Notizie di spettacolo nelle Marche
Approvato il progetto esecutivo della ciclovia che interessa anche il Comune di Esanatoglia.
Il territorio si prepara quindi al turismo ed alla mobilità dolce come ha spiegato il sindaco, Nazzareno Bartocci: "Si tratta di un progetto importantissimo - dice il primo cittadino - per lo sviluppo turistico e della mobilità dolce. Siamo nella fase definitiva che compete all'Unione Montana: il nostro Comune è inserito all'interno della ciclovia principale che va da Camerino a Fabriano ed il territorio di Esanatoglia raccorda così le due ciclovie regionali.
Con i progetti Gal Sibilla - aggiunge - abbiamo avuto l'approvazione, ed ora siamo in fase di progettazione esecutiva, per creare un Hub in località Palazzo. Un contenitore culturale, ma che fa anche da raccordo e ciclostazione tra la ciclovia che arriva da Camerino e quella dell'alta valle del Potenza, finanziata con i fondi Gal.
In questo modo chiuderemo un anello che dovrebbe portare, da qui a qualche tempo, ad avere una ciclovia interna che raccorda le due ciclovie principali regionali capaci di collegare il mare con la montagna e con la nostra zona. Finalmente possiamo partire con gli esecutivi - conclude Bartocci - , speriamo entro l'anno di poter avviare i lavori e poter avere una infrastruttura importante per lo sviluppo turistico di questi territori".

GS


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"Bene la solidarietà, ma ci ascoltino quando abbiamo delle proposte per il territorio".
È ferma la posizione del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, in merito alla situazione dell'azienda Elica che conta 409 esuberi su 560 dipendenti totali del comprensorio, la chiusura dello stabilimento a Cerreto D'Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nelle sedi di Fabriano, Cerreto e Mergo. 

"La nostra posizione è chiaramente quella di cariche che in questo momento chiedono di essere ascoltate - dice Santarelli - . Come sindaci ci troviamo purtroppo a dover commentare troppo spesso notizie di questo tipo. Siamo sempre pronti a testimoniare la nostra vicinanza e la disponibilità ad intervenire con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, ma che purtroppo sono davvero pochi.
Come sindaci possiamo senibilizzare, ma non abbiamo le capacità e le possibilità di intervenire direttamente. Chiediamo di essere ascoltati quando proponiamo ai tavoli regionali e del governo dei progetti concreti, perchè al di là dell'espressione della solidarietà in queste occasioni particolari, vorremmo provare anche a portare delle novità e possibilità sul territorio.
Noi siamo a contatto con tanti soggetti - prosegue - tra cui anche l'università, con cui portiamo avanti progettualità interessanti, ma devo purtroppo ammettere che facciamo fatica a farci ascoltare e trovare interlocutori pronti a sviluppare insieme a noi queste idee. Ben venga la solidarietà - dice - , ma se vogliamo uscire da questa situazione bisogna iniziare a mettere sul tavolo anche qualcosa di concreto, al di là del tentativo di salvare il salvabile. Anche in questa situazione, quando verremo chiamati ai tavoli di confronto, porteremo la nostra esigenza: quella di essere ascoltati anche fuori dai tavoli di crisi".

GS




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Sono stati in totale 1864 gli interventi riferiti al “Progetto Sisma” portato avanti da Emergency nei paesi maceratesi più colpiti dal terremoto tra visite infermieristiche e colloqui psicologici. Marilena Silvetti è una maceratese di 23 anni ed è una infermiera del progetto coordinato dalla dottoressa Giovanna Bianco, referente del “Progetto Sisma” per Emergency Macerata.

“La parte infermieristica rappresenta il ruolo dell'infermiere di comunità, un infermiere che, riallacciandosi al concetto di prossimità, è vicino alla popolazione. Per quanto riguarda i bisogni di cui si occupa, si tratta di una medicina di base, dal controllo dei parametri vitali, alla esecuzione di medicazioni, alla somministrazione di terapie, ovviamente sotto prescrizione medica. Ci occupiamo anche di interventi di educazione sanitaria relativi alla situazione attuale da covid-19, ed eventuali altre situazioni con cui il cittadino si trova a doversi fronteggiare. Il ruolo di prossimità va oltre l'aspetto meramente sanitario- tecnico, vuol dire essere vicini fisicamente alla popolazione con una parola, una vicinanza costante."

