Entra in vigore l’Ordinanza del Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini che aumenta il contributo concesso ai cittadini per la riparazione degli edifici danneggiati dal terremoto alla luce del forte rincaro di alcuni materiali edilizi e introduce diverse altre norme a sostegno delle imprese che operano nel cratere.

La ricostruzione nel Centro Italia, nonostante la pandemia, ha avuto nell’ultimo anno una forte accelerazione, ma negli ultimi mesi sta scontando delle difficoltà, legate soprattutto all’aumento dei prezzi dei materiali. Non possiamo permetterci una nuova battuta d’arresto. Con l’Ordinanza, in attesa di una revisione più puntuale del prezzario, abbiamo intanto deciso un incremento dei contributi del 6% per la riparazione delle abitazioni e dell’11% per il ripristino degli immobili produttivi, sulla base dell’indice Istat dei prezzi - spiega il Commissario Legnini - L’aumento del contributo si applicherà anche ai cantieri già avviati, molti dei quali oggi si trovano in difficoltà. L’Ordinanza – aggiunge il Commissario - prevede diverse altre misure per favorire e sostenere le imprese del cratere che hanno subito danni con il terremoto e quelle che sono attive nella ricostruzione, anche con l’accelerazione dei pagamenti sulle lavorazioni eseguite, e ulteriori semplificazioni per i cittadini e i loro tecnici”.

Per tener conto delle difficoltà del mercato si prevede ad esempio la possibilità, per i proprietari e i loro tecnici, di indicare l’impresa incaricata dei lavori fino a due mesi dopo la concessione del contributo. Tra le misure a favore delle imprese, la semplificazione dei pagamenti spettanti alle imprese costruttrici sulla base degli stati di avanzamento che verranno asseverati dal direttore dei lavori, ma anche la possibilità di elevare al 50% la quota di lavori in subappalto ed una revisione dei requisiti richiesti alle imprese per partecipare agli appalti, misure che puntano ad ampliare l’offerta degli operatori economici che operano sul mercato. Sempre per le imprese si prevedono nuove regole, più semplici, per il rimborso dei beni strumentali danneggiati dal sisma e per le delocalizzazioni che si rendono necessarie per effettuare i lavori di ripristino o ricostruzione degli immobili che le ospitano, mentre viene sospeso l’obbligo di demolizione delle strutture temporanee nel momento in cui viene riacquisita, dopo i lavori, l’agibilità degli immobili originari. 2 I ritocchi del 6% e dell’11% per gli immobili residenziali e produttivi si applicano al costo parametrico convenzionale (calcolato a metro quadro in base allo stato di danno), mentre per la sola edilizia residenziale si prevede un incremento del 6% delle voci del prezziario, in attesa di una sua revisione.

Gli aumenti del contributo scattano da oggi per tutte le nuove domande, per quelle già presentate, ma non ancora giunte alla conclusione del procedimento, e vengono riconosciuti anche per i cantieri già aperti, per le lavorazioni effettuate a partire dal primo gennaio di quest’anno, nella misura che sarà stabilita da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili. Per le nuove domande i progettisti potranno inoltre scegliere di avvalersi, in alternativa al prezzario Sisma maggiorato, del prezzario regionale di riferimento e, per le voci non contemplate, dei prezziari regionali delle altre regioni del cratere.
Firmato a Roma. alla presenza del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dal Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e dal Prefetto Carmine Valente, responsabile della Struttura di Missione sisma del Viminale, un Accordo di Collaborazione per la definizione dei Protocolli di legalità con le Prefetture per i controlli sui cantieri della ricostruzione post sisma 2016.

