La Cabina di coordinamento sisma, presieduta dal Commissario Guido Castelli, ha raggiunto l’intesa sull’Ordinanza speciale in deroga che regolerà la cantierizzazione del centro storico di Camerino.

L’Ordinanza, molto attesa per sbloccare la ricostruzione di uno dei centri storici più pregiati e danneggiati del cratere sismico, fa riferimento al Piano straordinario di ricostruzione approvato dal Comune e prevede l’istituzione dello specifico Ufficio di coordinamento cantierizzazioni. Quest’ultimo dovrà garantire il rispetto delle tempistiche e il buon avanzamento dei complessi lavori di ricostruzione del centro cittadino che sarà, nei fatti, gestito come un unico grande cantiere.

“Solo attraverso un coordinamento sinergico tra Struttura commissariale, Regione Marche, Ufficio speciale per la ricostruzione e Comune, possiamo dire oggi di avere dato una risposta concreta per superare la fase di stallo nella ricostruzione di Camerino, superando una situazione che ledeva tutta la comunità - dichiara il Commissario Castelli -. Parliamo di una realtà di particolare valenza in virtù, anche ma non solo, della bellezza del suo centro storico e della presenza di una delle più antiche università d'Italia. Questa Ordinanza è un provvedimento innovativo e coraggioso, nato dalla volontà di ascoltare quotidianamente i problemi concreti della ricostruzione che ha visto il Presidente Acquaroli dare un contributo decisivo. Non possiamo più permetterci rallentamenti o incertezze nel restituire vitalità e dignità a uno dei punti di riferimento del nostro Appennino centrale. Camerino è stata concepita come un unico, grande, cantiere perché il suo centro rappresenta un valore che vogliamo far tornare a far pulsare”.

Il quadro dei danni - Camerino ha subito 1,2 miliardi di danni a causa nelle scosse del 26 e 30 ottobre 2016, di cui 896 milioni di euro riferibili alla sola edilizia privata. Relativamente ai lavori necessari da realizzare, Camerino è il secondo comune più danneggiato dell’intero cratere e il primo delle Marche.

Centro storico - La zona rossa del centro storico, prima di alcuni interventi di messa in sicurezza che ne hanno ridotto l’estensione, era la più ampia dell’intero cratere sismico. Si fa riferimento, infatti, a una superficie di oltre 163mila metri quadri, edificata per oltre la metà. Nel centro storico della città ducale ci sono 371 edifici, di cui solo 41 ancora agibili mentre i restanti registrano quasi tutti danni gravi. Relativamente all'edilizia pubblica, sono presenti gli edifici del Comune, della Provincia, dell’Arcidiocesi, dell’Università, mentre la maggior percentuale degli edifici (circa il 62%) sono di privati.

Il problema della viabilità - Il centro storico di Camerino ha un impianto medievale, con due sole possibilità di accesso a mezzi di grandi dimensioni. Le vie sono dunque per lo più strette e vi sono poche aree disponibili per stoccare i materiali dei cantieri. Inoltre, gli edifici, nonostante i gravi danni all’interno, hanno fatto registrare un numero ridotto di crolli e gli interventi di demolizione e ricostruzione vanno quindi impostati tenendo conto dell’ampiezza limitata della viabilità e del progredire, nel tempo, degli altri lavori nei palazzi vicini. Una complessità di cantierizzazione inedita e di difficile soluzione che aveva determinato una situazione di semi-stallo della ricostruzione, fatta eccezione per pochissimi interventi.

La soluzione dell’Ordinanza speciale - L'Ordinanza ha definito gli strumenti e l'operatività per l'attuazione del Psr, frutto dell'accurato, meticoloso, lavoro svolto dal Comune, che per la sua definizione si è confrontato anche con i cittadini del centro storico. In particolare, l’Ordinanza indica nel Comune il Coordinatore della ricostruzione del centro storico: sarà quindi l’amministrazione a costituire l’Ufficio di coordinamento cantierizzazioni, composto da personale comunale e da eventuali esperti individuati dalla Struttura Commissariale e dall’USR Marche. Il Comune potrà inoltre esercitare il potere sostitutivo nel caso di inerzia da parte dei privati. In questo modo si eviterà che, all’interno del centro storico, alcuni edifici non vengano ricostruiti.

