Notizie di spettacolo nelle Marche

Uno spazio per bambini e ragazzi frutto della solidarietà del Decanato di Cantù Mariano. Domani mattina alle 11:30, dopo la messa celebrata dal vescovo Francesco Giovanni Brugnaro nella tensostruttura del Don Orione, verrà inaugurata la struttura prefabbricata che ospiterà l’oratorio omonimo la cui sede storica, in viale Mazzini, è stata resa inagibile dal terremoto del 2016. Al momento le attività che lì vi si svolgevano sono ospitate per lo più al palazzo vescovile ma grazie a diverse realtà cattoliche del decanato di Cantù Mariano, è stato possibile installare una struttura prefabbricata interamente frutto di donazioni e montata da alcuni parrocchiani. È ampia un centinaio di metri quadrati ed è dotata di cucina e servizi igienici.

È grazie alle donazioni che il Don Orione ha potuto riavere, poco dopo il sisma, il tendone in cui viene celebrata la messa, donato dalla Caritas di Cremona (grazie al vescovo Antonio Napolioni, ex parroco del Don Orione). Inoltre, di fianco alla nuova struttura, è stato posizionato un container che fungerà da ufficio dell’oratorio. All’inaugurazione prenderà parte Monsignor Brugnaro, il vicario don Aldo Romagnoli e il nuovo parroco don Luca Ferro oltre alle autorità locali e alcuni rappresentanti di Cantù.

g. gennaretti

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Dopo oltre un mese si ritorna a parlare della strada Ponti - Canepina in località Piegusciano di Camerino, che lo scorso 30 novembre era stata chiusa al traffico a causa dello smottamento della sede stradale lungo il tratto di realizzazione dell’area per le casette. 

Immediata la protesta degli abitanti della zona, visto che la strada era stata riaperta appena un paio di mesi e la chiusura di novembre sarebbe stata imputabile ad un errore umano piuttosto che ad eventi atmosferici eccezionali.

L’interruzione riguarda, appunto, l'area del cantiere SAE che - stando a quanto riportato nel cronoprogramma del Consorzio Stabile Arcale - il 13/11/2017 sarebbero dovute essere consegnate comprensive di strutture, impianti, finiture e arredi.

Sta di fatto che, a quasi due mesi dalla consegna stimata, il cantiere è bloccato e da quel 30 novembre gli abitanti della zona transitano all’interno di esso in una sorta di bypass pieno di buche e fango.

Se anche la viabilità è in qualche modo garantita, pur tra mille difficoltà, il pensiero va a quelle famiglie che sono in attesa di vedersi consegnata la ‘soluzione abitativa di emergenza’ e che di questo passo avranno ancora parecchio da aspettare.

f.u.

 

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Una struttura - secondo le parole pronunciate dal parroco don Gianni Fabbrizi – che dovrà essere riservata ai bambini”. Con questo obiettivo è stata inaugurata a Muccia la Casa della Musica, una struttura realizzata grazie alla solidarietà di molte località d'Italia coinvolte dal maestro Maurizio Maffezzoli che ha eseguito diversi concerti d'organo per la realizzazione dello scopo. Presenti, tra gli altri, al taglio del nastro l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il sindaco di Muccia Mario Baroni, Sofia Guanziroli, assessore al comune di Cantù, il vicario generale della diocesi di Camerino – San Severino Marche don Nello Tranzocchi e naturalmente tanti bambini ai quali la struttura, come auspicato dal parroco, sarà riservata.

La motivazione per aiutare un paese così piccolo è appunto quella che il paese è piccolo – così l'assessore Guanziroli - C'è bisogno, quindi, di forze piccole come quelle della Protezione civile di un comune come quello di Cantù che diano una mano ai piccoli paesi per cercare di farli ripartire”.

L’ennesimo piccolo segnale che va nella direzione giusta – l'intervento dell'assessore Sciapichetti - Una bella casa realizzata grazia al contributo di tanta gente sparsa per l’Italia. La generosità di tanti cittadini ha contribuito alla realizzazione di una bella realtà per i bambini di Muccia”.

f.u.