Il Protocollo attiva tutte le procedure che dovranno essere seguite nei cantieri, sia pubblici che privati, anche attraverso sistemi di rilevazione elettronica delle presenze di uomini e mezzi, ai fini dei controlli affidati alle autorità proposte. “Questo accordo segna un passaggio strategico per garantire legalità e sicurezza nell’opera di ricostruzione nel Centro Italia”, ha dichiarato il Ministro Lamorgese. “L’impegno comune del Commissario di Governo, della Struttura di missione del ministero dell’Interno e di tutte le Prefetture coinvolte costituisce infatti – ha aggiunto il Ministro - una preziosa rete sul territorio in grado di intercettare e di contrastare possibili infiltrazioni criminali, anche ponendo una doverosa attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro e senza penalizzare la celerità nell’apertura dei cantieri”.

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“Il Protocollo è di fondamentale importanza – ha sottolineato il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini - perché attiverà dinamiche e processi concreti, senza precedenti, per il controllo delle attività nei cantieri della ricostruzione. In questi mesi abbiamo fatto tutto il possibile per semplificare norme e procedure, ma è necessario che ci sia un equilibrio con l’esigenza di assicurare la legalità. Il Protocollo serve proprio a questo: irrobustire i controlli antimafia, contrastare il lavoro nero, il dumping contrattuale, l’evasione contributiva, assicurare il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il badge di cantiere ci permetterà di acquisire i dati su tutte le presenze di uomini e mezzi nei luoghi di lavoro che servono alle autorità preposte per i necessari controlli”.

I contenuti dell’accordo contemplano l’attivazione della piattaforma informatica, che conterrà tutti i dati preventivi dai badge e settimanale di cantiere, e l’attivazione dei tavoli di legalità in tutte le 10 Prefetture del cratere, con il coinvolgimento delle istituzioni territoriali, delle casse edili e degli enti bilaterali. Si tratta di un altro importante passo verso una ricostruzione rapida e di qualità: “Semplicità e legalità devono stare insieme, è un dovere a cui lo Stato deve assolvere nei confronti dei moltissimi cittadini danneggiati dal sisma”
Giornata importante per la città ducale. Nel primo pomeriggio odierno viene infatti firmata l'ordinanza  speciale Camerino. Dal governo circa 18 milioni di euro per gli interventi più urgenti e importanti che l'ammnistrazione ha individuato nel PSR.  

