Gli imprenditori promuovono il Micam della ripartenza. Il ritorno in presenza al salone leader mondiale delle calzature era già stato accolto positivamente dalle imprese, data la gran voglia e il bisogno di ritornare alla “normalità”.


Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, presente in fiera assieme ai suoi associati (oltre sessanta stanno partecipando alla Settimana della Moda 2021), ha monitorato gli umori degli addetti ai lavori.

Moira Amaranti
“Siamo partiti con molte preoccupazioni ma anche con la gioia di rivivere finalmente dal vivo l’esperienza in fiera – tira le somme Moira Amaranti, Presidente Nazionale della Calzatura di Confartigianato Imprese. È chiaro a tutti come la situazione sia ancora estremamente delicata, ma quel che abbiamo visto nelle tre giornate di esposizioni ha dato sicuramente un po’ di sollievo agli imprenditori. Il primo bilancio, a caldo, è quindi buono. La soddisfazione arriva proprio nell’incontro con i buyer. Anche se sembrano aver raggiunto il salone in numero inferiore rispetto ad altre edizioni, sono motivati e interessati. Non è un Micam per curiosare ma per stringere accordi commerciali”.

Moira Amaranti si complimenta per l’organizzazione: “I partecipanti parlano di un salone molto equilibrato in fatto di spazi e di impostazione dei padiglioni. Una fiera quindi ben strutturata e vogliamo perciò ringraziare i promotori, in primis l’Ente fiera, Assocalzaturifici e Linea-azienda speciale della Camera di Commercio delle Marche, per l’impegno profuso. Ci è poi piaciuta la forte sinergia che si è creata tra gli enti pubblici e privati, con presenze importanti già dal taglio del nastro della rassegna. Penso al Ministro Giancarlo Giorgetti, al Presidente ICE Carlo Ferro, al Presidente della Regione Francesco Acquaroli, agli Assessori Regionali Mirco Carloni e Guido Castelli, al Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e al Presidente Unioncamere Andrea Prete. Tutti hanno dimostrato la propria vicinanza alle questioni care alle piccole imprese, ascoltando le esigenze di una categoria che ha voglia di mettersi alle spalle questo brutto momento”.

Come infatti ricorda Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export, “i numeri presentati al Micam testimoniano il dinamismo delle Marche, con l’export che registra un +13,3% di calzatura e componentistica rispetto al 2020. Il segno “più” è incoraggiante pure nei risultati provinciali, con Macerata che assesta un +28,7%, Fermo un +9,1 e Ascoli Piceno un +1,8. Ovvia è la distanza con i livelli pre-pandemia, ma qualcosa si sta muovendo”.

“Quanto alle collezioni presenti in fiera – conclude Capponi - è forte l’attenzione ad una ecosostenibilità delle produzioni che non dimentica lo stile e la qualità che ci contraddistingue. La tendenza va verso la praticità della calzatura, quindi abbiamo visto molte proposte di sneakers, con i prodotti che stanno prediligendo un tripudio di colori, arricchiti da importanti accessori. Non mancano ovviamente le calzature classiche, rivisitate con innovazione nei colori, pellami e accessori di grande stile e contemporaneità.”
I casi di Coronavirus in crescita, regisrati in Lombardia, hanno aumentato la psicosi lungo l'intera penisola. In apprensione anche tanti maceratesi che negli ultimi giorni stanno intasando le linee del 118 per paura di aver contratto il virus, anche senza alcun sintomo riscontrato.
Nelle scorse settimane, infatti, Milano ha ospitato il Micam, il salone internazionale leader del settore calzaturiero e, vista la vocazione pellettiera della regione, sono stati molti i maceratesi che si sono recati in fiera.
Ora, dopo le notizie dei casi di Coronavirus in Lombardia, il timore di chi è tornato da Milano è quello di essere stato contagiato.
Tante, per questo motivo, le chiamate al pronto soccorso per chiedere consigli o chiarimenti sul contagio, anche se in realtà sono cittadini che non hanno nemmeno i sintomi del virus.
Intanto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli anche tramite un post su Facebook, ha fatto sapere che al monento non ci sono casi nelle Marche: "Il centro diagnostico regionale di riferimento - ha scritto - ha comunicato che il risultato delle indagini sui tre casi monitorati è risultato negativo. Confermiamo che a oggi nelle Marche non abbiamo nessun caso positivo. Ciò non toglie che dobbiamo rafforzare tutte le attività di prevenzione".
Poi ricorda la prassi da seguire qualora ci fossero dei sintomi: "Quando si hanno dei sintomi non bisogna andare al pronto soccorso - scrive - ma chiamare al telefono il medico di medicina generale, cioè il medico di famiglia, o il medico di continuità assistenziale, affinché intervengano loro per gestire la situazione. Noi stiamo lavorando nella sala operativa da molte ore e lo faremo anche nei prossimi giorni, senza abbassare la guardia, senza creare inutili allarmismi. Tutto quello che è importante sarà via via comunicato ai cittadini. Sono già pronti, se serviranno, 57 posti per ospitare casi che dovessero rivelarsi, perché la macchina non aspetta l’ultimo momento ma si muove per tempo. Lavoriamo anche per proteggere chi lavora in sanità. Si fanno scelte che devono consentire a tutto il sistema di essere pronto. Non dobbiamo generare paura - conclude - , ma ognuno di noi deve fare la propria parte".

GS

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