Un progetto che nasce per mettersi in ascolto dei bisogni del territorio, con cui Emergency lavora in sinergia, dopo la firma di un protocollo d'intesa con la direzione generale dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale e le istituzioni coinvolte. Un impegno costante, gratuito e rivolto a tutti i cittadini, grazie ad un camper che si sposta nei luoghi e a professionisti capaci. Il programma sta interessando dal 2018 diversi comuni maceratesi. Emergency subito dopo l'emergenza covid ha operato anche nell’ospedale di Camerino, con l’attivazione di un servizio di ascolto psicologico per gli operatori covid e per i familiari dei pazienti ricoverati o deceduti. Il camper di Emergency è settimanalmente nei comuni di Camerino, Caldarola, Pieve Torina, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.

“Far vedere che noi ci siamo, dimostrare alle persone che non sono sole, che non sono abbandonate.” Questo dice con la delicatezza che è parte integrante della cura, la giovane infermiera che ha collaborato anche nel fornire spiegazioni ad esempio quando ai residenti di Castelsantangelo sul Nera sono stati distribuiti dal Comune i saturimetri. “Una bellissima iniziativa. Emergency in questo caso ha istruito le persone sul suo utilizzo. E’ un dispositivo utilissimo, soprattutto in questo periodo, perché tante persone non sanno cosa sia la saturazione o a cosa serva questo dispositivo.”

Siamo un gruppo che va oltre le due persone che si vedono fisicamente.” Conferma la Bianco parlando di una vera e propria squadra. “Abbiamo un gruppo di coordinamento, referenti di funzione, il nostro coordinatore di Programma Italia, il coordinamento delle cliniche mobili. Tutte queste persone ci sostengono quotidianamente. E’ una organizzazione nel suo complesso che non lascia sola la popolazione verso cui ci rivolgiamo ma anche gli operatori stessi, soprattutto in questa fase storica che stiamo attraversando, in cui siamo distanti fisicamente, lo spirito di squadra e di appartenenza è importante anche per chi si prende cura degli altri.” Per informazioni sui servizi offerti dal Progetto Sisma, si può contattare il numero: 3423878443.

Barbara Olmai
Foto: Francesco Pistilli


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Sono 990 i reati accertati nelle Marche secondo il Rapporto Ecomafia 2020, promosso nella nostra Regione da Legambiente Marche, Libera Marche, Fillea Cgil Marche.

Nel 2019 crescono le illegalità ambientali: rispetto all’anno precedente le Marche scendono di un gradino in classifica nazionale, posizionandosi al 15° posto, ma aumentano i numeri a danno dell’ambiente con 1042 persone denunciate, 4 arrestate e 280 sequestri.“I numeri crescono anche nelle Marche, in linea con il dato nazionale, grazie anche ai maggiori controlli che vengono effettuati per l'approvazione della legge di cui finalmente il nostro Paese si è dotato per andare a reprimere i reati contro l'ambiente. La filiera più preoccupante è quella legata agli illeciti contro la fauna a terra e a mare con il 4,7% dei reati totali a livello nazionale. Le filiere che solitamente indaga il nostro Rapporto, ormai da oltre vent'anni, sono quelle storiche, di grande attenzione per la criminalità, che sono quelle legate ai rifiuti, al cemento, alla filiera agroalimentare, ai beni culturali che vengono rubati, la questione appunto degli animali ma anche quella degli incendi. Per contrastarle è fondamentale fare informazione.”