"L'ordinanza straordinaria Camerino - afferma il sindaco Sandro Sborgia- sarà portata nel primo pomeriggio di oggi all'interno della cabina di regia per ottenere l'intesa tra il commissario straordinario e la regione Marche e gli altri attori parte della cabina di regia; a quel punto sarà firmata  dal commissario ed è da quel momento che potrà diventare operativa.
Attendiamo quindi la registrazione dell'intesa sull'ordinanza e poi comunque esulteremo. La seconda considerazione che mi preme fare- aggiunge il sindaco- è che con l'ordinarnza straordinaria raggiungiamo un obiettivo  importantissimo;  si tratta di un lavoro fatto dall'amministrazione comunale che ha redatto e indicato quali fossero gli immobili sui quali procedere in via prioritaria  e pertanto si tratta di quelle situazioni che abbiamo già indicato all'interno del programma straordinario per la ricostruzione; sottolineo inoltre che è stato sempre il comune di Camerino a richiedere al commissario straordinario di agire con i poteri in deroga segnalando quali fossero le deroghe che l'ammnistrazione comunale ha chiesto per poter fare gli interventi. 
Un lavoro che è stato fatto da tutta l'amministrazione comunale e- continua Sborgia- non posso non rivolgere un forte ringraziamento soprattutto a quanti hanno collaborato con l'amministrazione a titolo gratuito; tra queste figure non  posso non ricordare l'ingegnere Michele Pierri, già responsabile dell'osservatorio sui lavori pubblici che ci ha supportato e ha svolto la sua operra completamente a titolo gratuito, senza pensarci un attimo a rendersi disponibile per darci una mano, in particolare per quello che riguardava la normativa sugli appalti.  Il grazie va esteso all'architetto Michele Tromboni che collabora anche lui con l'amministrazione a titolo gratuito, al Commissario  Legnini, al subcommissario Loffredo, alla professoressa  Valentina Sessa  e alla dottoressa Nicotra della struttura commissariale, insieme alle quali abbiamo  avviato questo lavoro e  portato a termine la stesura di quella che l'ordinanza.e in modo particolare del suo contenuto.
All'interno di questo provvedimento speciale sono tra l'altro previsti fondi per la ristrutturazione del palazzo ex sede di Banca Marche, quindi in certo qual modo possiamo rassicurare  tutta la minoranza e quanti avevano sollevato delle polemiche in ordine ai fondii per la sistemazione quell'edificio. In questa ordinanza - prosegue il sindaco- sono previsti dunque anche finanziamenti per la ristrutturazione del Palazzo Banca Marche che è stato acquisito dal comune per la simbolica cifra di 50000 euro. Siamo dunque felici di annunciare che c'è anche questo qualcosa in più che va ad aggiungersi  agli interventi riferiti al Palazzo del  comune,  al Teatro Marchetti, al parcheggio meccanizzato, alle demolizioni del tribunale e della scuola Betti e inoltre per alla ristrutturazione degli immobili dell'ex Convento e del Mastio che si trovano alla Rocca Borgesca. 
Credo che sia un altro ottimo risultato che portiamo a casa per la nostra città dove, tra università e comune, stiamo vivendo solo la prima fase di un percorso al quale seguirà la seconda parte. Siamo quasi a 60 milioni di euro che verranno  investiti per la ricostruzione degli edifici pubblici della città. Penso che sia un momento fondamentale, perché testimonia di quanto lavoro è stato compiuto e, senza il quale non avremmo potuto fare nulla. 
Preciso anche che proprio questa mattina, l'assessore al bilancio e vice sindaco Jajajani e il responsabile dell'ufficio ragioneria hanno sottoscritto l'atto nortarile attraverso  il quale il comune acquisisce la proprietà dell'immobile già sede di Banca Marche.
Una  coincidenza di eventi che dunque ci rende ancora più orgogliosi e felici del lavoro in corso- conclude Sandro Sborgia-. Crredo che siamo sulla buona strada e ne sono  contento. Di certo non si tratta di un punto d'arrivo ma di un punto dal quale iniziare la vera e propria attività di ricostruzione che fino a qui abbiamo tanto sperato partisse". 

c.c.
Il Contratto Istituzionale di Sviluppo del Cratere Centro Italia, previsto dall’ultima Legge di Bilancio, con una dotazione di 160 milioni di euro, e finalizzato a sostenere la crescita economica delle aree colpite dal sisma, è già una realtà. L’avvio del Contratto è stato formalizzato oggi nel corso di una riunione indetta dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, alla quale hanno partecipato il Commissario alla Ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini, i Presidenti e gli Assessori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, i rappresentanti dei Sindaci del cratere, l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, ed il nuovo direttore dell’Agenzia per la Coesione, Paolo Esposito.

Il Contratto Istituzionale di Sviluppo è destinato a sostenere progetti ed investimenti integrativi e complementari rispetto alla ricostruzione materiale degli edifici, per assicurare la ripresa e lo sviluppo dell’economia delle aree colpite dai terremoti del 2016 e 2017. Le aree di intervento individuate sono cinque e riguardano: ambiente e risorse naturali, cultura e turismo, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana e infrastrutture sociali. I tempi di attivazione dei progetti saranno brevissimi: l’obiettivo è quello di attivare concretamente i primi progetti entro l’estate.

Il CIS Cratere Centro Italia ha a disposizione 100 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio e 60 milioni di euro provenienti dalla contabilità speciale del Commissario. A questi potranno affiancarsi altri strumenti, sempre destinati al Centro Italia, a cominciare dai 60 milioni per la creazione dei centri di ricerca delle Università del cratere, che saranno presto ripartiti dal Ministro, ed i 50 milioni frutto dei risparmi della Camera dei Deputati affidati alla Cabina di Regia di Palazzo Chigi. Il valore aggiunto del CIS è quello di assicurare un coordinamento strategico per l’attuazione rapida e integrata degli interventi, con la regia del Ministro per il Sud, la gestione dell’Agenzia per la Coesione e l’apporto di Invitalia come soggetto attuatore degli interventi. A definire gli ambiti di intervento sarà un Tavolo Istituzionale, composto dalla Cabina di Coordinamento che governa la ricostruzione sisma 2016, presieduta dal Commissario, con la partecipazione dei presidenti delle quattro Regioni e i rappresentanti dei sindaci.

