Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha approvato con un decreto il progetto esecutivo per i lavori di riparazione della strada “Tolentino – Abbadia di Fiastra” danneggiata dal sisma 2016. Un lavoro per quasi due milioni di euro per la Provinciale 125, che collega il centro di Tolentino con la SS 78 proprio in prossimità dell’Abbadia di Fiastra.

L’intervento, inserito nel quinto stralcio del programma ricostruzione, comprende due progetti separati: il primo riguarda la ristrutturazione della sede stradale, caratterizzata da danni diffusi e dissesti, e prevede la riparazione della pavimentazione, spaccata e soggetta ad abbassamenti in alcuni punti, mentre il secondo, che l’ufficio tecnico provinciale sta redigendo, servirà a sistemare una frana poco oltre il chilometro 3 con la realizzazione di una variante e avrà un costo di 450mila euro.

Nei prossimi giorni, previa nulla osta del Soggetto Attuatore, l’ingegner Fulvio Soccodato, - afferma il Presidente Antonio Pettinari -, inizierà la procedura di appalto a cui seguiranno i lavori diretti dalla stessa Provincia”.

Red.
Tornare a investire nel turismo in un’area fortemente fiaccata dal post sisma e in tempi di pandemia? È quello che propone il Parco Nazionale dei Sibillini, che ha emanato un avviso esplorativo per testare la disponibilità di potenziali gestori per il rifugio di Cupi, nel comune di Visso. Si tratta di strutture temporanee che verranno poi rimosse all’avvenuto restauro del rifugio. Il RESP di Cupi consiste in quattro unità abitative, di cui una destinata all’accoglienza di persone disabili, dotate di tutti i servizi necessari ed anche di impianto fotovoltaico. Sono un supporto fondamentale per coloro che svolgono attività di trekking, passeggiate o altre attività di tipo naturalistico, anche per la loro presenza nel circuito escursionistico del “Grande Anello dei Sibillini”. È stato, inoltre, realizzato un percorso in cemento architettonico, che potrebbe consentire la fruizione in autonomia di una parte dello spazio esterno anche ai diversamente abili.

Portiamo avanti il lavoro di recupero della fruibilità di strutture ricettive attraverso costruzioni temporanee, i RESP appunto, che consentiranno agli amanti della montagna e del nostro Parco di poter pernottare e fermarsi più tempo per godere del territorio” sottolinea il presidente del Parco, Andrea Spaterna. “Sono previste altre strutture, come ad esempio quelle di Montegallo, sempre nell’ottica di potenziare la fruibilità del Parco in modalità compatibili con il suo ecosistema, nonché di proseguire nella valorizzazione delle sue straordinarie bellezze. Mi auguro che questi avvisi esplorativi trovino accoglienza ed interesse e che possano contribuire anche a rilanciare l’economia del territorio”.

Red.
Nell’anniversario del 30 ottobre, a 4 anni di distanza dalla scossa di terremoto più distruttiva che ha sconvolto l’appennino umbro – marchigiano, in particolar modo il versante maceratese, il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ha incontrato in video conferenza gli amministratori, le associazioni dei cittadini e la stampa per aggiornare sui dati della ricostruzione pubblica e privata, sulle recenti ordinanze emanate dalla struttura commissariale e per parlare di quanto c’è del pacchetto sisma nel Recovery Fund, con le richieste già presentate al premier Conte.

“I dati sono abbastanza incoraggianti, soprattutto dopo il cambiamento delle procedure avvenute con l’ordinanza 100, che ha richiesto anche un necessario tempo di adattamento”, ha esordito Legnini.

Numeri incoraggianti con 1871 pratiche per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma, che sono arrivati a ottenere il contributo e dunque in condizione di far partire i lavori. Nei soli quattro mesi tra fine giugno e il 26 ottobre sono terminate le opere in oltre mille cantieri, permettendo il rientro a casa di altrettante famiglie.

LEGNINI CONF 2


Presentate complessivamente nel corso dell’anno 2.578 richieste di contributo, delle quali 1.240 per i danni lievi e 1.338 per gli edifici con danni gravi. Le domande presentate, al 26 ottobre 2020, arrivano così a 14.641.  Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica tra giugno ed ottobre sono stati avviati altri 106 interventi, sono stati affidati definitivamente 32 incarichi di progettazione e conclusi i lavori su altre 23 opere pubbliche, portando il totale a 109.