Parole di Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche con cui abbiamo parlato anche dei reati che interessano le zone del cratere del sisma. “L’attenzione nelle aree del cratere deve essere altissima. Come sappiamo abbiamo nelle Marche il cantiere più grande d’Europa. Purtroppo la filiera del cemento è una di quelle che fa molto gola alla criminalità. Grazie ad un osservatorio che Legambiente e Fillea hanno messo in piedi, stiamo continuando a lavorare anche in questa direzione.” E' Interessante notare che su 238 reati nel ciclo illegale del cemento, "ben" 107 sono commessi in provincia di Macerata. Sempre secondo il Rapporto, è alto anche il numero dei denunciati per questa tipologia di reato, 125 su un totale di 264 persone nell'intera regione. La provincia di Macerata si piazza  al secondo posto, dietro a quella di Ancona, nella classifica  del ciclo illegale dei rifiuti. Secondo i dati riferiti al 2019, sono 60 i reati commessi su un totale regionale di 194

Dalla pulizia delle spiagge al contrasto del consumo di suolo, Legambiente continua la sua opera di informazione e formazione ogni giorno. “Continuiamo a lavorare nel contrasto al consumo di suolo e soprattutto in questo periodo stiamo lavorando molto sempre con Fillea, per la questione legata agli Ecobonus. Abbiamo il bonus del 110% che permette di andare a migliorare la qualità della vita dei cittadini, perché significa avere un’abitazione molto più accogliente e ovviamente significa anche dare risposte a tutta la filiera dell'edilizia, visto che da sempre Legambiente chiede che ci sia questo stop al consumo di suolo e che si lavori invece per la riqualificazione a tutto tondo delle nostre città.

Dall'altra parte stiamo lavorando molto sulla questione dei rifiuti anche in mare. C'è un bel progetto proprio a Civitanova Marche che vede i pescatori protagonisti. Stiamo cercando di contrastare, affinché si arrivi prima possibile al famoso “salvamare”, che finalmente permetterà di portare i rifiuti a terra, senza creare problemi ai pescatori che purtroppo ne incontrano sempre troppi rispetto a quello che dovrebbe esserci nelle loro reti. Quindi questa è la spinta che nonostante il covid stiamo continuando a dare, nonostante la chiusura delle scuole cerchiamo di essere presenti attraverso iniziative on-line. Il nostro impegno non si ferma.”

Barbara Olmai
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Spesso per molti cittadini frequentare di tanto in tanto la montagna è un qualcosa di diverso, magari per passare una domenica alternativa. In realtà chi ama la montagna profondamente, ne fa uno stile di vita.

Della passione per le alture, Luca Marcantonelli ne ha fatto anche una professione. “Con in faccia un po’ di sole” è un gruppo escursionistico, siamo tutti appassionati di montagna. Scrivevamo articoli relativi alle zone interne della nostra regione sul blog e poi, prima il mio collega Nicola Pezzotta e poi io, siamo diventati guide ambientali escursionistiche. Organizziamo escursioni in tutte le zone montuose della Regione e non solo. Il nome è nato da Nicola. Camminando tra le montagne con il sole in faccia, un nome che vuole essere un augurio, è di buon auspicio fondamentalmente.”

Il gruppo valorizza la bellezza e si occupa anche di tutela. “Le persone che incontriamo in montagna sono persone di una certa sensibilità, sotto l'aspetto del rispetto ambientale. Bisogna capire che la montagna deve essere innanzitutto tutelata. E’un sogno futuro per noi avere magari dei ragazzi, a cominciare fin dalla giovane età, far capire loro la bellezza che ci circonda. Una volta capita la bellezza, occorre comprendere anche l'importanza della sua tutela.”

La frequentazione della montagna da parte di numerosi cittadini, avviene principalmente in alcuni periodi dell’anno. “La bellezza ci accoglie tutto l'anno, non solo a primavera o in estate. Le nostre montagne ci permettono di fare passeggiate, escursioni ma anche ciaspolate. Un esempio per tutti Castelluccio di Norcia. E’ bello durante la fioritura ma è uno spettacolo anche in tutte le altre stagioni. D'inverno la zona di Castelluccio ricoperta dalla neve è secondo me uno degli spettacoli che bisogna vedere almeno una volta nella vita.”

