Premio letterario 'Ma che bel castello'

Domenica, 26 Gennaio 2014 01:00 | Letto 941 volte   Clicca per ascolare il testo Premio letterario 'Ma che bel castello' Il comune di Caldarola e listituto comprensivo De Magistris hanno dato lo start al progetto Ma che bel castello, un premio letterario per i bambini delle scuole elementari. Accolti dal sindaco Luca Giuseppetti, dal vice Debora Speziani e dalla dirigente Fabiola Scagnetti, nello spendido scenario del piano nobile del palazzo dei cardinali Pallotta, gli studenti si sono subito immersi nel progetto con emozione e curiosità.     Barbara Cerquetti, scrittrice e autrice di libri ha affascinato e catturato lattenzione presentando la sua fatica LIsola perduta Quanto è importante leggere e avere un libro in mano? E fondamentale. Il mio lavoro, oltre che essere scrittrice, è quello di libraia. Lavoro tantissimo con le scuole, leggo ai ragazzi in continuazione perché non mi stancherò mai di dire che un bambino che legge è un bambino libero. Ci parli dellIsola perduta. Questo libro parla principalmente della storia di due fratelli che hanno avuto diversi trascorsi, diversi problemi, che verranno poi risolti attraverso varie avventure. Lincontro con un fantasma, un po misterioso. Sullo sfondo ci sono le leggende del monte Conero e comunque di tutta la nostra costa. Lei ha voluto fare una dedica per ogni libro che ha regalato. Quanto apprezzano i ragazzi questo gesto? Molto, perché si sentono chiamati in causa, diventano protagonisti di quello che è lo scambio tra me che scrivo e loro che leggono. Insieme formiamo una storia. Con la dirigente Fabiola Scagnetti parliamo del premio letterario pensato per i bambini. Liniziativa, inserita nel Pof territoriale di cui parliamo già da un paio di anni, vede la collaborazione tra amministrazione comunale, scuola, attività produttive che ci danno un sostegno economico. In questa occasione sono la Lead Time e limpresa edile Tardella. Gli alunni della scuola primaria sono coinvolti in una vera esperienza di lettura, scrittura, incontro con unautrice, con leditore marchigiano Simone Giaconi, che ci ha stimolato a produrre un libro. Ma la scrittura di un libro non è un qualcosa che avviene in maniera estemporanea. Dietro cè un incontro con una persona, in questo caso lautrice con delle storie, che mette insieme bambini, insegna loro a collaborare, a leggere e a scrivere. Il progetto si conclederà con la scrittura di un libro vero, scritto in maniera competente, fantasiosa, creativa, con il contributo di tutti. Il sindaco Giuseppetti ha voluto che le stanze del piano nobile del palazzo Pallotta non siano chiuse, ma destinate ai giovani. Sì, ci sono delle stanze stupende, alcune dedicate a mostre per i visitatori, altre, le stanze dellex circolo cittadino, dove verranno i giovani. Nel piano inferiore abbiamo anche una biblioteca. Diversi i percorsi scolastici, il primo ideato dalla professoressa Paola Calafati Claudi e dalla maestra Alessandra Rossi, con i giovani che alla fine di questo percoro saranno direttamente coinvolti e scriveranno un libro che presentranno a giugno. Abbiamo un editore che gratuitamente ne consente la realizzazione. Questa nuova esperienza ha come titolo “Ma che bel castello”, un titolo significativo visto che viviamo nella terra dei castelli. E importante comunque che queste stanze servano per i giovani, per farli crescere, per dare alternative alle attività sportive. Anche queste attività ricreative e culturali sono per loro molto importanti, perché i giovani sono il nostro tesoro, il tesoro del futuro. Presente anche Debora Speziali nella triplice veste di mamma, vicesindaco ed anche main sponsor delliniziativa. Sono molto contenta di questa iniziativa, perché ritengo che per i ragazzi si debba fare sempre di più. Come referente del comune per la scuola tengo in modo particolare a che questa iniziativa riesca. Abbiamo aperto le porte del comune ai ragazzi perché sono il nostro futuro ed è giusto che i ragazzi conoscano il proprio territorio, dove vivono, le proprie radici e la realtà che li circonda, compreso il loro passato. Mi fa davvero piacere avere contribuito anche come sponsor. Parlo a nome di mio padre, titolare della ditta Lead Time, che tiene molto alla scuola. Spero che in futuro si possano fare altre iniziative importante come questa. Quanto è difficile far leggere un libro ai bambini? Come mamma mi ritengo fortunata perché mio figlio i libri li mangia nel vero senso della parola. Penso che tutti i genitori dovrebbero invogliare di più i figli a leggere i libri e a stare un po di meno davanti alla televisione e ai videogiochi. Sembra banale, ma non lo è perché il libro insegna tanto, aiuta ad allargare la mente. Noi genitori dovremmo impegnarci a far leggere qualche libro in più ai nostri figli. "Ma che bel castello" nasce anche da unidea di Alessandra Rossi e Paola Calafati Claudi, insegnanti di scuola primaria dellistituto "De Magistris". Come è nata questa idea? Lidea è nata – risponde Alessandra Rossi - perché ogni anno noi abbracciamo un iniziativa che riguardi lambiente, la salute, il territorio. Questanno, frequentando i locali della biblioteca, abbiamo pensato di lavorare sulla lingua, sulla lettura e quindi di creare questo libro con i bambini. Cosa verrà fuori da questo progetto? Noi speriamo – a parlare è Paola Calafati Claudi - venga fuori un libro totalmente scritto e inventato dagli alunni. E il discorso della scrittura che ci interessa, Dietro a questa idea cè il fatto che questanno si sono riuniti gli stati generali della lingua italiana per vedere lo stato di salute della lingua italiana e quindi la conoscenza da parte dei cittadini, in Italia e nel mondo, della lingua madre. Cè un dibattito in corso che riguarda appunto la valorizzazione della lingua italiana, che nel mondo è ritenuta la lingua della cultura. I nostri alunni devono apprenderla nella maniera più corretta possibile e il modo migliore ci è sembrato quello di renderli partecipi e attori nella costruzione di un libro dove, ovviamente, la lingua italiana deve essere manipolata dalla fantasia alla scrittura.   Un progetto che verdrà la luce grazie anche alladesione delleditore Simone Giaconi. Quale limportanza del libro nellera tecnologica dove i ragazzi, forse, lo hanno un po dimenticato? Questa è la responsabilità della case editrici, cioè quella di proporre, in collaborazione con gli insegnanti e tutti quelli che si occupano di educazione, dei libri attraverso progetti avvincenti. Questi libri hanno un segreto, quello di essere ambientati nel nostro territorio, quindi di proporre attraverso la lettura il fascino di un territorio bellissimo. Il nostro scopo, come casa editrice Comunication project di Recanati, è proprio di realizzare ciò. Storie di fantasia con lo sfondo dei nostri bellissimi territori che fanno da palcoscenico alla narrazione. Lentusiasmo dei bambini dimostra che è un abbinamento vincente.    

