Lo scorso 12 novembre presso la sede di Milano dell’ADI Design Museum in Piazza Compasso d’Oro,  si è tenuta la seconda presentazione pubblica del progetto di ricerca industriale “S.A.F.E.Design sostenibile di sistemi di arredo intelligenti con funzione salva-vita durante eventi sismici”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca nell’ambito Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014–2020 e che vede l’Università di Camerino come capofila di un partenariato composto da altri due Atenei ed enti ed aziende del settore.

Il progetto, di cui è responsabile la prof.ssa Lucia Pietroni della Scuola di Architettura e Design di Unicam con sede ad Ascoli Piceno, ha studiato, sviluppato e realizzato soluzioni innovative, concrete ed efficaci, in risposta alla crescente domanda sociale di sicurezza nella vita quotidiana, emersa con forza in seguito ai recenti eventi sismici che hanno colpito le regioni del Centro Italia, integrando conoscenze e competenze tecnico-scientifiche, differenti e complementari, quali quelle del Design, dell’Ingegneria Strutturale, dell’Informatica e della Chimica.

In particolare, il progetto S.A.F.E. è stato finalizzato allo sviluppo progettuale e alla realizzazione di sistemi di arredi “antisismici”, intelligenti e “salva-vita” in caso di terremoto, per le scuole e gli uffici.
 Attraverso un approccio tecnico-scientifico multidisciplinare all’innovazione e la condivisione di differenti know how presenti all’interno del partenariato pubblico-privato coinvolto nel progetto, i risultati di oltre tre anni di intenso ed entusiasmante lavoro riguardano non solo la realizzazione di nuovi sistemi di arredo per scuole e uffici più sicuri e la loro validazione attraverso test e prove strutturali, ma anche le potenzialità che il progetto può contribuire a generare in termini di innovazione, sviluppo economico e incremento di competitività del comparto Legno-Arredo italiano.

Alla presentazione pubblica hanno partecipato tutti i partner del progetto: l’Università di Camerino, capofila del progetto, l’Università dell’Aquila, l’Università della Basilicata, sei aziende del settore legno-arredo A.Z. Ufficio, Camillo Sirianni, Cosmob, Icam, Styloffice e Vastarredo e le due aziende del settore ICT e IOT Fillippetti e Santer Reply.





Il prof. Gianni Sagratini ed il prof. Massimo Sargolini sono da due giorni i nuovi Direttori rispettivamente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e della Scuola di Architettura e Design "E. Vittoria" dell'Università di Camerino.  Riconfermato nell'incarico di Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie, il prof. David Vitali 

"È per me un percorso molto impegnativo e stimolante - commenta il prof. Gianni Sagratini-. Sono molto contento di questo incarico che per me significa tanto; sono nato e cresciuto in questa Scuola sin dagli anni del dottorato  di ricerca in Chimica del farmaco. È questa una Scuola che ha  grandi potenzialità e sarà mio compito sfruttarle al massimo. Noi come Scienza del Farmaco e dei prodotti della salute, sia come ambiti di ricerca che  di didattica ci occupiamo chiaramente di salute e di benessere, muovendoci e spaziando da quelle che sono le competenze e le conoscenze che ruotano attorno al mondo del farmaco, degli alimenti, delle piante, della cosmetica e di tutto ciò che dunque può essere utilizzato e che è  fondamentale  per vivere il più a lungo in salute. È un po' questo dunque il focus centrale di quello che cercherò di portare avanti e - conclude Sagratini- soprattutto incontrando quelle che sono le nuove sfide della società. La nostra è infatti una società mutevole, dinamica, per cui dovremo essere bravi anche ad intersecare quelle che sono le traiettorie che ci vengono proposte, inn primis dal Ministero della Salute e chiaramente dall'Europa. Per cui, salute e benessere al centro delle sfide del futuro".

