Medico bloccato in Giordania chiede aiuto alle autorità italiane per rientrare a casa.
È la situazione che stanno vivendo Nabil Alashkar, medico condotto conosciuto nella zona dei Cinque Comuni e a Tolentino, Pollenza e Macerata, insieme alla consorte Lella Chiola che si erano recati nella loro seconda patria adottiva per delle cure mediche e sono bloccati senza poter ritornare, proprio ora che i medici italiani sono in prima linea per contrastare la pandemia di Covid-19.

La Giordania ha pochi casi di contagiati da coronavirus (circa 153), ma giorni fa ha deciso di adottare le misure di isolamento (lockdown) tra le più rigide: chiuse tutte le attività, compresi i negozi di alimentari e i supermercati. Nella capitale Amman il pane, gli alimenti necessari e le bombole del gas vengono recapitati a domicilio dal personale del municipio sotto la vigilanza dei militari del Reale Esercito. Alcuni alberghi di Amman e del mar Morto sono stati requisiti dal governo dove sono alloggiati circa 4.800 persone in quarantena.

All’aeroporto internazionale Queen Alia i voli prenotati sono stati cancellati e poi è stato chiuso.

È in vigore un coprifuoco completo di 24 ore e nel caso qualcuno provi ad allontanarsi dall’alloggio sono previsti 14 giorni di osservazione e poi il processo penale in tribunale.

Dopo cinque giorni di divieti assoluti, oggi 25 marzo dalle 10 in poi si può uscire, solo a piedi, per recarsi a fare la spesa nei piccoli negozi di alimentari e di frutta e verdura di quartiere.

Il dottor Nabil, specializzato in medicina d’urgenza, vorrebbe essere insieme ai suoi colleghi che stanno facendo dei turni massacranti per far fronte a questa emergenza sanitaria. Invece si trova chiuso in una casa non sua senza poter essere d’aiuto a nessuno.

Chiede, quindi, aiuto all'autorità italiane per poter tornare a casa.

Eno Santecchia
Sulle lunghe file al distretto dell'ospedale di Camerino per il cambio del medico a seguito del pensionamento dei dottori Antonio Mengoni e Fabio Perelli, arriva la puntualizzazione del direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni.

"Gli utenti che si sono trovati ad effettuare il cambio del medico - precisa - sono circa 2000 e gli operatori dello sportello anagrafe del distretto di Camerino, proprio per far fronte alle numerose richieste di cambio, sin dal 16 dicembre scorso si sono organizzati garantendo l’apertura dello sportello in tutti i giorni feriali, comprese le vigile di Natale e di Capodanno, effettuando al 31 dicembre scorso, 462 operazioni, nonostante i due medici non fossero andati ancora in pensione.

Nei primi 8 giorni dell’anno in corso - aggiunge - gli operatori hanno eseguito altre 800 operazioni circa, lavorando in alcune occasioni anche nelle ore pomeridiane proprio per venire incontro alle esigenze dell’utenza, così come sono state evase tutte le richieste pervenute tramite posta PEC.

Allo sportello anagrafe di Camerino - prosegue Maccioni - sono aperti tre sportelli, e non due come erroneamente indicato, e che le operazioni di scelta del nuovo medico possono essere eseguite anche agli altri sportelli anagrafe del distretto di Camerino, ossia in quello di San Severino Marche o di Matelica.

Purtroppo - conclude - le operazioni di scelta talvolta sono lunghe in quanto si presentano allo sportello utenti con diverse deleghe, addirittura anche 9, proprio per evitare l’accesso di persone anziane o che sono impegnate per lavoro. Ciò comporta un più lento deflusso della coda".

GS

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo