Notizie di spettacolo nelle Marche
In circa 180 mila oggi si sono collegati su Instagram per seguire il concerto di Andrea Bocelli ospite dei due influencer Ferragni e Fedez per lanciare un messaggio virtuale sulle note della musica, in un momento difficilissimo per tutta l'Italia.  Nei trenta minuti della diretta, seguita con emozione anche da Camerino, ci si è potuti immergere nella scaletta di brani preparati per l'occasione e interpretati dalla stupenda voce dal grande tenore e cantante italiano. Un minuto di silenzio per le città più colpite dalla tragedia è stato osservato prima dell'inno nazionale. Fedez  ha fatto da presentatore, mentre al piano e alla voce si sono alternati Andrea e Matteo Bocelli. "Fare del bene è una ragione di vita" ha sottolineato il Maestro per ricordare lo scopo della sua Fondazione filantropica ABF  e del veicolo virtuale,  servito a portare attenzione sulla Campagna di raccolta fondi dedicata al Covid Hospital di Camerino, dove in queste ore, il personale sanitario tutto è impegnato in uno sforzo enorme nel prestare cure ai pazienti affetti da Coronavirus.

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Con una nota stampa, la stessa Fondazione  ABF  ha inteso evidenziare il significato di quel momento che, anche se distanti, è riuscito ad unire tutti sotto l'unico segno della solidarietà, grazie anche alla potenza della musica e delle parole.
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Dal “balcone” virtuale di Instagram il fondatore dedica "Perfect Symphony" al progetto di raccolta fondi dell’Andrea Bocelli Foundation per sostenere l’emergenza Covid-19. Dopo l’annuncio lanciato dai canali del Maestro Bocelli e della Fondazione, che porta il suo nome, dell’apertura della raccolta fondi dedicata all’emergenza Covid-19, anche Chiara Ferragni e Fedez si sono attivati e uniti alla causa per raccogliere i fondi a favore dell'ospedale di Camerino, nel Centro-Italia colpito dal terremoto del 2016 e che da alcuni giorni è stato trasformato in un Covid Hospital.
Fare il bene: è l’unico mestiere che ci rende degni d’essere qui, pigionanti del mondo... Ognuno secondo il proprio talento, secondo quello che è e che ha, può fare sempre e comunque la differenza. Oggi più che mai, ascoltiamo la nostra coscienza, rimbocchiamoci le maniche e facciamo quello per cui siamo stati creati... Fare il bene del prossimo si può declinare in migliaia di modi ma resta, per tutti, il prioritario mestiere. Siamo fratelli, ma siamo anche colleghi.” ha dichiarato Andrea Bocelli invitando tutti a unire le forze, a stringersi intorno al Paese affinchè presto si possa tornare ad abbracciarsi realmente. A questo invito hanno risposto immediatamente Chiara Ferragni e Fedez, la coppia benefica più importante di Instagram, che ha messo a disposizione i propri canali social per supportare la raccolta. Una diretta che ha visto incollati allo schermo oltre 170 mila utenti live (in crescita di ora in ora nei repost) e che sta contribuendo a raccogliere fondi sulla piattaforma GoFundMe.com (ABF - Con te aiutiamo il Covid Hospital di Camerino). L’obiettivo della raccolta è di raggiungere 100.000 € per acquistare respiratori polmonari e materiale di protezione individuale per l’ospedale di Camerino. Presente al live anche Matteo Bocelli, volontario della ABF, che ormai da tempo è noto per aver intrapreso la carriera di cantante.
Un mix di musica, pop, rap e social che, in un momento in cui il contesto ci vede tutti un po' più isolati, ha avuto la forza di riunire tante persone, di età e provenienza diversa, sotto l’unico comune denominatore della solidarietà. Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino La Andrea Bocelli Foundation a Camerino ABF è vicina a Camerino poiché il 17 gennaio scorso, grazie a una raccolta fondi aperta nel 2019, ha avviato ha avviato i lavori di costruzione della nuova Accademia di Musica di Camerino, suggestivo borgo marchigiano tra i più colpiti dal terremoto del 2016. Questo è il terzo intervento di ricostruzione in cui ABF ha deciso di operare. L’inaugurazione dell’Accademia è prevista per questa estate a beneficio di 160 studenti, che dopo il terremoto sono stati costretti a fare lezioni in un container.