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 “Abbiamo avuto la percezione della vicinanza di persone venute da buona parte delle regioni italiane che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera e anche che ci sono stati vicini durante il periodo critico del terremoto – ha dichiarato soddisfatto il sindaco Baroni – A tutti loro va il mio ringraziamento”.

Un sogno, come detto, realizzato grazie al maestro Maurizio Maffezzoli. “Un progetto che è partito a novembre dell’anno scorso e dopo un anno siamo riusciti a realizzarlo con una serie di concerti per la raccolta fondi. Abbiamo fatto circa 50 concerti d’organo e alcuni anche con il coro, dalla Lombardia al Veneto, Valle D’Aosta, Liguria, Tosca, Umbria, Abruzzo, Marche ed Emilia. Un viaggio veramente emozionante e oggi è una doppia emozione che molti di coloro che hanno aderito sono stati presenti all'inaugurazione”.

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Donazioni che sono giunte anche dalla Fondazione della cassa di Risparmio di Macerata, presente con Donatella Pazzelli, membro del consiglio di amministrazione. “Il progetto della casa della musica di Muccia è uno dei primi ad arrivare sul tavolo del consiglio dell’amministrazione e la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti lo ha subito sposato – le sue parole - La fondazione è presente in maniera fattiva per tutti i comuni colpiti dal terremoto nella provincia di Macerata. Il comune di Muccia ha chiesto uno scuolabus e saremo proprio felici di essere qui tra qualche mese per consegnare anche questo nuovo mezzo”.

( Ubaldi -  Staffolani )

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Forti raffiche di vento e tanti danni. Intervengono i carabinieri della stazione di San Severino e la Polizia Locale. A lavoro anche l’assessore alle manutenzioni Paolo Paoloni e gli operai comunali per rimuovere, in corrispondenza della rotonda tra viale Mazzini, viale Matteotti e via San Sebastiano (che costeggia il retro dei giardini pubblici), la punta di un albero caduto a terra in mezzo alla strada.

Nel primo pomeriggio il forte vento ha abbattuto un pino nel parcheggio di via Varsavia, nel rione Miliani, centrando anche alcune auto in sosta. Poi la caduta dell’albero dal giardino comunale “Coletti” che ha richiesto persino la chiusura di tutta via Matteotti dove, peraltro, alcuni coppi sono caduti e hanno danneggiato le auto in sosta lungo la strada. Problemi con i coppi anche per diverse abitazioni del centro storico.

Gli operai del Comune sono intervenuti anche per rimuovere una pianta pericolosa che si era appoggiata su di un’edicola votiva in viale dei Cappuccini.

In azione anche i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile che sono intervenuti per assicurare con alcune funi i tendoni destinati alle attività di socializzazione dei terremotati nell’area camper di via Zampa e in quella del parcheggio dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio”.

Gaia Gennaretti

 

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Mercoledì, 03 Gennaio 2018 17:18

Forti raffiche di vento, disagi nelle casette

Danni e disagi in quasi tutti i comuni dell'entroterra maceratese fin dalle prime ore di questa mattina per il forte vento che imperversa da ovest-nordovest. Le fortissime raffiche hanno maggiore intensità nelle zone interne, ma “Eolo” non ha risparmiato i centri della media provincia. I vigili del fuoco di tutti i distaccamenti hanno ricevuto numerose chiamate per richieste di intervento a causa di alberi abbattuti, rami finiti sulle strade (nelle foto la situazione lungo la provinciale che collega Caldarola a Sarnano), insegne, cartelli stradali e segnali stradali divelti.

Non si segnalano feriti né danni di rilievo. I disagi, però, sono stati numerosi. Sono stati segnalati alcuni black-out elettrici in vari comuni. Qualche difficoltà anche nelle aree dove sono ospitate le Sae a Caldarola, dove il vento ha messo alla prova le strutture abitative: un materasso è stato letteralmente spazzato via e diversi cassonetti per la raccolta dell'immondizia sono stati rovesciati, insieme al loro contenuto.

