Camerino fuori le Mura: Massara “un salotto di bellezza”.

Venerdì, 25 Giugno 2021 20:26 | Letto 940 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino fuori le Mura: Massara “un salotto di bellezza”. “Questa mostra rappresenta il secondo salotto di bellezza che abbiamo a Camerino”. Con questa citazione, molto apprezzata, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche Francesco Massara ha messo in risalto la bellezza e il grande sforzo per realizzare la mostra “Camerino fuori le Mura”. Molte le autorità presenti all’inaugurazione e al taglio del nastro con il sindaco Sborgia che ha voluto ringraziare la Regione Marche, rappresentata dall’assessore alla cultura Latini e dai consiglieri Marinelli, Pasqui e Carancini, una citazione particolare per il grande lavoro svolto dell’assessore alla cultura del comune di camerino Giovanna Sartori, e la gradita presenza del senatore Francesco Verducci, marchigiano doc e vicepresidente nella commissione Cultura in Senato.Le opere darte in esposizione, sono quelle recuperate e restaurate dopo gli eventi sismici del 2016. Il comitato scientifico, guidato dal professor Orsolini, ha individuato tanti artisti di fama italiana ed europea che nell’arco di tre secoli, dal Quattrocento al Settecento, hanno dipinto e lavorato per la città di Camerino: Dosso Dossi, Tiepolo, Valentin de Boulogne e cioè esponenti tra i principali della loro epoca. Tre secoli di Storia fino a terminare con il genio indiscusso di Giambattista Tiepolo. La mostra si caratterizza anche nellambito multimediale. Chi la visiterà, avrà la possibilità di visionare e ingrandire ogni opera, scoprendone i più piccoli particolari che, altrimenti, sfuggirebbero al visitatore. Fra le opere in esposizione anche una preziosa statua lignea di San Sebastiano, risalente alla fine del 1.400, data in prestito da un collezionista camerte, che ha voluto dare così un suo contributo all’iniziativa culturale. “Appena un mese fa – ha dichiarato il vescovo Massara - abbiamo aperto un piccolo salotto, oggi ne  inauguriamo unaltro ancora più maestoso, speriamo che in futuro non solo in questa città, ma anche in tutto il nostro territorio montano nascano iniziative come questa. Il 70% di tutte le opere darte delle Marche appartengono alla diocesi di Camerino - San Severino Marche. Ci tengo a ringraziare quanti negli anni scorsi, hanno compiuto un grande lavoro di recupero e salvaguardia delle opere danneggiate dal sisma, facendole anche rimanere nel nostro territorio. Un grazie particolare a Carmelo Grasso, comandante del nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale e a tutti coloro che hanno voluto fortemente salvare e conservare oltre 5000 opere che sono patrionio culturale delle nostre  chiese distrutte nel 2016. Una citazione particolare va alla direttrice dei musei civici e diocesani, la dottoressa Barbara Mastrocola. Il magnifico rettore di Unicam Pettinari ha visitato in anteprima la mostra dichiarando: Il palazzo Bruschetti – Castelli è sede dell’esposizione. Abbiamo fortemente voluto questo spazio, adatto per questa mostra. Ringrazio tutta la sezione di Botanica e tutti i ricercatori che si sono privati di alcuni spazi per metterli a disposizione della comunità e soprattutto per tutte quelle persone che potranno venire a vedere questa meravigliosa esposizione. Provo un’emozione particolare per queste opere, sono meravigliose, bellezze che devono essere viste da tutti e ci fanno capire quanta importanza ha avuto nella storia la città di Camerino. Certo – conclude il rettore - sono solamente una parte, molte opere rimangono nei depositi e la speranza è quella di rivederle, prima possibile, nelle loro sedi naturali. Nel prossimo numero dell’Appennino camerte, ampio spazio alla mostra e ad altre dichiarazioni. Mario Staffolani
“Questa mostra rappresenta il secondo salotto di bellezza che abbiamo a Camerino”. Con questa citazione, molto apprezzata, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche Francesco Massara ha messo in risalto la bellezza e il grande sforzo per realizzare la mostra “Camerino fuori le Mura”.

Molte le autorità presenti all’inaugurazione e al taglio del nastro con il sindaco Sborgia che ha voluto ringraziare la Regione Marche, rappresentata dall’assessore alla cultura Latini e dai consiglieri Marinelli, Pasqui e Carancini, una citazione particolare per il grande lavoro svolto dell’assessore alla cultura del comune di camerino Giovanna Sartori, e la gradita presenza del senatore Francesco Verducci, marchigiano doc e vicepresidente nella commissione Cultura in Senato.

sartori fanelli

Le opere d'arte in esposizione, sono quelle recuperate e restaurate dopo gli eventi sismici del 2016.
Il comitato scientifico, guidato dal professor Orsolini, ha individuato tanti artisti di fama italiana ed europea che nell’arco di tre secoli, dal Quattrocento al Settecento, hanno dipinto e lavorato per la città di Camerino: Dosso Dossi, Tiepolo, Valentin de Boulogne e cioè esponenti tra i principali della loro epoca. Tre secoli di Storia fino a terminare con il genio indiscusso di Giambattista Tiepolo. La mostra si caratterizza anche nell'ambito multimediale. Chi la visiterà, avrà la possibilità di visionare e ingrandire ogni opera, scoprendone i più piccoli particolari che, altrimenti, sfuggirebbero al visitatore.

Fra le opere in esposizione anche una preziosa statua lignea di San Sebastiano, risalente alla fine del 1.400, data in prestito da un collezionista camerte, che ha voluto dare così un suo contributo all’iniziativa culturale.

“Appena un mese fa – ha dichiarato il vescovo Massara - abbiamo aperto un piccolo salotto, oggi ne  inauguriamo un'altro ancora più maestoso, speriamo che in futuro non solo in questa città, ma anche in tutto il nostro territorio montano nascano iniziative come questa.
Il 70% di tutte le opere d'arte delle Marche appartengono alla diocesi di Camerino - San Severino Marche. Ci tengo a ringraziare quanti negli anni scorsi, hanno compiuto un grande lavoro di recupero e salvaguardia delle opere danneggiate dal sisma, facendole anche rimanere nel nostro territorio. Un grazie particolare a Carmelo Grasso, comandante del nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale e a tutti coloro che hanno voluto fortemente salvare e conservare oltre 5000 opere che sono patrionio culturale delle nostre  chiese distrutte nel 2016.
Una citazione particolare va alla direttrice dei musei civici e diocesani, la dottoressa Barbara Mastrocola".

interno mostra


Il magnifico rettore di Unicam Pettinari ha visitato in anteprima la mostra dichiarando: "Il palazzo Bruschetti – Castelli è sede dell’esposizione. Abbiamo fortemente voluto questo spazio, adatto per questa mostra. Ringrazio tutta la sezione di Botanica e tutti i ricercatori che si sono privati di alcuni spazi per metterli a disposizione della comunità e soprattutto per tutte quelle persone che potranno venire a vedere questa meravigliosa esposizione. Provo un’emozione particolare per queste opere, sono meravigliose, bellezze che devono essere viste da tutti e ci fanno capire quanta importanza ha avuto nella storia la città di Camerino.
Certo – conclude il rettore - sono solamente una parte, molte opere rimangono nei depositi e la speranza è quella di rivederle, prima possibile, nelle loro sedi naturali.

Nel prossimo numero dell’Appennino camerte, ampio spazio alla mostra e ad altre dichiarazioni.


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