"La bellezza di un territorio ferito dal sisma inserita in un volume che accompagna sia il visitatore che lo studioso e che, come il museo, vuole essere un unicum". Nelle parole della direttrice del MARec, il Museo dell'Arte Recuperata, Barbara Mastrocola, che è anche la curatrice del volume, sta l'essenza del catalogo delle opere contenute nel MARec che è stato presentato venerdì 14 aprile, a soli 10 mesi dall'inaugurazione del museo, a San Severino Marche.
Alla presentazione del volume sono intervenuti, oltre all'arcivescovo di Camerino - San Severino Marche Francesco Massara e alla curatrice Barbara Mastrocola, l'assessore regionale alla cultura Chiara Biondi, il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, il soprintendente archeologia, belle arti, paesaggio Marche sud Giovanni Issini, il funzionario della soprintendenza Marche sud Pierluigi Moriconi, i sindaci dei comuni nelle cui chiese inagibili le opere d'arte esposte al museo sono state recuperate.
Ospite d'eccezione monsignor Paolo De Nicolò,
 ex reggente della casa pontificia, vescovo legato da antica amicizia con monsignor Massara, esperto di arte che ha curato, tra gli altri, il restauro del Palazzo Apostolico del Vaticano, di Castelgandolfo e della basilica di San Paolo.


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"Questo volume dedicato alle opere del MARec rappresenta una grande ricchezza realizzata ad appena 10 mesi dall'apertura del museo - le parole della direttrice Mastrocola - Un volume che non è un vero e proprio catalogo scientifico, ma contemporaneamente rappresenta un valido aiuto per gli studiosi, e che non è neppure una guida. Si tratta di un catalogo che, grazie alle immagini evocative in alta definizione contenute al suo interno, vuole essere anche di grande impatto emotivo e, come il museo, accogliente per tutti".
"Le opere d'arte parlano a ciascuno di noi - così l'arcivescovo Massara - e sostando davanti a ciascuna opera contenuta in questo museo dell'arte recuperata possiamo vivere un momento di fede e anche di tradizione, dal momento che ogni opera d'arte è legata a una nostra comunità. Inoltre questo museo rappresenta una grande potenzialità per poter trasmettere la bellezza di ogni comunità e di un territorio che, pur ferito dal terremoto, rappresenta sempre la culla dell'arte e della fede. Il catalogo, quindi, vuole essere un mezzo di divulgazione di queste opere per farle conoscere, al di là della visita fisica al museo, aanche al di fuori dei confini regionali. E' anche questa una tappa importante sulla strada della ricostruzione che non deve essere solo strutturale, ma anche culturale, sociale ed economica".
Infine, la notizia da tempo attesa: il finanziamento per il restauro della Madonna della Misericordia, la statua lignea recuperata dalla cattedrale di Camerino, e della tavola di Bernardino di Mariotto contenuta nella chiesa di San Domenico a San Severino.

(approfondimenti nel prossimo numero de L'Appennino camerte)

volume

sala
La diocesi di Camerino-San Severino in festa per l’ammissione agli ordini sacri del diaconato e presbiteriato di quattro giovani.

Francesco Marcatili, di San Severino, Marco Capri di Pian di Pieca (entrambi per l’arcidiocesi di Camerino-San Severino), e Fredy Joel Lara Ramirez ed Eduardo Rony Caal Xol, provenienti da Guatemala e Ecuador (per l’arcidiocesi di Fabriano-Matelica), hanno detto il loro “sì” a Dio domenica nella cattedrale di San Venanzio.

Si tratta di un rito molto importante nel cammino vocazionale di un uomo con il quale il suo desiderio di avviare un percorso verso la vita consacrata viene formalmente accolto dalla comunità.

Gaia Gennaretti


Di seguito la gallery fotografica:

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Un altro tassello, piccola ma importante, si aggiunge alla complessa opera della ricostruzione post sisma. E’ stata, infatti, inaugurata la chiesa della piccola frazione di Capolapiaggia di Camerino, restaurata grazie alla solidarietà privata.