Oggi pomeriggio, poco dopo le 14, i vigili del fuoco sono stati chiamati per un interventi alla frazione Sant'Elena di San Severino per un incendio ad un fienile: per causa ancora non accertate, circa una quarantina di rotoballe di fieno hanno preso fuoco. Il personale del 115 è sul posto e tiene sotto controllo lo spegnimento del rogo. Si tratta di un fienile isolato. Non ci sono feriti. 

 

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Sauro Ciarapica

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Morta nel sonno a soli 22 anni. Una comunità in lutto quella di Muccia per la prematura scomparsa di Carla Cellocco. La giovane, da tempo malata,  è stata trovata senza vita dalla madre che era andata a svegliarla. Naturali con tutta probabilità le cause del decesso, avvenuto in una delle Sae dell’area Piani di Giove dove la famiglia della ragazza, si era sistemata da una quindicina di giorni. Tutta la comunità di Muccia si stringe al dolore dei familiari, alla mamma Giovanna Scelzo, al papà Luciano e al fratello maggiore Luca. Prima ospiti delle strutture ricettive della costa , poi in appartamento a Matelica, i Cellocco erano tornati a Muccia dopo la consegna della casetta. Una famiglia molto conosciuta, anche per essere stati titolari di una tabaccheria nel centro del paese e in passato di un negozio di frutta e verdura. "Il cordoglio è unanime di tutto il nostro piccolo centro - ha dichiarato il sindaco di Muccia Mario Baroni- Una tristissima notizia, una batosta che arriva nel momento in cui si aprono speranze per la ripresa. Il dispiacere è forte in tutti noi perchè la  famiglia è radicata nel territorio,conosciuta e stimata da tutti. Una generazione di commercianti, il nonno titolare di un alimentari-frutta e verdura e poi gestori della tabaccheria del paese. Ci uniamo al dolore immenso dei famigliari esprimendo tutta la nostra vicinanza; la nostra è una piccola comunità, siamo come una grande famiglia e la perdita di una persona, tocca e sconvolge ognuno di noi".

I funerali si svolgeranno domani alle ore 14.30 nella tenso struttura dell'area di Protezione Civile di Muccia.

" Carla è un angelo custode per tutti noi della zona e della diocesi- ha detto il parroco Don Gianni Fabbrizi- Una ragazza che è vissuta nella sofferenza, affrontando tante difficoltà; ha accettato con grande serenità e coraggio la sua situazione di diversamente abile; sempre in mezzo agli altri, partecipando a tante attività; sempre di buon umore e con un saluto per tutti. La sua serenità la vogliamo conservare e la vogliamo far nostra, come esempio per affrontare le nostre difficoltà. Lei ci sosterrà con il suo modo semplice e trasparente di sfidare le situazioni difficili della vita".

La notizia della morte di Carla Cellocco ha suscitato profonda commozione anche nella redazione di Radio C1 inblu - L'Appennino camerte e in quanti quotidianamente operano negli studi radiofonici. La giovane, prima del terremoto, spesso si recava in sede per ascoltare musica, che lei stessa richiedeva.

Carla Campetella

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Ci hai trattato da pari anche se ci sembravi irraggiungibile. Non mancavi di arrabbiarti quando sbagliavamo e ci hai sempre chiesto di essere seri e onesti. Non perdiamoci di vista”. Così i nipoti dell’avvocato Mario Rotini hanno voluto ricordare il loro nonno, al termine di una commossa e molto partecipata cerimonia celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli.

