Tutti negativi i tamponi effettuati su pazienti e personale della Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche. L’imponente screening, che ha interessato 85 ospiti e più di 50 operatori, ha fatto tirare un sospiro di sollievo visto che l’Azienda pubblica di servizi alla persona è stata sempre, anche in piena emergenza, una struttura Covid free, distinguendosi addirittura a livello regionale.

A comunicare l’esito dell’attività di controllo su nonnini e nonnine, ma anche sul personale medico, infermieristico, sulle assistente e sul personale amministrativo e tecnico; è stato il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha voluto ringraziare pubblicamente “il personale per la dedizione e la disponibilità dimostrate nello svolgimento di un delicato e impegnativo lavoro in questa difficile situazione ma anche il Consiglio di amministrazione, la presidente Teresa Traversa, la direttrice, Laura Taccari, e il coordinatore, Mauro Marcantonelli, per le decisioni adottate e per lo straordinario impegno profuso per la tutela della salute delle persone ospitate, patrimonio della nostra comunità, e dei dipendenti tutti”.

Un ringraziamento ulteriore è poi andato dal sindaco “anche alle famiglie e agli ospiti della struttura che, consapevoli delle gravi difficoltà del momento, hanno dimostrato grandissima collaborazione e senso civico accettando i comprensibili sacrifici imposti dalla pandemia con restrizioni alle visite e ai contatti”.
g.g.

Da sabato 23 maggio un altro passo verso il ritorno alla normalità a San Severino Marche. Dopo la pausa forzata dettata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, le bancarelle degli ambulanti torneranno in piazza Del Popolo per il tradizionale mercato settimanale del sabato. Resteranno in zona stazione, invece, gli ambulanti di generi alimentari e ortofrutticoli, i produttori agricoli assegnatari di posteggi in forma permanente e i partecipanti all’iniziativa “Campagna Amica” di Coldiretti. Per questi il mercato continuerà, infatti, nel parcheggio lato ovest della stazione ferroviaria e, in parte, su piazzale Don Minzoni. Il ritorno degli ambulanti in piazza Del Popolo sarà accompagnato sempre dall’osservanza di regole ben precise già disposte dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, d’intesa con la Polizia Locale. L’accesso al mercato sarà consentito solo a chi risulterà munito di mascherina protettiva che a San Severino Marche è obbligatoria per tutti nei luoghi pubblici, anche all’aperto, negli esercizi commerciali, negli uffici pubblici, negli uffici postali, nelle banche e in ogni altro luogo, anche al chiuso, nel quale sia previsto l’accesso generalizzato di persone. Tutti saranno invitati a rispettare, anche in occasione del mercato, le distanze interpersonali di almeno 1 metro e l’invito a evitare ogni tipo di assembramento. Per garantire il distanziamento sociale presteranno servizio tra le bancarelle gli agenti della Polizia Locale e i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
g.g.
Unita a diverse piazze d’Italia anche Piazza del Popolo, luogo simbolo di San Severino Marche, coinvolta nell’iniziativa “Assaggi di Meeting”, per la terza edizione dell’evento di raccolta fondi in favore del Meeting tra i Popoli di Rimini.  L’appuntamento, in programma per il pomeriggio di sabato 23 maggio, coinvolgerà in prima persona il sindaco, Rosa Piermattei, che si ritroverà insieme a tanti altri protagonisti in una grande piazza digitale viste le misure di contenimento imposte dall’emergenza sanitaria da Covid19. L’evento permetterà di scoprire la nuova edizione del Meeting e sostenere la costruzione dello stesso grazie al buon vino, che è il simbolo dell’iniziativa. “Abbiamo pensato di aderire alla ricorrente iniziativa che ormai da tanti anni il Meeting realizza in preparazione dell’evento di Rimini – così Claudio Sgrò del Centro Culturale “Andrej Tarkovskij” – che abbina a questo approccio di conoscenza sul Meeting dei buoni vini italiani. Nel nostro caso abbiamo optato per un Verdicchio di Matelica, il “Vernale” annata 2018, che veicoliamo on line insieme alla promozione del Meeting 2020. La nostra piazza di San Severino – continua Sgrò – assume un duplice significato, unendo all’emergenza Coronavirus anche quella del terremoto del 2016 che ha devastato il nostro territorio. Sarà un’occasione per mettere in risalto il nostro territorio cercando di far fronte attraverso queste iniziative culturali alla nuova e vecchia emergenza utilizzandole anche come strumento di rinascita”.

