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Cementir- Sacci. Bravi: " Chiusura incomprensibile"

Martedì, 27 Settembre 2016 16:52 | Letto 1571 volte   Clicca per ascolare il testo Cementir- Sacci. Bravi: " Chiusura incomprensibile" CementirSacci, l’assessore Bravi: “Chiusura aziendale incomprensibile a fronte della manifestata disponibilità della Regione a garantire altri tre mesi di ammortizzatori sociali” “O si riprende l’attività lavorativa, o si bonifica: una terza via non esiste”. Lo ribadisce l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, dopo che la Regione ha ufficialmente chiesto  alla CementirSacci di chiarire il futuro dello stabilimento di Castelraimondo.  “La lunga storia della Sacci ha sempre visto la Regione attenta e disponibile alle esigenze dell’azienda e dei lavoratori, attraverso il sostegno con gli ammortizzatori sociali per salvaguardare i livelli occupazionali e favorire la ripresa della capacità produttiva. Oggi invece viene dichiarato che lo stabilimento di Castelraimondo risulta strutturalmente eccedente rispetto alle strategie aziendali, nonostante che la Regione sia disponibile a garantire le risorse per altri tre mesi di cassa integrazione, consentendo così ai lavoratori almeno di poter beneficiare  della nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), in vigore dal prossimo mese di gennaio. Stiamo parlando di settanta famiglie che, a breve, perderanno reddito, senza altre alternative. Alla CementirSacci, nell’incontro di venerdì scorso, abbiamo chiesto di inserire i lavoratori nelle opere di bonifica dell’impianto, se cesserà al produzione, ma anche su questo fronte è giunta una chiusura incomprensibile, che non lascia spiragli e che denota la non condivisione di una progettualità industriale”.

CementirSacci, l’assessore Bravi: “Chiusura aziendale incomprensibile a fronte della manifestata disponibilità della Regione a garantire altri tre mesi di ammortizzatori sociali”

“O si riprende l’attività lavorativa, o si bonifica: una terza via non esiste”. Lo ribadisce l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, dopo che la Regione ha ufficialmente chiesto  alla CementirSacci di chiarire il futuro dello stabilimento di Castelraimondo.  “La lunga storia della Sacci ha sempre visto la Regione attenta e disponibile alle esigenze dell’azienda e dei lavoratori, attraverso il sostegno con gli ammortizzatori sociali per salvaguardare i livelli occupazionali e favorire la ripresa della capacità produttiva. Oggi invece viene dichiarato che lo stabilimento di Castelraimondo risulta strutturalmente eccedente rispetto alle strategie aziendali, nonostante che la Regione sia disponibile a garantire le risorse per altri tre mesi di cassa integrazione, consentendo così ai lavoratori almeno di poter beneficiare  della nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), in vigore dal prossimo mese di gennaio. Stiamo parlando di settanta famiglie che, a breve, perderanno reddito, senza altre alternative. Alla CementirSacci, nell’incontro di venerdì scorso, abbiamo chiesto di inserire i lavoratori nelle opere di bonifica dell’impianto, se cesserà al produzione, ma anche su questo fronte è giunta una chiusura incomprensibile, che non lascia spiragli e che denota la non condivisione di una progettualità industriale”.

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