Una sfida importante per il prof.Massimo Sargolini, neo direttore Della Scuola di Architettura e Design di Unicam.
"Il momento è speciale - afferma-; siamo di fronte ad una svolta forse epocale per l'Italia, dove io penso che la Scuola di Architettura e Design dell'Università di Camerino potrà dare moltoe questo, sia nella formazione  di nuovi professionisti capaci di dare un contributo alla rinascita dell'Italia, in particolare di questa porzione dell'Appennino centrale devastato dal sisma e poi sottoposta al colpo della crisi sanitaria che purtroppo ancora incombe. Dall'altro- aggiunge il prof. Sargolini- il contributo è importante anche sotto il profilo dell'attività di ricerca, sempre più applicata e sempre più legata alle tematiche di questo territorio fragile e vulnerabile. È il momento in cui il doversi impegnare per il territorio, è elemento centrale e mission fondamentale di tutte le università e di tutte le Scuole d'Italia. Su questo, credo che una Scuola di Architettura come la nostra, dovrà molto concentrarsi negli anni a venire".  
c.c.
 

Circa 250 valvole stampate in 3D per trasformare maschere da snorkeling in respiratori per l'emergenza. E' il primo risultato ottenuto dalla Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam che ha prontamente rsiposto al progetto lanciato da IsInnova volto a far fronte alla scarsa dotazione negli ospedali di maschere per la terapia sub-intensiva, riadattando una maschera da snorkeling già in commercio e mettendo in rete il produttore delle maschere, i makers, i laboratori di prototipazione e le strutture sanitarie che ne hanno bisogno.
L’Università di Camerino non poteva non dare il proprio contributo di sostegno e collaborazione all’ importante progetto Easy-covid19, che si concretizza  nella produzione delle valvole necessarie per adattare a scopo sanitario le maschere da sub, trasformandole in un respiratore di emergenza da utilizzare nelle terapie intensive dei Covid-Hospital.
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Le stampanti 3D disponibili nel Laboratorio #Prototype della sede di Sant’Angelo Magno ad Ascoli Piceno, sono state subito messe in funzione e con il coordinamento dalla Regione Marche, è iniziata la produzione di circa 250 valvole, per l’equivalente numero di maschere che sono state donate dalla ditta produttrice. Saranno consegnate all'Ente regionale  per essere assemblate, testate e distribuite nei vari presidi provinciali marchigiani.
Responsabile del laboratorio #Prototype è il dott. Davide Paciotti in collaborazione con i colleghi Daniele Rossi, Alessandro Di Stefano, Jacopo Mascitti, Antonello Garaguso e Carlo Scartozzi.

"In questo momento di emergenza e smarrimento collettivo, - ha sottolineato Giuseppe Losco, Direttore della Scuola di Architettura e Design – crediamo che ognuno debba fare la propria parte, per quello che può. I dispositivi che stiamo realizzando ed il loro impiego sono naturalmente subordinati alla situazione di straordinaria emergenza in atto, ma anche noi abbiamo voluto comunque contribuire”.

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“Avendo a disposizione nel nostro laboratorio tutta la strumentazione ed i materiali necessari – ha affermato il dott. Davide Paciotti – sia io che i miei colleghi ci siamo subito attivati con il Direttore della Scuola per poter contribuire a questo importante progetto. Abbiamo cercato il modello più idoneo e più resistente e non appena abbiamo avuto l’ok del Rettore, che ringraziamo, abbiamo subito avviato la produzione. Con le nostre 4 stampanti 3D riusciamo a produrre circa 15-20 pezzi al giorno. Giovedì saremo in grado di consegnare le prime 40 valvole alla Regione Marche per testarle ed illustreremo come poterle “hackerare” prima di consegnarle ai presidi ospedalieri”.

