Don Aldo Bonaiuto al Rotary club di Camerino

Giovedì, 25 Febbraio 2010 01:00 | Letto 1321 volte   Clicca per ascolare il testo Don Aldo Bonaiuto al Rotary club di Camerino Don Aldo Bonaiuto, anima dellAssociazione Comunità Papa Giovanni XXIII e stretto collaboratore del compianto don Oreste Benzi, è stato lospite donore della conviviale di mercoledì 24 febbraio del Rotary Club di Camerino, che si è tenuta presso il Ristorante I Duchi. Il sacerdote fabrianese, noto al grande pubblico anche per le frequenti partecipazioni a trasmissioni televisive, ha relazionato sul tema del Satanismo e sul fenomeno, purtroppo sempre più preoccupante, delle Sette. Unesperienza, la sua, maturata sul campo, ma anche attraverso un lungo percorso di studi che lo hanno portato a fondare, proprio con don Benzi, il “Servizio anti sette occulte”. “Spesso – ha spiegato il noto sacerdote – siamo portati a vedere come vittime solo coloro che subiscono reati, in particolare le tante donne costrette a prostituirsi, ma vittima è anche chi, per un motivo o nellaltro, entra in contatto, più o meno marcatamente, con gruppi occulti. Ne sono esempio i tanti reati rimasti irrisolti, per la stragrande maggioranza tutti riconducibili alle sette o comunque al satanismo. Si tratta – ha proseguito don Aldo – di un fenomeno preoccupante che non è affatto lontano da noi, con le Marche ed il Maceratese che non sono per nulla esenti da questo tipo di problematiche”. Il sacerdote fabrianese ha ripercorso alcune fasi della sua esperienza nella lotta alle sette occulte, ricordando come questo fenomeno, che coinvolge in particolare i giovani, sia spesso legato anche agli abusi sessuali e al traffico di sostanze stupefacenti. “Oggi – ha affermato – possiamo contare su canali di comunicazione che se da un lato ci permettono di accedere facilmente ad ogni informazione, dallaltro costituiscono un pericolo per i nostri ragazzi che, con maggiore facilità, possono entrare in contatto con questi gruppi. Come collaboratore di polizia giudiziaria mi sono trovato spesso in contatto con famiglie i cui ragazzi erano finiti in ambienti di questo tipo”. Una lunga relazione, dunque, quella tenuta da don Aldo Buonaiuto, arricchita da racconti di fatti realmente avvenuti che hanno letteralmente lasciato senza parole i convenuti della serata. “E stata una conviviale che difficilmente dimenticheremo – ha affermato il dottor Gargiulo, presidente del Rotary Club di Camerino – anche perchè gli argomenti si cui ci ha parlato don Aldo, come abbiamo avuto modo di capire, non sono poi così distanti da territori generalmente tranquilli come il nostro”. Emanuele Pieroni  

Don Aldo Bonaiuto, anima dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e stretto collaboratore del compianto don Oreste Benzi, è stato l'ospite d'onore della conviviale di mercoledì 24 febbraio del Rotary Club di Camerino, che si è tenuta presso il Ristorante I Duchi. Il sacerdote fabrianese, noto al grande pubblico anche per le frequenti partecipazioni a trasmissioni televisive, ha relazionato sul tema del Satanismo e sul fenomeno, purtroppo sempre più preoccupante, delle Sette. Un'esperienza, la sua, maturata sul campo, ma anche attraverso un lungo percorso di studi che lo hanno portato a fondare, proprio con don Benzi, il “Servizio anti sette occulte”. “Spesso – ha spiegato il noto sacerdote – siamo portati a vedere come vittime solo coloro che subiscono reati, in particolare le tante donne costrette a prostituirsi, ma vittima è anche chi, per un motivo o nell'altro, entra in contatto, più o meno marcatamente, con gruppi occulti. Ne sono esempio i tanti reati rimasti irrisolti, per la stragrande maggioranza tutti riconducibili alle sette o comunque al satanismo. Si tratta – ha proseguito don Aldo – di un fenomeno preoccupante che non è affatto lontano da noi, con le Marche ed il Maceratese che non sono per nulla esenti da questo tipo di problematiche”. Il sacerdote fabrianese ha ripercorso alcune fasi della sua esperienza nella lotta alle sette occulte, ricordando come questo fenomeno, che coinvolge in particolare i giovani, sia spesso legato anche agli abusi sessuali e al traffico di sostanze stupefacenti. “Oggi – ha affermato – possiamo contare su canali di comunicazione che se da un lato ci permettono di accedere facilmente ad ogni informazione, dall'altro costituiscono un pericolo per i nostri ragazzi che, con maggiore facilità, possono entrare in contatto con questi gruppi. Come collaboratore di polizia giudiziaria mi sono trovato spesso in contatto con famiglie i cui ragazzi erano finiti in ambienti di questo tipo”. Una lunga relazione, dunque, quella tenuta da don Aldo Buonaiuto, arricchita da racconti di fatti realmente avvenuti che hanno letteralmente lasciato senza parole i convenuti della serata. “E' stata una conviviale che difficilmente dimenticheremo – ha affermato il dottor Gargiulo, presidente del Rotary Club di Camerino – anche perchè gli argomenti si cui ci ha parlato don Aldo, come abbiamo avuto modo di capire, non sono poi così distanti da territori generalmente tranquilli come il nostro”.

Emanuele Pieroni
 

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