Percentuali “bulgare” quelle che premiano Rosa Piermattei, riconfermata come primo cittadino di San Severino. Il sindaco uscente vince la corsa alla fascia tricolore, con preferenze che sfiorano il 70% dei votanti nella città settempedana. Sarà il secondo mandato consecutivo, in quella che sembra essere diventata una prassi consolidata a San Severino: dopo Eusebi e Martini, anche la Piermattei ha conquistato l’elettorato guadagnando la fiducia per il secondo quinquennio consecutivo.

Definita anche la composizione del consiglio comunale che vedrà sedere sui banchi della maggioranza di "San Severino Cambia" Jacopo Orlandani, Michela Pezzanesi, Paolo Paoloni, Vanna Bianconi, Valter Bianchi, Sara Clorinda Bianchi, Sandro Granata, Maria Teresa Domizi, Alberto Capradossi, Teresa Traversa, Luca Bonci.
Tre seggi spettano a "Insieme per San Severino" con il capogruppo tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Alberto Pilato, mentre i consiglieri eletti di "San Severino Futura" sono Francesco Borioni e Alessandra Aronne.

l.c. - f.u.
Il dibattito davanti alla cittadinanza, quello che Francesco Borioni auspicava e avrebbe voluto alla presenza della stampa, alla fine è arrivato. Nella serata di ieri, al cinema San Paolo di San Severino, i candidati sindaco della città settempedana si sono incontrati per dar conto all’elettorato delle loro idee e progettualità. Una serata, quella organizzata dalle associazioni che operano nel panorama sociosanitario e assistenziale settempedano, scandita dai tempi fissi e dalle domande preparate, uguali per tutti. Tarcisio Antognozzi, Rosa Piermattei e, appunto, Francesco Borioni, hanno per la prima volta offerto i loro piani davanti a un pubblico nutrito: il teatro dello “scontro” elettorale, stanti le normative anti-Covid, era pieno.

Sanità, ricostruzione, politiche giovanili. Questi i macrotemi intorno cui hanno ruotato le parole dei pretendenti alla fascia tricolore. Visioni simili soprattutto in merito alla sanità e alla ricostruzione, sintomo che le problematiche della città siano state percepite in maniera univoca da tutti i candidati. Lo scontro, evidentemente, sarà sul metodo: sia in questi ultimi giorni di campagna, sia nei cinque anni di amministrazione per l’uno, opposizione per gli altri.

La testimonianza di questo fatto è data dai toni distesi su cui si è svolto l’intero dibattito. Solo nel finale qualche schermaglia, arrivata da Francesco Borioni:Ho sentito spesso le parole ‘confronto’ e ‘ascolto’. In cinque anni di amministrazione Piermattei, di cui anche Antognozzi ha fatto parte fino a gennaio, ho visto il contrario. I voti alle nostre proposte sono sempre stati contrari a prescindere: le mozioni possono anche essere emendate. Personalmente ho considerato le idee dell’amministrazione, votando secondo coscienza, non per partito preso. Agli altri ho visto fare il contrario. Avrei preferito un confronto senza preparazione - sottolinea Borioni -, a discrezione dei giornalisti, ma non è stato possibile”.

La risposta del sindaco uscente Piermattei è arrivata puntuale: “Non è esatto quello che dice Borioni: il confronto c’è stato, nelle frazioni e nei quartieri, con i comitati e con le associazioni. Se la cittadinanza lo vorrà continueremo a fare lo stesso. Il nostro metodo ha funzionato: sono stati fatti passi avanti importanti nelle discussioni sulla sanità, sulla scuola, sulla ricostruzione. Non tutto è stato portato a termine: è il motivo per cui mi ricandido. Rigetto le accuse, non sono una donna sola al comando: le divergenze con Antognozzi sono questioni normali nell’arco di una legislatura”.

Per quanto riguarda proprio il candidato del centrodestra unito, Antognozzi non ha mancato di marcare l’appartenenza politica della sua coalizione. “La vicinanza con il governo regionale – ha detto – non può che essere una freccia al nostro arco. Nella sanità e nella ricostruzione le corsie privilegiate con l’amministrazione Acquaroli potranno essere armi decisive. Abbiamo le garanzie della Regione Marche: i provvedimenti ci sono, dovremo farli rispettare dialogando e presentando le nostre istanze. Vogliamo un cambio di passo, su giovani, confronto, sanità”.