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“Come Ateneo abbiamo ricevuto tanto – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – ora è tempo di restituire in tutti i modi possibili e questo è uno di quelli. Sostengo da sempre che l’innovazione tecnologica che si produce nei laboratori universitari debba essere messa a disposizione del territorio, in ogni sua forma; questo è uno dei principi della Terza Missione degli Atenei e questa volta abbiamo voluto declinarla in una azione concreta a beneficio della collettività e della salute pubblica. Ringrazio il prof. Losco ed i colleghi designer ed architetti che si sono subito attivati per la messa in produzione delle valvole, utilizzando la moderna strumentazione a disposizione nei nostri laboratori”.
C.C.
A Muccia, presentato  il nuovo progetto di solidarietà che porterà alla costruzione di una struttura polifunzionale nell'area individuata della località Maddalena. Il progetto, redatto dai docenti della Scuola di Architettura e Design “ E. Vittoria” dell’Università di Camerino coordinati  dal direttore Giuseppe Losco, è in grado di rispondere all'eventualità di situazioni di emergenza e ad altri servizi utili alla popolazione.
Un gesto che dunque porta con sè la valenza di un esempio pionieristico a livello internazionale e la straordinaria testimonianza di un abbraccio 
solidale a favore delle comunità colpite dal sisma. Convinto il forte spirito unitario alla base di tutta l'operazione, il cui obiettivo è quello di far ritrovare fiducia e speranza ad uno dei centri più colpiti dal dramma del terremoto e con il numero più alto di sfollati dell'intero cratere sismico.
Un concreto segnale di speranza che ha potuto prender vita grazie ad una grande rete sinergica  tra le parti sociali datoriali e Sindacali del settore dell’edilizia, con il coordinamento delle Casse edili del sistema. L'attivazione di una raccolta fondi, per il tramite della CNCE- Commissione Nazionale paritetica delle Casse Edili e col coinvolgimento delle sigle sindacali di categoria Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl, ANCE ( Associazione Nazionale Costruttori edili) Cna Costruzioni e Anaepa Confartigianato edilizia, ha fatto sì che i contributi fossero donati per la realizzazione della struttura 
Costruire il futuro da protagonisti, il motto di tutta l'operazione, illustrata nella sala grande dell'Eremo del Beato Rizzerioalla presenza dei rappresentanti delle varie sigle sindacali di categoria e delle Casse edili del sistema. All'incontro, moderato dal responsabile provinciale Fillea Cgil Massimo De Luca,  sono intervenuti il prefetto di Macerata Iolanda Rolli e il rettore di Unicam Claudio Pettinari. A illustrare i passi della progettazione e i suoi dettagli, sono stati gli  architetti Giuseppe Losco e Andrea Lupacchini della Scuola di Architettura di Unicam

"Giornata significativa- ha esordito Massimo De LucaA distanza di soli due anni e mezzo, tra lavoratori edili e parti sociali e sindacali di CGIL Cisl e Uil, abbiamo dimostrato tutti insieme che mettere in piedi un sogno era possibile. Il lavoro dei professori dell'Università di Camerino ha portato alla creazione di ciò che noi sognavano e che potrà essere toccato con mano. Dietro a tutto questo, che magari può essere un esempio per tanti altri, c'è la solidarietà di più di 100 Casse italiane. Ridare speranza a questi territori, è per noi la strada giusta".
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A fare gli onori di casa, il sindaco Mario Baroni che ha tracciato i passi attraverso i quali si è potuti approdare al progetto che, una volta realizzato, sarà funzionale a tanti impieghi, ivi compresa la possibilità di ospitare mostre ed eventi di promozione delle produzioni locali per un risveglio dell'economia di tutto il territorio

"L'andare avanti e il guardare in prospettiva è quello che condividiamo in tanti- ha detto il rettore Claudio Pettinari- Nell' immediatezza del sisma molti di noi hanno stretto contatti con le associazioni qui presenti. Ci chiedevano come poter essere utili: servivano strutture e io dissi subito che, per ipotizzare questi spazi che ci servivano,  bisognava partire da come avevamo risolte le Emergenze. A Camerino ad esempio, nelle ore successive al dramma, erano stati messi a disposizione della comunità e degli studenti, i palazzetti e i centri sportivi. Non avevamo bisogno di tendoni, ma di strutture stabili e all'occorrenza sfruttabili per eventuali situazioni d'emergenza, oltre che poter assolvere a funzioni di servizio pubblico o per altri scopi associativi. In un secondo tempo- ha aggiunto Pettinari-  all'Università è stato anche chiesto il supporto per la progettazione di numerosi spazi e, ben volentieri, abbiamo messo in campo le nostre conoscenze a servizio dei problemi.  Ill forte senso di appartenenza  a questi luoghi, seppure nella carenza di risorse che lo Stato riserva agli atenei, ci ha spinti fin da subito ad affrontare un cammino fatto insieme, per rispondere alle richieste della società. L'Università di Camerino si sente e si sentirà sempre parte di un territorio".
 