“Questa chiesa non rientra nella ricostruzione finanziata dallo Stato, ma dalla generosità e dal cuore di due persone che, colpite dalla tragedia del terremoto, hanno voluto compiere un bellissimo gesto verso il nostro territorio – spiega l’arcivescovo Francesco Massara – Così anche una piccola comunità, come quella di Capolapiaggia, riceve la gioia di poter riavere la propria chiesa come luogo di culto e anche come luogo della propria storia e della propria tradizione”.

fedeli

Un “dono” nato quasi per caso, come testimonia don Alberto Pianesi, sacerdote di Ancona, che ha fatto da tramite tra i benefattori e l’arcivescovo. “La vicenda nasce in maniera molto semplice – racconta – Mi trovavo in una chiesa di Ancona a confessare quando sono stato avvicinato da un’anziana signora, accompagnata dal marito, che era rimasta molto commossa vedendo alla televisione papa Francesco in visita a Camerino e colpita dal fatto che tutte le chiese della città erano inagibili a causa del sisma. Così ha voluto mettere una parte di suoi risparmi a disposizione dell’arcivescovo di Camerino per riaprire una chiesa. Anzi, come diceva lei, perché qualcuno ci possa dire un’ Ave Maria anche per noi. Oggi finalmente questo desiderio si può realizzare”.

altare

Alla semplice, ma sentita cerimonia era presente anche il sindaco Sandro Sborgia. “Un altro luogo che viene restituito alla collettività e a una frazione particolarmente affezionata a questa chiesa – le sue parole – E’ questa una grande soddisfazione perché, sebbene molto lentamente, si vedono i primi passi verso un ritorno normale alla quotidianità Dobbiamo fare in modo che questo percorso non si interrompa, ma al contrario subisca una forte accelerazione. Per questo mi sento di essere fiducioso”.

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f.u.
"Abbiamo inaugurato il primo salotto della bellezza della città di Camerino". Con queste parole l'arcivescovo Francesco Massara ha definito l'inaugurazione dello spazio espositivo che ospita, nell'edificio Venanzina Pennesi, alcune delle opere d'arte recuperate dopo il terremoto, precedentemente presenti nei musei civici e diocesani della città e nelle chiese del territorio diocesano. Uno spazio espositivo realizzato grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale e arcidiocesi che, insieme all'università, stanno lavorando in sinergia per la rinascita di Camerino.

"Una prima scommessa vinta - l'ha definita l'assessore alla cultura Giovanna Sartori - l'inaugurazione di questa sede temporanea dei musei civici e diocesani. Uno spazio molto bello, con un allestimento curatissimo all'interno del quale i visitatori potranno godere delle bellezze infinite dell'arte, della pittura e della scultura camerte".

"Camerino è città dedicata alla cultura, alla scienza, all'arte - così il rettore di Unicam Claudio Pettinari - Solamente con tali grandi opere, come quelle esposte in questa sede, si possono allestire musei di grandissima importanza. Opere importanti, che hanno fatto la storia e che ci fanno commuovere al pensiero di quello che era la nostra città prima del sisma. Una struttura che sarà fondamentale per far ripartire il turismo in questo nostro territorio".

"Una giornata davvero importante - dichiara Barbara Mastrocola, direttrice dei musei civici e diocesani - Grazie ad un finanziamento regionale, alla sinergia tra comune e arcidiocesi e all'interessamento della sovrintendenza siamo riusciti ad allestire in maniera funzionale e più decorosa questa esposizione dove si possono ammirare 35 opere provenienti non solo dalle collezioni civiche e diocesane, ma anche da alcune chiese terremotate del territorio e che danno il senso di quella che è la nostra identità atrraverso la scuola pittorica camerte".

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f.u.
Questa mattina la visita del questore Vincenzo Trombadore a Camerino per incontrare l'arcivescovo Francesco Massara.
Una occasione per conoscere i problemi della zona montana e le difficoltà che questa terra è costretta ad affrontare, soprattutto dal sisma del 2016.
"Ho trovato un territorio molto diverso dalla città di Macerata - ha detto il questore ai microfoni di radio C1...inBlu - . Per quanto mi riguarda sono molto triste e davvero toccato dalla vista di questi paesaggi danneggiati, ma dalla conversazione con il vescovo mi sono reso conto che c'è grande forza tra questa gente e questo mi conforta. Ritorno in Questura fiducioso. Dall'aspetto formale del centro di Camerino dove ho visto ferite atroci, ho potuto comunque constatare una forte reattività, testimoniata dal vescovo che è il primo pastore di questo territorio e lo ringrazio per le parole che mi ha riservato".