Il rischio di un blocco dell’attività, dovuto soprattutto alle limitazioni indotte dalle misure di contrasto alla pandemia non si è verificato. Si tratta di dati positivi – ha sottolineato il Commissario – tenuto conto del fatto che nel corso dell’anno sono cambiate radicalmente le procedure per la ricostruzione e sono state introdotte importanti novità normative, dalle tariffe professionali dell’equo compenso per i tecnici, al superbonus edilizio, che hanno avuto bisogno di tempo per essere assimilate dai professionisti ed entrare a regime”. Dati confortati anche dal flusso finanziario che si è prodotto con la Cassa Depositi e Prestiti che ha erogato 617 milioni di euro, giunti a professionisti ed imprese, dei quali 316 solo negli ultimi 10 mesi. “In questo periodo – conferma – siamo riusciti a raddoppiare l’erogazione dei fondi rispetto ai 3 anni precedenti. Un dato confortante per le positive attese future”.

L’acuirsi della pandemia non deve, però, rallentare l’impegno a proseguire sulla strada intrapresa. “Sarebbe in proposito auspicabile – ha affermato Legnini – che non rallentino le attività progettuali e quelle amministrative, che possono essere svolte anche in regime di smart working, e che i cantieri della ricostruzione possano comunque proseguire adottando le misure di sicurezza sanitaria necessarie”. Per agevolare queste attività sarà nuovamente riaperto il bando Inail per la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese destinati alla sicurezza sanitaria nei cantieri, che ha ancora risorse non utilizzate.

Infine il capitolo macerie, sul quale il Commissario ha chiarito come “la competenza esclusiva per lo smaltimento è devoluta alla regione, senza che la struttura commissariale che inizierà ad occuparsi con la nuova ordinanza sulla ricostruzione pubblica attraverso l’istituzione di un fondo per la prosecuzione delle attività e assicurando supporto alle regioni per proseguire nell’opera di smaltimento. Inizia la grande partita dello smaltimento delle macerie private, che spetta ai proprietari, sia pure con la concessione di un contributo, anche se occorre garantire il monitoraggio del flusso delle macerie, della loro destinazione e dell’eventuale promozione di un’industria per il riuso di questi materiali. Un aspetto che, però, non riguarda le competenze della nostra struttura”.

f.u.
Il 30 ottobre sarà il giorno dell’inaugurazione della quarta opera pubblica della ricostruzione a Bolognola: finanziata dai fondi per la ricostruzione, sorgerà una nuova area camper con sei piazzole, tutte con tettoia. La sindaca Cristina Gentili scherza proprio sulle coperture: “Dalle nostre parti è il caso di mettere una protezione, visto che andiamo a dormire col sole e ci svegliamo con la neve. Non ci sembra il caso di farci trovare impreparati”.

La sindaca prosegue poi spiegando i dettagli: “Andremo a recuperare delle roulotte donate dagli italiani dopo il sisma: questa sarà un’area che andrà a collocarsi nella zona dei centri sportivi ed è già andata in gestione. La priorità per l’utilizzo delle piazzole, come spiegato nel bando, sarà per coloro che hanno la seconda casa inagibile, mentre se non saranno utilizzate, ovviamente, saranno a disposizione dei turisti”.

Red.
Il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha inviato ai sindaci del cratere una nota: l’obiettivo è quello di sollecitare i cittadini ad avviare le pratiche e a presentare le domande all’Ufficio Speciale della Ricostruzione per la ristrutturazione delle abitazioni che hanno subito danni lievi. Il termine ultimo è fissato al 30 novembre, data oltre la quale non sarà possibile accedere ai contributi. Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “con il commissario Legnini ci sono stati incontri negli ultimi giorni sul tema ricostruzione: in una nota il commissario ha sollecitato i proprietari a presentare le pratiche relative alla ristrutturazione delle abitazioni che hanno subito danni lievi, quelle per intenderci, di categoria ‘b’. È necessario presentare le richieste di contributo, ed è necessario farlo entro il 30 novembre, che è stato fissato come termine ultimo e improrogabile. Qualora le pratiche non dovessero essere presentate i soggetti, ipotetici beneficiari, perderebbero l’accesso ai contributi. La raccomandazione che faccio a tutti i cittadini che sono in queste condizioni è quella di presentare prima possibile le domande di accesso al contributo”.
Sono iniziati i traslochi delle attrezzature dei laboratori dell’ITIS “Divini” di San Severino Marche. La Provincia sta ultimando i lavori di completamento dei nuovi laboratori e di alcune aule che erano stati sospesi dopo il sisma 2016. Il progetto prevedeva la demolizione e la costruzione dei nuovi laboratori e di alcune aule annesse, progetto poi modificato dall’Amministrazione provinciale, per adeguarlo a quello del Commissario straordinario per la realizzazione della nuova scuola. 