Qualche scontro, ma per la maggiore si è vista grande condivisione sulle tematiche. L’incontro, patrocinato da Caritas, Croce Rossa, Help S.O.S Salute e Famiglia, Avis e altri numerosi comitati, non ha potuto che vertere per la maggiore sul tema sanitario (approfondito nell’edizione di Appennino Camerte in uscita oggi). Sulla viabilità Antognozzi ha detto: “L’intervalliva è un fatto, guardiamo avanti: la 502 verso Cingoli ci può dare uno sbocco sull’aeroporto, la 361 un’apertura verso la pedemontana”; sul futuro dell’area SAE, invece Borioni: “Si è investito molto, attenzione al recupero: l’edilizia popolare è una soluzione percorribile, così come l’housing sociale. Di sicuro si dovrà pensare al futuro di quella zona”. La Piermattei ha concluso sul fattore demografico: “Giovani e anziani: chi governa la città deve saper pensare a ogni cittadino. Le politiche dei sindaci devono tener conto di tutte le istanze. Coinvolgere le associazioni, come abbiamo fatto, sarà fondamentale. Intanto, in cinque anni, abbiamo garantito grande trasparenza. Se vincessimo, continueremo in questo modo”.

Lorenzo Cervigni
È la lista civica “SiAmo Bolognola” a riassumere la volontà di impegno del candidato sindaco Mauro Angelo Blanchi nella ormai vicinissime votazioni per l’elezione  diretta del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale  del comune più alto delle Marche.
Una lista civica che rivendica la sua appartenenza alla comunità locale e i cui componenti hanno tutti forti legami con il paese.
“Alcuni conoscono e sanno interpretare al meglio la realtà locale, altri hanno fatto importanti esperienze nella gestione e amministrazione di organizzazioni pubbliche e private e ora vogliono metterle a disposizione della comunità – così si presentano i candidati consiglieri-. 
Il candidato sindaco propone di superare l’attuale fase in cui gli interventi dell’amministrazione e i fondi della ricostruzione post sisma sono stati utilizzati per realizzare opere dettate dalla contingenza, spesso slegate tra di loro e non inserite in modo organico in un piano generale di miglioramento e sviluppo della realtà locale. Un punto fondamentale del Programma- evidenzia “SIAmo Bolognola”-  è quello di utilizzare i finanziamenti post sisma e tutte le risorse che potranno rendersi disponibili in vari ambiti, dal recovery plan agli interventi post Covid , sulla base di un Piano organico, un progetto globale e corale, che abbracci l’oggi e il futuro e che veda la partecipazione attiva della comunità e soprattutto dei più giovani.

Le parole d’ordine del piano, richiameranno i concetti di basso impatto ambientale, di accoglienza e di sviluppo sostenibile per le attività esistenti e per quelle da realizzare. Questi aspetti devono trovare concretezza anche attraverso un confronto più attivo e concreto con l’Ente Parco, che tutte le passate amministrazioni hanno gestito in modo poco incisivo, generando più vincoli che opportunità.
Il territorio del comune deve essere promosso e fatto conoscere, sia per gli aspetti naturalistici che per le bellezze del Paese. Mauro Blanchi assicura di voler investire come mai fatto prima nel settore dell’accoglienza, dalla mappa e dalla cura dei sentieri a quella delle vie e delle piazze dei nuclei abitati.
In sintesi interventi su più piani che, oltre a migliorare con decisione attività già consolidate, favoriscano lo sviluppo di un’economia utile a promuovere le attività locali, lo sviluppo demografico, il turismo destagionalizzato, rivolto agli amanti delle passeggiate, alle famiglie, agli amanti della natura e dei suoi prodotti.

Se la ricostruzione rappresenta l’opportunità di realizzare opere coerenti con il disegno appena delineato e con lo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, gli abitanti del paese, sopratutto i giovani, saranno i primi destinatari dei progetti ed i promotori del loro potenziale sviluppo. A tale riguardo la futura amministrazione intende sostenere e favorire con forza le persone e imprese locali che vogliono essere protagonisti, ricercando la massima armonia tra interventi pubblici e contributi privati”.
A chiudere la sintesi espositiva ed esplicativa degli obiettivi e degli impegni che il candidato sindaco Mauro Angelo Blanchi e i componenti della sua lista si prefiggono, la rassicurazione che “tutti gli obiettivi  ed impegni  saranno presidiati e tenuti vivi nel corso del mandato, attraverso una partecipazione attiva che restituisca alla piazza quel ruolo di confronto e crescita necessario in una comunità quale quella di Bolognola”.