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Il caso di positività al Coronavirus del dottor Sauro Bruè, medico di Sarnano, ha fatto discutere per via del suo incarico nella casa di riposo della città. Ma a tranquillizzare è il primo cittadino, Luca Piergentili, che dice: "Attualmente abbiamo tre pazienti della casa di riposo in isolamento - spiega - . Uno è colui che è stato visitato dal dottor Bruè, altri due hanno presentato febbre e tosse ma fortunatamente oggi stanno migliorando, quindi ci auguriamo che non siano stati contagiati".
La struttura ha comuque preso tutte le precauzioni del caso: "In collaborazione con l'Asur e con il presidente Luca Ceriscioli - conclude Piergentili - abbiamo effettuato il tampone su tutti gli ospiti e su tutti gli operatori. Attendiamo l'esito e confidiamo di avere una situazione chiara già domani".

GS
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"Voglio prendere aria buona". Questa la risposta di un uomo di 46 anni, disoccupato di Mogliano, che è stato fermato ed identificato oggi, verso l’ora di pranzo, dagli agenti della Polizia locale di San Ginesio.
L’uomo passeggiava tranquillamente per le vie del paese senza indossare nessun dispositivo di protezione, quasi fosse ignaro della grave emergenza del periodo.

Una volta fermato, gli agenti hanno provveduto a richiedere all’uomo se fosse in possesso dell’autocertificazione o se comunque il suo “peregrinare” fosse eventualmente legato a questioni strettamente necessarie ma l’uomo ne ha data una sua: “Sono venuto a San Ginesio per prendere aria buona”.

Da quanto è emerso, l’uomo ha dichiarato di essere arrivato questa mattina con il suo camper in sosta nell’area riservata.

Il 46enne è stato denunciato per l’inosservanza delle disposizioni contenute dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri relative alle misure di sicurezza per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.

GS
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Un messaggio per i familiari dei 96 ospiti della Casa di riposo “Porcelli” di Tolentino è stato lanciato attraverso un video dal personale ASP Civica Assistenza nel periodo in cui gli anziani, causa emergenza Covid 19, non possono ricevere neppure la visita dei loro cari. L’indicazione, data dal direttore Simone Ricci, è stata subito accolta dal personale dipendente al grido di “Io ci sono”. Così tutto il personale si è fatto fotografare con la mascherina in volto e il cartello con la suddetta scritta, pubblicando il video sui canali social per rassicurare coloro che hanno i loro anziani ospitati nella casa di riposo che il lavoro del personale continua normalmente e che i propri cari continuano ad essere assistiti e curati. Un messaggio di incoraggiamento e di speranza anche per gli stessi anziani che vengono messi in contatto con le rispettive famiglie dal personale attraverso un Ipad con cui effettuare video chiamate e sentirsi meno soli in questo drammatico momento.

f.u.

