Tutto pronto per la cerimonia di riconsegna della restaurata chiesa "Madonna della Cona". Domenica 7 novembre, alle ore 11.00, l’Arcivescovo di Camerino Mons.Francesco Massara e il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, insieme alle altre autorità, presenzieranno all'inaugurazione e benedizione della chiesetta.

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Posta a 1500 metri di altitudine su un territorio di confine tra Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo sul Nera, l’antica chiesa deve il suo nome all’immagine mariana conservata al suo interno; tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522, detta del “Pian Perduto”. A seguire alle ore 11.45 alla Sala polivalente a frazione Gualdo saluti delle Autorità presenti, illustrazione dei lavori e proiezione dei video. La cerimonia è organizzata in collaborazione con la Pro Loco.
Il progetto di recupero dai danni del sisma, è stato a cura dell'architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità. Il risultato finale ottenuto è il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della struttura.Nelle porzioni recuperabili, si è intervenuto in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile, invece nelle parti andate distrutte con il terremoto, si è deciso di utilizzare tecniche costruttive e materiali rispettosi del pre-esistente, analoghi agli originari.
Unica eccezione nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, l'impiego di elementi laterizi al posto del materiale lapideo originario, non più utilizzabile, che in origine costituiva la struttura. Rinvenuto e recuperato l’antico selciato dell’edificio e restaurato il portone e la scritta originali.

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Tutte le scelte progettuali derivano da rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, compreso il palo che sorregge la campana, opera originale costruita dal Cav. Gentili, nella seconda metà del secolo scorso, che è stato restaurato e rinforzato. 
Il costo finale del recupero ammonta a circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni di privati e altri soggetti pubblici.
I lavori erano stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina.
Il progetto di restauro della Madonna della Còna, è una iniziativa promossa dalle sezioni CAI di Macerata, alla quale si sono affiancate le sezioni di San Severino Marche e Camerino. Sostegno all'iniziativa è venuto dal Cosmari srl, oltre che da enti, aziende e tanti volontari. La raccolta fondi è stata avviata grazie alla sensibilità del Macerata Opera Festival che l’ha promossa quale progetto charity nell’edizione 2018 #verdesperanza.
Più enti, aziende e tanti volontari si sono unite per il recupero di un monumento simbolo dei Monti Sibillini che unisce un territorio a cavallo tra due regioni, Marche e Umbria, da sempre punto di incontro per viandanti, pellegrini e amanti della montagna e punto di riferimento per le Comunità di Castelsantangelo sul Nera e di Castelluccio.
Il prossimo 4 luglio 2022, insieme alla Festa della Madonna della Cona verrà celebrato anche il 500° anniversario della Battaglia del Pian Perduto.
C.C.

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Castelluccio di Norcia si prepara a vivere il consueto boom di visitatori in occasione della celebre fioritura con prevedibili problematiche concernenti la viabilità. Le provincie di Macerata ed Ascoli Piceno, insieme ai sindaci dei rispettivi territori, contestano il "Piano di Azione per la Mobilità Sostenibile" elaborato dalle Autorità Umbre. Tale Piano, per il 2021 e per macro fasi, prevedeva: 1) libero accesso per residenti, dimoranti ed esercenti attività economiche locali; per soggetti non deambulanti, per chi avesse raggiunto Castelluccio a piedi, in bici o in moto e per chi avesse la prenotazione in strutture di ristorazione e ricettive oltre ai bus turistici. 2) Obbligo di prenotazione attraverso la piattaforma “ParchiAperti.it” di federparchi, per accedere ai parcheggi individuati sulla corona dei Piani, nei territori delle tre Province. 3) Istituzione a cura delle Regioni Marche ed Umbria di un servizio di TPL a pagamento in modalità “navette” da tutti i luoghi di parcheggio per raggiungere il Pian Grande ed il Centro abitato di Castelluccio. 4) Installazione di servizi igienici in tutti i parcheggi e sul Pian Grande. 5) Copertura segnale WiFi ai varchi di controllo e nel Pian Grande. 6) Apposizione di segnaletica di riferimento. 7) Istituzione servizio di pronto intervento sanitario sul posto. 8) Presenza del Soccorso Alpino Italiano e dei Volontari di Protezione Civile per le attività di logistica, presidio del territorio e supporto alle forze dell'ordine, e molto altro ancora. Tale Piano lo scorso 4 giugno non ha trovato la condivisione dei territori marchigiani ad ogni iniziativa che non contemplasse il libero transito, senza possibilità di sosta e di fermata, indistintamente per tutti i giorni della settimana.