La modifica del progetto iniziale ha comportato una spesa maggiore che ha reso necessario il reperimento di risorse aggiuntive in parte riconosciute dal Commissario straordinario e in parte provenienti dal bilancio dell’Amministrazione provinciale.

Nell’estate 2019 si è proceduto all’appalto di questo secondo stralcio, i cui lavori sono in fase di realizzazione e interessano l’aula magna e diversi servizi accessori, nonché dei bagni in dotazione all’intero edificio.

In attesa della conclusione della seconda parte di interventi, la Provincia, che sta portando a termine la prima parte dei lavori, di concerto con la scuola ha deciso di effettuare i traslochi delle attrezzature. L’idea è quella di mettere immediatamente a disposizione i locali già ultimati: tre laboratori, tra cui quello di meccanica, ampio, funzionale e attrezzato anche per le nuove tecnologie, e cinque aule.

“Si tratta senz’altro di un passo avanti, anche se del tutto insufficiente, considerando lo stato della nuova scuola – così il presidente della Provincia Antonio Pettinari - con i lavori iniziati e sospesi da anni. Infatti gli studenti, le loro famiglie e l’intera comunità scolastica attendono ben altre risposte dalle istituzioni, costretti come sono in sedi provvisorie e, soprattutto, inadeguate per la mancanza di laboratori. Circostanza particolarmente grave e inaccettabile per un istituto tecnico, a cui si è aggiunta anche la drammatica situazione dell’emergenza sanitaria”.

red.
Prosegue il lavoro per la legalità nei cantieri.
Dopo l'incontro della scorsa settimana con il nuovo prefetto Flavio Ferdani, ieri mattina si è tenuto un confronto tra il presidente della Provincia Antonio Pettinari e le organizzazioni sindacali del settore edile, rappresentate da Filomena Palumbo per la Feneal UIL, Jacopo Lasca per la Filca CISL e Massimo De Luca per la Fillea CGIL.

Al centro del dibattito l’importanza dell’utilizzo del badge di cantiere, "strumento innovativo e fondamentale - spiegano - per la lotta al lavoro irregolare, al dumping contrattuale e per garantire che l’utilizzo di risorse pubbliche alimenti un settore economico strategico, come l’edilizia, nell’ottica della qualità del lavoro e della realizzazione delle opere stesse".

Ma per il futuro l'obiettivo è anche quello di sottoscrizione di un Protocollo Quadro da applicare in tutti gli appalti futuri, che avrà lo scopo di rafforzare la lotta al lavoro irregolare che passa innanzitutto dalla corretta applicazione del contratto nazionale edile.

"Bisogna fare chiarezza sul badge - spiega Filomena Palumbo - , affinchè non si pensi che sia solo un cartellino per timbrare. È uno strumento che garantisce ai lavoratori di essere identificati a pieno: dati personali, contratto con il livello di inquadramento, conoscere se quel lavoratore ha fatto corsi specifici per quella mansione e le visite mediche. Una immagine chiara che consente di comprendere come si lavora nel cantiere. Le linee antimafia prevedono un settimanale di cantiere con i dipendenti che saranno impiegati nella settimana seguente. Con questo sistema abbiamo un confronto reale: nel cantiere, quando ci sarà la badgiatura, si verificherà se è stato rispettato il settimanale di cantiere o se ci sono delle modifiche da apportare.
Si apre un mondo nella legalità del lavoro edile - annuncia - e tutti gli occhi sono puntati su Macerata che è la provincia con il maggior numero di cantieri della ricostruzione, ma l'obiettivo non è quello di arrivare solo ai cantieri sisma, ma anche a tutti gli altri.
La Provincia - spiega - ci ha aperto la strada per andare avanti con questo progetto.
Abbiamo lavorato tanto grazie al precedente prefetto Iolanda Rolli e anche il nuovo Flavio Ferdani ci ha dato la massima fiducia. Possiamo dire che c'è una gandissima apertura su questa idea, quindi siamo pienamente soddisfatti perchè vediamo politicamente il desiderio di fare le cose fatte bene".