Il progetto che ha visto in campo la Scuola di Architettura di Unicam, è il quarto realizzato sul territorio, sfruttando le tecnologie e i materiali più innovativi a favore delle comunità. Già realizzati il Sottocorte Village, la scuola d'infanzia di Pieve Torina, la nuova Residenza per anziani "Casa Amica" che sorgerà nel quartiere Vallicelle a Camerino . 
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Dell'intervento, messo in campo in sintonia con le Casse edili  e con la finalità di dare una risposta alle zone colpite dal sisma in termini mutualistici e solidaristici, ha parlato il vicepresidente CNCE Antonio di Franco: "In 
 carenza di interventi pubblici statali, le Casse hanno messo a disposizione questo progetto localizzato in 5 territori.
Il primo che realizziamo è a Muccia ma analoghe strutture verranno realizzate anche ad Acquasanta Terme, Preci, Città Ducale e Teramo. Un progetto virtuoso che ci fa guardare avanti con grande speranza e che racchiude un grande valore di fondo: un
 contributo dato da tutti i lavoratori delle imprese del sistema, in collaborazione con Unicam. Credo che questa sia la parte bella del nostro Paese. Adesso, è nostro desiderio che questa possibilita di ricreare comunità, avvenga nel più breve tempo possibile".
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La parola è passata quindi al prof. Giuseppe Losco,direttore della Scuola di Architettura e Design " E. Vittoria" di Unicam.
Nel raccontare degli inizi del progetto, il prof. Losco ha evidenziato il grande lavoro di studio necessario a conciliare l'insieme delle richieste funzionali, alle quali avrebbe dovuto rispondere la struttura da replicare identica in diversi territori e, per diverse esigenze. In risalto l'impatto visivo dell'intero complesso, capace di rappresentare il momento storico che le popolazioni hanno vissuto e di guardare in avanti. A Maddalena di Muccia il complesso polifunzionale sorgerà su un'area comunale di 3300 metri quadrati, di fronte alla sede della Distilleria Varnelli. La superfice del complesso è di 300 metri quadrati, suscettibili di essere successivamente ampliati grazie alla particolare conformazione dell'edificio che, in modo separato, sarà in grado di rispondere a più esigenze di servizio sia dall'interno che dall'esterno. Due spazi sono fruibili come ambulatori medici dall'interno oltre che fungere da poliambulatorio con ingresso esterno.  
"La nostra responsabilità è stata doppia - ha sottolineato  Andrea Lupacchini di Unicam, artefice della progettazione- Abbiamo reagito con ricerca, sperimentazione e ricerca applicata, costruendo qualcosa che a livello internazionale non esistesse e mettendo a servizio il nostro lavoro da ricercatori". 
 

Tanti i particolari che si sono dovuti curare, tenendo in conto che ,nell'eventualità di un servizio della struttura in caso di calamità, l'attenzione debba focalizzarsi anche sull'aspetto psicologico delle persone ospiti e, le valutazioni hanno riguardato anche la privacy. Si è poi voluto che la struttura fosse un segnale fortemente visibile e, oltre alla plusvalenza di spazio multifunzionale e per le emergenze, restituisse l'immagine di una sorta di scultura  monumento.
"Terzo fattore che non potevamo non valutare- ha detto Lupacchini- quello della 'memoria'. Il suo profilo molto articolato, ricorda infatti i picchi delle scosse più forti dei due terremoti del 2016 e i metri quadrati della struttura richiamano il numero delle vittime. Un progetto scultoreo che dunque, partendo dalla forma di tanti triangoli, realizza uno skiline che ricorda il sismogrago. Ricordare l'evento, come punto per ripartire". 