Nato nel 1924 a Corropoli, in provincia di Teramo, è stato un imprenditore settempedano per molti anni alla guida della Sim, società industrie marmette (oggi trasformata in Simeg, specializzata nella lavorazione di marmo e granito, alla cui guida c’è il figlio Oliviero). Da tutti conosciuto come l’Avvocato, è stato Presidente della Commissione paritetica comunale Sanità, assessore alla Sanità nella Giunta guidata dal sindaco Fabio Eusebi, Vice Presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata negli anni '70, componente del Cda del Mediocredito Fondiario Marchigiano e del Centroleasing di Firenze, per oltre 20 anni. È stato anche membro della Commissione Tributaria di Macerata. Si è anche dedicato allimpegno sociale, tra cui il sostegno alle attività delle missioni in Africa e viene ricordato, oltre che per le sue particolari doti umane, per la lungimiranza imprenditoriale.

Nel corso dell’omelia, il cardinale Menichelli ha ricordato la grandezza di spirito che contraddistingueva Rotini e anche la saggezza di sua moglie, esortando i figli, i nipoti e chi lo conosceva, ad accogliere il suo decesso come il testimone di una staffetta: “La mia memoria torna indietro di 50 anni, quando frequentavo casa Rotini. Avevo sempre l’impressione di avere la porta aperta. La morte - ha detto - ci chiede degli atteggiamenti sui quali spesso sorvoliamo nella quotidianità affaticata e frettolosa. Ci chiede la verità, la misericordia e la memoria viva. Dovete custodire la memoria di Rotini. La domenica - ha poi raccontato, andavo insieme a lui a messa, e quando la moglie mi raccontava dei figli, diceva sempre parole utili perché tutti crescessero con la dimensione di benessere ma anche in sapienza e grazia. La vita è un cammino a successione, custodite il testimone che i vostri genitori vi hanno lasciato perché parte da una aristocrazia dello spirito, che loro due avevano. Nn è superiorità. Vostro padre è stato testimone di giustizia. Custodite la fede che lui aveva. È un valore in più. La verità, che vi fa capire la vita, la misericordia, che deve essere il collante della vita, e la memoria - ha concluso - devono aiutarvi a passare queste giornate difficili e a darvi speranza”.

Al termine della celebrazione il figlio Roberto, a nome dei fratelli Emma e Oliviero, e il nipote Stefano, a nome di tutti gli altri cugini, hanno ringraziato quanti hanno preso parte alla cerimonia e ricordato un uomo speciale e illuminato.

Papà nell’ultimo periodo è stato bene - ha detto il figlio Roberto - accolto, a Civitanova, da amici a noi molto legati. Hanno creato intorno a lui il miglior ambiente famigliare. Ha parlato, è stato seduto e molto si deve all’assistenza di Tonia, e prima a due grandi amici. Giampaolo, che lo veniva a prendere tutti i giorni finché ha potuto portandolo in azienda o a Serripola. Un'altra era Marta Bellomarì, un vulcano anche con papà. Papà - ha proseguito - ha fatto tante cose, dopo aver pensato alla sua famiglia e alla sua azienda e penso che su tre fattori si sia basata la sua forza. L’attaccamento al lavoro e ai collaboratori, l’amore per la famiglia e il rispetto delle persone che gli stavano vicine. Tutto questo ce lo dobbiamo ricordare tutti, figli nipoti e collaboratori. Grazie papà, grazie avvocato”.

Il nipote Stefano lo ha ricordato invece come un esempio irraggiungibile ma non per questo meno attento e amorevole verso i nipoti: “Siamo venuti per salutarti e renderti omaggio anche se è solo un nuovo inizio del rapporto che avremo con te. Sei stato maestro e amico e non amavi essere omaggiato e ringraziato. Questo - ha precisato - è uno degli insegnamenti migliori. Hai lasciato un segno indelebile su di noi, ci hai trattato da pari anche se ci sembravi irraggiungibile. Non mancavi di arrabbiarti quando sbagliavamo e ci hai sempre chiesto di essere seri e onesti. Hai sempre soppesato ogni parola. Una delle cose che più mi ha colpito è quando dicesti che non sei mai stato fermo, ma senza stancarti. Dare il tuo nome al mio primo figlio - ha concluso - è il primo passo per ricordarti. Non perdiamoci di vista”.

