Sono 11mila euro i fondi che il Governo ha destinato a Caldarola per i buoni spesa da erogare alle famiglie in difficoltà.
Il sindaco Giuseppetti ha firmato questa mattina l'ordinanza, in coordinamento con gli altri Comuni dell'unione Montana dei Monti Azzurri, che stabilisce i criteri di diritto ai buoni spesa.
Nel sito del Comune, infatti, è stato pubblicato l'iter per poter fare richiesta ai buoni volti a sostenere le persone e le famiglie in condizioni di assoluto momentaneo disagio.
"Possono presentare istanza di ammissione all'erogazione di un buono spesa i nuclei familiari, anche monoparentali, in gravi difficoltà economiche - si legge nel sito - , senza alcun reddito disponibile. Gli interessati dovranno presentare domanda preferibilmente a mezzo posta elettronica – all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Chi non dovesse disporre di questi strumenti, la domanda potrà essere presentata all’Ufficio Protocollo dell’Ente dalle 10 alle 13, su appuntamento telefonico, per evitare file o assembramenti. La domanda va presentata utilizzando il modello presente nel sito internet del Comune".

GS
Botta e risposta tra maggioranza e opposizione che si scontrano sulle dimissioni dell'ormai ex assessore e vice sindaco, Giovanni Ciarlantini, al quale il gruppo di minoranza ha chiesto le dimissioni anche da consigliere, minacciando altrimenti una mozione di sfiducia.

Pronta è stata la risposta della maggioranza che in una nota scrive:
"Non possiamo sottacere in proposito, un sentimento di profonda amarezza, che deriva dal constatare la provenienza di tali dichiarazioni proprio da una compagine politica che, sia durante la campagna elettorale sia dopo il suo esito, ha sempre predicato unità d'intenti per il paese, salvo poi rinnegare tale proposito nei fatti.
Senza tema di smentite - dice la maggioranza - si deve evidenziare, invece, come questa amministrazione sin dal suo insediamento abbia cercato e continui a favorire il comune senso di appartenenza e rappresentanza di tutta la città, ben conscia che la ricostruzione economica e materiale passa prima di tutto per la coesione cittadina, pur nella diversità delle legittime e diverse opinioni".

Allora rispondono alla richiesta di dimissioni da consigliere di Giovanni Ciarlantini: "Una carica - precisano -  che non è stata conferita direttamente dal sindaco, come accade per la formazione della giunta, ma dal voto popolare, che evidentemente ne ha premiato l'impegno e la persona".
Ma quello che alla maggioranza proprio non va giù è la richiesta del gruppo di Davide De Angelis che Ciarlantini possa "continuare a svolgere delle mansioni anche senza deleghe ufficiali e soprattutto potrebbe continuare a fare il suo lavoro”.

Il gruppo dei consiglieri e assessori con il sindaco Giuseppetti
squadra di Giuseppetti

La maggioranza scrive infatti che "più che un esempio di coerenza, tanto appaia piuttosto come una gratuita strumentalizzazione politica volta ad infierire gratuitamente ed annientare un uomo, oggi estremamente affranto per il suo sbaglio, che ha offerto un tangibile esempio di immediata assunzione delle proprie responsabilità, individuali e politiche. Qualora fosse presentata la paventata mozione di sfiducia - annuncia la maggioranza  - vogliamo tranquillizzare i nostri oppositori: in quella sede con ancora più vigore esplicheremo le ragioni per le quali riteniamo che valori come la coerenza, la dignità ed il rispetto umano debbano sempre essere garantiti e difesi anche nell'ambito di un dibattito politico, sempre che questo possa ancora definirsi tale".

Poi la sferzata finale: "Attendiamo con ampia disposizione d'animo la minoranza - conclude la nota -  all'apporto di quel prezioso contributo costruttivo sui temi di interesse collettivo, fatto di proposte concrete, sinora costantemente annunciato e pubblicamente esternato ma del quale,  purtroppo, non si è ad oggi avuto alcun reale riscontro".

GS
Caldarola sceglie la continuità e rielegge il sindaco del terremoto, Luca Maria Giuseppetti: “Il segreto – commenta – è l’impegno che abbiamo messo in questi 3 anni del sisma. Non abbiamo fatto chiacchiere, abbiamo dimostrato quello che era possibile fare. Abbiamo fatto una nuova scuola, il nuovo municipio sarà pronto a breve e tante cose che riguardano il sociale e i giovani. In coscienza ero tranquillo, ho detto sempre di votare in base alla coscienza".
Tra i suoi i primi commenti di Marco Pontoni: “Quando mi ha chiamato Giuseppetti mi sono sentito onorato e sono onorato della scelta dei caldarolesi” e del più votato, Giorgio Di Tomassi: “Siamo molto contenti, da qui in avanti speriamo di ripagare la fiducia ch c’è stata accordata”.