“Non è casuale la scelta delle aree terremotate del Centro Italia per il primo Cis della mia esperienza come ministro del Sud e della Coesione Territoriale” dichiara Mara Carfagna. “Ho ritenuto un dovere dare priorità a una delle aree italiane più fragili ed esposte alla crisi, non per loro demerito ma per le conseguenze di una catastrofe naturale che tutta Italia ricorda ancora con angoscia. Intendo portare a termine l’iter del Contratto entro l’estate. Renderà disponibile un totale di 160 milioni di euro per interventi sulla riqualificazione urbana, i trasporti, le infrastrutture sociali, la cultura, il turismo, l’ambiente. Cinque anni dopo il sisma, puntiamo a offrire ai cittadini e alle cittadine, ai giovani, alle famiglie, una concreta alternativa all’emigrazione o alla dipendenza dall’assistenza pubblica, in osservanza del principio-guida che spero ispiri tutti in questo difficile momento: creare le condizioni perché nessuno resti indietro”, conclude il Ministro.

“Ringrazio sentitamente il ministro Carfagna che ha voluto attivare immediatamente il Contratto Istituzionale di Sviluppo con cui, ora che la ricostruzione materiale del Centro Italia è ben avviata, cominciamo a realizzare la seconda gamba, essenziale per la ripresa dell’economia di questi territori, quella dello sviluppo, che finora è mancata. Il CIS ed i suoi meccanismi – ha detto da parte sua il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini – peraltro, faranno da apripista alla definizione di una strategia più vasta di rilancio del Centro Italia con l’attivazione delle ingenti risorse previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed ora confluite nel Fondo complementare da 30 miliardi che affiancherà il Recovery Fund”
Firmato questa mattina un accordo tra il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini ed il GSE (Gestore Servizi Elettrici) per l'impiego degli incentivi del conto termico nella ricostruzione degli edifici pubblici danneggiati dal sisma, insieme a una lettera indirizzata dal Commissario ai sindaci del cratere, per stimolarli all'utilizzo di questo nuovo strumento ed informarli sulla proroga delle agevolazioni delle utenze domestiche degli immobili inagibili decisa dall'ARERA. 

“Un accordo molto importante – scrive Legnini agli amministratori locali - che, se ben applicato, può produrre per il Comune un doppio beneficio molto rilevante: la riduzione dei consumi energetici degli immobili pubblici a regime e la disponibilità di nuove risorse per gli investimenti.
Il meccanismo individuato permette al Comune di utilizzare gli incentivi del Conto Termico del GSE, che copre fino al 65% delle spese per l'efficientamento energetico, negli interventi di ricostruzione o riparazione degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto finanziati dal Commissario alla Ricostruzione, e di utilizzare i fondi della contabilità speciale risparmiati grazie all'intervento del GSE, per altri investimenti nel territorio.
L'accordo con il GSE – aggiunge - prevede che sia data priorità alla riqualificazione degli edifici scolastici, all'edilizia sanitaria, a quella residenziale pubblica, impianti sportivi, uffici comunali, musei”.

