Il suono del violino, le stelle cadenti e uno spuntino di mezzanotte in mezzo a un meraviglioso uliveto. Sono gli ingredienti di una "pozione magica" che renderanno fantastica, unica, la notte più romantica dell'anno, quella di San Lorenzo. L’appuntamento è per venerdì 10 agosto nell'azienda di Cinzia Anibaldi, che si trova in località Biagi di San Severino e a organizzarlo è la start up innovativa nata da un'idea del maceratese Giacomo Andreani, noto ai più forse per essere stato a lungo il presidente del club di tifosi, "Lube nel cuore".

"Cominciamo dal violinista - spiega Giacomo - perché sarà con noi un talento eccezionale, le sue note ci rapiranno. Parliamo di Valentino Alessandrini, marchigiano d'origine, 24 anni, sempre in giro per il mondo per tenere concerti importanti. Ma è la prima volta che si esibisce sulla sommità di un colle, un posto straordinario, illuminato solo dalla luna”. L'archetto del suo violino comincerà a suonare a mezzanotte e mezza e proseguirà a oltranza fino alle 2. “Un tempo dedicato alla sua musica, alle stelle e ai desideri inespressi dei partecipanti". Il tutto si svolgerà in un uliveto da favola, quello dell’imprenditrice settempedana Cinzia Anibaldi; la serata avrà inizio alle con un buffet a base di prodotti tipici: ci saranno quelli dell'azienda ospitante, i salumi e altro della Fattoria di Francesco Fucili e i vini della Cantina degli Anibaldi. Terminata la degustazione, si risalirà il colle lungo un viale illuminato da lumini; neppure una decina di minuti a piedi e si arriverà in cima per ammirare le stelle ascoltando musica moderna arrangiata in chiave classica. Un sogno, tant’è che il titolo dell’iniziativa è "Sogno di una notte d'estate".

"Lo scopo della start up Expirit - spiega Giacomo Andreani - è quello di sviluppare progetti e proposte che diano valore ad aree rurali meno conosciute dell'Italia, a cominciare dalle Marche e dal territorio ferito dal terremoto. Aree ricche di aziende che vantano prodotti tipici di grande qualità, legati sia all'agricoltura sia all'artigianato, e che meritano di essere valorizzati. Expirit è un po' l'acronimo di quanto vogliamo fare - aggiunge - ovvero coniugare l'esperienza, lo spirito dei nostri imprenditori con l'italianità che loro rappresentano per tirar fuori, far emergere l'Italia autentica". Per maggiori informazioni sulla serata contattare il 340.8796974 di Giacomo Andreani.
g.g.

È l’uomo delle imprese titaniche: un mese fa si è classificato quinto ad un triplo Ironman in Austria, impiegando 46 ore. Era una delle gare della World Cup. Il 17 agosto, dopo alcuni giorni di ferie, ripartirà alla volta della Svizzera per il DecaIronman. È Alberto Cambio, settempedano e fra i pochissimi a gareggiare per l’ultratriathlon.

Già lo scorso anno aveva preso parte alla durissima competizione, classificandosi settimo su 16 partecipanti e percorrendo 38 chilometri a nuoto, 1800 in bicicletta e 422 di corsa.

Ora Cambio ripeterà l’impresa correndo dal 20 al 30 agosto: “In gran parte è questione di testa - dice - è uno sport che ti insegna tanto”.

Ma andiamo per gradi, partendo innanzitutto dallo spiegare cos’è un Ironman: una delle distanze standard del triathlon (3,86 km di nuoto, 180,260 km di bicicletta, 42,195 km di corsa). Il DecaIronman dunque è una gara che si svolge per dieci giorni, e ogni giorno si ripete un Ironman.