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L'arcivescovo illustra al questore alcuni momenti della visita del Papa a Camerino

Un quadro più ampio della provincia, fatto dal nuovo Questore, riguarda la buona volontà che contraddistingue i maceratesi e la necessità di sentirsi al sicuro: "Ho trovato in generale una popolazione molto operosa - dice Trombadore - , gente per bene che ha bisogno di sicurezza, ma non una di una sicurezza tradizionale, bensì moderna. Una sicurezza che può legarsi a quelle che sono le nostre prerogative di polizia: una polizia di cittadini, formata da cittadini che hanno questo grande valore aggiunto di poter individuare e scorgere le esigenze della popolazione stessa".

Una sicurezza che dovrà comunque adattarsi alla diversità di un territorio diversificato come quello della provincia di Macerata che va dalla montagna alla costa passando per la collina e in cui anche le ferite da curare sono diverse: "Sicuramente parliamo di un territorio eterogeneo. Ma ho saputo che molti di questa zona montana si sono spostati sulla costa, così come si sono spostati i disagi. Questa osmosi è assolutamente positiva dal punto di vista sociale. I problemi di alcuni sono diventati anche degli altri, quasi alleggerendoli, e in un contesto di sicurezza pubblica sono considerazioni di cui noi dobbiamo tener conto per poterci esprimere al meglio".

La visita a Camerino è stata anche l'occasione per conoscere il sindaco Sandro Sbrogia ed il rettore dell'Università, Claudio Pettinari.

Con il primo cittadino è stato affrontato anche il tema dello sciacallaggio in centro storico: "Un incontro molto positivo - spiega Sborgia - : il nuovo questore ha visitato Camerino tra le prime città da quando è arrivato, per testimoniare la sua vicinanza al nostro territorio. Doveva essere un incontro prettamente istituzionale, invece è stato immediatamente operativo. Abbiamo affrontato le problematiche della prevenzione dei reati e dalle attività delinquenziali che si registrano in tutto il territorio e, come primo provvedimento, quello di far sì che le immagini della videosorveglianza attesatate oggi dal comando della polizia municipale e dei carabinieri, saranno anche visibili al personale della Questura di Macerata". 

Propositivi anche dall'Università che in una nota fa sapere: "Trombadore - si legge nella nota dell'università - ha espresso la massima disponibilità, trovando piena condivisione da parte del rettore, a collaborare per attività che abbiano come fine quello della cultura della prevenzione, del management della prevenzione, affinché il cittadino si formi e cresca nella cultura della sicurezza".

GS

Un approfondimento sarà dedicato nel prossimo numero dell'Appennino Camerte

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Il questore con il sindaco Sandro Sborgia

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Il questore con il rettore Unicam
Un impegno in prima linea quello dell'arcivescovo Francesco Massara per la vicenda della ex Jp Industries, adesso Indelfab, di Fabriano.
Se, infatti, dalla sua nomina nella diocesi di Camerino-San Severino si è occupato quotidianamente del terremoto e della ricostruzione, prendendo ferme posizioni nei confronti delle istituzioni, dopo aver assunto anche la guida della diocesi di Fabriano-Matelica si è impegnato per il terremoto economico che interessa quel vasto territorio.

Tre gli incontri a cui Massara ha partecipato nella giornata di ieri: prima con 50 dipendenti, poi con le rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm, infine con il Tavolo sociale a cui hanno partecipato i cinque sindaci di Serra San Quirico, Cerreto D'Esi, Fabriano, Sassoferrato e Genga, la responsabile del centro per l'impiego e diverse associazioni di categoria.
La questione è appunto quella dell’avviata procedura di messa in mobilità per i 584 dipendenti dell’azienda.