“Ricostruzione post sismica, ma anche visione e prospettive future”. Sono gli obiettivi di San Severino Futura che, nel tardo pomeriggio di oggi, ha ospitato il vicepresidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo, per parlare di fondi europei, PNNR e potenziali progettualità legate alla città settempedana. “Siamo a buon punto per il post sisma – dice Francesco Borioni, leader della neonata coalizione progressista – per questo è il momento di occuparsi anche della San Severino che verrà. Il futuro del nostro Paese e, di conseguenza, quello delle piccole realtà, è legato a doppio filo alle opportunità che bandi e fondi europei potranno offrire ai piccoli Comuni. Il nostro è un tessuto socio-economico gravemente vessato dal sisma – spiega Borioni –, ma che deve necessariamente guardare oltre la sola ricostruzione fisica. C’è bisogno di attività di rete, collegandoci con enti sovracomunali fino ad arrivare a Bruxelles. È assolutamente necessario”.

Sulla falsariga del modello nazionale, massicciamente rispettato nel caso del centrodestra, anche San Severino ha presentato un’intesa giallo-rossa, con riferimenti diretti al Governo Conte II. La presenza del vicepresidente del Parlamento Europeo, esponente pentastellato, ne è un esempio. La proposta, arrivata in maniera congiunta sia da Castaldo che dalla lista guidata da Borioni, è quella di aprire un “Ufficio Europa”: un nuovo dipartimento legato all’amministrazione comunale, la cui prerogativa è quella di seguire puntualmente bandi europei che l’Unione metterà a disposizione dei Comuni. Una proposta che Fabio Massimo Castaldo giudica “assolutamente necessaria: il PNNR è l’ultimo treno disponibile per riuscire a dimostrare la credibilità del Sistema Italia in seno all’Unione Europea. Con il secondo Governo Conte siamo riusciti a ottenere un nuovo strumento: il debito condiviso. Ora è il momento di agire, sconfiggendo le logiche attendiste e miopi che hanno spesso contraddistinto il nostro Paese. La proposta di un Ufficio Europa era stata fatta anche al sindaco Piermattei, con una mia disponibilità a formare professionalità pronte a quei ruoli – spiega Castaldo –: purtroppo non abbiamo avuto risposta. Ora è il momento di agire”.

“San Severino deve avere un ufficio di questo tipo – prosegue ancora Castaldo, a cui ha poi fatto eco Borioni –, ed è uno dei punti cardine di questa lista. Dovrà essere uno strumento operativo che monitori tutti i bandi lanciati dall'UE, programmando e anticipando le progettualità legate a questi fondi. Ma dovrà essere anche un'interfaccia per il territorio. I cittadini che vogliono investire in questi luoghi devono sapere quali opportunità possono cogliere per trasformare le loro idee in realtà, portando reddito in città. L’Università di Camerino – chiude Castaldo – ha attivato un Master in Europrogettazione con la possibilità, per gli studenti, di attivare contatti privilegiati a Bruxelles. Questo ufficio dovrà rappresentare una risorsa e un metodo di lavoro di riferimento per un'amministrazione che intende guardare al futuro”.

“Il PNNR è l’ultimo vagone dell'ultimo treno per rilanciare il Paese – ha affermato Borioni in chiusura –. Crediamo in questo ‘Ufficio Europa’, è un punto cardine del nostro programma. Siamo pronti a governare con una squadra capace e dai grandi appoggi. Se dovessimo essere eletti, saremo pronti a partire subito. Ci sono tante opportunità, bisogna solo coglierle. Bisogna accelerare in tutti gli ambiti, guardando oltre la sola ricostruzione, che resta comunque fondamentale”.

l.c.
“Accettiamo la sfida di Borioni, siamo pronti al confronto”. Non si è fatta attendere la replica di Tarcisio Antognozzi al guanto di sfida che il candidato sindaco della lista progressista San Severino Futura ha lanciato ai suoi avversari. Un invito a “uscire allo scoperto”, a dibattere pubblicamente davanti alla cittadinanza i temi di maggiore importanza per il futuro della città di San Severino. Immediata la risposta positiva della coalizione del centrodestra unito, pronta al confronto con i progressisti. Poi il rilancio, invitando implicitamente anche Rosa Piermattei, sindaco uscente, a partecipare al tavolo.

