Notizie di spettacolo nelle Marche

Come fanno gli abitanti di queste zone a non arrabbiarsi? Come fanno a sperare nell'aiuto dell'Italia, penisola che accoglie l'entroterra disastrato del camerinese, scoprendo che a due anni e mezzo di distanza da quei terribili 26 e 30 ottobre, ancora non c'è percezione alcuna di quello che è avvenuto da queste parti? Come fa un settimanale popolare a indicare come mèta dell'Italia da scoprire Camerino, riportando che il suo centro storico medievale è pressochè inalterato, elencando tutta la serie di punti interessanti da visitare, tra i quali il Palazzo Ducale sede dell'università, la Biblioteca Valentiniana, la cattedrale e via dicendo? C'è da sbruzzare gli occhi, chiedersi come sia possibile tutto questo. Nel vedere quelle immagini e  leggere quelle parole, abbiate pazienza, ma soprattutto a Camerino, le persone sono rimaste sconvolte.  Qualcuno ha pensato di essersi sbagliato, lì per lì ha realizzato di trovarsi di fronte ad un vecchio articolo, ad un numero datato. Niente di tutto  questo: la cruda realtà è che l'articolo è stato dato alle stampe di recente e compare in una rivista settimanale del 13 febbraio 2019. Questo fa capire che poco lontano da noi, forse possono contarsi sulle dita di una mano le persone che abbiano realizzato della catastrofe che si è abbattuta in questa terra. Camerino, mèta dell'Italia da scoprire dove, fatta  salva una passeggiata in solitaria nei giardini della Rocca borgesca, nulla del suo centro medievale è più come prima, altro che inalterato. Fa male. Fa malissimo.

C.C.

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Nella sede di Rieti dell’Ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini, si è tenuta lunedì mattina la Conferenza permanente chiamata ad approvare il progetto esecutivo per la costruzione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino. È destinato ad ospitare 800 alunni ed è già finanziato per un importo complessivo che si aggira sui 14 milioni di euro.

All’incontro erano presenti, oltre al Commissario, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, in rappresentanza dell’ente proprietario dell’immobile, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, accompagnati dai rispettivi tenici. Con loro anche il responsabile unico del procedimento, i rappresentanti del Ministero dei Trasporti e del Mibac e di tutti gli enti preposti alla gestione dei sottoservizi e delle infrastrutture.

Il nuovo “Divini” sarà una scuola modello per quanto riguarda l’aspetto sicurezza, visto che verrà costruita su isolatori sismici e avrà una struttura prefabbricata in cemento armato e acciaio, ma anche dal punto di vista ambientale, perché sarà in classe Nzeb, ovvero ad emissioni pressoché zero.

Il Rup ha presentato il progetto che prevede un edificio con 32 aule capaci di accogliere almeno 25 alunni ciascuna. Nel progetto esecutivo sono state recepite le richieste della scuola in merito alla dotazione di ulteriori laboratori. Rispetto al vecchio edificio abbattuto a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, la nuova scuola avrà anche un’area esterna dedicata alla pratica sportiva oltre a una palestra di tipologia B1. 

Com’è noto la Provincia di Macerata sta realizzano nella stessa area anche alcuni dei nuovi laboratori il cui cantiere era già stato appaltato prima del sisma.

Per esaminare diversi aspetti legati l’organizzazione dei due cantieri, la viabilità e altro, questa settimana si terrà un nuovo vertice operativo a San Severino Marche.

“L’Itts “Divini” rappresenta il nostro approccio alla ricostruzione – spiega il Commissario straordinario, Piero Farabollini – In poco tempo, insieme agli enti preposti, siamo riusciti a sbloccare procedure che si erano cristallizzate e che porteranno velocemente a dotare nuovamente San Severino Marche della sua scuola gioiello per tutta la provincia”.

“Si tratta di una bellissima notizia non solo per la comunità settempedana ma anche per le altre comunità limitrofe le quali hanno bisogno di atti concreti per dare una effettiva prospettiva di ricostruzione – sottolinea il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, che aggiunge – Certamente la scuola rappresenta uno dei tasselli principali per una comunità e mi auguro che per tutti gli altri centri della provincia coinvolti dalla ricostruzione degli edifici scolastici ci siano presto notizie altrettanto positive”.

“Ringrazio la comunità studentesca e la città di San Severino per aver subito i disagi derivanti dalla collocazione provvisoria – dichiara il sindaco, Rosa Piermattei - Il fatto che nonostante questo siano aumentate le iscrizioni è indice della grande fiducia riposta nelle istituzioni, in primis il Comune, che si sono spese in ogni modo per arrivare a questo obiettivo”.
Gaia Gennaretti 

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Lunedì, 04 Marzo 2019 11:04

Tragedia sfiorata sul Monte Bicco

Stava percorrendo la cresta del Monte Bicco, a Frontignano, quando è scivolato dalla parete nord e non è riuscito a fermarsi se non dopo alcune centinaia di metri. Si tratta di un 43enne escursionista esperto e dotato di tutto l’equipaggiamento necessario, di Senigallia, che nella caduta ha riportato diverse ferite e contusioni. Era da solo e aveva anche perso il cellulare così non sarebbe riuscito nemmeno a chiamare i soccorsi se alcuni escursionisti non l’avessero sentito urlare. Loro hanno chiamato il 118 che ha inviato un elicottero da Fabriano. Il 43enne è stato portato all’ospedale Torrette.

g.g.