f.u.
Prove di ritorno alla normalità anche prima della data di lunedì 4 maggio. A San Severino e Camerino è stato, infatti, riattivato il mercato settimanale, sia pure limitatamente alla vendita di generi alimentari e ortofrutticoli. Regole comunque stringenti sia per quanto riguarda il rispetto delle distanze di sicurezza sia per quanto concerne l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, mascherine e guanti, da parte di venditori e clienti. A San Severino, dove le bancarelle sono state trasferite al piazzale sud ovest della stazione ferroviaria, alle operazioni di riapertura hanno assistito il sindaco Rosa Piermattei e l’assessore alle attività produttive Jacopo Orlandani, insieme al comandante della polizia locale Marco Gatti, con agenti di polizia locale e volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri a controllare l’osservanza delle norme.

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 “Nonostante il tempo sia stato poco clemente – le parole del sindaco Piermattei – c’è stata una discreta affluenza. Era un inizio e ho visto con piacere che sia gli ambulanti presenti sia la popolazione sono stati molto ligi a quanto avevamo richiesto”.

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Presenza di agenti della polizia municipale anche a Camerino
, con le bancarelle poste nell’area del quartiere Vallicelle e l’ulteriore accorgimento di una specifica segnaletica a terra finalizzata a distanziare i clienti dal banco e fra di loro. Un primo, ma significativo passo in avanti verso il graduale ritorno alla normalità dopo un lungo periodo di quarantena che difficilmente potrà essere dimenticato.

f.u.

Se n'è andato all'età di 98 anni don Luigi Angeloni, il sacerdote più anziano dell'arcidiocesi di Camerino-San Severino. A strapparlo dall'affetto dei suoi cari è stato il Coronavirus. Era ricoverato al Covid Hospital di Civitanova. Già parroco di Parolito, è la terza vittima settempedana di questo dramma. Da tempo le sue condizioni di salute non erano buone ma fino a pochi giorni fa era rimasto in casa dove era accudito. Poi le sue condizioni si sono aggravate ed è stato necessario il trasferimento in ospedale. 

“Partecipiamo a questo grave lutto che è tornato a colpire la nostra comunità - sottolinea il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei - Esprimo vicinanza alla famiglia e alla comunità religiosa cittadina”.
g.g.



Cancellato dai radar della gestione dell'emendamento epidemiologica l'ospedale di San Severino. Una dimenticanza? Oppure una risposta alle denunce in merito a ciò che non andava? Chi lo sa, sta di fatto che prima era stato individuato come unico presidio no-Covid della provincia, vi sono stati trasferiti tanti pazienti e due dei quali da Civitanova e risultati persino positivi, un medico e un altro operatore sono stati contagiati, sono stati promessi tamponi su tutto il personale mai fatti e ora? 
L’ospedale è sparito dalla cartina geopolitica della Regione - denuncia il primo cittadino -. Adesso qualcuno dovrà darmi una spiegazione”.
Piermattei si affida a una nota per “denunciare i contenuti di ben due Delibere regionali, la 272 del 9 marzo e la 320 del 12 marzo. A distanza di pochi giorni, ma con la stessa disattenzione - spiega - si è messo mano al Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il risultato? Come sempre un disastro. Il responsabile del procedimento prima, e i firmatari poi, ammesso che abbiano compreso cosa stavano avallando, hanno dato il via libera a quella che doveva essere, almeno sulla carta, una risposta all’emergenza pandemica".
Invece, nero su bianco, la Regione trasforma tutti gli ospedali distinguendoli in Covid-Hospital e in strutture No-Covid dimenticano il “Bartolomeo Eustachio”. "Il nostro nosocomio scompare da ogni mappa e da ogni riorganizzazione. Credo che qualcuno dovrebbe far pace con sé stesso. Dalla Regione, dalla direzione dell’Asur Marche, dalla direzione dell’Area Vasta 3, continuo a ricevere risposte alle mie incalzanti domande quotidiane in cui leggo che l’ospedale civile cittadino è un No-Covid Hospital ma nel Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica, e in particolare nella Delibera 320, lo stesso ospedale non trova né dignità né ruolo.