Preso atto dell'impossibilità di poter procedere diversamente anche per la ristrettezza dei tempi utili, il Tavolo Umbro, dopo ulteriore, approfondita disamina, ascoltati i pareri delle forze dell'ordine, ha disposto di applicare il Piano sopra descritto (evidentemente con alcuni adattamenti) per i week end del 3/4 e 10/11 luglio, stimando che in quei due fine settimana, visto lo stato attuale della fioritura, si dovrebbe registrare il maggior afflusso di persone. Il 3 e 4 luglio ed il 10 e 11 luglio, pertanto, a causa della mancata adesione degli Enti del versante Marchigiano, in auto, non sarà possibile accedere a Castelluccio, né da Castel Sant'Angelo sul Nera, né da Arquata del Tronto-Montegallo. Resterà consentito l'accesso anche da questi varchi ai soggetti autorizzati come sopra descritti.


“Quello che abbiamo chiesto è semplice: il sacrosanto diritto di passare. Quindi, Castelluccio si organizzi per consentire il transito delle automobile vietando la sosta. All’ultima riunione, alla quale non hanno partecipato i comuni come i nostri, si è deciso che perdura questa situazione e probabilmente il prefetto di Perugia chiuderà la strada. Siamo in uno Stato di diritto, per cui eserciteremo i sacrosanti diritti a noi riconosciuti. Qualcuno mi deve spiegare perché devono essere penalizzati i nostri territori”, riferisce il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci. 


Marco Morosini
Era della scorsa settimana la polemica di alcuni turisti che avevano approfittato delle prime giornate di bel tempo per recarsi nell'entroterra e approfittare della bellezza di Castelluccio ma, una volta arrivati a 5 km da Norcia, avevano trovato la strada chiusa per i lavori.
Per loro, ma soprattutto per le zone montane che attendono di risollevarsi con il turismo, arriva dalla Provincia la notizia che dalla fine di giugno, o al massimo dai primi giorni di luglio, la strada del Pian Perduto che collega Castelsantangelo sul Nera a Castelluccio sarà riaperta.
"Abbiamo fatto un sopralluogo la settimana scorsa - dice il presidente Antonio Pettinari - e una riunione a cui hanno partecipato i sindaci di Visso e  Castelsantangelo e il commissario di Ussita; vi hanno preso parte anche l'ingegner Soccodato, come soggetto attuatore, e i tecnici dell'Anas. Insieme abbiamo voluto mantenere la promessa che avevamo fatto nell'autunno scorso e cioè che a fine giugno avremmo riaperto la strada. Avremmo voluto riaprirla alla fine dei lavori, ma il Covid ha ritardato di un paio di mesi. Entro questo mese - annuncia - , non sono ancora in grado di dare il giorno preciso, riapriremo la strada che stiamo mettendo in sicurezza e asfaltando. Resta solo un tratto di circa 250 metri da completare con la palificazione che sarà fatta in autunno e che nella riapertura sarà gestito a senso unico alternato da un semaforo".
Una novità, quindi, rispetto alla scorsa estate quando la strada del Pian Perduto era stata aperta solo nel fine settimana. Quest'anno invece sarà aperta nei mesi di luglio e agosto per tutti i giorni.
"Valuteremo, poi, cosa fare nel mese di settembre - conclude Pettinari - per completare l'ultimo tratto. Di certo per i turisti sarà molto più facile rispetto allo scorso anno in cui il semaforo presupponeva una attesa di almeno 10 minuti tra un senso di marcia e l'altro".

Giulia Sancricca
Se è vero che la montagna potrebbe essere uno dei tesori riscoperti per l'estate alle porte, la speranza è che a convincere i turisti a visitarla sia la riapertura della strada provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera  e Castelluccio di Norcia.
Con un servizio video avevamo visitato i cantieri quando l'inverno stava per diventare rigido ed i lavori avrebbero dovuto attendere il bel tempo.
Quando il sole è arrivato è stato il coronavirus a fermare la messa in sicurezza della strada.
Ora è il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ad annunciare la riapertura dei cantieri: da lunedì, gli operai che provengono da fuori regione, sono tornati al lavoro.

"Inoltre - scrive la Provincia in una nota - si lavora, in contemporanea, anche sul tratto consolidato nei mesi scorsi, sempre sulla provinciale “Pian Perduto”: in questo caso l’attività, portata avanti da un’azienda locale, è stata ripresa prima. Le maestranze stanno provvedendo all’installazione di barriere, alla realizzazione della zanella (utilizzata per far defluire le acque) e al completamento della massicciata della strada".

Il cantiere è diretto dall’ANAS come Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del Ministero delle Infrastrutture de dei Trasporti e riguarda una strada ancora interrotta, in uno dei territori più colpiti dal sisma.

GS

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