VIDEO DISPONIBILE SOTTO 

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Potere al Popolo di Macerata lancia l'allarme sulla cartiera di Pioraco ed il Coronavirus, ma subito il vicesindaco Luca Gagliardi, nonchè operaio della cartiera di Pioraco smentisce e descrive la situazione.
Secondo Potere al Popolo, infatti, "la situazione nell’azienda mostra almeno 5 dipendenti contagiati e altri in isolamento con sintomi".
Ma pronta e decisa è la risposta dell'amministratore e lavoratore della cartiera: "In isolamento non c’è alcun collega con sintomi al quale non sia stato fatto il tampone - spiega - .
Nessun dipendente è mai stato obbligato a lavorare con la febbre o con altri sintomi, anzi essa viene misurata ogni giorno all’ingresso dello stabilimento. La visita all’assunzione è obbligatoria e viene fatta, inoltre, effettuiamo visite periodicamente almeno una volta l’anno.
Tutti i dipendenti sono forniti di dispositivi di protezione individuale da anni - aggiunge Gagliardi - . È vero che le mascherine sono arrivate in ritardo ma purtroppo questo è un problema che riguarda tutta l’Italia specialmente gli ospedali a cui servono veramente. L’obbligo delle mascherine interessa le aziende nelle quali gli operai sono obbligati a stare a meno di un metro di distanza, fortunatamente in tutte le nostre fasi operative riusciamo a mantenere le distanze di sicurezza, possiamo stare a due, tre, anche quattro metri senza alcun problema e lavorare. Per quanto riguarda il gel disinfettante (ho letto che è stato detto che non c’è mai stato in cartiera), il giorno dopo che è uscito il Decreto del Governo, sono state riempite le dispense di ogni reparto di gel. Ogni settore ha una/due dispense dover poter usufruire dell’amuchina.
Per chi è mal informato - prosegue Gagliardi - , questa è un’azienda che lavora a ciclo continuo per cui 24 ore su 24 su cicli di otto ore. Per i lavoratori non esiste una mensa, quindi nessuno utilizza bicchieri o posate comuni. Noi operai mangiamo ognuno all’interno della cabina situata nel proprio reparto e manteniamo le distanze.
Gli ambienti già da prima dell’emergenza Coronavirus venivano puliti accuratamente una volta al giorno. Ora vengono disinfettati due volte al giorno con prodotti certificati che si utilizzano in ambienti ospedalieri. Per quanto riguarda la sanificazione, l’azienda si è attivata già da tempo ed ha programmato insieme alla ditta che se ne occupa di effettuarla durante il terzo turno odierno".
Infine la risposta a Potere al Popolo: "Noi operai - conclude - non ci sentiamo né rappresentati né abbiamo bisogno di essere difesi da Potere al Popolo, anzi ci sentiamo offesi e denigrati da tale articolo e da tali affermazioni non veritiere".

GS
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La beneficienza del libro “Carpe Diem Se puoi sognarlo puoi farlo” di Federico Piancatelli cambia destinazione.

Il testo, nato dalla sua esperienza in giro per il mondo, il cui ricavato è destinato alla Missione di San Michele Arcangelo a Barbacena, in Brasile, in questo periodo sposta il suo obiettivo per aiutare l’ospedale di Camerino trasformato in Covid-Hospital.

Un messaggio chiaro, quello del 43enne settempedano, che avevamo conosciuto dopo la presentazione del suo libro a Belforte del Chienti sulle pagine del settimanale L'Appennino Camerte.

Piancatelli porta l’esperienza di vita di circa un anno nel nuovo mondo: dal Texas alla Terra del Fuoco, punta estrema della Patagonia argentina, alla riscoperta di se stessi e del vero significato della vita.

Ad arrivare al cuore, o meglio, all’anima del pubblico, oltre ai racconti di quello che il giovane ha vissuto all’estero, è la scelta di mollare tutto e partire per riaccendere la luce della propria anima che si stava spegnendo.

Il coraggio di lasciare il posto fisso, la propria casa, gli affetti, per intraprendere un viaggio non solo fisico, ma anche e soprattutto interiore, ha portato l’autore a riscoprire il vero senso della sua vita.

Un insieme di fatti e avvenimenti in cui è stato coinvolto gli hanno fatto vivere luoghi e conoscere persone che, ciascuna in maniera diversa, gli hanno indicato la strada per riappropriarsi dei veri valori della sua vita.