Il gruppo ha realizzato una vera e propria guida, si chiama “Alta via delle Marche”, che dal Montefeltro “accompagna” fino a i Sibillini, ben 400 km da fare a piedi o anche in bicicletta. “Un percorso impegnativo, per cui, essendo alta via, si percorrono principalmente sentieri di montagna. Quando si può si resta in quota. Non è un cammino facile ma sicuramente sorprendente che attraversa la maggior parte delle aree protette della regione Marche ma anche città come San Severino Marche o Sassoferrato e piccoli borghi. E’ un modo per conoscere l’area interna della Regione e soprattutto luoghi meno frequentati. Tra terremoto e pandemia la montagna potrà avere un bel futuro e la guida può essere un buon incentivo per far conoscere le nostre zone protette, anche per cominciare ad educare al rispetto ambientale.”

Barbara Olmai

Altri approfondimenti in uscita domani nel settimanale "L'Appennino Camerte"
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“Ci siamo innamorati di questo territorio e delle persone che hanno un cuore grande, alle quali abbiamo portato un aiuto solidale con tutto quello che era necessario, abbigliamento, alimenti, anche suppellettili, oltre che materiale per la pulizia della casa e l'igiene personale.” Parole di Andrea Lampo, Presidente dell’associazione “Orsi nel mondo” di Biella e portabandiera del Piemonte, che subito dopo il sisma si è mobilitata per portare della solidarietà alle persone colpite dai terremoti.

“In 50 mesi, da gennaio del 2017 a febbraio 2021, abbiamo fatto in tutto 50 viaggi impiegato 245 persone, 202 i giorni, utilizzando due pullman, 43 furgoni, 25 auto e due moto, usate come staffetta nel primo periodo. Eravamo giù in cratere, io come volontario di Protezione Civile, la vice Presidente Sandra Ciscato. Abbiamo conosciuto tante realtà a Pieve Torina, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera.”

L’organizzazione di volontariato ha anche voluto testimoniare questa esperienza in un libro “Orsi nel mondo. L'impegno biellese dopo il terremoto” scritto da Lorenzo Lucon con la prefazione di Massimo Giletti e i saluti iniziali del Presidente della Regione Piemonte Cirio. “Le scorse settimane a Striscia la Notizia, il nostro concittadino Ezio Greggio, ha presentato il libro, il cui intento è una raccolta fondi. I proventi del libro saranno completamente utilizzati nel cratere proprio per mantenere solida la vicinanza con le popolazioni.”

L’associazione, nonostante le restrizioni covid, non si ferma e ha già preso accordi con l’amministrazione comunale di Ussita per sistemare il campo di bocce che si trova nel parco giochi del paese. In tutto questo tempo sono nate anche delle grandi amicizie. “Grazie alla vice presidente che ha conosciuto Samuele Cristallini che lavorava nel comune di Pieve Torina, si è consolidata l’amicizia, tanto da essere chiamati a fare da testimoni di nozze al matrimonio tra Chiara Marucci e Samuele. I ragazzi hanno voluto passare la loro luna di miele in Piemonte. Ora gli sposi vivono a Vari, frazione di Pieve Torina.”

L’impegno biellese ha visto anche alcuni volontari coinvolti in progetti scolastici di educazione civica, ai più giovani hanno raccontato il terremoto del centro Italia. Altro progetto riguarda la donazione di cibo per gli animali. “Lo portiamo tramite dei contatti con una veterinaria di Ussita, che si occupa delle colonie feline e altri punti di riferimento nella zona di Arquata del Tronto e un'altra persona che si occupa di Norcia e Cascia”.

Per testimoniare almeno in parte la grande riconoscenza che si deve a realtà come questa, il comitato della Croce Rossa Italiana di Visso, ha menzionato la giovane volontaria biellese Beatrice Ruggeri all’attenzione del regionale in una proposta di conferimento di onorificenza al merito per l’attività svolta nelle zone terremotate. Andrea Lampo dice di aver trovato una famiglia nelle Marche. “Non arrivo come un volontario, bensì come un amico di casa.” Il terremoto ha tolto molto ma ha saputo donare tanta umanità e vicinanza. Non dobbiamo dimenticarci mai di chi ci ha teso più di una mano.