Per prepararsi a queste super imprese, racconta il settempedano, servono allenamenti quotidiani: “Al mattino lavoro alla Soverchia Marmi e nel pomeriggio come libero professionista. Di solito al mattino corro, e spesso mi alzo alle 5, a pranzo o a cena mi alleno nel nuoto e il sabato e la domenica mi dedico agli allenamenti lunghi, ad esempio la bicicletta. Per quest’ultima specialità mi servono almeno 7 o 8 ore di allenamento”. 

Cambio spera nel podio al prossimo DecaIronman in Svizzera, “sarebbe una grande soddisfazione. È una gara traditrice in un certo senso. Se vai troppo piano arrivi tardi, se vai troppo veloce finisci subito le forze. Bisogna saper gestire i tempi e le forze”.

Alberto Cambio

Secondo quanto racconta, si tratta di gare che vedono primeggiare persone adulte, tra i 40 e i 50 anni, proprio perché la vittoria o comunque il podio è al 50% questione di testa. Ma sono esperienze anche difficili da raccontare, incredibili a livello emotivo: “Perché lo faccio? I motivi sono tanti, innanzitutto insegna molto a scoprire se stessi, a sopportare la fatica, ad avere pazienza. Tante cose che avevo proprio bisogno di imparare. È un’emozione unica - sottolinea - ma se posso raccontarlo è anche grazie agli sponsor che mi sostengono. Si tratta infatti di competizioni molto onerose e ringrazio quindi Soverchia Marmi, il centro Vitaliti, Jean-Luc della Sisco, Lanfranco della GLO, Sauro di Seredil, Emanuele della Nutrixam, la My Genomics, Sport Lab, Accessauto, Bikers e Alessandro della parrucchiera AD”. 
Gaia Gennaretti

 

Non sarà una manifestazione storica a ricostruire case, ma di certo può essere un impronta di entusiasmo per tutto il paese.

La Pro loco di Caldarola, è pronta a far rivivere il paese in tutta la sua storia, con la 30esima edizione della Giostra de le Castella.

Tre giorni di Medioevo, di storia, di giullari, tamburi, musici, sbandieratori da tutte le Marche, con la presenza del gruppo storico "La Pandolfaccia" di Fano, i "Nadari giullari" per due serate di animazione medievale per bambini, gli Acrobati del borgo per un grande spettacolo di giocoleria e fuoco, il gruppo storico il Grifone della Scala di San Severino, tamburi e musici di Fabriano, Tamburine di Montecassiano, tamburi di Visso e Sbandieratrici della Sibilla, i Brema (musica live folk/medievale). 

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Inoltre buon cibo con due Taverne "de la luna": la prima con tipicità locali e di tutta la cucina marchigiana e la seconda con gli ottimi piatti della cucina bergamasca, curata dalla Pro loco di Urgnano, in provincia di Bergamo, che per il secondo anno consecutivo torna a Caldarola, paese che ha abbracciato lo scorso anno dopo il terremoto.

Colori, entusiasmo e buon cibo...tre grandi ingredienti per tre giorni di grande festa!

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“Il futuro della nuova Luzio? La maggioranza nega che ci sia un futuro definitivo ma c’è già un progetto di fattibilità che ne sentenzia il trasferimento verso Cesolo”. È il gruppo Fratelli d’Italia di San Severino che torna a sollevare la questione della nuova scuola Luzio a distanza di un mese dall’unica assemblea pubblica sul tema. Incontro organizzato peraltro dal gruppo di minoranza Centrosinistra per San Severino, durante il quale il sindaco Rosa Piermattei aveva garantito che ancora non c’era nulla di certo e che l’amministrazione era ancora aperta ad ipotesi sulla collocazione della nuova scuola. Secondo Fratelli d’Italia invece, così non sarebbe e lo dimostrerebbe il fatto che negli uffici del Comune c’è già un progetto di fattibilità relativo ad un’area nella frazione di Cesolo.