L’atteggiamento di questi signori -
prosegue il sindaco Piermattei - offende e preoccupa visto che le nostre comunità stanno pagando un prezzo altissimo. Abbiamo medici e infermieri che si sono ammalati di Covid-19 e che oggi sono costretti a letto dopo aver prestato servizio oltre le proprie forze in corsia". Anche il sindaco, come noi, si chiede se si tratti di una dimenticanza o di una scelta ben precisa che si temeva da tempo, cioè "cancellare il nostro ospedale dalla lista degli ospedali delle Marche.
Eppure del “Bartolomeo Eustachio” ci si ricorda quando serve trasferire pazienti da altre strutture. Proprio come è successo due settimane fa quando sono giunti da Civitanova sei positivi riportati indietro solo dopo aver provocato un focolaio tra i sanitari. Nessuno si è preoccupato, prima di fare tutto questo, di attivare un triage all’ingresso del Punto di primo intervento. Nessuno si preoccupa di fornire risposta alla richiesta di riattivare il Pronto Soccorso che andrebbe a servire non solo la nostra città ma tutta la Val Potenza e gran parte dell’entroterra visto che ci sono comunità che ormai hanno un ospedale a 70 chilometri di distanza. La direzione Asur si è ricordata di noi, eppure, quando ci ha comunicato che il nostro presidio sarebbe stato No-Covid19 per trasferirvi tutti i malati di Medicina e Cardiologia da Camerino, Macerata, Civitanova ed, eventualmente, da altri centri. E’ stato compiuto un atto che non si poteva compiere? O ci si è resi protagonisti dell’ennesima gaffe in sanità? Attendo, fiduciosa, risposta”
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g.g.
San Severino si sveglia con una triste notizia. Ad annunciarla è proprio il sindaco, Rosa Piermattei: “Stiamo vivendo le ore più dolorose in questo momento così difficile per tutti, ma mai mi sarei aspettata di dover dare la notizia del primo decesso per Coronavirus anche nella nostra città”.

Il primo cittadino si stringe così al dolore dei familiari di un pensionato di 70 anni, con patologie pregresse, deceduto ieri al Covid Hospital di Civitanova Marche, dove era stato ricoverato dopo essere risultato positivo al contagio ed essere stato trasferito qui dall’ospedale di Macerata.

"Era il caso più grave dei tre settempedani positivi al Covid-19 - si legge nella nota del Comune - , che diventano due, nell’elenco aggiornato proprio nelle scorse ore dal Gores regionale e inviato dalla Prefettura di Macerata al sindaco Piermattei".

"In città abbiamo anche 27 persone in quarantena - precisa Piermattei - . Il numero di queste ultime, fino a pochi giorni fa fermo a 17, è cresciuto considerevolmente ma non bisogna spaventarsi per questo numero perché in esso rientrano molti familiari di chi era in quarantena e molti concittadini, tra cui alcuni imprenditori, rientrati a casa da Paesi stranieri dove è arrivata, come in Italia, la pandemia. I nostri concittadini sono in isolamento domiciliare fiduciario e per alcuni la permanenza a casa scadrà proprio in queste ore. Per i due pazienti positivi, invece, non si è mai reso necessario il ricovero in una struttura ospedaliera ma sono state attivate, da parte dell’Asur, le procedure previste per l’assistenza sanitaria domiciliare. E’ veramente una giornata triste quella di oggi - commenta il primo cittadino settempedano ricordando ancora chi non ce l’ha fatta - Conoscevo la vittima, una persona stimata e molto ben voluta che si era data molto da fare nel volontariato e per la nostra comunità. Lascia in noi tutti, e nella sua famiglia, un caro e grande ricordo”.

GS
Anche San Severino ha i primi due casi di Coronavirus. Ad annunciarlo è il primo cittadino, Rosa Piermattei, ai microfoni di Radio C1...inBlu: "Abbiamo, questa mattina, ricevuto la comunicazione dalla Prefettura - dice - . Sono due i casi positivi nella nostra città. Si tratta di persone che sono a casa da diversi giorni e di conseguenza anche i loro familiari sono in isolamento fiduciario. In totale, oggi, in quarantena a San Severino abbiamo 14 persone.
Devo dire che ad oggi non sono molto preoccupata, perchè se i cittadini rispondono alle attenzioni che vengono richieste ce lo possiamo fare. Bisogna uscire il meno possibile da casa, evitare ogni tipo di assembramento. Capisco che le belle giornate appena passate ci invitavano ad uscire, ma non bisogna farlo. Noi abbiamo attivato il COC da giorni e anche due numeri di emergenza: uno attraverso la Protezione Civile per la consegna dei beni di prima necessità e l'altro per rispondere alle domande dei cittadini.
La Protezione Civile consegna le medicine agli anziani. La nostra disponibilità è massima - conclude - , ma chiedo di restare chiusi in casa".