Il comune di Caldarola e l'istituto comprensivo ''De Magistris'' hanno dato lo start al progetto ''Ma che bel castello'', un premio letterario per i bambini delle scuole elementari. Accolti dal sindaco Luca Giuseppetti, dal vice Debora Speziani e dalla dirigente Fabiola Scagnetti, nello spendido scenario del piano nobile del palazzo dei cardinali Pallotta, gli studenti si sono subito immersi nel progetto con emozione e curiosità.

 

 

Barbara Cerquetti, scrittrice e autrice di libri ha affascinato e catturato l'attenzione presentando la sua fatica ''L'Isola perduta ''

Quanto è importante leggere e avere un libro in mano?

E' fondamentale. Il mio lavoro, oltre che essere scrittrice, è quello di libraia. Lavoro tantissimo con le scuole, leggo ai ragazzi in continuazione perché non mi stancherò mai di dire che un bambino che legge è un bambino libero.

Ci parli dell'Isola perduta.

Questo libro parla principalmente della storia di due fratelli che hanno avuto diversi trascorsi, diversi problemi, che verranno poi risolti attraverso varie avventure. L'incontro con un fantasma, un po' misterioso. Sullo sfondo ci sono le leggende del monte Conero e comunque di tutta la nostra costa.

Lei ha voluto fare una dedica per ogni libro che ha regalato. Quanto apprezzano i ragazzi questo gesto?

Molto, perché si sentono chiamati in causa, diventano protagonisti di quello che è lo scambio tra me che scrivo e loro che leggono. Insieme formiamo una storia.

Con la dirigente Fabiola Scagnetti parliamo del premio letterario pensato per i bambini.

L'iniziativa, inserita nel Pof territoriale di cui parliamo già da un paio di anni, vede la collaborazione tra amministrazione comunale, scuola, attività produttive che ci danno un sostegno economico. In questa occasione sono la Lead Time e l'impresa edile Tardella.

Gli alunni della scuola primaria sono coinvolti in una vera esperienza di lettura, scrittura, incontro con un'autrice, con l'editore marchigiano Simone Giaconi, che ci ha stimolato a produrre un libro. Ma la scrittura di un libro non è un qualcosa che avviene in maniera estemporanea. Dietro c'è un incontro con una persona, in questo caso l'autrice con delle storie, che mette insieme bambini, insegna loro a collaborare, a leggere e a scrivere. Il progetto si conclederà con la scrittura di un libro vero, scritto in maniera competente, fantasiosa, creativa, con il contributo di tutti.