Valori che, una volta tornato in Italia, ha racchiuso nel libro, il cui ricavato, finora, è stato devoluto in beneficenza alla Missione di San Michele Arcangelo a Barbacena, in Brasile, che si occupa della cura di oltre 350 bambini delle vicine favelas, offrendo vitto, alloggio, istruzione e beni di prima necessità. 

“Ho pensato però - dice l’autore - di spostare per un po’ il mio obiettivo. In questo periodo in cui la mia terra sta soffrendo per il Coronavirus ho deciso che il ricavato dei libri venduti su Amazon da oggi al 20 aprile prossimo, sarà devoluto all’ospedale di Camerino. Credo che in questo periodo di quarantena forzata un buon libro sia di ottima compagnia e, ancora meglio se, leggendo, si può aiutare una struttura vicina a noi. Terminato questo periodo di emergenza il ricavato tornerà ad essere destinato alla Missione del Brasile e mi auguro di poter presto ricominciare anche con le presentazioni del libro”.

Il libro è acquistabile al seguente link: https://www.amazon.it/dp/B0858TW6K8/ref=cm_sw_em_r_mt_dp_U_662CEbEX41WAC

GS


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Non solo denunce, ma anche assistenza alla popolazione da parte dei carabinieri della Compagnia di Tolentino. Nella serata di martedì una pattuglia dei militari, durante un servizio di controllo del territorio, ha fermato un uomo di circa 60 anni che manifestava evidenti segni di disagio. L’uomo, che vive da solo, era rimasto in casa nel rispetto del Decreto governativo, ma avendo terminato le scorte di cibo ed essendo sprovvisto anche del telefonino era rimasto digiuno per alcuni giorni, anche se le sue condizioni di salute erano rimaste buone. Così i carabinieri hanno segnalato il caso ai servizi sociali del comune che hanno subito emesso un buono spesa per comprare cibo e altri generi di cui il 60enne necessitava. Sono stati gli stessi carabinieri a recarsi al supermercato per ritirare le buste della spesa e recapitarle al 60enne che è stato preso in carico dai servizi sociali.

f.u.
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Accanto ai dati di chi purtroppo non ce l'ha fatta, arriva dalla Regione quelli di chi si avvia alla guarigione.
Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, annuncia infatti il primo paziente estubato: "Oggi possiamo comunicare una bella notizia, che ci dà speranza - afferma il presidente -. Dal 16 marzo abbiamo il primo paziente estubato. E' un uomo di 51 anni, ricoverato ed intubato dal 10 marzo nel reparto rianimazione di Marche Nord a Pesaro. Abbiamo atteso qualche giorno, perché fosse verificato il decorso, ma appena abbiamo potuto abbiamo voluto condividere con tutti i cittadini marchigiani questo primo segnale positivo. Il paziente non è stato curato con i farmaci sperimentali ma con le normali terapie. Un grande ringraziamento va a tutti coloro che si sono prodigati, e si impegnano ogni giorno, per ottenere questi risultati. E' una bella notizia per tutti noi, lo è molto di più per i parenti delle persone che sono ricoverate, e anche  per coloro che lavorano in sanità, perché vedono premiati i propri sforzi".
Una battaglia che si può vincere, dunque, ma per farlo è fondamentale restare a casa. Lo ha ricordato questa mattina anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, pubblicando un'immagine che gira da qualche ora sui social e che rappresenta il trasporto delle salme fuori la città di Bergamo.

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"Questa immagine non è quella di un film - scrive Sciapichetti - , è stata scattata ieri  a Bergamo. Una fila interminabile di camion militari (circa 60) trasportano i morti fuori città perché i cimiteri di Bergamo non ce la fanno più a raccoglierli. Non c'è bisogno di commenti. E' l'immagine di un teatro di guerra.
Non muovetevi - l'invito dell'assessore - . Restate a casa".