Giulia Sancricca
Dopo l'ordinanza regionale anche i Comuni corrono ai ripari. A San Severino, l'invito dell’azienda pubblica dei servizi alla persona è di limitare le visite agli anziani ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche. La direzione, nei giorni scorsi, aveva già affisso cartelli che vietano invece categoricamente l’ingresso a tutti i soggetti che siano stati in visita, nelle ultime settimane, nelle zone più a rischio Covid-19.

“Abbiamo alzato il livello di guardia in una struttura che ospita soggetti anziani e fragili, i più colpiti da questa emergenza - sottolinea la presidente della struttura, Teresa Traversa -  Ai familiari dei nostri ospiti abbiamo chiesto di limitare un po’ le visite trovando subito grande comprensione visto il momento che tutti stiamo vivendo. Le nostre limitazioni e i nostri inviti sono un po’ più decisi per le persone che vengono da fuori e che non hanno magari un legame diretto con i nostri ospiti, è il caso di amici o conoscenti. A loro chiediamo proprio di evitare prudenzialmente l’ingresso in struttura fino a data da destinarsi. All’interno, comunque, le attività per i nostri ospiti si svolgono con la più assoluta normalità e senza disagi o disservizi di sorta”.

Intanto, nei vari piani del grande stabile che accoglie in tutto una novantina di persone, sono stati sistemati appositi dispenser in gel per la pulizia delle mani mentre i carrelli del personale di servizio e delle pulizie sono stati tutti dotati di specifici disinfettanti per superfici.

Anche ai fornitori esterni è stato raccomandato un percorso per evitare il contatto diretto con gli ospiti e con gran parte del personale che è stato invitato ad applicare le misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e invitato, qualora si ravvisino i primi sintomi di tosse o raffreddore, a restare a casa.

Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, tramite la presidenza e la direzione della struttura ha fatto sentire la vicinanza delle istituzioni agli ospiti della Casa di riposo in queste stesse ore cercando di tranquillizzarli.

GS

Intervalliva. Zura e Cruciani illustrano i passaggi che hanno portato al finanziamento di 98milioni di euro. I 5 Stelle di San Severino e Tolentino, con in testa Mauro Coltorti, rispondo: "Venerdì sera, nella riunione per discutere il progetto, sapendo che il progetto alternativo proposto dal Movimento costa molto di meno ed è tecnicamente inappuntabile, il sindaco Pezzanesi ha ribadito la necessità che i costi non lievitino, preoccupato che all’imbocco Nord della galleria c’è una frana (nel progetto presentato da Zura e Cruciani, ndr)". Per i grillini questo è un coup de téathre visto che fin ora il sindaco tolentinate si era detto assolutamente contrario al progetto alternativo. Poi una critica a quanto affermato nel corso della conferenza dall'ingegnere Cruciani: "Abbiamo appreso che se in Italia si dovesse stare attenti ai rischi idrogeologici non si costruirebbe più nulla. Capito? Il messaggio è chiaro: tanti saluti alla sicurezza, l’importante è che si costruisca dove, come e quando lo dice lui. In pieno stile centrodestra italiano. E invece no - incalza Coltorti -. Qui c’è un progetto più sicuro e meno costoso che potrebbe essere preso in considerazione, ma che per mere questioni di tifoseria politica e di chissà quali interessi economici non lo è". Secondo Coltorti il progetto attualmente finanziato non prevederebbe gli interventi di bonifica della grande frana sopracitata, che farebbe comunque lievitare i costi oltre la disponibilità finanziaria.
"Il progetto messo in campo da noi costa la metà - dice - anche prevedendo un aumento dei costi di progetto si rimarrebbe comunque all'interno del budget a disposizione. Inoltre per la procedura di Valutazione di impatto ambientale si devono individuare eventuali soluzioni alternative, che se sono già note, andrebbero certamente valutate fin da subito. Se il nuovo progetto è migliore credo il CIPE non avrà alcun problema ad approvarlo, al contrario di quanto va sostenendo Zura Puntaroni della Lega. D’altra parte, se la Corte dei Conti comprende che c'è una soluzione tecnica che costa la metà, difficilmente si girerebbe dall’altra parte. Infine, da presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato è mio dovere guardare a qualsiasi opera infrastrutturale che riguardi l’Italia, da Ragusa salendo fino a Bolzano. L’intervalliva serve - conclude - e lavoreremo perché prevalga un progetto che è indubbiamente migliore di quello pensato in origine”.

g.g.

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