GS
“Una grandissima soddisfazione”. Queste le parole del sindaco della città di Camerino Sandro Sborgia al termine della conferenza permanente per la nuova scuola Betti. Una conferenza che ha dato esito positivo e che si è chiusa con l’approvazione del progetto esecutivo e della variante urbanistica. A Camerino era presente anche il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini in quello che è stato l’ultimo atto ufficiale prima dell’inizio dei lavori: una conferenza che si è svolta online per rispettare le disposizioni sanitarie.

“Un risultato davvero importante, era tempo che i lavori iniziassero – le parole di Sborgia –. Tanto lavoro, tanti passaggi, ma non ci siamo mai persi d’animo; voglio ringraziare il commissario Legnini, che ha sempre mostrato grande sensibilità rispetto alle questioni della nostra comunità. La nuova scuola era un’esigenza molto sentita dalle famiglie e anche dalla nostra amministrazione. Era una nostra promessa, la stiamo rispettando”.

Red.
La ricostruzione del Polo scolastico di San ginesio è nelle mani del Commissario Giovanni Legnini. A deciderlo è stato il Comune con una delibera che dà mandato al Commissario  "di poter agire con i poteri speciali conferitegli a seguito della sua carica per l’immediata e veloce ripresa dell’iter per la progettazione e la realizzazione di tutte le scuole nel medesimo sito dove già esistevano i vecchi edifici scolastici demoliti a seguito dei danni del sisma 2016 secondo le nuove prescrizioni del vincolo indiretto notificato nel 2019".
Inoltre la delibera fornisce indicazioni in merito alla delocalizzazione, sempre nei pressi del centro storico, di alcuni edifici scolastici qualora non risultasse possibile, per dimensioni o volumetria, realizzare l’intero polo nel sito individuato.

"Con la Delibera Consiliare di ieri sera - commenta il primo cittadino Giuliano Ciabocco - possiamo dire che abbiamo messo un altro tassello a quanto dichiarato e scritto nel nostro programma elettorale. Attraverso lunghe e delicate trattative con i vari commissari che si sono succeduti da quando la nostra amministrazione è alla guida di San Ginesio, siamo riusciti a far ripartire l’iter per la ricostruzione delle nostre scuole, simbolo storico del paese e orgoglio dei nostri cittadini. Ora è tutto nelle mani del Commissario Legnini, che ringrazio vivamente, ed il quale si è dimostrato attento e pronto a risolvere velocemente lo stallo amministrativo che impediva la ripresa".

Altro contenuto molto importante della delibera riguarda l’immediato ripristino dei campi da tennis e del centro FIT, area ora non più interessata per la realizzazione delle scuole, nonché dell’Ostello Comunale ora destinato alle aule dell’Istituto Superiore “A. Gentili”.

GS
Sarà l’accesso all’otto per mille dell’Irpef a dare nuova vita al Castello della Rancia di Tolentino. La giunta comunale ha infatti approvato il progetto per il “Restauro e miglioramento sismico del Castello della Rancia”, presentato dall’architetto Claudio Canullo.

Il Castello, danneggiato dagli eventi sismici del 2016, nonostante gli interventi per il parziale ripristino dell’agibilità già effettuati nell’immediato post sisma, necessita ancora di lavori per dirsi completamente al sicuro dai rischi e per tornare a completa disposizione della città. La giunta ha pensato così al fondo derivante dai redditi relativi agli anni compresi tra il 2016 e il 2025. Il progetto, necessario per accedere ai finanziamenti per la conservazione dei beni culturali danneggiati dal sisma del 2016, riporta un quadro economico complessivo di 1 milione e 350 mila euro.

Le risorse daranno la possibilità, qualora si ricevesse il via libera al progetto anche dagli organi statali di competenza, di rimettere in moto il Castello con i suoi eventi e manifestazioni, linfa vitale della comunità.

GS

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