“Entro i prossimi dieci giorni avremo un quadro più chiaro, forse definitivo”. Lo ha detto Massimo Panicari, capogruppo in consiglio comunale per “Città e borghi”, in merito ai movimenti e alle trattative che condurranno il centrodestra alla prossima tornata elettorale a San Severino. Nel prossimo autunno il Comune settempedano andrà alle urne e, se il centrosinistra ha ormai tracciato un chiaro sentiero da percorrere, il centrodestra è ancora alle fasi istruttorie.

“Siamo ancora alle consultazioni – spiega Panicari – . L’obiettivo del dialogo che stiamo portando avanti tra le varie forze del centrodestra è quello di trovare dei punti cardine su cui poggiare poi le nostre linee programmatiche e individuare successivamente i nomi per una lista”.

Condivisione è la parola d’ordine: “La storia recente del centrodestra deve essere un monito – prosegue il consigliere Panicari – . Nelle ultime tre elezioni le ambizioni del centrodestra si sono sempre arenate in sede di voto. Non è più il tempo delle divisioni, che si sono più volte dimostrate controproducenti: penso al mio caso, alle ultime elezioni, ma anche a quanto successo precedentemente con Gilberto Chiodi. Per questo motivo trovare una sintesi sarà fondamentale in vista delle urne. Non è il caso di tentare delle fughe in avanti a livello personale senza trovare prima un abboccamento. Questi tentativi sarebbero destinati al fallimento. D’altro canto – conclude – , le prossime settimane saranno decisive per trovare un’intesa, un programma e un candidato sindaco non eccessivamente caratterizzato e in grado di rappresentare un’eventuale coalizione. In caso contrario sarà necessario correre divisi, ma con risultati che temo saranno poco soddisfacenti”.

l.c.
Elezioni amministrative a San Severino Marche, iniziano le "grandi manovre". In attesa di conoscere quella che sarà la data scelta dal Ministero dell'Interno per la consultazione elettorale, con sullo sfondo l'emergenza pandemica, le forze politiche cittadine si stanno muovendo per disegnare il quadro strategico entro cui muoversi. Esce allo scoperto anche il Circolo di Forza Italia, con il coordinatore Gilberto Chiodi, fermamente convinto della necessità di avviare un percorso condiviso che ricompatti l'intero Centro Destra.

"E’ necessario avviare un percorso politico-amministrativo che consenta di riassegnare ai cittadini le scelte strategiche per il territoro basandosi su un confronto più continuativo e costruttivo e su azioni di governo lungimiranti e attente alle numerose esigenze della nostra terra - si legge in una nota - Per fare questo, occorre ispirarsi alle scelte politiche che hanno consentito al presidente Acquaroli di diventare Governatore delle Marche e all’esperienza maceratese che ha visto l’elezione della coalizione di centrodestra con Parcaroli sindaco. Forza Italia auspica fortemente un’ampia convergenza dei partiti di centrodestra, come la Lega, Fratelli d’Italia e l’Udc ed un’ampia partecipazione di forze civiche cittadine che si ispirino ai principi liberali e quindi di attenzione alle istanze più pressanti della nostra realtà sociale. Occorre dunque formare la più ampia coalizione possibile su temi quali politiche scolastiche attraenti che coinvolgano da protagoniste le nostre giovani generazioni, imprenditoria e lavoro, il reale e, quindi continuativo, rilancio del centro urbano, sviluppo dei collegamenti viari. Una particolare attenzione va chiaramente sia alla ricostruzione post sisma, che deve essere finalizzata alla riattivazione della vita cittadina, sia ad una politica sanitaria rivolta ai presidi territoriali come il nostro nosocomio. La pandemia, il cui contrasto resta una priorità, non ci deve e non ci può abituare ad una quotidianità che, con la sua stringente e pressante urgenza, priva noi tutti ed in particolare i giovani della volontà di progettazione e del sogno. Questo è il vero grande problema che ci impedisce di rendere giustizia al nostro capitale umano. Forza Italia invita i partiti di centrodestra a sciogliere in fretta la riserva per la costruzione di una ampia coalizione, così da potersi, immediatamente, aprire alla società civile per disegnare insieme un nuovo modello di città".

f.u.

Continua a tenere banco e a far discutere a San Severino Marche la vicenda dei capannoni con relativi impianti fotovoltaici in località Ugliano, questione che trova ampio spazio anche nelle pagine del settimanale L'Appennino camerte. Dopo le precisazioni al riguardo da parte del sindaco Cesare Martini e la provocazione pungente dell'esponente della Lega Nord Luigi Zura Puntaroni, secondo cui in tale vicenda “qualcuno ha barato”, un'interrogazione al sindaco è stata proposta dal capogruppo di “Una città da vivere” Gilberto Chiodi che parla di deflagrazione inaspettata che pregiudica gli sviluppi futuri della città.

Il Sindaco Martini e la sua amministrazione hanno di nuovo fatto il solito pasticcio. Questa volta a farne le spese sono i residenti di Ugliano che si sono visti effettuare nel territorio interventi, non in linea con gli intendimenti della stessa amministrazione.

La questione sta suscitando molto clamore in Città, non solo per la iniziativa proposta, quanto soprattutto per la confusione generata da Martini e dai suoi uomini. In questa fase pre-elettorale, ma anche prima, il sindaco era solito impegnarsi a prescindere, così come affermano gli stessi istanti, società Boscorosso e Agricola Rocchetta facenti capo all’ing. Ranzuglia.

È chiaro che tale questione, oltre che rilevante nel merito ha avuto una deflagrazione inaspettata nella forma, quando l’istante invia una lettera nella quale fa precise affermazioni in “un clima di massima trasparenza e collaborazione con tutti gli enti coinvolti nei procedimenti di autorizzazione, sono state preventivamente fatte delle verifiche informali sulla praticabilità del progetto (Sindaco del Comune di San Severino Marche …)”.

A parere degli scrivente questo appare quanto mai singolare, soprattutto in questa vicenda che ripercorre con molta precisione quanto avvenuto, per una questione analoga circa 4 anni fa.

La questione Ugliano, la questione irrimediabile del reparto materno-infantile, la prossima problematica del reparto pediatrico, impattano in modo pesantissimo sulla Città pregiudicandone irrimediabilmente i suoi sviluppi. Quanto accaduto non soltanto appare frutto una evidente disattenzione ma è anche foriero di dubbi e perplessità, per questo si è inteso portare l’intera questione in Consiglio Comunale con una interrogazione per ribadire la nostra posizione con forza e per fare luce su ombre potenzialmente pericolose.

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