Nessun ritardo per chi vuole presentare i progetti - Il centro storico sarà gestito come un unico grande cantiere, in modo da installare in modo ragionato i mezzi e le aree di stoccaggio. Questo comporterà la partenza a scaglioni delle varie aree, secondo un cronoprogramma a cura del Comune ma che in ogni caso non impedirà ai proprietari delle case di presentare il proprio progetto di ricostruzione. Il fatto di avere casa in un’area del centro piuttosto che in un’altra non dovrà dunque limitare la redazione e la presentazione dei progetti.

L’Ordinanza per l’Hotel Roma e Vallicelle - La Cabina di coordinamento ha anche assegnato ulteriori 3,8 milioni di euro per due interventi di particolare rilevanza per la comunità. Il primo, nel centro storico, riguarda la demolizione con indagine archeologica Presidenza del Consiglio dei Ministri Il Commissario Straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 dell’Hotel Roma, finalizzata a valutare i successivi piani di ricostruzione alla luce degli esiti degli scavi. L’Ordinanza imposta anche la soluzione per la ricostruzione di Vallicelle, il quartiere più popoloso di Camerino prima del sisma. Fino a oggi non si era potuto procedere con progettazioni e lavori a causa dei problemi dovuti alla presenza dell’elettrodotto Terna. Viene ora invece finanziato l’interramento dell’elettrodotto, il che consentirà a cento famiglie, che al momento vivono nelle Sae o in affitto grazie al Contributo di autonoma sistemazione, di avviare le progettazioni per la ricostruzione. I lavori potranno avvenire nelle more della tempistica necessaria per l’interramento.
Presentata nel dettaglio all'Auditorium dell'Accademia della Musica l'Ordinanza Speciale Camerino, il provvedimento emanato dalla struttura commissariale che prevede circa 18 milioni di euro per la ricostruzione pubblica nella città ducale, presenti il Commissario Straordinario Giovanni Legnini, il vice commissario alla ricostruzione Gianluca Loffredo, il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui in rappresentanza della regione, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il consigliere comunale con delega alla ricostruzione Luca Marassi, che ha illustrato alcuni dati tecnici e quali saranno gli interventi e gli edifici interessati dall’Ordinanza, l'arcivescovo Francesco Massara, il prorettore vicario di Unicam Graziano Leoni.

"Bisogna creare tutte le condizioni per fare in modo che i cittadini possano ricostruire le proprie case - ha sottolineato il commissario Legnini - Abbiamo cercato con le ordinanze di provvedere a tutto quanto necessario, anche se a volte si presentano ostacoli materiali imprevisti, ma con questa importante ordinanza che si aggiunge a quella dell'università di Camerino e agli altri interventi della diocesi, provvediamo anche ad autorizzare due importanti demolizioni, quella dell'ex scuola Betti e del palazzo del tribunale. Ora è necessario che ciascuno faccia la propria parte".

A sottolineare l'importanza del gioco di squadra e dell'operare in rete il sindaco Sandro Sborgia. "Ritengo sia fondamentale - ha dichiarato - e questa occasione ha dimostrato quanto sia importante lavorare in sintonia, in armonia, condividere gli stessi obiettivi. L'interesse è quello di far sì che questa città torni ad essere abitata e l'obiettivo è quello di fare in fretta per poter restituire la città ai cittadini".

"Le ordinanze sono sicuramente speciali, nel vero senso della parola, perchè hanno snellito la normativa sulla ricostruzione, ma dobbiamo guardare anche alla praticità - il forte richiama dell'arcivescovo Francesco Massara - Uno dei problemi impellenti è quello dello smaltimento delle macerie per le quali mancano siti idonei. Se non si trovano questi siti la ricostruzione rischia di ingolfarsi. Per questo invito la regione e gli altri enti responsabili a risolvere questo problema altrimenti la ricostruzione rischia di bloccarsi".

"E' davvero una giornata di festa - così il consigliere regionale Gianluca Pasqui - perchè possiamo finalmente dire che la ricostruzione prende il via. E prende il via con un percorso burocratico decisamente più agile di quelli ipotizzati in passato. Il grosso merito di questo cambio di passo deciso va certamente al commissario straordinario Giovanni Legnini e al nuovo governo regionale delle Marche. A queste prime ordinanze speciali ne seguiranno presto altre e da parte dell'amministrazione regionale c'è la ferma volontà di ascoltare ogni singola voce del territorio per poter individuare insieme quelle che possono essere le priorità o le maggiori criticità".

f.u.
Giornata importante per la città ducale. Nel primo pomeriggio odierno viene infatti firmata l'ordinanza  speciale Camerino. Dal governo circa 18 milioni di euro per gli interventi più urgenti e importanti che l'ammnistrazione ha individuato nel PSR.  