“Quello che più ci sorprende e addolora - commenta il gruppo - è che l'ipotesi di ricostruzione dell'attuale sede (nel rione Di Contro, ndr) non è stata neanche presa in considerazione, tanto che negli elaborati tecnici sono state messe a confronto ben sei ipotesi diverse per il nuovo insediamento: Rione di Contro zona compresa tra la ferrovia e la SP361 già destinata alla nuova scuola dal vigente piano regolatore, zona Glorioso nei pressi del nuovo ponte, due nella zona di Cesolo, entrambi in corrispondenza della SP502 nell'area meglio conosciuta come ‘piana di Cesolo’, zona San Michele ex Silga Gomma, Rione Mazzini area stadio comunale e, guarda caso, la più idonea è risultata quella a Cesolo in direzione Cingoli, lato destro”.

Fratelli d’Italia stigmatizza a questo punto il fatto che la maggioranza non abbia informato adeguamente la cittadinanza e altresì che tale decisione sarebbe letale per le prospettive di San Severino che verrebbe privata di un pilastro della sua vita economica e sociale, in particolare del centro che già vive una situazione di crisi per via dello spopolamento. Il rischio, aggiungono, è che si avvii un “graduale processo di smembramento della città e che si favorisca una speculazione edilizia giacché a svilupparsi sarebbero le aree vicine alla nuova scuola con nuove abitazioni, uffici, supermercati. A beneficiarne sarebbe solo chi vive o ha interessi a Cesolo. Emerge - incalzano - un approccio molto privatistico, se non addirittura domestico, adottato dal sindaco nella gestione della cosa comune. La cittadinanza deve riflettere sull'opportunità o meno di una scelta di questo tipo che, a nostro avviso, si ripercuoterebbe in modo negativo nella quotidianità delle famiglie e ad esclusivo vantaggio di pochi eletti”.

A non convincere il gruppo politico neanche l’aspetto tecnico della decisione, che provocherebbe un isolamento ingiustificabile della scuola rispetto al centro e a farne le spese sarebbero le famiglie costrette a fare la spola con Cesolo. 

“È notorio che il rione Di Contro è quello che meglio ha resistito al terremoto del 2016 e che vanta il minor numero di edifici lesionati, pertanto sembrerebbe azzardato trasferire l'istituto in un'area che non offre analoghe sicurezze e che imporrebbe dei costi di realizzazione di circa 7milioni di euro, ampiamente fuori misura rispetto alla finanze comunali. Il coordinamento locale di FdI - concludono - è favorevole alla costruzione di una scuola nuova ma si oppone fermamente al dislocamento dal centro cittadino, invitando l'amministrazione ad una più equa ponderazione dei diversi interessi coinvolti, evitando scelte utili a pochi e lesive per tanti”.
g.g.

Sarà forse per l’instabilità (anche della terra, visto il recente sisma…) dei tempi attuali, di grandi cambiamenti, politici, sociali ed economici; o forse per l’amore del nostro «io bambino» verso il magico mondo del Medio Evo; o anche per il desiderio di vivere un intero weekend, dopo l’annullamento della serata di venerdì 22 giugno per l’allerta maltempo, ma un flusso di visitatori come quello di cui si è preso atto al termine della manifestazione riempie di orgoglio gli organizzatori dell’Associazione Palio dei Castelli, promotrice delle Feste medievali al suggestivo borgo di Elcito. Sono state stimate intorno alle 5.000 le persone che sono salite alla frazione di San Severino, posta ad 800 metri di altezza, sabato 23 e domenica 24 giugno, per vivere l’epilogo della 39^ edizione del Palio, in onore del patrono San Severino, molte delle quali provenienti dalla provincia dorica. Di giorno gli ospiti sono stati allietati dall’allegro vociare dei mercanti, dal lavoro sapiente degli artigiani, dall’abilità dei giocolieri e dal volo dei rapaci che hanno incantato tanto i piccoli, quanto i grandi.