Il sindaco Giuseppetti ha voluto che le stanze del piano nobile del palazzo Pallotta non siano chiuse, ma destinate ai giovani.

Sì, ci sono delle stanze stupende, alcune dedicate a mostre per i visitatori, altre, le stanze dell'ex circolo cittadino, dove verranno i giovani. Nel piano inferiore abbiamo anche una biblioteca. Diversi i percorsi scolastici, il primo ideato dalla professoressa Paola Calafati Claudi e dalla maestra Alessandra Rossi, con i giovani che alla fine di questo percoro saranno direttamente coinvolti e scriveranno un libro che presentranno a giugno. Abbiamo un editore che gratuitamente ne consente la realizzazione. Questa nuova esperienza ha come titolo “Ma che bel castello”, un titolo significativo visto che viviamo nella terra dei castelli. E' importante comunque che queste stanze servano per i giovani, per farli crescere, per dare alternative alle attività sportive. Anche queste attività ricreative e culturali sono per loro molto importanti, perché i giovani sono il nostro tesoro, il tesoro del futuro.

Presente anche Debora Speziali nella triplice veste di mamma, vicesindaco ed anche main sponsor dell'iniziativa.

Sono molto contenta di questa iniziativa, perché ritengo che per i ragazzi si debba fare sempre di più. Come referente del comune per la scuola tengo in modo particolare a che questa iniziativa riesca. Abbiamo aperto le porte del comune ai ragazzi perché sono il nostro futuro ed è giusto che i ragazzi conoscano il proprio territorio, dove vivono, le proprie radici e la realtà che li circonda, compreso il loro passato. Mi fa davvero piacere avere contribuito anche come sponsor. Parlo a nome di mio padre, titolare della ditta Lead Time, che tiene molto alla scuola. Spero che in futuro si possano fare altre iniziative importante come questa.

Quanto è difficile far leggere un libro ai bambini?

Come mamma mi ritengo fortunata perché mio figlio i libri li mangia nel vero senso della parola. Penso che tutti i genitori dovrebbero invogliare di più i figli a leggere i libri e a stare un po' di meno davanti alla televisione e ai videogiochi. Sembra banale, ma non lo è perché il libro insegna tanto, aiuta ad allargare la mente. Noi genitori dovremmo impegnarci a far leggere qualche libro in più ai nostri figli.

"Ma che bel castello" nasce anche da un'idea di Alessandra Rossi e Paola Calafati Claudi, insegnanti di scuola primaria dell'istituto "De Magistris". Come è nata questa idea?

L'idea è nata – risponde Alessandra Rossi - perché ogni anno noi abbracciamo un' iniziativa che riguardi l'ambiente, la salute, il territorio. Quest'anno, frequentando i locali della biblioteca, abbiamo pensato di lavorare sulla lingua, sulla lettura e quindi di creare questo libro con i bambini.

Cosa verrà fuori da questo progetto?

Noi speriamo – a parlare è Paola Calafati Claudi - venga fuori un libro totalmente scritto e inventato dagli alunni. E' il discorso della scrittura che ci interessa, Dietro a questa idea c'è il fatto che quest'anno si sono riuniti gli stati generali della lingua italiana per vedere lo stato di salute della lingua italiana e quindi la conoscenza da parte dei cittadini, in Italia e nel mondo, della lingua madre. C'è un dibattito in corso che riguarda appunto la valorizzazione della lingua italiana, che nel mondo è ritenuta la lingua della cultura. I nostri alunni devono apprenderla nella maniera più corretta possibile e il modo migliore ci è sembrato quello di renderli partecipi e attori nella costruzione di un libro dove, ovviamente, la lingua italiana deve essere manipolata dalla fantasia alla scrittura.

 

Un progetto che verdrà la luce grazie anche all'adesione dell'editore Simone Giaconi. Quale l'importanza del libro nell'era tecnologica dove i ragazzi, forse, lo hanno un po' dimenticato?

Questa è la responsabilità della case editrici, cioè quella di proporre, in collaborazione con gli insegnanti e tutti quelli che si occupano di educazione, dei libri attraverso progetti avvincenti. Questi libri hanno un segreto, quello di essere ambientati nel nostro territorio, quindi di proporre attraverso la lettura il fascino di un territorio bellissimo. Il nostro scopo, come casa editrice Comunication project di Recanati, è proprio di realizzare ciò. Storie di fantasia con lo sfondo dei nostri bellissimi territori che fanno da palcoscenico alla narrazione. L'entusiasmo dei bambini dimostra che è un abbinamento vincente.

 

 

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