" Vivere sulle faglie ". Convegno Aigeo all'università di Camerino.

Sabato, 01 Settembre 2018 17:10 | Letto 1665 volte   Clicca per ascolare il testo " Vivere sulle faglie ". Convegno Aigeo all'università di Camerino. Dal 4 al 6 settembre l’Università di Camerino ospita il sesto convegno nazionale di AIGeo, l’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia, attualmente presieduta dal prof. Gilberto Pambianchi docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam. Titolo del convegno è “Vivere sulle faglie. Storia dell’Uomo e del Paesaggio” “ L’idea- spiega il prof. Pambianchi- nasce dall’ Associazione Italiana di geografia fisica e geomorfologia che organizza sistematicamente dei convegni. Ho scelto la sede di Camerino perché, allo scadere del mio mandato di presidenza, volevo onorare l’ateneo e la città di Camerino. Il convegno è ispirato ad un articolo del marzo 2017 di Paolo Rumiz, scrittore e giornalista de La repubblica, il quale ha raccontato l’esperienza della traversata a piedi che ha fatto di persona da Amatrice a Camerino. L’articolo si sofferma, non tanto sulle macerie, ma sulle bellezze e sulla popolazione del Centro Italia. Con questo forum – sottolinea il docente- vogliamo rimarcare i punti di forza di questo territorio, le sue peculiarità, le eccellenze, la bellezza del paesaggio e la forza della gente su cui basare una possibile rinascita. D’altro canto il convegno vuole anche rimarcare che il problema dei terremoti, non sono solo le faglie, meritando unattenzione fondamentale  anche tutte le ripercussioni del sisma sull’ambiente geologico. nella foto il Prof. Gilberto Pambianchi Ci sono stati numerosi movimenti franosi, tanti effetti di superficie, spaccature-continua Pambianchi -: tutto questo bisogna monitorarlo e il nostro territorio deve diventare un laboratorio scientifico, di esempio per lItalia e a livello internazionale. Il sisma ha creato delle frane e altre ne sono in agguato e ha creato un notevole depauperamento della risorsa idrica; abbiamo degli acquedotti che hanno più che dimezzato le loro portate che, da 500 litri al secondo sono arrivate a 200 litri al secondo. Del problema dellacqua nessuno ne parla e noi vogliamo evidenziarlo con questo convegno perché, per non trovarci male nel prossimo futuro, dobbiamo pensare alla risorsa idrica. Su questo, con tutta probabilità anche la geologia italiana ha mandato dei messaggi parziali; il problema del terremoto non è soltanto la ricerca del colpevole  e cioè, delle faglie che lo hanno generato. Le faglie ci sono e le conosciamo, quello che invece è passato in second ordine e che addirittura non viene preso in considerazione, è il monitoraggio del territorio sia per quel che riguarda le frane che si potrebbero innescare in questi anni successivi, ma anche il problema dellacqua Il terremoto è stato fortissimo, ha sconvolto la circolazione profonda, alcune sorgenti si sono prosciugate.  E giunto il momento di prendere in considerazione questo problema”. Il convegno, che si terrà martedì 4 settembre presso il Polo di Geologia a partire dalle ore 14:30, si aprirà con i saluti e le relazioni introduttive del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e del Presidente AIGeo Gilberto Pambianchi. Seguiranno poi le relazioni di Paolo Rumiz, che racconterà il suo viaggio a piedi da Amatrice a Camerino; di Salvatore Monteleone dell’Università di Palermo, che illustrerà gli aspetti geologici e geomorfologici a 50 anni dal terremoto del Belice; di Enrico Miccadei dell’Università G. d’Annunzio di Chieti e Pescara che illustrerà la Faglia del Monte Serrone (Appennino abruzzese).Il pomeriggio si chiuderà con una tavola rotonda alla quale prenderanno parte docenti, esperti, tecnici, amministratori. Saranno oltre 70 i partecipanti alla tre giorni, provenienti da tutte le università italiane. Nella giornata di mercoledì 5 settembre è in programma l’escursione alla Valle del Chienti, Castelsantangelo sul Nera, Castelluccio, Norcia, Visso e Camerino. Giovedì 6 settembre si terrà infine l’Assemblea AIgeo, nel corso della quale si svolgeranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del triennio 2019-2021.