Mercatino Di Contro

Di notte hanno prevalso il fascino degli accampamenti militari, le gesta eroiche dei belligeranti della compagnia Grifone della Scala, degli arcieri e dei balestrieri, con apprezzati sketches degli armigeri a tema. Negli angoli più reconditi del «Tibet delle Marche» è stato possibile apprezzare le evoluzioni dei saltimbanchi, le melodie dei musici e le occulte predizioni delle cartomanti. Il tutto avvolto in un’atmosfera senza tempo e ricca di fascino, all’insegna della contrapposizione manichea fra bene e male, del contrasto tra cielo e terra, giorno e notte. Fra le chicche della due giorni, resa possibile grazie anche alla collaborazione della Pro Elcito e dell’Amministrazione comunale, che ha fornito un bus navetta in moto perpetuo dall’abbazia di Valfucina per condurre gli ospiti fino allo sperone roccioso di Elcito, i mercatini di gran parte dei Castelli in gara la settimana precedente. Dai lupini, i cantucci e le «coccette» di rione di Contro agli scudi ed alle spade in legno proposti da Villa di Cesolo, trionfatrice nel Palio baby, per terminare con i dolci di ogni tipo e per tutti i gusti del Castello di Colleluce, campione in carica fra i grandi. Non può che essere positivo, al termine, il giudizio sull’intera manifestazione da parte dei vertici dell’Associazione Palio, che si apprestano a vivere i prossimi 365 giorni all’insegna dei lunghi preparativi per l’edizione del Palio numero 40.

Viandanti scherzosi

Due immobili del Comune per i Carabinieri di San Severino. 

È quanto ha stabilito l’amministrazione settempedana per sopperire, almeno in parte, ai disagi creati dalla parziale inabilità della locale caserma. Di questa possibilità il sindaco Rosa Piermattei aveva da tempo accennato, e l’aveva anche comunicata ai vertici dell’Arma, in modo tale da poter anche incrementare l’organico che ad oggi è sottodimensionato. 

Il Comune metterà dunque a disposizione due alloggi in comodato d’uso gratuito, almeno per due anni. La concessione sarà poi rinnovabile qualora l’agibilità della caserma non sia ancora stata ripristinata. Era stata danneggiata a seguito delle scosse dell’ottobre 2016 e l’inagibilità riguarda i piani superiori dove si trovano gli alloggi dei militari. Il piano terra, dove sono presenti gli uffici, è rimasto agibile e utilizzato. I due alloggi che il Comune mette a disposizione si trovano in Vicolo San Lorenzo.

Questa decisione è motivata dal fatto che “i tempi di ricostruzione - si legge in una delibera di giunta - non sono compatibili con l’esigenza di garantire la presenza delle forze dell’ordine e la necessità di rafforzare l’organico, in considerazione dell’estensione del territorio, del numero di abitanti e di attività commerciali, artigianali e industriali nonché dei servizi pubblici, ed in vista anche delle numerose maestranze che arriveranno a San Severino con l’avvio della ricostruzione”.
g.g.

Il “Progetto Giovani” dell’Avis di San Severino ha festeggiato la 21esima edizione. Quattordici bambini della primaria premiati , ieri, per le loro opere pittorico-visive.  Per ciascuno di loro un buono da 30 euro spendibile in tutte le cartolibrerie della città. I loro disegni andranno a comporre il calendario Avis 2019, con 2.500 copie circa. Il concorso, che consiste in una produzione pittorico - visiva sul tema della donazione di sangue, quest’anno aveva come titolo: “65 anni di gesti d’amore”. In 251 hanno realizzato i disegni, alunni delle classi terze, quarte e quinte della Luzio e del plesso di Cesolo.