Poi la precisazione sull’ARERA: “La informo – continua Legnini - che I'Arera, Autorità di regolazione dell'energia, in attuazione delle disposizioni del decreto Milleproroghe, ha approvato la Delibera con la quale estende al 2021 le agevolazioni tariffarie sulle utenze di luce, gas e acqua per le abitazioni inagibili, le Sae e le abitazioni ricadenti nelle "zone rosse" del cratere sisma 2016, ed allunga da 36 a 120 mesi la rateizzazione delle fatture sospese fino alla fine del 2020 per tutti gli altri utenti.
Per godere della proroga dell'agevolazione, i proprietari degli immobili inagibili sono tenuti a presentare entro il 30 aprile 2021 agli uffici dell'Agenzia delle Entrate e dell'lnps territorialmente”.

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Il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, è tornato a sollecitare in Parlamento la proroga per il 2021 delle agevolazioni sulle bollette di gas e luce per gli immobili inagibili e di altre norme di legge scadute alla fine dello scorso anno, come il credito d’imposta per gli investimenti delle imprese e la sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali.

Le agevolazioni sulle utenze domestiche sono scadute a fine 2020, e la ripresa dei pagamenti con il recupero degli arretrati rischia già di essere molto pesante da sostenere per i cittadini colpiti dal sisma. Il Decreto di Agosto prevedeva la possibilità di una proroga per i soli immobili inagibili nel 2021, che l’ARERA ha ritenuto di non attuare. Non condivido quella posizione e la stessa ARERA peraltro sollecita al governo una norma cogente. Credo che le agevolazioni sulle utenze degli immobili inagibili debbano essere mantenute” ha detto Legnini in audizione alle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, che sta esaminando il Decreto Milleproroghe.

Legnini ha sottolineato l’esigenza di prorogare altre disposizioni, come la sospensione del pagamento delle rate dei mutui da parte dei Comuni, l’esenzione dal pagamento di alcune imposte comunali, come quella di occupazione del suolo pubblico e della pubblicità, la sospensione della riscossione delle cartelle, la conferma delle norme che stabiliscono l’impignorabilità dei contributi concessi dallo Stato per la ricostruzione delle case e che consentono alle Regioni di indicare i siti temporanei di stoccaggio delle macerie.E’ importante anche stabilire il regime di esclusione del reddito degli immobili inagibili ai fini del calcolo dell’Isee, indicatore essenziale per l’accesso a benefici importanti per le fasce deboli” ha detto il Commissario.

In audizione Legnini ha fornito i dati più aggiornati sull’andamento della ricostruzione, che nel 2020 ha visto crescere del 60% il numero delle richieste di contributo presentate e approvate.

“Oltre 4 mila famiglie sono rientrate a casa, 1.700 l’anno scorso, in piena pandemia, e anche le opere pubbliche cominciano a registrare avanzamenti significativi, come ha riconosciuto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pochi giorni fa in Parlamento” ha detto il Commissario, che ha chiesto maggior flessibilità sull’uso delle risorse per il finanziamento della ricostruzione nel cosiddetto “doppio cratere” dei dodici comuni abruzzesi colpiti sia nel 2009 che nel 2016.
"Legge di bilancio, Recovery Plan e le ultime ordinanze: tre categorie di provvedimenti che spingeranno la ricostruzione". Lo ha detto il Commissario straordinario Giovanni Legnini a Treia, invitato dall’amministrazione Capponi, nel corso di un sopralluogo in città. Sul tavolo i provvedimenti per la ricostruzione del Santuario del Santissimo Crocifisso, ma anche un’ampia panoramica sullo stato di avanzamento della ricostruzione nel cratere a quasi cinque anni dagli eventi. 1,7 miliardi di rifinanziamento per le opere pubbliche e l’importante partita sul tavolo del Recovery Plan, insieme alle recentissime ordinanze a firma commissariale saranno input fondamentali per la svolta e la netta accelerazione richiesta dai territori.