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Così come preannunciato nel comunicato di allerta meteo emanato dalla Protezione civile regionale, forti raffiche di vento hanno sferzato il territorio maceratese provocando disagi in gran parte dell'area.

Diverse le chiamate ai centralini dei vigili del fuoco per rami divelti, che hanno invaso la sede stradale, e alberi pericolanti.

In talune zone la violenza del vento ha anche provocato interruzioni di energia elettrica.

A Camerino le forti raffiche hanno provocato la caduta di alcuni pannelli isolanti di copertura dei tetti di edifici in parte lesionati dal terremoto in via Madonna delle Carceri.

Sul posto pattuglie dei vigili urbani che hanno provveduto alla messa in sicurezza dell'area.

 

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Mercoledì, 03 Gennaio 2018 09:55

Azienda settempedana vittima degli hacker

Azienda di San Severino nel mirino degli hacker. Chiesto un riscatto di 2.800 euro in bitcoin. Al ritorno dalle ferie natalizie, il 27 dicembre, i dipendenti di una ditta settempedana hanno visto comparire sugli schermi dei loro computer una scritta che li informava che il sistemava aveva subito un hackeraggio e che per ripristinare il tutto avrebbero dovuto pagare un riscatto per un ammontare di 0.20 bitcoin, vale a dire circa 2.800 euro.

La somma è stata calcolata dal pirata informatico sulla base di ciò che effettivamente era stato mandato in tilt, cioè il server aziendale e i computer in rete. Va da sé che anche tutti i documenti, il programma di gestione e persino le copie esterne erano state bloccate. Infatti, da un controllo è emerso che l’hacker si introduceva da remoto nel sistema della ditta dal 29 novembre e che per circa un mese aveva proseguito, riuscendo ad hackerare ogni cosa.

Il cybercriminale, nel comunicare la cifra che pretendeva per risolvere il problema, ha anche fatto sapere che per ogni giorno che sarebbe trascorso, il riscatto sarebbe aumentato di 0.10 bitcoin, così dopo un iniziale giro di telefonate per capire se c’era la possibilità di sbloccare il sistema senza cedere al ricatto, il titolare dell’azienda ha deciso di acquistare la moneta virtuale.

Impresa non facile, dato che è reperibile solo online, dopo aver fornito numerose informazioni e diversi giorni per completare l’iscrizione al sito internet per l’acquisto. Ed è proprio il passare dei giorni che la ditta non poteva permettersi, non solo per il riscatto che sarebbe aumentato ma anche perché si sarebbero persi dei giorni di lavoro.

Da qui la decisione di cercare qualcuno che fosse già in possesso del denaro virtuale e fosse disposto a venderlo. Sono così seguite numerose telefonate a banche e esperti o appassionati di settore e alla fine il titolare è stato messo in contatto con un napoletano che ha acconsentito a vendere i bitcoin. Una volta in possesso della cifra necessaria, si è immediatamente provveduto a girarli nel numero di conto fornito dall’hacker nel messaggio comparso sui computer dell’azienda.

Non sono stati sbloccati i backup, ovvero le copie esterne del sistema aziendale, poiché per farlo l’hacker chiedeva ulteriori 0.40 bitcoin. Il titolare ha preferito in questo caso non cedere al ricatto.

Per saperne di più sul bitcoin https://it.wikipedia.org/wiki/Bitcoin
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I carabinieri di Sarnano hanno denunciato in stato di libertà un giovane di 27 anni, residente in provincia, di professione carpentiere, già noto alle forze dell'ordine per diversi delitti. Nel corso di servizi di controllo del territorio, finalizzati alla repressione dei furti in abitazione, i militari hanno rinevuto nella vettura del giovane due leve da carpentiere, tre leve in acciaio, una leva in ferro della lunghezza di circa 50 centimetri con estremità spezza cilindro per serrature, un taglierino, tutto materiale idoneo allo scasso. Tutto il materiale è stato sequestrato, mentre i carabinieri continuano nell'attività di indagine.

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