"È emerso un grande disagio da parte degli operai - dice l'arcivescovo Massara - che vedono sfumare il loro lavoro e la loro dignità. C'è stato un momento di solidarietà, di ascolto e anche di proposte da portare ad un tavolo nazionale del Governo affinchè si possa risolvere in modo definitivo questa situazione.
La richiesta principale riguarda la salvaguardia del lavoro perchè senza lavoro non c'è dignità e la cassa integrazione è solo un palliativo che non risolve i problemi delle famiglie.

È stato un momento di ascolto fraterno - aggiunge - dove gli operai hanno espresso le loro paure a cui i sindacati cercano di far fronte per questa situazione che si protrae da 12 anni.
La zona del territorio di Fabriano ha un terremoto economico che si potrae da alcuni anni e a cui va data attenzione perchè altrimenti porta al disastro di tante siutazioni familiari. Basti pensare che il centro di ascolto ha ascolta in 8 mesi circa 1240 persone".

Un problema, quello dell'intero territorio, emerso anche dall'incontro con il tavolo sociale: "Abbiamo fatto una riflessione sulla situazione del territorio e sono state fatte proposte di incontrarsi periodicamente, non solo per una analisi dei problemi, ma per fare proposte concrete sia per i disagi sociali che per nuove prospettive di lavoro che superano la produzione di un monoprodotto su cui si è concentrata l’area industriale del fabrianese. È necessaria una diversificazione delle attività produttive - conclude - che possano dare una boccata di ossigeno anche con la valorizzazione del grande patrimonio artistico, culturale e ambientale".

GS




È emerso che la zona Montana ha bisogno di una grande attenzione per le infrastrutture il rilancio industriale le scuole e tutti i servizi che rischiano di scomparire per eventuale lo spopolamento dell’intero territorio montano 
Un compleanno particolare per l'arcivescovo di Camerino - San Severino Marche, da pochi giorni eletto anche vescovo di Fabriano- Matelica, Francesco Massara. La ricorrenza del suo 55° compleanno, infatti, è coincisa con l'inaugurazione all'ospedale di Camerino della nuova Tac di ultima generazione, strumento che pone il nosocomio camerte all'avanguardia e che segna il ritorno al completo servizio del territorio. "Credo che non ci sia modo migliore per festeggiare il mio compleanno - ha dichiarato mons. Massara - Questa nuova Tac sarà una ricchezza non solo per Camerino, ma per tutto il territorio regionale e anche nazionale. Un ringraziamento particolare va alla fondazione Bocelli per la grande attenzione riservata a questo territorio. Un gesto di positività  che aiuta tutti a crescere nel bene".
L'arcivescovo ha poi festeggiato la ricorrenza con un brindisi insieme ad alcuni sacerdoti e ai collaboratori degli uffici della Curia. 

f.u.

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La matita perpetua "Leonardo da Vinci" regalata all'arcivescovo
Si rinnova la messa di comunità per i fedeli della diocesi di Camerino - San Severino Marche in diretta sulle frequenze di radio C1inblu e sulla pagina facebook de L'Appennino camerte. Domenica 15 marzo, terza domenica di Quaresima, l'arcivescovo Francesco Massara presiederà alle ore 10.30 dalla basilica di San Venanzio a Camerino la messa domenicale trasmessa in diretta per permettere ai fedeli di pregare in comunione nella seconda settimana nella quale tutte le chiese sono chiuse a causa dell'emergenza sanitaria, accogliendo l'invito di papa Francesco ad essere vicini alle proprie comunità anche attraverso le nuove tecnologie.
Dalla basilica che contiene l'urna del patrono della diocesi il pastore della chiesa camerte-settempedana invita tutti i fedeli ad unirsi nella celebrazione comune e a pregare insieme in questo momento così drammatico per la nostra nazione.
f.u.