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Legnini, a margine dell’incontro, ha confessato fiducia e soddisfazione per quanto ottenuto economicamente e normativamente nell’ultimo anno: “Con queste tre categorie di provvedimenti si completano gli strumenti finanziari e normativi per fare in modo che la ricostruzione non soltanto proceda a ritmo spedito, ma anche che si intraprenda la via dello sviluppo dell'economia e della rinascita di questi territori, tanto più dopo l'emergenza Covid.La legge di bilancio contiene novità importantissime, basti pensare al rifinanziamento della ricostruzione pubblica,al contratto istituzionale di sviluppo,al miglioramento della disciplina della stabilizzazione del personale e a numerose altre disposizioni che ci consentono di procedere nel senso auspicato, su tutti i super bonus edilizi: quello sismico e quello ‘eco’. Non soltanto si conferma una generale applicabilità dei bonus agli interventi di ricostruzione, ma questi si consolidano sotto il profilo della copertura finanziaria con il‘super bonus’ rafforzato per il cratere: i cittadini potranno scegliere tra costruire le proprie case con i super bonus edilizi oppure attraverso il contributo previsto per la ricostruzione. Un quadro molto arricchito e credo anche efficace”.

Sulla collaborazione con le istituzioni e la risposta dei cittadini, il Commissario mostra fiducia e soddisfazione: “Buoni segnali, perché la collaborazione con le istituzioni è assolutamente fruttuosa, costante, con le Regioni e con i Comuni in particolare. Voglio sottolineare che l'attenzione del Governo in quest’anno è stata molto alta, con numerosi provvedimenti. Percepisco un recupero di fiducia da parte dei cittadini che mi auguro possa consolidarsi. Adesso occorrono però i progetti, occorre che i professionisti mobilitino tutte le loro energie per far sì che gli strumenti che abbiamo varato, di semplificazione e di completamento della normativa sulla ricostruzione, possano diventare progetti e poi cantieri. Noi siamo pronti a dare una svolta a questo processo di ricostruzione che è molto complesso molto difficile. Per poterlo sostenere e portare avanti serve proprio quella fiducia dei cittadini, che dobbiamo alimentare con i fatti, cioè progetti, decreti di contributo, cantieri. Questo l'obiettivo del 2021. Su Treia? La situazione è una condizione abbastanza generalizzata:non è dissimile da quella di molti altri Comuni. La lentezza delle procedure pubbliche è nota, ma anche su questo siamo intervenuti con due strumenti fondamentali. Il primo è appunto quello del recepimento di tutte le norme di semplificazione che sono state varate l'estate scorsa, riassunte dall’Ordinanza 109, il secondo rappresentato dalla possibilità di interventi speciali in deroga laddove si verificassero criticità, complessità e laddove i Sindaci, i Presidentidelle Regioni ci chiedessero di intervenire, noi possiamo farlo con ordinanze speciali, in modo che gli ostacoli possano essere superati più agevolmente”.

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Soddisfatto anche il sindaco di Treia, Franco Capponi, convinto che ordinanze e rifinanziamento potranno essere decisivi per la ricostruzione pubblica in città: “Abbiamo invitato a Treia il Commissario Legnini che, avendo ormai costruito, sia attraverso i passaggi parlamentari della finanziaria, sia con l'ultima ordinanza, la 111, la ‘cassetta degli attrezzi’, ci consente di poter dare un grande impulso alla ricostruzione pubblica e privata. Avevamo chiesto un consulto al Commissario per alcune problematiche che ancora esistono proprio sulla ricostruzione pubblica: oggi siamo qui nel Santuario del Santissimo Crocifisso proprio per parlare dell'intervento di ricostruzione e del suo passaggio dalla ricostruzione pubblica alla ricostruzione privata riservata alle associazioni religiose come quella dei frati qui a Treia. L’obiettivo è quello di definire le strategie e gli interventi per poter veramente partire con un bel po' di lavori, in passato ritardati dall'assenza di un concreto quadro attuativo. Il nostro Comune è in una buonissima posizione, tra quelli che hanno fatto di più nella ricostruzione privata: siamo quasi a due terzi della ricostruzione dei danni lievi e siamo anche a buon puntocon i danni gravi, mentre siamo un po' ancora indietro sulla ricostruzione pubblica. Il motivo? Le norme che avevamo a disposizione non consentivano di poter avviare tutte le procedure di appalto e soprattutto di progettazione. Oggi abbiamo chiarito alcune cose e quindi possiamo anche noi stare un po' più sereni e possiamo avviare tutte le procedure che sono necessarie per procedere speditamente”.

