Quale futuro per i settimanali diocesani? Un futuro di libertà è la risposta che viene fornita dai responsabili delle testate locali riuniti a Roma, da giovedì 21 a sabato 23 novembre per la 19à assemblea nazionale elettiva della Federazione Italiana dei Settimanale Cattolici (Fisc). Anche Avvenire, quotidiano dei vescovi, ha dedicato una pagina all’evento con l’intervento di alcuni direttori e responsabili di settimanali diocesani italiani. Tra questi Simone Incicco, direttore de L’Ancora di San Benedetto del Tronto e Delegato Regionale della Fisc Marche che cita l’esempio de L’Appennino camerte quale esempio di crescita e positività.

Di seguito l’articolo a firma di Simone Incicco.

I giornali diocesani che stanno vivendo un momento di transizione a causa della situazione dell’editoria in Italia.
In questi anni abbiamo constatato che i giornali diocesani, oltre ad essere presidio per il territorio locale e a far sì che la Chiesa non sia afona come sostenuto da don Ivan Maffeis, registrano in alcuni casi anche dei dati in controtendenza con la situazione nazionale.
Infatti, oltre ad essere nati dei nuovi giornali che hanno aderito alla FISC, si registrano delle crescite di vendite e assunzione di nuovo personale, come nel caso dell’Appenino Camerte di Camerino che ha assunto nell’ultimo anno 3 giornalisti.
A mio avviso questo è possibile grazie a 5P che devono essere alla base di ogni giornalista cattolico: Preghiera, Periferie, Professionalità, Prossimità, Ponti.
Preghiera: noi prima di essere giornalisti siamo cattolici e dobbiamo sempre ricordarci che il nostro è un servizio alla Verità, una Verità che prima di essere trasmessa agli altri deve essere contemplata. Questo ci deve portare ad acquisire una responsabilità, mettendo sempre al centro l’uomo.
Periferie: dobbiamo abitare le periferie sia geografiche che esistenziali, cosa che i giornali laici sempre più difficilmente riescono a fare, per via del taglio del personale e del ridimensionamento dei giornali.
Professionalità: siamo chiamati ad avere cura della nostra formazione continua per far sì di essere riconosciuti come veri operatori della comunicazione.
Prossimità: abbiamo bisogno di raccontare le storie che ci sono vicine, essere prossimi anche come giornalisti, perché prima di scrivere dobbiamo metterci in ascolto del territorio.
Ponti: è prioritario costruire ponti, come ci testimonia quotidianamente Papa Francesco, con il mondo laico che a volte ci guarda con sospetto e che quando verifica la nostra professionalità inizia a cercarci e a rinsaldare i rapporti.


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Questa sera presso il Salone dell’Ostello di San Ginesio si svolgerà l’evento di premiazione dei cinque finalisti del concorso letterario e fotografico “Gialli Sibillini”, promosso dal Club Virgiliano onlus di Mantova, con il patrocinio dei Comuni di San Ginesio e Gualdo, con lo scopo di portare solidarietà, sostegno, amicizia nei due Comuni fortemente colpiti dal terremoto dell’ottobre 2016, promuovendo al contempo la lettura, la scrittura ed altre espressioni di arte e cultura soprattutto verso le giovani generazioni. Giunto alla sua seconda edizione, il progetto, ideato da Carla De Albertis e dallo scrittore Emiliano Bezzon, uno tra i più popolari scrittori di libri gialli, ha visto la collaborazione de L’Appennino Camerte,Aster srl, Cles e del Comitato Premio Claudio De Albertis. Ai partecipanti alla sezione letteraria è stato chiesto di scrivere il finale di un racconto giallo dello scrittore Emiliano Bezzon lasciato appositamente ‘incompiuto’, mentre a coloro che hanno partecipato alla sezione fotografica, è stato chiesto di inviare una fotografia scattata nel territorio dei due Comuni contenente almeno un dettaglio di colore giallo. Nel corso della serata avverrà la lettura dei testi finalisti e la consegna dei premi ai primi cinque classificati e degli attestati a tutti i partecipanti. Verrà fatta un’intervista allo scrittore Bezzon che darà indicazioni su come si scrive un giallo, su come si svolge un’indagine e sarà presentata la sua raccolta di libri gialli “I delitti della città in giardino”. La serata sarà infine allietata da interventi artistici da parte degli studenti delle scuole medie di San Ginesio e Gualdo e dal Piccolo Corso di Selifa.

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