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Il link alla pagina Facebook per seguire la diretta è il seguente: 
https://www.facebook.com/appenninocamerteradioc1/

Vi ricordiamo inoltre le nostre frequenze:

frequenze

In una fase delicata che coinvolge intere popolazioni e attraversa tutta l'Italia, l'arcivescovo  Francesco Massara fa partire un messaggio rivolto ai bambini e ai ragazzi. Lo fa con un concorso pensato per i giovanissimi delle Diocesi di Camerino San Severino Marche e Fabriano Matelica. Dai piccoli alunni a quelli più grandicelli che in questi giorni di sospensione delle lezioni sono rimasti a casa, l'invito è ad esprimere l'arte della propria fantasia, antidoto contro i brutti pensieri e le paure.
CoronArt- l'arte di vincere e superare questo brutto virus, è il bando di concorso che si rivolge a bambini e ragazzi, stimolando la creazione di elaborati che, sottoposti alla valutazione finale di una giuria di esperti, potranno aggiudicarsi i 5 premi in palio da condividere in famiglia. Affidarsi al Signore Gesù e dare un colore diverso alle giornate, può servire a scacciare i brutti pensieri e a ritrovare coraggio.
"Come voi ragazzi, anch'io in questi giorni ho deciso di obbedire a quanto l'Italia ci chiede e sono rimasto a casa- dice il vescovo Francesco- Ma rimanendo a casa non ho smesso di pensare a tutta la gente della Diocesi di Camerino- San Severino e Fabriano-Matelica e a voi bambini delle scuole elementari e medie. La scuola è chiusa, non si può fare sport, il parroco non può accogliervi per il catechismo e la messa. Mi sono detto: cosa posso fare per tutti questi bambini e ragazzi? E' così che mi è venuto in mente di questo concorso che ho pensato di chiamare "CoronArt" al quale vi invito a partecipare attraverso le vostre canzoni, i vostri scritti e poesie, i vostri disegni. C'è tempo fino al 3 aprile per partecipare al concorso e vi invito caldamente a farlo inviando il vostro materiale alla e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'augurio è che tutti possiamo tornare presto alla gioia di prima".

Condizione essenziale per la partecipazione è che gli elaborati sotto forma di disegni, poesie, brani musicali e video, traggano spunto dalle tre domande indicate dal vescovo. Se ne potrà scegliere una, due, oppure tutte e tre insieme:    
1- Cosa vorresti dire o vorresti fare per chi sta lavorando per la salute e per il bene dell'italia? ( medici, infermieri, scienziati, forze di polizia..). 
2- Quale sarà la cosa che farai appena finisce questo momento dell'#iorestoacasa? 
3- Cosa possiamo fare io, te e tutte le persone del mondo affinchè tutto questo non avvenga più?.

Disegno, poesia, brano musicale o  video, dovranno concludersi con l'intima preghiera che in questa situazione di emergenza dell'#iorestoacasa, ogni bambino intende rivolgere a Gesù .  

L'invito è a mettersi subito all'opera. Il giorno di Pasqua, sarà lo stesso Arcivescovo Francesco Massara a rendere pubblici i primi 5 classificati del concorso

Chi avesse bisogno d'informazioni può scrivere un messaggio WhatsApp al numero 339 7325392

c.c.

A fondo pagina il video messaggio dell'Arcivescovo Francesco
Sospensione di tutte le celebrazioni con la presenza di fedeli, comprese le veglie funebri e i funerali sostituiti da un breve rito di benedizione della salma in forma strettamente privata con la sola presenza dei familiari del defunto. Ferme tutte le attività pastorali compresi i pellegrinaggi, le benedizioni pasquali delle famiglie, il catechismo e nessuna attività negli oratori ne possibilità di tenere incontri o riunioni. E' quanto disposto per l'intera diocesi di Camerino-San Severino Marche dall'arcivescovo Francesco Massara a seguito dell'emanazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri pienamente accolto anche dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Le chiese possono comunque rimanere aperte per consentire la preghiera personale, purchè  siano adottate “misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro". La stessa distanza di sicurezza deve essere rispettata anche per l'amministrazione del sacramento della penitenza. "Mentre chiedo a ciascuno il massimo impegno nell’assumere comportamenti di prudenza, attenzione e responsabilità, invito tutti - in questo particolare tempo di Quaresima - ad intensificare la preghiera personale per invocare dal Signore il conforto del cuore e la liberazione dal male", così l'arcivescovo Massara.
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