Il Comune di San Severino Marche, grazie anche alla collaborazione dei verificatori della Protezione Civile regionale e nazionale, del personale messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e dei tanti tecnici volontari, ha avviato la ricognizione a tappeto in diverse zone della città per la verifica degli effetti del sisma del 30 ottobre scorso.

“L’indagine, che viene svolta in modo massivo grazie a diverse squadre Fast e Aedes - spiega il sindaco, Rosa Piermattei - sta delineando uno scenario che non ci aspettavamo da cui emerge un dato su tutti: solo il 42% dei 211 edifici esaminati in tre giorni è risultato agibile. Fino ad oggi credevamo che il terremoto avesse risparmiato il centro storico e, invece, le verifiche ci stanno dicendo l’esatto contrario”.

Il lavoro dei tecnici è molto articolato ed è suddiviso per macro gruppi di attività. Due le fasi dell’organizzazione: la prima mira a certificare quelli che sono gli edifici agibili, la seconda ad approfondire lo studio delle strutture non agibili e a rilevare il grado di danno per avviare, poi, le misure conseguenti.

“Per i fabbricati che risultano non agibili, l’ultima fase – spiega l’ing. Enrico Altran, coordinatore delle attività tecniche verso i clienti e quelle di ingegneria sui servizi a rete della società di servizi pubblici locali per le province di Trieste, Gorizia, Udine e Padova – si conclude con l’emissione di un’ordinanza da parte del sindaco. Spesso si tratta di un’ordinanza di sgombero o, se vi è necessità, anche di immediata messa in sicurezza dell’edificio. Questa è una tappa fondamentale per i rimborsi ma anche per avviare tutto il sistema degli aiuti, a partire dai contributi per l’autonoma sistemazione o l’accoglienza in alberghi e in altre strutture”.

Le prime zone della città interessate dai sopralluoghi dei tecnici sono state quelle del centro storico, del rione Di Contro e, nelle ultime ore, del quartiere Settempeda. Seguiranno l’area del Glorioso e il quartiere Scaloni. Intanto si è già all’opera per pianificare le verifiche nelle frazioni.

“Al Comune sono state presentate quasi 4mila domande di verifica di agibilità - spiega ancora il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – Grazie all’aiuto che ci è stato messo a disposizione dal servizio nazionale di Protezione Civile, con l’invio di un supporto tecnico e logistico dalla Regione Emilia Romagna e, ancora prima, dalla Regione Marche, siamo riusciti ad organizzare un lavoro che è realmente immane. Dopo lo svolgimento di questa prima ricognizione andranno raccolti i risultati e, successivamente, dovranno essere pianificate le azioni per la messa in sicurezza degli edifici. A queste seguirà, ovviamente, la ricostruzione vera e propria”.

Il Comune di San Severino Marche comunica infine che a breve verranno elaborate le prime dichiarazioni di agibilità degli edifici. I richiedenti saranno contattati da personale tecnico e di segreteria e invitati a ritirare le stesse presso l’ufficio della Polizia Municipale

“San Severino Marche è una città bellissima. Io ci ho fatto il sindaco in tempi lontani e ne ho ancora nostalgia”. Così Vittorio Sgarbi, il critico d'arte più famoso d'Italia, in un videomessaggio girato dall'associazione “Vivere San Severino” e dedicato a San Severino Marche e a tutti i settempedani. Una riflessione condivisa già da molti sui social che si apre con una riflessione: “E' una città difficile da raggiungere ma capace di resistere e scappare anche al terremoto. Alcuni abitanti, a causa del sisma, devono essere ospitati altrove per i danni che anche qui ci sono stati ma il cuore della città non è stato colpito. Il cuore della città è vivo - dice Sgarbi che lancia anche un appello - Evitare San Severino è come evitare sé stessi. In occasione magari delle vacanze natalizie non ci sarà niente di peggio che dire: “Non vado a San Severino perché c'è il terremoto”. Perché il terremoto è un nemico sconfitto, il terremoto non può vincere e, se dovesse essere più forte della vita degli uomini, allora è meglio che uno vada direttamente al cimitero a vivere. La città di San Severino Marche - prosegue il noto critico d'arte - è viva perché le persone che sono lì continuano a fare cose e viverla. Vedere la bellezza di San Severino significa vederla e viverla per sempre”. Poi, utilizzando un'espressione a lui cara, Sgarbi conclude con un messaggio a non avere paura: “Chi ha paura del terremoto - dice - è  una capra”. 

 

San Severino Marche. Da giovedì 17 novembre) riprenderanno le attività educative al nido

comunale di via Talpa, sospese nei giorni scorsi con un’ordinanza del sindaco, Rosa

Piermattei, a causa dell’emergenza terremoto. Dopo l’effettuazione di piccole opere di

sistemazione alla struttura il servizio riprenderà la sua regolare attività. Nelle scorse

ore i tecnici della Protezione Civile regionale hanno effettuato un ulteriore

sopralluogo e redatto specifica scheda Aedes per la valutazione del danno.

A causa del terremoto gli uffici comunali di San Severino Marche  sono inutilizzabili; al più

presto le attività del Comune verranno trasferite alla scuola “Luzio” .

In corso il potenziamento della connettività informatica e il trasferimento degli uffici. I moduli

cui il Comune ha diritto sono stati chiesti per la scuola, che li utilizzerà nel modo opportuno

per alleggerire la nuova organizzazione didattica che prevede il doppio turno. Nel

frattempo l’Amministrazione comunale continuerà ad adoperarsi per la costruzione

della nuova scuola.

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