Barbara Olmai
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Vandali in azione alla scuola "Grandi" di Tolentino durante le feste pasquali. Approfittando della chiusura ignoti si sono introdotti all’interno dei locali della scuola, che fa parte dell’istituto d’istruzione comprensivo "Don Bosco", mettendoli a soqquadro e danneggiando alcuni accessori dei bagni. In particolare è stata provocata la rottura della vaschetta di un bagno con conseguente allagamento del pavimento. Danneggiato anche lo sportello di una cassetta di alloggiamento della manichetta antincendio.

scuola grandi danni 2 2021

Inoltre i vandali si sono introdotti anche all'interno di alcune aule lasciando scritte e disegni osceni sulle lavagne. Da ulteriori controlli effettuati dagli addetti dell'ufficio manutenzione del comune non si segnalano altri danni significativi. La scuola ha provveduto a sporgere denuncia alle Forze dell'Ordine.

scuola grandi danni 3 2021
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Vertenza Elica: il piano strategico dello scorso 31 marzo ha previsto 409 esuberi su 560 dipendenti totali del comprensorio, la chiusura dello stabilimento a Cerreto D'Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nelle sedi di Fabriano, Cerreto e Mergo. Una situazione drammatica, in un territorio già contraddistinto da un alto tasso di disoccupazione.

Anche l’Arcivescovo Francesco Massara ha lanciato il suo appello alle istituzioni e alla proprietà dell'azienda: “Sono giorni di dramma individuale e collettivo quelli che stiamo vivendo nella diocesi di Fabriano e Matelica. All’ ‘Elica’, una delle principali aziende di un territorio già ad elevato tasso di disoccupazione, sono stati annunciati oltre quattrocento esuberi. Una voragine sociale minaccia il futuro anche dei lavoratori dell’indotto spingendo verso il fallimento un’intera filiera. Sono le ditte del comparto delle cappe aspiranti che tradizionalmente sono un punto di forza del nostro storico distretto dell’elettrodomestico. Un patrimonio di talenti professionali e capacità organizzative che non può essere disperso.  Tutto ciò richiede un intervento deciso e tempestivo delle istituzioni – prosegue Mons. Massara –. A livello sia regionale che nazionale. Dietro i numeri angoscianti degli annunciati licenziamenti ci sono persone e famiglie che soffrono e la Chiesa non farà mancare loro vicinanza e sostegno. La gravità del momento richiede alla proprietà dell’Elica profonda riflessione su una decisione così deflagrante. I responsabili istituzionali sono tenuti a prestare la massima attenzione per programmare subito la ripresa di un’area da un decennio al centro di devastanti processi di deindustrializzazione e delocalizzazione delle attività produttive. Non c’è tempo da perdere. Il 2021 è stato consacrato da papa Francesco a San Giuseppe per mettere i lavoratori e le famiglie sotto la protezione del patrono universale della Chiesa. In un recentissimo passato – continua l’appello – i dipendenti che ora vedono in pericolo la propria occupazione hanno dato prova di senso di responsabilità e di solidarietà approvando accordi sindacali sulla riduzione dell’orario di lavoro e dello stipendio pur di evitare il licenziamento di una parte dei loro colleghi. Hanno poi ascoltato progetti di rilancio dell’impresa quando gli ammortizzatori sociali sembravano una boccata d’ossigeno in vista di una riorganizzazione aziendale che non lasciava certo presagire questa prospettata riduzione di oltre il 90% della forza lavoro. Un fulmine a ciel sereno. Un macigno sulle spalle di tanti. Nei prossimi giorni è prevista l’apertura di un tavolo di crisi alla Regione Marche e il nostro auspicio è che un’analoga iniziativa venga adottata al più presto anche al ministero per Sviluppo economico. A tutti i livelli, infatti,  vanno intraprese procedure di confronto tra le parti sociali per salvaguardare la dignità dei lavoratori e la continuità della produzione. Per scongiurare la chiusura degli stabilimenti nel nostro territorio, esorto tutti i deputati e senatori marchigiani, di ogni schieramento, a dar vita a una sinergia positiva e una costruttiva convergenza di intenti. Una significativa prova di unità sarebbe, ad esempio, quella di sollecitare a intervenire il governo attraverso un’interpellanza parlamentare trasversale. Ad essere in discussione è la tenuta del sistema economico e sociale dell’intero territorio, perciò invito le istituzioni a mobilitarsi fattualmente per accompagnare lo sviluppo di questa grave situazione verso una soluzione positiva. Diventa più povera e più debole una società che non si fa carico di lavoratori e famiglie che non chiedono assistenza né elemosina bensì un’azione concordata per superare una condizione collettiva di difficoltà.  Ho ascoltato il dolore di questi fratelli e sorelle  attraverso le loro dirette testimonianze. La Diocesi farà la sua parte – conclude l’Arcivescovo – per andare incontro alle necessità di chi non può essere lasciato andare alla deriva. L’impegno comune deve però essere quello di offrire congiuntamente un contributo concreto alla proiezione futura di un comparto nel quale al “saper fare” va riconosciuto un valore sociale e morale superiore alle miopi operazioni di tornaconto finanziario di breve respiro”.