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l.c.

Tre nuovi ordinanze sulla ricostruzione post sisma entrano in vigore dopo la pubblicazione da parte della Struttura Commissariale. Si tratta della 105, che riguarda la ricostruzione delle chiese, della 106, relativa alla riorganizzazione della stessa struttura commissariale, e della 107, che innova in modo incisivo gli strumenti di urbanistica dei comuni colpiti dal sisma e attribuisce ai professionisti la facoltà di accedere alla procedura veloce di concessione del contributo introdotta dall’Ordinanza 100.  

Un radicale cambiamento dell’approccio alla pianificazione post-sisma, stabilendo i principi della natura facoltativa dei piani attuativi comunali, della possibilità più estesa degli interventi di ricostruzione a prescindere dagli stessi piani, e delle modalità di realizzazione delle opere conformi agli edifici preesistenti attraverso la Scia.

I comuni maggiormente colpiti potranno eventualmente decidere una ricostruzione “pubblica”, anche avvalendosi dei nuovi poteri straordinari concessi al Commissario, realizzando un piano generale attuabile per lotti.

L’articolo 6 dell’Ordinanza punta, infine, al recupero di parte delle oltre 8 mila domande di contributo presentate che, secondo le vecchie procedure, sono sottoposte ad un’istruttoria lunghissima da parte degli Uffici Speciali della Ricostruzione, che dura in media oltre un anno.

L’Ordinanza 105 sulla ricostruzione delle chiese disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata, ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. La nuova disciplina riguarda il recupero di oltre 700 chiese già individuate e finanziate dalle Ordinanze del Commissario.

“Si tratta di un complesso di norme destinate ad incidere in modo significativo sul processo di ricostruzione - commenta il Commissario Giovanni Legnini - A tali ordinanze ne seguiranno altre due in corso di elaborazione: la prima riguarderà la revisione della programmazione delle opere pubbliche; con la seconda si provvederà a disciplinare alcune delle problematiche più complesse che ancora ostacolano l’avvio di importanti interventi di ricostruzione privata. Con essa, si chiuderà la stagione delle ordinanze parziali e si avvierà la definizione partecipata del testo unico della ricostruzione privata”.

f.u.

I meccanismi di funzionamento della nuova procedura semplificata prevista dall’Ordinanza 100 per ottenere i contributi per la ricostruzione sono stati al centro di un incontro oggi tra il Commissario, Giovanni Legnini, i responsabili degli Uffici Speciali della ricostruzione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche.

Nel corso della riunione sono stati condivisi gli allegati da presentare insieme alle domande, che saranno accettate dgli Uffici Speciali a partire dal prossimo 25 maggio, i moduli, la definizione puntuale delle opere finanziabili, le guide per l’utilizzo degli strumenti per il calcolo del contributo concedibile.

Ai professionisti sono stati inoltre forniti i chiarimenti formali, condivisi da tutti gli Usr, per l’applicazione univoca delle maggiorazioni dei costi degli interventi di riparazione e ricostruzione previsti dalla normativa.
In vista dell’avvio delle nuove procedure, nei prossimi giorni saranno pubblicati sul sito internet del Commissario tutti gli elementi informativi di dettaglio e gli strumenti a beneficio dei professionisti e degli altri attori coinvolti nella ricostruzione.

A conclusione dell’incontro il Commissario Legnini ha ribadito l’impegno ad approfondire e rivalutare al più presto le norme che regolano i compiti, i compensi e gli incarichi dei professionisti, se necessario anche con una nuova Ordinanza.