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Una strada maledetta la statale 16 Adriatica, teatro nella notte tra sabato e domenica del tragico incidente in cui hanno perso la vita Gianluca Carotti e Elisa Del Vicario. A pochi chilometri di distanza, nel tratto antistante l'ex discoteca Babaloo, si è verificato nella tarda serata di domenica un altro incidente nel quale sono rimaste ferite 6 persone trasportate dalle ambulanze del 118 agli ospedali di Civitanova Marche e Macerata. Ad innescare l’incidente il tamponamento di un’Alfa 147 che stava voltando a sinistra da parte di una Bmw e che è finita addosso ad un furgone. Nella carambola, come detto, le 6 persone che erano a bordo dei mezzi coinvolti sono rimaste ferite, fortunatamente in modo non preoccupante. Sul posto, oltre al personale medico, i vigili del fuoco del comando di Civitanova Marche e la polizia per i rilievi di rito.

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Una bimba in coma farmacologico e un bambino con gravi traumi, e una coppia di genitori deceduta. Questa la conseguenza della corsa contromano ad una velocità folle di cui si è reso autore Marouane Farah, il ragazzo di Monte San Giusto che stanotte ha provocato un incidente lungo la statale Adriatica all’altezza del bivio della Regina. 

Guidava una Audi A6 che si ipotizza poco prima avesse provocato un altro incidente.

Il ragazzo era finito anche in carcere in passato dopo una maxi indagine condotta dal Nucleo investigativo del Reparto operativo di Macerata. Furono sequestrati 225 kg di hashish. Attualmente il marocchino aveva l’obbligo di firma ma ora, non appena sarà dimesso dall’ospedale di Civitanova dove è piantonato dagli agenti della polizia, finirà di nuovo in carcere questa volta con l’accusa di omicidio stradale.

Stanotte hanno perso la vita i genitori dei due bambini rimasti feriti: Gianluca Carotti di 47 anni e la sua compagna Elisa Del Vicario.

g.g.

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Nella notte tra sabato e domenica, a seguito degli appositi servizi svolti dal personale della compagnia Carabinieri di Tolentino, al fine della prevenzione di reati commessi in particolari ricorrenze, come il Carnevale, all'ingresso dei palazzetti dello sport di Tolentino e San Severino Marche sono stati eseguiti controlli, che hanno dato esiti relativi all'uso di stupefacenti ed abuso di bevande alcoliche.
I Carabinieri hanno sequestrato modeste dosi di stupefacenti e segnalato alle competenti autorità giudiziaria ed amministrativa 5 giovani, tra i quali due minorenni.

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Tragedia nella notte di carnevale. Una coppia ha perso la vita in un terribile schianto e i loro due figli sono ricoverati al Salesi in gravi condizioni (8 anni il figlio di lei e 10 anni la bambina di lui). 

Si tratta della 40enne Elisa Del Vicario e del 47enne Gianluca Carotti. La tragedia è avvenuta dopo mezzanotte lungo la Statale Adriatica, a Porto Recanati all’altezza del bivio Regina. Qui la loro auto, una Peugeot 2008, si è scontrata contro una Audi A6 che viaggiava verso sud, dunque in senso opposto è che per cause da chiarire ha invaso la loro corsia. Alla guida c’era un marocchino residente a Monte San Giusto dell’85 che viaggiava insieme a due amici connazionali. È stato posto agli arresti per omicidio stradale e al momento sono tutti ricoverati a Civitanova. Una terza auto, che si trovava dietro alla Peugeot, è stata coinvolta in cui erano degli amici della coppia.

Sul posto i vigili del fuoco che si sono occupati di estrarre i corpi dalle lamiere e mettere in sicurezza l’area, la polizia stradale di Macerata per i rilievi, la croce rossa di Loreto, la croce azzurra di Porto Recanati e la croce verde di Civitanova insieme alle auto mediche da Civitanova e Loreto. 
g.g.

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Domenica, 03 Marzo 2019 00:13

A fuoco un casolare

Incendio intorno alle 22 in un casolare di San Claudio. Le fiamme hanno interessato l’esterno della struttura, precisamente della legna mista a sterpaglie. Per questo l’incendio si è propagato velocemente. Sul posto i vigili del fuoco per spegnere le fiamme e mettere l’area in sicurezza. 
g.g.