“Ho appreso da L’Appennino Camerte di questa proposta – commenta Antognozzi –. Noi di Insieme per San Severino accettiamo volentieri la sfida di Francesco Borioni: c’è necessità di chiarezza e lo vediamo mano a mano che la campagna elettorale procede. Corrono voci imprecise, a volte persino diffamatorie, ed è per questo necessario attivare un dibattito che faccia luce sulle varie questioni. Assem, viabilità, sanità, turismo, sport, ricostruzione, investimenti: non si parla mai di visione strategica in relazione alla città. Noi accogliamo con grande piacere questa proposta – conclude Antognozzi –, e speriamo che il resto dei candidati (Rosa Piermattei, sindaco uscente, ndr) facciano lo stesso. È giusto che i cittadini possano ascoltare le progettualità dalla loro voce, dal vivo, e i loro chiarimenti su tutti gli aspetti nodali della città”.

l.c.
Un dibattito aperto, faccia a faccia, tra i tre candidati sindaco. È la proposta di San Severino Futura, la coalizione progressista guidata da Francesco Borioni. A pochi giorni dalle urne, Borioni rilancia le sue ambizioni, sfidando gli avversari su quello che ha sempre considerato il suo terreno: il confronto aperto. In una nota diramata alla stampa, Francesco Borioni e il suo sodalizio invitano Rosa Piermattei, sindaco uscente e leader di San Severino Cambia, e Tarcisio Antognozzi, candidato sindaco per il centrodestra di Insieme per San Severino, a sedere a un tavolo aperto, davanti alla cittadinanza, per dare voce alle loro posizioni sui temi più spinosi della città.

Nel comunicato si apprende come “gli ultimi giorni, nei quali il contatto e il dialogo con i cittadini si sono fatti più intensi, hanno fatto maturare in noi la convinzione che sia necessario un confronto diretto tra i candidati sindaci e sulle tematiche che interessano più da vicino la nostra comunità – scrivono –. È importante che i diversi punti di vista siano chiariti, rapportati e posti in relazione alle rispettive visioni e valori. Per questo proponiamo un incontro a tre, in cui discutere e fornire proposte e progettualità sulle strategie da mettere in campo per Assem o sul ruolo che si intenderà avere nell'ambito del perfezionamento e della realizzazione della "bretella". I cittadini meritano che sia chiarito anche il disegno di città che i candidati intendono realizzare, loro idea di gestione del verde urbano, in particolar modo della valorizzazione del giardino pubblico Coletti, e degli altri spazi verdi della città. Ultimo, ma non per importanza, come e dove sarà la nuova scuola, fulcro attorno a cui si dispiegherà la vita dei cittadini per decenni a venire.
Siamo certi – concludono – che Rosa Piermattei e Tarcisio Antognozzi non mancheranno di aderire a questo invito, in un'ottica di trasparenza che vada a beneficio di tutti i cittadini”.

l.c.
“Il coraggio di questa amministrazione è stato quello di opporsi alla svendita dell’Assem”. Il sindaco uscente di San Severino Marche, Rosa Piermattei, risponde a Tarcisio Antognozzi nel contesto di una delle vicende più rilevanti del 2021 settempedano. La trattativa per il contratto di rete con la Odoardo Zecca S.p.a che ha spaccato la maggioranza lo scorso gennaio, portando alle dimissioni di Antognozzi come assessore, è ora uno dei temi cardine della campagna elettorale ormai entrata nel vivo.

La Piermattei sottolinea l’importanza della questione che riguarda la municipalizzata, definendola “un fiore all’occhiello della città. L’amministrazione – sottolinea la leader di “San Severino Cambia” – ha la responsabilità della società e delle famiglie che vivono grazie al lavoro che offre. Nel 2030 scadranno le concessioni, mentre entro il 2025 dovremo raggiungere il numero di 25 mila utenze. Ora ne abbiamo 8 mila. È chiaro che bisognerà trovare quanto prima una soluzione. Quella offerta da Antognozzi non era percorribile ed è giusto che la cittadinanza lo abbia saputo nel corso del consiglio comunale dello scorso luglio. Di certo sarà una delle priorità in caso di conferma di questa amministrazione”.