"L'ordinanza straordinaria Camerino - afferma il sindaco Sandro Sborgia- sarà portata nel primo pomeriggio di oggi all'interno della cabina di regia per ottenere l'intesa tra il commissario straordinario e la regione Marche e gli altri attori parte della cabina di regia; a quel punto sarà firmata  dal commissario ed è da quel momento che potrà diventare operativa.
Attendiamo quindi la registrazione dell'intesa sull'ordinanza e poi comunque esulteremo. La seconda considerazione che mi preme fare- aggiunge il sindaco- è che con l'ordinarnza straordinaria raggiungiamo un obiettivo  importantissimo;  si tratta di un lavoro fatto dall'amministrazione comunale che ha redatto e indicato quali fossero gli immobili sui quali procedere in via prioritaria  e pertanto si tratta di quelle situazioni che abbiamo già indicato all'interno del programma straordinario per la ricostruzione; sottolineo inoltre che è stato sempre il comune di Camerino a richiedere al commissario straordinario di agire con i poteri in deroga segnalando quali fossero le deroghe che l'ammnistrazione comunale ha chiesto per poter fare gli interventi. 
Un lavoro che è stato fatto da tutta l'amministrazione comunale e- continua Sborgia- non posso non rivolgere un forte ringraziamento soprattutto a quanti hanno collaborato con l'amministrazione a titolo gratuito; tra queste figure non  posso non ricordare l'ingegnere Michele Pierri, già responsabile dell'osservatorio sui lavori pubblici che ci ha supportato e ha svolto la sua operra completamente a titolo gratuito, senza pensarci un attimo a rendersi disponibile per darci una mano, in particolare per quello che riguardava la normativa sugli appalti.  Il grazie va esteso all'architetto Michele Tromboni che collabora anche lui con l'amministrazione a titolo gratuito, al Commissario  Legnini, al subcommissario Loffredo, alla professoressa  Valentina Sessa  e alla dottoressa Nicotra della struttura commissariale, insieme alle quali abbiamo  avviato questo lavoro e  portato a termine la stesura di quella che l'ordinanza.e in modo particolare del suo contenuto.
All'interno di questo provvedimento speciale sono tra l'altro previsti fondi per la ristrutturazione del palazzo ex sede di Banca Marche, quindi in certo qual modo possiamo rassicurare  tutta la minoranza e quanti avevano sollevato delle polemiche in ordine ai fondii per la sistemazione quell'edificio. In questa ordinanza - prosegue il sindaco- sono previsti dunque anche finanziamenti per la ristrutturazione del Palazzo Banca Marche che è stato acquisito dal comune per la simbolica cifra di 50000 euro. Siamo dunque felici di annunciare che c'è anche questo qualcosa in più che va ad aggiungersi  agli interventi riferiti al Palazzo del  comune,  al Teatro Marchetti, al parcheggio meccanizzato, alle demolizioni del tribunale e della scuola Betti e inoltre per alla ristrutturazione degli immobili dell'ex Convento e del Mastio che si trovano alla Rocca Borgesca. 
Credo che sia un altro ottimo risultato che portiamo a casa per la nostra città dove, tra università e comune, stiamo vivendo solo la prima fase di un percorso al quale seguirà la seconda parte. Siamo quasi a 60 milioni di euro che verranno  investiti per la ricostruzione degli edifici pubblici della città. Penso che sia un momento fondamentale, perché testimonia di quanto lavoro è stato compiuto e, senza il quale non avremmo potuto fare nulla. 
Preciso anche che proprio questa mattina, l'assessore al bilancio e vice sindaco Jajajani e il responsabile dell'ufficio ragioneria hanno sottoscritto l'atto nortarile attraverso  il quale il comune acquisisce la proprietà dell'immobile già sede di Banca Marche.
Una  coincidenza di eventi che dunque ci rende ancora più orgogliosi e felici del lavoro in corso- conclude Sandro Sborgia-. Crredo che siamo sulla buona strada e ne sono  contento. Di certo non si tratta di un punto d'arrivo ma di un punto dal quale iniziare la vera e propria attività di ricostruzione che fino a qui abbiamo tanto sperato partisse". 

c.c.

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