Un’officina di autoriparazione, completa di macchinari e attrezzature ma priva della licenza per l’esercizio della professione e assente dai registri del Fisco. È quanto hanno rinvenuto i finanzieri della tenenza di Camerino nel territorio del Comune ducale. Dopo una approfondita attività di indagine, i militari sono andati a colpo sicuro, controllando uno stabile nella zona di loro competenza. All’interno dell’immobile hanno rinvenuto macchinari, attrezzature e tutto il materiale necessario per prestare servizio agli automobilisti alla ricerca di un meccanico. Il titolare è in seguito risultato sprovvisto delle licenze e delle autorizzazioni previste dalla legge per l’esercizio di questo tipo di attività. Inoltre non è nemmeno titolare di partita Iva. Per questo i finanzieri lo hanno segnalato alla Camera di Commercio per i relativi procedimenti sanzionatori sul piano amministrativo. La segnalazione è stata inoltrata anche al sindaco di Camerino.

Per quello che riguarda materiali e attrezzature, i militari ne hanno disposto il sequestro. La posizione fiscale del titolare dell’officina abusiva è ora al vaglio degli inquirenti. Gli accertamenti sapranno dire di più sul volume di affari dell’attività e sui proventi illeciti incamerati nel corso del tempo.
Parrucchieri ed estetisti dovranno attendere il 1 giugno per poter riaprire: quello di maggio sarà quindi un ulteriore mese a disposizione di coloro che si recano abusivamente nelle case dei clienti, ed è proprio contro costoro che Erika Vitanzi, estetista matelicese, rivolge un appello al sindaco Massimo Baldini: “Sindaco Baldini - scrive - , faccio appello al suo ruolo e al suo desiderio di rendere questo Comune un esempio per tanti altri: consapevole del numero di impegni che si ritroverà ad affrontare in un periodo di emergenza come questo, le chiedo con tutte le mie forze di intervenire contro i parrucchieri e le estetiste abusive che stanno girando per le case, o che ricevono persone presso il proprio domicilio. Perché violano le regole due volte: una volta incassando denaro impropriamente, un’altra rischiando di diffondere il coronavirus. Gli artigiani sono cuore vivo e pulsante di questa comunità. Oggi sono chiusi e frustrati perché non possono lavorare, né essere vicini alla propria clientela. Lasciare soli questi artigiani, e per di più permettere a chi non rispetta le regole di farsi beffe di chi paga le tasse, dà lavoro e rispetta il prossimo, è un crimine di cui, certo, lei si rifiuterà di diventare complice. Per questo le chiedo di denunciare questo fenomeno, perchè la sua voce è importante e potrà essere più ascoltata della mia. Sindaco - prosegue la professionista matelicese - , dimostri quanto rispetto ha per le regole e per chi le deve rispettare. Non ultimo, lo faccia per chi è messo in ginocchio da questa situazione e comincia a chiedersi se abbia davvero senso rispettare le regole in un Paese in cui, troppo spesso, se la passa meglio chi non lo fa. Sindaco, col modo in cui sceglierà di schierarsi, racconterà molto dei suoi valori e del senso di legalità che intende ispirare in tutta la comunità! Conto, contiamo su di lei! Lanci forte il suo appello! Si schieri  - conclude - contro l’abusivismo!”.

Alessio Botticelli

Agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione del Conero, coadiuvati dal personale della Stazione di Ancona, hanno sequestrato un manufatto in costruzione sito nel cuore del Parco Regionale, in località Frazione Poggio, per il quale il proprietario, titolare di un’azienda agricola, non era in possesso di alcuna autorizzazione.

Il manufatto, di circa 50 mq, era già stato in parte costruito.

Prosegue, così, la lotta all'abusivismo edilizio, che negli ultimi cinque anni hanno portato alla scoperta di 18 notizie di reato inerenti abusi edilizi, a seguito delle quali sono state denunciate 52 persone.

Nella maggior parte dei casi si tratta di manufatti realizzati senza alcun titolo autorizzativo o in sostanziale difformità dai permessi di costruire rilasciati. Nella maggior parte dei casi gli illeciti edilizi, ricadendo all’interno del Parco del Conero, si accompagnano a violazioni penali della normativa sulle aree protette e dei beni ambientali e culturali.

foto sequestro immobile abusivo

 

forestali controllo sul conero

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