È arrivata la risposta anche all’altro candidato alle amministrative, Francesco Borioni. Il leader progressista ha sottolineato come le decisioni che riguardano temi così importanti debbano “essere affrontate di concerto, coinvolgendo tutti gli attori politici del consiglio e, di riflesso, tutta la cittadinanza”. Rosa Piermattei si è detta “allineata a questa visione, visto che temi come l’Assem non sono legati al breve periodo interessano la città per un arco temporale molto più lungo. L’Assem è una società privata – afferma il sindaco uscente –, il cui ‘proprietario’ è il Comune. Sono d’accordo ancora con Borioni quando dice che la priorità deve essere data ai partner pubblici. A gennaio ci sono state diverse assunzioni a tempo indeterminato: l’azienda sta lavorando molto bene e deve continuare a funzionare con grande serenità da parte dei dipendenti e da parte di tutta la cittadinanza. È nostro dovere difenderla, non svenderla”.

l.c.
“Non condivido assolutamente la gestione che l’amministrazione ha scelto per la vicenda Assem”. Lo confessa Francesco Borioni, candidato sindaco alle elezioni per la lista progressista “San Severino Futura”. L’occhio di chi è stato anche presidente dell’Assem (carica ricoperta da Borioni durante l’amministrazione Martini, ndr), avrebbe “potuto offrire una visione ulteriore, di aiuto per dirimere la questione – sostiene proprio Borioni –. Ritengo che la politica portata avanti dall’amministrazione, al netto degli esiti che si sono visti, sia stata inappropriata. Alcuni temi che riguardano il futuro della città trascendono la dimensione temporale di una legislatura. Credo che un attivo coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari, quindi indirettamente di tutta la cittadinanza, sia la giusta chiave per trovare soluzioni di lungo periodo su tematiche come quella dell’Assem, appunto, ma anche per l’ospedale e la viabilità. Il confronto è la ricetta per ottenere i migliori risultati”.

Poi Borioni entra nello specifico: “Quello che si è visto nella seduta consiliare dello scorso luglio (il dissenso della Piermattei nei confronti della posizione di Antognozzi, culminata nelle indagini portate avanti sugli atti, ndr) è emblematico di come il contratto di rete sia stato gestito male. Personalmente ho una visione diversa da quella di Tarcisio Antognozzi: credo fermamente che la pubblicità della società vada preservata. Prima di coinvolgere i privati cercherei dei contatti con tutte le aziende pubbliche di servizi, anche fuori regione – spiega Borioni –. L’influenza del privato nei servizi di acqua, luce e gas la stiamo già vedendo: in questo momento una parte dell’illuminazione pubblica è in mano a società private. Questo significa che in caso di guasti ci si dovrebbe rivolgere a un numero verde, con tempi di intervento decisamente più lunghi. Noi crediamo in un servizio di prossimità, Assem lo può garantire e la vogliamo preservare. Sarà uno dei primi fascicoli che tratterò, qualora dovessimo essere scelti dai cittadini”.

l.c.
“Dovessimo trionfare alle elezioni, sarò io stesso a riprendere in mano la questione Assem”. Sono parole di Tarcisio Antognozzi che, a pochi giorni dalle urne, parla della questione che a gennaio portò alla spaccatura dell’amministrazione Piermattei e alle sue dimissioni. Antognozzi ha spiegato come la trattativa con la Odoardo Zecca S.p.a., naufragata in dirittura di arrivo, sia stata “un grave errore. Il progetto, se dovessimo avere un esito felice alle elezioni, verrà ripreso esattamente da dove era stato interrotto, cercando di recuperare il tempo perduto – sottolinea il candidato –. Non abbiamo alcuna intenzione di perdere altre opportunità per garantire un futuro alla società. Il blocco delle progettualità legate al contratto di rete è una decisione inappropriata, le cui motivazioni sono inconsistenti. Penso alla questione delle elezioni imminenti, usata come scudo: lo ritengo addirittura offensivo per la città. I motivi tecnici sono invece semplici ripensamenti”.