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“Esistono luoghi che, se raccontati, a stento si penserebbe che siano reali. Piovuti dal cielo, o forse così prossimi alle nuvole da rimanerne intrappolati in un abbraccio”.

Benvenuti ad “Elcito, dove si incontrano le nuvole”. La straordinaria località del Comune di San Severino Marche, già descritta come il “piccolo Tibet delle Marche” ma anche come il “borgo del silenzio”, stavolta conquista l’apertura dell’ultimo numero della rivista digitale di viaggi, borghi e turismo slow “e-borghi travel” (www.e-borghitravel.com).

In un lungo articolo - reportage Gaia Guarino parla di Elcito come di un “minuto borgo della provincia di Macerata che custodisce un segreto: il far sognare chi lo visita e chi si sofferma per qualche minuto col naso all’insù”.

Nelle pagine scorci di case e panorami descrivono la frazione come un “presepe, anzi come uno di quei borghi costruiti dentro una sfera di vetro, un souvenir che viene voglia di portare a casa di cui, invece, puoi raccoglierne scorci, suggestioni ed emozioni”.

Il reportage si chiude con l’invito a una passeggiata per scoprire anche la Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito.

Nel suo editoriale il coordinatore di “e-borghi travel”, Luciana Francesca Rebonato, descrive il fascinoso borgo come “un gomitolo di case di pietra allignate su uno sperone roccioso dove la canzone del vento spettina i pentagrammi per eccheggiare fra i vicoli”.

c.c.
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Più di 1000 persone controllate e oltre 700 auto fermate: è la mole dei controlli effettuati nel fine settimana pasquale dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata. Grande attenzione al rispetto delle restrizioni anti contagio, come predisposto dal piano del Ministero dell’Interno e dalla Prefettura, soprattutto nelle aree soggette a potenziale assembramento come parchi, spiagge e giardini pubblici.

Nell’ambito dei controlli anti Coronavirus sono state 35 le violazioni, per un totale di sanzioni comminate di 14mila euro, ma non sono stati gli unici interventi che hanno impegnato i militari: diverse le persone sanzionate per motivi ulteriori. Un giovane italiano è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio, sorpreso con circa 20 grammi di hashish, un giovane albanese per omissione di soccorso dopo aver causato un incidente stradale, mentre altri quattro soggetti sono stati denunciati per aver violato il divieto a mendicare con insistenza in luoghi pubblici a Civitanova.

Nella zona montana, a Serravalle di Chienti, i Carabinieri di Camerino hanno invece ritirato una patente per guida in stato di ebbrezza, mentre sempre i militari della Compagnia camerte hanno sanzionato due persone per la violazione delle norme restrittive.
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