C.C.
Insieme alla definizione delle nuove procedure per riparare i danni materiali riparte e si intensifica il dibattito sulle strategie per la ricostruzione del tessuto sociale e dello sviluppo del Centro Italia colpito dal sisma del 2016.
“Abbiamo il dovere di ricostruire in tempi ragionevoli e promuovere una strategia per la rinascita di questi territori basata sulla sostenibilità” ha detto il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, che ieri ha avuto un incontro con gli industriali della provincia di Macerata e la Fondazione Bocelli, e oggi ha partecipato ad un seminario online organizzato da Symbola con Fabio Renzi, Ermete Realacci, Padre Enzo Fortunato, e numerosi esponenti della società civile delle quattro regioni colpite dal sisma. “Dobbiamo avere il coraggio di sognare, come ha detto oggi Padre Enzo Fortunato, responsabile della sala stampa della Basilica di Assisi, anche quando non vediamo la luce. Gli obiettivi da perseguire sono quelli contenuti nel Manifesto di Assisisi sullo sviluppo sostenibile, che oggi devono costituire la base di un nuovo modello di sviluppo, tanto più per il post emergenza Coronavirus” ha detto Legnini.
“Uno strumento molto importante in questo senso – ha sottolineato il Commissario - è quello degli incentivi per il sismabonus e l’ecobonus al 110%, una misura molto efficace varata dal governo nel decreto per il rilancio dell’economia, che apre scenari nuovi anche per una ricostruzione sicura e di qualità. Dovremo trovare il modo per coniugare in modo semplice questi incentivi con i contributi pubblici per la ricostruzione, per accrescere la qualità sismica ed energetica degli edifici evitando eccessivi “accolli” per i proprietari. Sarebbe inoltre auspicabile che il Parlamento in sede di conversione del decreto esaminasse la possibilità di alzare il tetto di tali incentivi per il cratere sismico, misura che determinerebbe un’ulteriore fortissima accelerazione e semplificazione delle procedure”. I confronti di ieri e di oggi, ha aggiunto Legnini, “rafforzano il convincimento che la ricostruzione non può essere un processo freddo, non può farsi in solitudine, ma deve essere frutto di ascolto e partecipazione e deve svolgersi in un contesto istituzionale ampio e dialogante. Sulla nuova Ordinanza sulla semplificazione stiamo conducendo una campagna di sensibilizzazione, non solo 2 nei confronti dei tecnici, che avranno un ruolo centrale, ma anche di tutti gli attori della ricostruzione, gli Uffici Speciali, i Comuni, i cittadini. Dobbiamo fare in modo che con la redistribuzione delle responsabilità si strutturi e si rafforzi quell’idea di “comunità della ricostruzione”, dove tutti remano nella stessa direzione”. “Sta emergendo in modo sempre più evidente che la ricostruzione può costituire una leva fondamentale per la ripresa dei territori colpiti dal terremoto ma anche, più in generale, del Paese. Alle decisioni già adottate di accelerazione e semplificazione della ricostruzione privata, ora deve far seguito un intervento legislativo incisivo sulla ricostruzione pubblica. In mancanza di cambiamento del quadro normativo – ha detto Legnini - gli interventi pubblici di messa in sicurezza del territorio e degli edifici saranno inevitabilmente caratterizzati da lentezza e farraginosità delle procedure”. “A partire dalle ricostruzioni del 2016 e 2009 -ha concluso il Commissario -, è sempre più indispensabile la definizione di una strategia per l’Appenino, che contempli anche la dotazione di infrastrutture fisiche e digitali, la ridefinizione di una rete di servizi pubblici essenziali, come la scuola, la sanità, la mobilità, nonché misure stabili di sostegno alle imprese, per creare opportunità di vita e di lavoro in territori così ricchi di storia, cultura e bellezze naturali”.
Proseguono intanto le visite del Commissario Legnini nei territori colpiti dal sisma: Lunedì mattina sarà alle 9,30 Campotosto, e alle 11,30 ad Amatrice, per incontrare i sindaci; giovedì 21 maggio, sempre in mattinata, visiterà Accumoli e Arquata. 
Gaia Gennaretti





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