Giovanni Ciarlantini ha detto: “La prima cosa è ricompattare il paese e poi cercheremo di risolvere i tanti problemi che ci sono”.
Dall'altra parte, il candidato Davide De Angelis: “Abbiamo messo tutta la volontà possibile per dare una possibilità ai cittadini di Caldarola, ora faremo una minoranza vigile ma costruttiva allo stesso tempo”. Dello stesso parere Simone Cataldi: “Una bella sfida, forse ci aspettavamo qualche voto in più. Daremo vita dura all’amministrazione che si è riconfermata”.

GS

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Sopralluogo tecnico questa mattina da parte di Fulvio Maria Soccodato,  responsabile Assetto Infrastrutturale Rete di Anas. Accompagnato dal presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, dal sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti e dal geometra comunale Lucia Rossi, il responsabile Anas ha potuto valutare in prima persona lo stato di avanzamento della bretella esterna al centro storico di Caldarola e vedere direttamente sul posto i motivi delle insistenze da parte del sindaco di prolungare il tragitto delle bretella stessa di circa un chilometro rispetto al tracciato che l’Anas ha approvato. “Le difficoltà principali – si legge in una nota del Comune - sono causate da un piccolo ponte di pertinenza della Provincia che, una volta terminata la bretella, dovrà supportare il peso dei mezzi che verranno impiegati per la ricostruzione. Il ponticello attualmente è interdetto al passaggio dei mezzi pesanti, proprio perché non idoneo, ma se la bretella verrà realizzata fino al ponte e non si creerà un’altra parte di tracciato obbligatoriamente tutto il traffico veicolare transiterà su di esso con il concreto rischio di danneggiamento o crollo. Senza considerare le vicine case che già lamentano problemi all’attuale passaggio dei mezzi usati per la costruzione della bretella”. Soccodato, nonostante abbia compreso le perplessità del sindaco, ha tuttavia ribadito che quella parte di tracciato e il ponte esulano dalle sue competenze, è una situazione da affrontare con gli altri partner responsabili, chiamando così in causa Regione e Provincia. “Sul fonte dei lavori – prosegue la nota - , che sono iniziati a metà febbraio, non si conosce ancora una data certa di ultimazione poiché la neve e le precipitazioni dei giorni precedenti hanno notevolmente ritardato l’esecuzione ma Fabrizio De Franciscis, insieme al Direttore dei Lavori Giuseppe Giampietro, hanno assicurato che verranno rispettati i termini previsti per interventi di questa entità. Sono state infatti già create le fondazioni con i pali e in breve verranno realizzati i muretti contenitivi. Le difficoltà sono dettate anche dalla presenza di piccoli corsi d’acqua che, in caso di abbondati piogge, possono gonfiarsi a dismisura”.   

GS

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Queste "pazze" fusioni. La "moda del momento" sta creando entusiasmi, ansia di novità, ma anche incertezze sul futuro, soprattutto fra le popolazioni coinvolte, rischiando di mettere seriamente a rischio equilibri da tempo consolidati. Tipico caso quello che riguarda i cosiddetti 5 comuni appartenenti all'Unione Montana dei Monti Azzurri, dopo il sasso lanciato nello stagno dal sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Emanuele Tondi, che ha deciso di percorrere la strada verso Tolentino. A ciò si aggiunge la mai nascosta "simpatia" di Cessapalombo per Camerino per mettere sul "chi vive" i primi cittadini di Belforte del Chienti, Caldarola, Serrapetrona. Un incontro tra i sindaci dei 5 comuni interessati è previsto nei prossimi giorni per fare il punto della situazione, chiarire le rispettive posizioni e studiare eventuali strategie future per il territorio. Preoccupazioni riguardo la situazione che si è venuta a creare sono espresse dal sindaco di Caldarola, Luca Giuseppetti, contrario ad una fusione per incorporazione in un comune più grande. "Questi nostri piccoli comuni – il pensiero del primo cittadino del paese dei cardinali Pallotta – avranno vantaggi solo se riusciranno a fondersi tra loro, senza andarsi ad ingolfare con una realtà molto più grande. Questo perchè il futuro sindaco che sarà eletto, sicuramente proveniente dal comune di maggiori dimensioni, avrà senz'altro accortezza per il comune inglobato, ma non conoscerà mai a fondo le situazioni specifiche dei territori più piccoli e della popolazione che li abita. Da parte mia spero di poter arrivare ad una fusione, ma di farla con gli altri comuni del nostro territorio. Penso sia questa la soluzione migliore anche per le future generazioni. Se, infatti, non vogliamo far morire i nostri paesi, dobbiamo dare ai giovani che li abitano la possibilità di costruirvi il proprio futuro. Vorrei che dall'incontro che avrò con i miei colleghi sindaci scaturisca la proposta di un comune unico, che sia però del nostro territorio".  

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