15 gennaio 1953. È la data ufficiale di fondazione, o meglio di affiliazione a una federazione sportiva, della Folgore Castelraimondo, che festeggia i suoi primi 70 anni di vita con una festa al Lanciano Forum, sabato 29 aprile, seguita dall’inaugurazione di una mostra fotografica in cui saranno ripercorsi questi lunghi anni di attività.
«Abbiamo deciso di posticipare alla fine di aprile la festa per i 70 anni della nostra società – spiega uno dei dirigenti della Folgore Edoardo Bisbocci – in quanto celebrare l’evento nel mese di gennaio avrebbe comportato difficoltà soprattutto per gli eventuali condizionamenti dovuti al maltempo. Il giorno successivo, domenica 30, sarà inaugurata in piazza della Repubblica, nei locali sottostanti il palazzo comunale, la mostra fotografica dedicata ai 70 anni della nostra società. Si tratta di un avvenimento sicuramente importante che sta a significare 70 anni di continuità di una società sportiva importante non solo per la città, ma anche per un intero territorio. Come non dimenticare – continua Bisbocci – il progetto dell’Azzurra 94, società nata dall’unione di tutte le realtà calcistiche dell’alta vallata del Potenza, Castelraimondo, Fiuminata, Sefro, Gagliole con Pioraco che si tirò indietro proprio all’ultimo momento, che riuscì anche a disputare campionati di promozione quando la stessa categoria era a girone unico. Avvenimenti che vogliamo celebrare insieme alla cittadinanza, ai nostri tifosi e anche a quei giocatori come Sestili, Quadrani, Mancini, solo per citarne alcuni, che hanno fatto la storia calcistica del sodalizio».
(articolo integrale sul numero in edicola de L'Appennino camerte)
«Abbiamo deciso di posticipare alla fine di aprile la festa per i 70 anni della nostra società – spiega uno dei dirigenti della Folgore Edoardo Bisbocci – in quanto celebrare l’evento nel mese di gennaio avrebbe comportato difficoltà soprattutto per gli eventuali condizionamenti dovuti al maltempo. Il giorno successivo, domenica 30, sarà inaugurata in piazza della Repubblica, nei locali sottostanti il palazzo comunale, la mostra fotografica dedicata ai 70 anni della nostra società. Si tratta di un avvenimento sicuramente importante che sta a significare 70 anni di continuità di una società sportiva importante non solo per la città, ma anche per un intero territorio. Come non dimenticare – continua Bisbocci – il progetto dell’Azzurra 94, società nata dall’unione di tutte le realtà calcistiche dell’alta vallata del Potenza, Castelraimondo, Fiuminata, Sefro, Gagliole con Pioraco che si tirò indietro proprio all’ultimo momento, che riuscì anche a disputare campionati di promozione quando la stessa categoria era a girone unico. Avvenimenti che vogliamo celebrare insieme alla cittadinanza, ai nostri tifosi e anche a quei giocatori come Sestili, Quadrani, Mancini, solo per citarne alcuni, che hanno fatto la storia calcistica del sodalizio».
(articolo integrale sul numero in edicola de L'Appennino camerte)
Bambini e genitori impegnati nella piantumazione di nuovi alberi nella zona del parco fluviale degli impianti sportivi di Castelraimondo. Una bella mattinata di sole ha riscaldato le decine di persone presenti per l’iniziativa di messa a dimora di una pianta per ogni bambino nato nel comune negli anni 2020 e 2021.
Ben 48 le piante autoctone che sono andate ad arricchire la flora della zona, con la piantumazione effettuata proprio dai tanti ed entusiasti bambini delle classi prime, seconde e terze delle scuole elementari e i più piccoli della materna Manfredi Gravina, presenti per l’evento organizzato dall’associazione “L’umana dimora” in collaborazione con il comune di Castelraimondo.
Oltre agli alunni e ad alcune famiglie dei bambini nati nelle ultime due annate, presenti anche il sindaco Patrizio Leonelli, il vice Roberto Pupilli, gli assessori responsabili del progetto Edoardo Bisbocci ed Ilenia Cittadini, l’assessore Elisabetta Torregiani, il presidente dell’associazione “L’umana dimora” Primo Mancini, i carabinieri e i volontari della Protezione Civile.
L’iniziativa era stata accolta e promossa anche dal compianto dirigente scolastico Maurizio Cavallaro, al quale i presenti hanno dedicato un sentito applauso in suo ricordo. Un omaggio che ha reso la mattinata ancor più emozionante e sentita.
"Iniziative come questa riempiono di gioia l'amministrazione e la cittadinanza – spiega l’assessore all’ambiente Bisbocci - vedere tutti questi bambini in mezzo al nostro bellissimo verde è stato emozionante. È importante per tutti noi sensibilizzare le nuove generazioni verso il rispetto del verde. 48 piante sono un piccolo, ma significativo, gesto. Spero che un giorno questi bambini torneranno davanti ai loro alberi con un po' di emozione».
Ben 48 le piante autoctone che sono andate ad arricchire la flora della zona, con la piantumazione effettuata proprio dai tanti ed entusiasti bambini delle classi prime, seconde e terze delle scuole elementari e i più piccoli della materna Manfredi Gravina, presenti per l’evento organizzato dall’associazione “L’umana dimora” in collaborazione con il comune di Castelraimondo.
Oltre agli alunni e ad alcune famiglie dei bambini nati nelle ultime due annate, presenti anche il sindaco Patrizio Leonelli, il vice Roberto Pupilli, gli assessori responsabili del progetto Edoardo Bisbocci ed Ilenia Cittadini, l’assessore Elisabetta Torregiani, il presidente dell’associazione “L’umana dimora” Primo Mancini, i carabinieri e i volontari della Protezione Civile.
L’iniziativa era stata accolta e promossa anche dal compianto dirigente scolastico Maurizio Cavallaro, al quale i presenti hanno dedicato un sentito applauso in suo ricordo. Un omaggio che ha reso la mattinata ancor più emozionante e sentita.
"Iniziative come questa riempiono di gioia l'amministrazione e la cittadinanza – spiega l’assessore all’ambiente Bisbocci - vedere tutti questi bambini in mezzo al nostro bellissimo verde è stato emozionante. È importante per tutti noi sensibilizzare le nuove generazioni verso il rispetto del verde. 48 piante sono un piccolo, ma significativo, gesto. Spero che un giorno questi bambini torneranno davanti ai loro alberi con un po' di emozione».