Dal 4 al 6 settembre l’Università di Camerino ospita il sesto convegno nazionale di AIGeo, l’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia, attualmente presieduta dal prof. Gilberto Pambianchi docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam. Titolo del convegno è “Vivere sulle faglie. Storia dell’Uomo e del Paesaggio”

“ L’idea- spiega il prof. Pambianchi- nasce dall’ Associazione Italiana di geografia fisica e geomorfologia che organizza sistematicamente dei convegni. Ho scelto la sede di Camerino perché, allo scadere del mio mandato di presidenza, volevo onorare l’ateneo e la città di Camerino. Il convegno è ispirato ad un articolo del marzo 2017 di Paolo Rumiz, scrittore e giornalista de La repubblica, il quale ha raccontato l’esperienza della traversata a piedi che ha fatto di persona da Amatrice a Camerino. L’articolo si sofferma, non tanto sulle macerie, ma sulle bellezze e sulla popolazione del Centro Italia. Con questo forum – sottolinea il docente- vogliamo rimarcare i punti di forza di questo territorio, le sue peculiarità, le eccellenze, la bellezza del paesaggio e la forza della gente su cui basare una possibile rinascita. D’altro canto il convegno vuole anche rimarcare che il problema dei terremoti, non sono solo le faglie, meritando un'attenzione fondamentale  anche tutte le ripercussioni del sisma sull’ambiente geologico.

Pambianchinella foto il Prof. Gilberto Pambianchi

"Ci sono stati numerosi movimenti franosi, tanti effetti di superficie, spaccature-continua Pambianchi -: tutto questo bisogna monitorarlo e il nostro territorio deve diventare un laboratorio scientifico, di esempio per l'Italia e a livello internazionale. Il sisma ha creato delle frane e altre ne sono in agguato e ha creato un notevole depauperamento della risorsa idrica; abbiamo degli acquedotti che hanno più che dimezzato le loro portate che, da 500 litri al secondo sono arrivate a 200 litri al secondo. Del problema dell'acqua nessuno ne parla e noi vogliamo evidenziarlo con questo convegno perché, per non trovarci male nel prossimo futuro, dobbiamo pensare alla risorsa idrica. Su questo, con tutta probabilità anche la geologia italiana ha mandato dei messaggi parziali; il problema del terremoto non è soltanto la ricerca del colpevole  e cioè, delle faglie che lo hanno generato. Le faglie ci sono e le conosciamo, quello che invece è passato in second' ordine e che addirittura non viene preso in considerazione, è il monitoraggio del territorio sia per quel che riguarda le frane che si potrebbero innescare in questi anni successivi, ma anche il problema dell'acqua Il terremoto è stato fortissimo, ha sconvolto la circolazione profonda, alcune sorgenti si sono prosciugate.  E' giunto il momento di prendere in considerazione questo problema”.

Il convegno, che si terrà martedì 4 settembre presso il Polo di Geologia a partire dalle ore 14:30, si aprirà con i saluti e le relazioni introduttive del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e del Presidente AIGeo Gilberto Pambianchi. Seguiranno poi le relazioni di Paolo Rumiz, che racconterà il suo viaggio a piedi da Amatrice a Camerino; di Salvatore Monteleone dell’Università di Palermo, che illustrerà gli aspetti geologici e geomorfologici a 50 anni dal terremoto del Belice; di Enrico Miccadei dell’Università G. d’Annunzio di Chieti e Pescara che illustrerà la Faglia del Monte Serrone (Appennino abruzzese).Il pomeriggio si chiuderà con una tavola rotonda alla quale prenderanno parte docenti, esperti, tecnici, amministratori. Saranno oltre 70 i partecipanti alla tre giorni, provenienti da tutte le università italiane. Nella giornata di mercoledì 5 settembre è in programma l’escursione alla Valle del Chienti, Castelsantangelo sul Nera, Castelluccio, Norcia, Visso e Camerino. Giovedì 6 settembre si terrà infine l’Assemblea AIgeo, nel corso della quale si svolgeranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del triennio 2019-2021.

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