La Regione Marche ha adottato il Piano strategico regionale per la vaccinazione anti Coronavirus. Durante l’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, l’esecutivo ha recepito il Piano strategico nazionale e approvato quello regionale, così come l’accordo con le organizzazioni sindacali di categoria: i medici di medicina generale effettueranno le vaccinazioni nelle strutture residenziali per anziani.

L'assessore Saltamartini ha commentato: "L'accordo con i medici di famiglia per la somministrazione dei vaccini è un ulteriore passo in avanti per potenziare la medicina del territorio, indispensabile per affrontare i prossimi mesi di pandemia".

La campagna di vaccinazione inizierà nel gennaio 2021 e si articolerà in tre fasi. La prima coinvolgerà gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti e il personale delle residenze per anziani e le persone in età avanzata: quasi 180 mila potenziali interessati che potranno vaccinarsi. La seconda fase riguarderà gli over 60, le persone di ogni età con “comorbilità”, gli insegnanti e il personale scolastico, i lavoratori dei servizi essenziali e dei settori a rischio (carceri, luoghi di comunità). La terza e ultima fase sarà riservata alla popolazione rimanente.

Nella prima fase, la somministrazione avverrà direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani (con il coinvolgimento dei medici di medicina generale). I punti di stoccaggio regionali dei vaccini (Hub) sono già stati individuati: sono sette e coincideranno con il punto di somministrazione, oppure fungeranno da smistamento per gli altri presidi. Si stima che i sette Hub potranno vaccinare oltre 40mila persone, utilizzando equipe vaccinali formate da 42 unità di personale sanitario e 43 di supporto.

Nel maceratese, gli Hub di Civitanova Marche e di Camerino prenderanno in carico rispettivamente 4.275 e 4.305 individui. Insieme ai sette Hub regionali, è prevista un’ulteriore articolazione territoriale rispetto ai centri vaccinali già esistenti e normalmente utilizzati dagli utenti. Il Piano prevede anche il monitoraggio degli eventuali effetti avversi, la valutazione della risposta immunitaria indotta dal vaccino e l’avvio di una campagna di informazione nazionale ma supportata a livello regionale.

Red.
Non è entrato nella squadra di governo l'ex sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli ma offrirà il suo impegno sotto un'altra veste all'interno del consiglio regionale: "Dovrei prendere la presidenza della Commissione Bilancio e Cultura - dice ai microfoni di Fabio Ubaldi per Radio C1...inBlu - quindi avrò modo di potermi impegnare e di far valere quelle che sono le prerogative dei nostri territori e le nostre necessità".

Il consigliere eletto con la Lega e che aveva preso gran parte dei voti della zona dell'entroterra rassicura così i suoi elettori e tutti gli abitanti dell'entroterra che, non appena vista la giunta, hanno storto il naso nel constatare la mancanza di un 'rappresentante della montagna' in giunta: "Il fatto che io non abbia ricevuto la nomina di assessore - prosegue marinelli - non significa che mi tirerò indietro o che non porterò avanti le iniziative e le esigenze del nostro territorio. Vorrei rassicurare tutti coloro che mi hanno dato fiducia: sono tantissimi, li ringrazio e sarò a loro disposizione per recepire le esigenze. Mi auguro di portare avanti con Giancluca Pasqui e Mirella Battistoni le richieste  del nostro terrirotio".

GS

Nonostante il grande consenso ottenuto in termini di voti, Renzo Marinelli e Gianluca Pasqui, rappresentanti della zona montana della provincia di Macerata, restano fuori nell'elenco degli assessori.
Faranno parte dalla Giunta regionale con altri incarichi. 


Anticipati da una nota del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, ripresa anche dall'agenzia Ansa, i nomi dei componenti il nuovo governo della regione, con il Governatore Francesco Acquaroli che tiene per sè le deleghe alle politiche europee, con l'importante questione relativa al Recovery fund, e al turismo.

Della Giunta fanno parte Mirco Carloni (Lega), vice presidente con delega alle Attività produttive e all'Agricoltura, Francesco Baldelli (Fdi), che si occuperà di Infrastrutture e Lavori Pubblici, mentre Stefano Aguzzi, eletto in quota Forza Italia, sarà assessore esterno ad Ambiente, Lavoro e Formazione. Filippo Saltamartini, ex sindaco di Cingoli, sarà il nuovo assessore alla Sanità, mentre di Cultura e Sport si occuperà la deputata leghista Giorgia Latini, che lascerà Montecitorio. Infine l'ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli (Fdi) avrà le deleghe al Bilancio e alla ricostruzione post sisma.

Ad occupare la poltrona di presidente del Consiglio regionale sarà l'esponente Udc Dino Latini.
   


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È in programma per questo pomeriggio alle 16.30 la conferenza stampa di presentazione della nuova giunta regionale.
Intanto, dopo le polemiche sollevate dal gruppo Dipende da Noi in merito alla parità di genere, un commento sulle ipotesi dei nuovi assessori arriva anche dal segretario regionale del Partito democratico, Giovanni Gostoli.
"Pare - commenta - che i partiti della destra hanno raggiunto l’accordo nei palazzi romani.
È uno schiaffo alle donne marchigiane la nuova Giunta regionale - denuncia - : solo una su sette. Le Marche tornano indietro, anziché andare avanti - dice Gostoli - Proprio quando la parità di genere che è motore di sviluppo può diventare un obiettivo del Recovery Fund. Una visione coraggiosa e innovativa sarà quella di aumentare la presenza delle donne nel mondo del lavoro, investendo nelle infrastrutture sociali e nei servizi per l’infanzia, sostenendo l’imprenditoria femminile, promovendo la parità salariale e contrastando ogni forma di discriminazione. Anche per questa ragione è importante favorire la partecipazione delle donne nella vita democratica delle istituzioni. Oggi è una brutta giornata per le Marche”, conclude il segretario regionale Pd".

GS

 

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore agli Enti Locali Fabrizio Cesetti, ha deliberato di presentare al Consiglio regionale una proposta di legge per l’incorporazione del Comune di Acquacanina, in provincia di Macerata, nel Comune di Fiastra, a decorrere dal primo gennaio 2017. “Dall’incorporazione, chiesta dai Comuni stessi per una semplificazione organizzativa, deriveranno un miglioramento dell’efficienza dei servizi e maggiori opportunità di accesso ai contributi pubblici che potranno essere destinati ad investimenti per lo sviluppo sociale ed economico delle collettività locali” sottolinea l’assessore Cesetti. Proprio per promuovere la riduzione della frammentazione organizzativa, l’attuale legislazione prevede molteplici misure premiali in termini di contributi finanziari, deroghe ai vincoli di pareggio di bilancio e priorità nell’assegnazione di risorse economiche previste per i Comuni in caso di incorporazioni.

L’istituto della fusione per incorporazione di Comuni (secondo la legge 56/2014) prevede che il Comune incorporante mantenga la propria personalità giuridica e i propri organi mentre decadono gli organi del Comune incorporato. Tuttavia, lo Statuto del Comune di Fiastra prevede l’istituzione del Municipio di Acquacanina disciplinandone l’organizzazione e le funzioni anche attraverso organi eletti a suffragio universale diretto.  

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