Poi le precisazioni e le accuse respinte al mittente: “Non voglio svendere l’Assem – spiega il candidato – , ma darle una continuità e un futuro. Il progetto che si è interrotto all’inizio di quest’anno è stato condiviso da tutti i dirigenti dell’azienda, in maniera molto concorde dopo un lavoro e uno studio durato tre anni. Chi governa ha la responsabilità di dare alla società le possibilità di sopravvivere alle sfide del mercato. Ho avuto la sensazione di una vera e propria campagna di diffamazione: si è parlato di interessi privati all’interno della trattativa. Gli atti sono pubblici, la questione si è svolta nella massima trasparenza. Gli attacchi personali – conclude Antognozzi – denotano la scarsità di argomenti per giustificare l’incapacità di portare avanti una scelta coraggiosa”.

l.c.
A meno di venti giorni dalle votazioni che decreteranno il rinnovo del consiglio e della giunta comunale di Muccia, la campagna elettorale può dirsi entrata nel vivo. Risponde con la concretezza, di cose fatte e obiettivi da realizzare il sindaco uscente Mario Baroni che, alla guida della lista “La Torre”, ha scelto di ricandidarsi schierando una squadra compatta che, in parte rinnovata nei nomi, è determinata a lavorare con entusiasmo per portare avanti tante progettualità che sono pronte ad avviarsi a conclusione e forte di un programma teso ad incrementare sempre più le opportunità di sviluppo, turismo, occupazione e garanzia di futuro per le nuove generazioni . “Intraprendo questa campagna elettorale con la massima trasparenza - afferma Baroni-; da un lato c’è il frutto del lavoro sin qui portato avanti, dall’altro ci si proietta su quello che intendiamo fare. A spingermi è in primo luogo la volontà di dare seguito ed apportare crescita al cammino fatto sin qui; mi affiancano in questa nuova avventura persone che già componevano la lista delle precedenti elezioni e nuovi candidati consiglieri che porteranno del valore aggiunto. Davanti a tutto c’è la consapevolezza che tanto è stato fatto e tanto ci sarà da fare- continua Baroni-. Muccia primo paese delle Marche con l' 87,57%  per popolazione sfollata rispetto ai residenti, perciò è facile capire dell’elevato numero di persone che stanno fuori casa. Sono stati 5 anni difficili d'impegno nel sistemare le persone, realizzare  le casette, organizzarci e cercare di fare il possibile, anche nel dare fruibilità ad un territorio che era stato distrutto dal sisma. A complicare e aggravare una situazione già di per sé disagiata è arrivato anche il Covid che ha penalizzato quella socialità già compromessa che il paese aveva cominciato a ritrovare. Sconfiggere questo isolamento delle persone e ricostruire socialità è il tema principale che intendiamo portare avanti di pari passo all’elemento principale del nostro programma, cioè la ricostruzione materiale di Muccia. Tanti su questo fronte i progetti che si stanno per realizzare- sottolinea Baroni-; tra questi la casa di accoglienza per anziani “Vittorio Gili” pronta nel suo progetto definitivo, il teatro Marenco per il quale c’è già la ditta aggiudicataria del progetto così come per Palazzo Spinabello. In programma sono poi la costruzione dell’area camper e di quella di protezione civile nella zona vicina al comune: la realizzazione di 2 appartamenti in località Ralle dove stiamo costruendo anche la strada per iniziare la lottizzazione. Tra gli interventi a cui si sta lavorando ricordo la sistemazione della frana del versante di Costafiore mentre per il movimento sulla strada si sta facendo l’appalto e a breve verrà individuata la ditta esecutrice dei lavori. Tra i punti essenziali anche l’efficientamento energetico della zona industriale di Maddalena di Muccia, il ripristino della centrale in località Castorini con intervento sulla circostante area e la riqualificazione della stazione di ricarica per biciclette elettriche. Questo è quanto potrà avviarsi tra qualche mese con riferimento alle opere principali i cui progetti siamo riusciti a portare avanti - dice Baroni-. Fatto anche il primo passaggio relativo alle perimetrazioni sia di Muccia capoluogo che delle frazioni di Costafiore e Massaprofoglio. Stiamo inoltre facendo un altro tratto di marciapiedi che da Muccia porterà a raggiungere la località Maddalena senza