Di semplice costruzione tutta la struttura, la cui progettazione ha guardato anche all'ottimizzazione di una realizzazione capace di progredire spedita nelle operazioni di cantiere e nella stessa produzione dei pezzi prefabbricati che richiederanno solo di essere assemblati, con abbattimento dei costi, velocità  di esecuzione e assoluta qualità. 
Affidata al Prefetto Iolanda Rolli  la conclusione dell'incontro: "Sono mesi che stiamo lavorando con tutti voi protagonisti per cercare di ricostruire un modello di legalità ma anche un modello rapido per avere una ricostruzione organizzata. E' importante- ha detto il Prefetto - sapere dove vogliamo andare ed è importante mettere insieme le forze. E' quello che stiamo provando a fare e che stiamo riusceno a fare. Se si riesce a fare squadra, se si riesce ad unire le competenze ele capacità, si riesce ad andare avanti più facilmente. Quello di oggi è un bellissimo esempio della capacità di lavorare insieme. Grazie all'ente bilaterale e a tutti gli enti bilaterali nazionali per  la disponibilità che c'è stata per questo territorio e, complimenti all'università di Camerino che è sempre vicina a tutti noi in tanti progetti".

Carla Campetella

*******servizio di approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte

  concept struttura Muccia 





Non si ferma la gara di solidarietà a favore delle zone colpite dagli eventi sismici 2016/2017. Un nuovo progetto di ripartenza si avvia a prendere forma a Maddalena di Muccia, grazie alla donazione di una struttura polifunzionale che sorgerà di fronte alla sede della Distilleria Varnelli.
Il gesto di solidarietà concreta, destinato a far ritrovare fiducia e speranza ad uno dei centri più colpiti dal dramma del terremoto, è reso possibile dalla rete sinergica che ha riunito le parti sociali datoriali e Sindacali del settore dell’edilizia coordinato dalle Casse edili del sistema. Per il tramite della CNCE- Commissione Nazionale paritetica delle Casse Edili e col coinvolgimento delle sigle sindacali di categoria Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl, ANCE ( Associazione Nazionale Costruttori edili)e Anaepa Confartigianato edilizia, i contributi della raccolta fondi sono stati destinati alla realizzazione della nuova struttura, il cui progetto sarà presentato mercoledì 29 gennaio nella sala grande dell’Eremo del Beato Rizzerio di Muccia

“Un altro passo in avanti che vale a rafforzare lo spirito e la tenacia di una comunità determinata a riprendersi- commenta il sindaco di Muccia Mario Baroni- Un’azione concreta volta a valorizzare l’attività e le produzioni di chi ha continuato a lavorare sul territorio con incontrastato impegno . La struttura che sorgerà a Maddalena di Muccia, permetterà infatti l’organizzazione periodica di mostre e fiere allo scopo di far conoscere e apprezzare le produzioni della zona, ampliandone l’offerta”.
Artefice del progetto, coordinato dal professore Giuseppe Losco, è la Scuola di Architettura e Design “ E. Vittoria” dell’Università di Camerino. Sarà lo stesso prof. Losco ad illustrarne i particolari nel corso dell’incontro di presentazione che si aprirà con i saluti del sindaco Mario Baroni e del rettore di Unicam Claudio Pettinari. Seguiranno gli interventi di Carlo Triestini e Antonio Di Franco, rispettivamente presidente e vicepresidente della CNCE e, l’illustrazione del progetto da parte dell’architetto Giuseppe Losco, professore ordinario Scuola di Architettura e Design di Unicam. La chiusura dell’incontro è affidata al Prefetto di Macerata Iolanda Rolli.
“L’esigenza fin da subito avvertita dall’amministrazione comunale - spiega Baroni- è stata quella di riuscire a trovare una modalità che consentisse di incentivare una ripresa delle attività della zona; un messaggio pienamente raccolto da questa rete sinergica, vicina con i fatti alla nostra difficile realtà per stimolarci ad avere speranza. La struttura polifunzionale, potrà anche essere utilizzata per tante altre iniziative capaci di creare un motore di ripresa e sviluppo a servizio di tutto il territorio. Ripartire dalle difficoltà è un’esigenza di tutti e tutti dobbiamo essere uniti su questo. Su questo percorso non possono esserci due velocità: per avere risultati efficaci e duraturi, dobbiamo farlo tutti insieme”.

Carla Campetella

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