Il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita, si unisce al coro unanime dei colleghi di Tolentino, Camerino e Civitanova sulla sanità marchigiana.
Il primo cittadino rispolvera quanto affermato il 15 dicembre scorso in occasione dell'inaugurazione dell'elisuperficie nel suo paese in cui ribadiva al governatore delle Marche, Luca Ceriscioli "a necessità di tenere vivi e valorizzare gli ospedali dell’entroterra, i quali rappresentato un punto di riferimento per una larga fetta della popolazione marchigiana. Contiamo - aveva detto - di rivedere presto l’ospedale di Tolentino in funzione, anch’esso punto nevralgico della sanità interna, con la speranza che i servizi che riuscirà ad erogare siano appropriati per il bacino di popolazione a cui fa capo, così come chiediamo fermamente il mantenimento e la valorizzazione di tutti gli altri presidi ospedalieri dell’entroterra".
Una richiesta che per i sindaci dell'entroterra è valida oggi come allora. "In quell'occasione - dice ora Vita - , mi sentii ribattere che il modello funziona bene così e che la centralizzazione (su modello Americano) porta ad un miglioramento dei servizi e ad un sensibile risparmio.
Ritengo - aggiunge il sindaco di Belforte del Chienti - che questo sistema stia mostrando i suoi limiti e pertanto mi accodo all'appello dei colleghi Giuseppe Pezzanesi, Sandro Sborgia e Fabrizio Ciarapica, nel rinviare alla fine dell'emergenza qualsiasi decisione sulla sanità regionale, istituendo un tavolo di confronto che comprenda tutti i rappresentanti dei cittadini".
GS