passare sulla nazionale, opera che ci tenevamo molto a completare così da garantire la sicurezza dei pedoni. Tengo a ricordare anche che a Maddalena la ditta Svila ha acquistato dei terreni; il progetto verrà presentato a breve e sarà fonte di opportunità di lavoro e occupazione per i giovani. Sul fronte dello sviluppo e della rete di comunicazioni non va dimenticato che la Pedemontana sta arrivando a Muccia; nonostante si dica che l’arteria non arrivi in paese, c’è già il progetto per lo svincolo e noi abbiamo presentate delle osservazioni alla Società Quadrilatero per fare in modo che l’infrastruttura per Muccia sia portatrice di vantaggi e non di svantaggi. Con riguardo alle politiche giovanili e all’incremento delle attività sportive – continua il candidato della lista “La Torre” - informo dell’imminente realizzazione di un campetto in sintetico; ci occuperemo a breve anche dell’ammodernamento dell’attrezzistica ginnica e della riqualificazione degli spogliatoi del vecchio campo sportivo e, nell’ottica del risparmio, del contestuale efficientamento energetico dell’impiantistica; avremo la costruzione della nuova palestra nell’area sovrastante piazzale Piccioni, grazie al contributo dell’USR al quale va ad aggiungersi una donazione della banca d’Italia. La comunità avrà dunque il vantaggio di veder realizzata una moderna e funzionale struttura, adeguata ad ospitare attività e gare di livello nazionale. Chiaro che quello che la mia lista si propone è di riuscire a portare a termine tutta questa progettualità che è in corso e , gran parte della quale verrà ad essere realizzata a partire da tempi brevissimi e comunque vicini. Così è nell’imminenza per i marciapiedi mentre altri lavori avranno inizio tra un paio di mesi e,altre opere ancora entro la fine del 2021. Ci piacerebbe pertanto dare continuità a tutte queste progettualità che vanno avanti e si stanno per concretizzare. A questo teniamo molto nell’interesse dei cittadini. Altri punti del nostro programma riguardano la ricostruzione della socialità che si è persa- continua Baroni-. Mi preme ricordare anche la donazione di una struttura da parte di Croce Rossa la cui realizzazione purtroppo sta andando un po’ a rilento ma che ci auguriamo superi gli intoppi e venga conclusa. Non essendo noi soggetto appaltante come amministrazione non possiamo infatti influire su tali lavori, né esercitare alcun potere nei confronti della ditta e della direzione lavori. A noi consegneranno solo le chiavi terminate le opere. Quanto all’impiego degli spazi della struttura, oltre alla sala ricreativa polifunzionale, l’intenzione è di destinare alcuni locali agli ambulatori medici tuttora ospitati nei container con grande disagio dei professionisti e della popolazione. Dopo 5 anni occorre restituire dignità alle persone e al lavoro con una sede idonea. Attrezzeremo i locali anche in modo funzionale a svolgere le attività di Centro prelievi e ad accogliere professionisti di vari ambiti specialistici così da garantire ai cittadini la possibilità di essere visitati senza spostarsi dal proprio comune. E dato che la ricostruzione significa cantieri e maestranze al lavoro è chiaro che al primo posto noi mettiamo la sicurezza. Altro punto importante del nostro programma è quello legato al turismo; sotto questo profilo intendiamo dare impulso al ristrutturato Mulino Varano, attuale sede dello Iat ufficio turistico e all’interno del quale intendiamo curare l’allestimento di produzioni tipiche locali offrendo anche supporto alle aziende per la vendita online. Il nostro comune è inoltre zona di passaggio sia dei cammini francescani che lauretani ed è in nostro programma valorizzare e dare impulso ai sentieri del percorso apponendo adeguata segnaletica. Siamo una squadra coesa e volenterosa, determinata a lavorare con impegno per portare avanti tante progettualità, diverse delle quali pronte ad avviarsi a conclusione. Per me è una nuova sfida – conclude Baroni- ma la intraprendo con rinnovato e propositivo entusiasmo; da un lato c’è il frutto del lavoro sin qui portato avanti, dall’altro ci si proietta su quello che intendiamo fare. La parola spetta ora ai cittadini e, saremo felici se vorranno tornare ad accordarci fiducia”.
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