GS
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Da Sant’Elpidio a Mare va a fare spesa a Civitanova. Anzi, a rubarla. Denunciato un giovane. È accaduto qualche giorno fa: protagonista un ragazzo che vive a Sant’Elpidio a Mare ma che, violando le norme di contenimento del Coronavirus, che vietano fra le altre cose di uscire dal proprio comune per fare la spesa, ha raggiunto Civitanova. Qui è stato beccato all’uscita di un supermercato con diversa merce rubata che è stata recuperata e restituita all’attività commerciale. Il soggetto è stato denunciato.
g.g.
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Li chiedevano da giorni e ieri, nel pomeriggio, sono finalmente arrivati. C'è voluto che si arrivasse a ricorrere alla stampa nazionale e a far diventare la casa di riposo di Cingoli un focolaio di Coronavirus, con 4 morti già registrate perché si decidesse di inviare in città dei medici militari in auslio al dottor Ippoliti e al personale della struttura. Il sindaco Michele Vittori e il vicesindaco Filippo Saltamartini, hanno descritto una situazione da "vero e proprio incubo", "un dramma", così lo avevano definito (il link per ripercorrere i fatti e la protesta http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/10853-coronavirus-qui-e-un-vero-e-proprio-incubo) e pare che sui fatti sia stato aperto un fascicolo da parte della Procura di Macerata per omicidio colposo aggravato plurimo e lesioni personali. Da parte sua l'Area Vasta 3, colpevole secondo l'amministrazione cingolana, si è detta totalmente innocente tramite il direttore Alessandro Maccioni che anzi, rimanda le accuse al mittente. 
A far sapere dell'arrivo dei medici militari è stato il senatore Matteo Salvini che ha inviato al primo cittadino la risposta del premier Giuseppe Conte: "Gentile Senatore, caro Matteo, mi è stata oggi sottoposta la tua lettera con la quale mi segnali la grave criticità della struttura del Comune di Cingoli. Ho immediatamente contattato la Protezione Civile e il Ministero della Difesa. Ti preannuncio che personale medico dell'esercito si sta recando in loco per verificare la situazione e approntare tutti gli strumenti necessari per affrontare l'emergenza. Nel ringraziarti per la segnalazione, ti saluto con la più viva cordialità". 

Ieri pomeriggio il vicesindaco Saltamartini ha espresso sulla sua pagina Facebook, anche a nome del sindaco, tutta la sua gratitudine dopo giorni in cui sono rimasti inascoltati: "Quando abbiamo constato che il servizio sanitario nazionale non era in grado di affrontare l'epidemia all'interno della casa di riposo, abbiamo subito pensato agli angeli con la divisa, ed abbiamo chiesto l'intervento dell'Esercito. Lo abbiamo chiesto alla Prefettura, al Governo, al Ministero dell'Interno, ma senza avere risposte. Ieri - scrive ancora - l'intervento di Salvini ha sbloccato la situazione che rischiava di impantanarsi tra polemiche dei responsabili della sanità marchigiana chiamati a rispondere del loro operato. Questo pomeriggio (ieri, ndr), abbiamo avuto il grande piacere di ricevere due Ufficiali medici della marina Militare. Domani, sapremo quale sarà il contributo in termini di risorse umane fornito dalla marina Militare. Abbiamo così la forte speranza che tutti i nostri ammalati potranno essere curati in modo professionale e continuativo. Ringraziamo Salvini, per averci aiutati ma anche i volontari della Croce rossa e soprattutto il personale della cooperativa e gli infermieri dell'Asur che da ieri mattina lavorano all'interno di una struttura che ha 34 malati di Coronavirus. Non per ultimi, tutti i medici di ogni disciplina e grado. Quando sei di fronte al rischio della vita, comprendi bene chi sono e che cosa fanno. Grazie, questa è l'Italia che ci piace, pur nelle aversità dell'epidemia".

(servizio in aggiornamento)

g.g.

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Radioc1inblu

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P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

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Cellulare: 335.5367709

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L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
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