferma che le stalle che saranno sistemate, non saranno certamente per le nuove attività ma per chi ha usufruito della delocalizzazione, dimenticando che oltre ad un'indagine sulle strutture, c'è un Regolamento Comunale che stabilisce la graduatoria di merito all'assegnazione.

Vorrei chiudere questa parentesi ricordando che abbiamo superato i 4 anni dal terremoto. Io, Marronaro e Bischi nella precedente amministrazione ci siamo impegnati da subito: mettendo in discussione le perimetrazioni e coinvolgendo  la popolazione;  abbiamo denunciato lo stato d'abbandono del cimitero facendo pubblicare le foto delle bare esposte all'intemperie e ai saccheggi dai cinghiali scandalizzando l'Italia intera, costringendo  l'amministrazione ad intervenire con delle barriere di protezione; abbiamo evitato che fossero venduti i campi da sci di Frontignano e le linee elettriche comuali; abbiamo chiesto di aggiornare Regolamenti vetusti e non in riga con le nuove leggi; abbiamo presentato mozioni per l'acquisto di giochi inclusivi per ragazzi diversamente abili; abbiamo ottenuto contributi per il campo di calcio e nonostante non più consiglieri siamo riusciti ad avere una distribuzione gratis per la popolazione di mascherine unici delle Marche da parte della Protezione Civile, dove lei lavora".

GS
"Accettiamo la mozione, ma si fa riferimento a nuovi allevamenti. Quelli terremotati hanno già delocalizzato".
Il sindaco di Ussita, Silvia Bernardini riassume così la risposta alla mozione presentata dal consigliere di minoranza, Guido Rossi, sul ripristino delle stelle.
Comincia con una premessa il primo cittadino: "Sono felice - dice - di avere finalmente una mozione perchè rappresenta sempre uno stimolo da parte della minoranza. Significa che l'opposizione ha imboccato la strada della collaborazione per stimolare il lavoro della maggioranza.
Per quanto riguarda le stalle - precisa - tutti coloro che le possedevano prima del sisma, e che quindi avevano una concessione da parte del Comune, sono stati soddisfatti dalla Regione che, anche bypassando l'autonomia comunale, ha permesso agli allevatori di delocalizzare le stalle e crearsi una alternativa per dare un riparo alle bestie e continuare l'attività.
Hanno tutti delocalizzato e tutti hanno una nuova stalla.
La situazione che ci si crea oggi è ben diversa - aggiunge - . La mozione fa riferimento a chi vuole creare una nuova attività e a chi decide di ampliare una sua stalla privata".

La risposta di Silvia Bernardini riguarda, dunque, queste due situazioni: "La nuova attività - dice - , dal momento che il Comune non ha a disposizione stalle per gli animali, il problema si porrebbe comunque, aldilà del sisma. Per quanto rigarda l'ampliamento dell'altra attività, la decisione di ampliare arriva dopo il sisma.
Le stalle sono inagibili dal 2016: ci stupisce che solo ora, e solo a seguito di una lettera da parte di queste persone, vengano prese in considerazione le stalle dalla minoranza. Come mail - si chiede il sindaco - il consigliere Rossi non lo ha fatto prima. Come per tutti i beni danneggiati dal sisma, il Comune sta aspettando la possibilità di inserirlo nei nuovi programmi delle opere pubbliche. Nella passata amministrazione, quando Rossi era comunque all'opposizione, le stalle non sono state inserite nel piano delle priorità.
Le stalle che saranno sistemate - conclude - non saranno certamente per le nuove attività, ma per chi ha usufruito della delocalizzazione".

GS

Ussita muove un altro passo verso la normalità e lo fa con il bando per la progettazione dei lavori di sistemazione del palazzetto del ghiaccio.
"È sempre stato un simbolo per Ussita - commenta il sindaco, Silvia Bernardini - e un luogo importante per il turismo e la comunità stessa.
È davero fondamentale cominciare a pensarne la ricostruzione".

Lavori che sono però condizionati anche da un'area, quella in cui insiste il palazzetto, soggetta al rischio R4 massimo per i dissesti idrogeologici: "Si tratta di un rischio che risulta da vincoli posti più di 20 anni fa - precisa il sindaco - e su cui la Regione, come in altre situazioni, sta lavorando con progetti per i quali i fondi sono già stati stanziati. L'impegno della Regione è infatti quello di ridurre il rischio ad un livello accettabile e darci la possibilità di poter tornare a usufruire di quella zona".