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In molti lo ricordavano. In tanti, alla lettura della nota in cui si rendeva noto che la pista di atterraggio per elicotteri dell'ospedale di San Severino era stata adeguata al volo notturno, si sono chiesti: ma non lo era già? Pare proprio che la memoria non li ingannasse, e lo conferma Marco Massei che all'epoca dell'inaugurazione, nel 2009, era assessore ai lavori pubblici nella giunta di Cesare Martini. Una "non notizia" dunque, che per Massei avrebbe solo lo scopo di indorare la pillola mentre si porta avanti il piano di privatizzare la sanità pubblica.

"Qualche giorno fa - racconta - mi è capitato di leggere una notizia che, se fosse vera, rappresenterebbe la prova del nove della privatizzazione delle strutture ospedaliere periferiche: parrebbe che il nostro illuminato Presidente (Luca Ceriscioli, ndr) abbia concesso, per 6 anni, ad una struttura privata di disporre in affitto di una parte dell’ospedale di comunità di Sassocorvaro. Solo di una parte, quella che conviene economicamente di più. Ovviamente, il punto di primo intervento (complesso e pericoloso sotto il profilo dei contenziosi) rimarrà in carico al pubblico, mentre alcuni reparti più vantaggiosi saranno utilizzati dal privato (ad esempio la lungo-degenza)". Se ciò corrispondesse al vero, dice Massei, sarebbe la prova del disegno di privcatizzazione della sanità pubblica marchigiana. La prova del nove.

"Lo strumento per far ciò sarebbe trito e ritrito - sostiene -. Se i servizi pubblici non funzionano, gli utenti si disaffezionano e sono costretti a rivolgersi altrove; a quel punto, la Regione denuncia una riduzione della domanda e la non sostenibilità economica dei servizi, con la conseguenza che molti reparti devono essere chiusi: ecco che, come nelle più antiche tragedie elleniche, compare il deus ex machina (il privato benefattore) che risolve il dilemma e ripristina – a pagamento - i servizi dimostrando maggiore efficienza e rapidità. Il lavoro è servito. Di certo, non lo vedrete proporsi per attivare rianimazione o una chirurgia complessa, si limiterà a vene varicose, cataratte e diagnostica". Contestualmente a ciò, si starebbe anche distogliendo l'attenzione dell'opinione pubblica con manovre rassicuranti, dati che lasciano ben sperare e che fanno credere ad aumenti delle prestazioni. "Ad esempio, ho letto di recente che l'ospedale di San Severino si è dotato di una elisuperficie abilitata al volo notturno: ho sobbalzato sulla sedia - ironizza - poiché sono tornato indietro all’anno 2009, epoca in cui come assessore ai lavori pubblici della Giunta Martini partecipai all’inaugurazione di tale pista con tanto di simulazione di trasporto di ammalato in elicottero del 118. La superficie – così come mi è stato rammentato dal tecnico comunale – era già abilitata al volo notturno - afferma -  e pare che non sia stata funzionante per disservizi di altri organi non comunali. Perché si dà per fresca una notizia ormai così stagionata? Probabilmente, si conta sulla memoria corte dei cittadini".

Elisuperficie8

Massei è anche il vicepresidente del comitato per la difesa dell'ospedale, organo che non si accontenta di promesse ma si basa solo su atti, delibere e determine: "Le promesse fatte sono sempre risultate da marinai - stigmatizza Massei -. Come è successo per altri reparti ospedalieri poi miseramente soppressi, nonostante le chiacchiere, gli atti amministrativi – inesorabilmente predisposti dall’Asur – fecero la differenza e decretarono la fine di eccellenze note di tutta la Regione. A breve - aggiunge - ci aspetta una battaglia campale sui pronti soccorsi, di cui pochi parlano: la legge ci impone di ridurre - a livello regionale - i pronti soccorso. Dovranno passare da 13 a 9: chi saranno i 4 pronti soccorsi che perderanno tale qualifica? Silenzio tombale, o quasi, non bisogna disturbare 'i manovratori' ". Il comitato, dice Massei, non ci sta e annuncia che indirà assemblee e convegno affinché i cittadini siano a conoscenza di ciò che starebbe avvenendo. "D’altronde - conclude - mica siamo sudditi, siamo cittadini, o no?".

g.g.

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Buttar via tutto e di più. È vero che gli operatori Cosmari sono abituati a vedere tra i rifiuti ogni tipo di cosa od oggetto, ma l’altro giorno sono davvero rimasti increduli. Infatti mentre caricavano i rifiuti organici nella tramoggia per avviarli al ciclo di maturazione per trasformarli in compost di qualità, sono rimasti basiti nel vedere qualcosa che penzolava fuori. Si trattava di un serpente. E solo ad un controllo più accurato ci è resi conto che si era di fronte ai resti di un pitone di qualche metro e di una circonferenza ragguardevole.Probabilmente il proprietario, alla morte dell’animale, forse non avendone denunciato il possesso, ha pensato bene di liberarsene buttando il serpente all’interno di un sacchetto, nel contenitore stradale marrone per i rifiuti organici. Solo durante la fase di controllo da parte degli operatori dell’impianto di compostaggio del Cosmari ci si è accorti dell’errato e macabro conferimento.

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