Tornando al palazzetto, si parla di interventi che ammontano ad un costo complessivo di quasi tre milioni di euro: "Sono lavori importanti - dice Silvia Bernardini - che non riguardano la struttura lignea che dovrà essere ricollaudata, ma il sistema refrigeratorio danneggiato dalle scosse. Un sistema che risale comunque a più di 40 anni fa. Questo è il lavoro più consistente perchè, con le scosse che ci sono state, le serpentine presenti nel cemento hanno subito danni irreperabili e coglieremo certamente l'occasione per realizzare un impianto energicamente sostenibile. Credo che questo sia uno degli obiettivi della ricostruzione: ove possibile ricostruire con innovazioni che aumentino la sostenibilità". 

GS
Prosegue l'iter che porterà alla riapertura degli impianti di risalia sulle piste da sci di Frontignano che, con la nevicate dell'ultimo periodo, sono comunque meta di amanti della montagna.

"Stiamo andando avanti - commenta il sindaco Silvia Bernardini - . L'unico problema formale è il collaudo dell'Ustif che abbiamo potuto chiedere solo a dicembre, quando siamo entrati in possesso di tutti i documenti. Ieri ci è stato consegnato il nuovo piano di sicurezza per le piste: con le prescrizioni che ci sono state date sistemeremo anche questo lato, compreso il protocollo da attuare per il Covid. La volontà - spiega - è di far sì che Frontignano torni ad essere fruibile e fruito".

Qualità che non mancano tanto che negli ultimi giorni i più appassionati non si sono lasciati scoraggiare dalla mancanza degli impianti di risalita: "Continuiamo comunque a sistemare le piste - dice il sindaco - anche perchè in questi giorni stiamo assistendo ad un importante fenomeno per Ussita: appena finite le limitazioni, molta gente, pur di sciare, si carica gli zainie gli sciincammina sulla neve per una bella sciata o ciaspolata. Tutto sta accadendo senza confusione - conclude - e tutto in maniera naturale. Il modo migliore per godere della montagna".

GS

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Screening anti-covid: numeri positivi da Ussita. Su più di 70 tamponi analizzati nessun cittadino è risultato positivo. La sindaca Silvia Bernardini ha commentato: “Fortunatamente anche oggi, perché così si era chiusa anche la giornata del 30 dicembre, su 76 esaminati non abbiamo avuto alcun positivo. Questo ci rassicura e ci rincuora, visto l’aumentare dei casi che avevamo avuto e visto che pensavamo di avere un focolaio. In questo momento non abbiamo programmato altre giornate di screening, stiamo cercando di capire se quel focolaio che comunque c'era stato è si è chiuso con quelle 6 persone. Sicuramente ne faremo altre perché abbiamo visto che in questa maniera possiamo rassicurare i cittadini che comunque sono abbastanza in pensiero, soprattutto in un paese dove la popolazione è perlopiù anziana. Come abbiamo visto, fare queste giornate serve perché ci da la possibilità di monitorare, programmare e organizzarci”.

Red.
A qualcuno forse il Natale non piace: oggi è il giorno dell’accensione delle luminarie a Ussita, come raccontato dalla sindaca Silvia Bernardini, ma non tutto è andato come si sperava. Sarà un Natale particolare quello che ci attende, con le restrizioni che costringono i cittadini a restare in comune durante le festività. Per questo a Ussita tutti avevano dato un contributo per abbellire la città in vista delle feste. In una delle aree Sae del paese, però, uno degli addobbi realizzati dai cittadini è sparito. A qualcuno l’idea non sembra essere andata a genio: “C’è qualcuno che pensava di fare il Grinch della situazione – ha affermato la sindaca –, comunque non ci lasciamo sicuramente abbattere. È un peccato, perché quest’anno tutti i pochi abitanti che sono rimasti hanno cercato di abbellire il nostro paese, nonostante l’aria che si respira abbia poco a che fare con il Natale: è tutto un po’ triste ed è brutto che non sia possibile passare il Natale con i propri cari. In ogni caso siamo arrivati anche noi al momento di accendere i nostri addobbi. Siamo felici che tutti ci si siano dedicati con passione per rendere più piacevole un momento difficile. Quello dell’alberello spogliato è un fatto un po’ increscioso e che lascia l’amaro in bocca. I volontari ci si sono dedicati anima e corpo e l’amministrazione prova con queste piccole cose a migliorare l’atmosfera cercando di rendere il Natale meno strano. Abbiamo immediatamente rimesso su quest’alberello: non la diamo vinta a chi pensava di farci un dispetto”.

Red.

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