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La commissione giudicatrice, presieduta dal presidente dell’Avis settempedana, Anelido Appignanesi, è stata composta dalle insegnanti Silvana Piantoni, Adria Piantoni oltre che dai consiglieri avisini Albergo Pancalletti, Cinzia Fagiolini, Sandro Marasca, Antonietta Gasparroni, Valeria Colafrancesco e Graziella Aringolo. Gli alunni vincitori sono Simon Pietro De Martino, Elisabetta Coacci, Giorgia Ghergo, Valeria Anibaldi e Anita Palossi (classi terze), Giulia Palazzesi, Alice Diamantini, Benedetta Paolucci, Marika Falistocco e Benedetta Cardelli (classi quarte), Sofia Crescimbeni, Camilla Rocci, Tommaso Marcantonelli e Mauro Abosinetti (classi quinte).

“Sono ormai 25 anni - ha detto Alberto Pancalletti, dell’Avis - che noi andiamo nelle scuole di San Severino. I bambini erano entusiasti, poi abbiamo introdotto la promozione dell’associazione con i disegni e i calendari. Questo ha portato un successo enorme, e noi non possiamo fare a meno di questo progetto”.

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Alla premiazione ha preso parte anche il vicesindaco Vanna Bianconi, il consigliere Michela Pezzanesi e il presidente del consiglio comunale Sandro Granata. “L’Avis per San Severino è un fiore all’occhiello - ha osservato Bianconi - e l’importanza di questo progetto non sono tanto i disegni in sé quanto il messaggio che rimane nel cuore dei ragazzi. Un messaggio di amore e solidarietà. La scuola è molto attenta a questo, non solo alle materie curriculari”.

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L’ufficio Servizi Sociali del Comune di San Severino Marche informa che la Regione Marche ha recentemente adottato uno specifico provvedimento con il quale vengono definiti criteri e modalità di presentazione della domanda per sostenere i genitori che lavorano nelle spese per i nidi, intervento che si inserisce in una rete più ampia di azioni a favore della famiglia e, al suo interno, del sostegno all’occupazione femminile investendo su servizi che agevolino la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita sociale e familiare. Si tratta di un voucher annuo, del valore complessivo massimo di 2mila euro, che verrà elargito dalla Regione come contributo per le spese di frequenza dei servizi educativi quali nidi pubblici o privati, centri per l’infanzia, nidi domiciliari o sezioni Primavera della scuola materna.

L’avviso per partecipare scadrà alle ore 12 di lunedì 2 luglio. Le richieste di assegnazione del beneficio vanno presentate dalle famiglie esclusivamente online tramite il sistema informatico SIFORM2 all’indirizzo internet http://siform.regione.marche.it/.

Per il supporto tecnico è attivo un servizio di help desk cui è possibile rivolgersi tramite il seguente numero di telefono: 071/8063442 oppure tramite il seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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La solidarietà è tornata a scendere in campo allo stadio comunale “Soverchia” di San Severino Marche in occasione del triangolare di calcio “Giocando insieme per ripartire” che ha visto protagonisti i giocatori del Carpi di Federico Melchiorri, della Settempeda e del Tolentino Calcio. Tribuna centrale quasi piena per salutare, tra gli applausi, l’iniziativa nonostante la serata non proprio primaverile. Il Tolentino si è aggiudicato il trofeo amichevole grazie a una miglior differenza reti nei confronti del Carpi.

I primi a scendere in campo sono stati i calciatori di Settempeda e Carpi. Nella seconda gara il Carpi ha affrontato il Tolentino. Infine la terza partita, tutte di 22 minuti, tra Settempeda e Tolentino. A dirigere gli incontri l’arbitro Emanuele Trementozzi coadiuvato dai collaboratori Joris Verrucci e Gian Marco Verrucci. All’appuntamento erano presenti anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l'assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.

Protagonista indiscusso della serata è stato Federico Melchiorri, nato a San Severino Marche dove ha giocato per diversi anni da bambino, per poi trasferirsi al U.S Tolentino fino ad arrivare a giocare in serie B con il Pescara, il Cagliari e poi il Carpi. A promuovere la serata la Brp Eventi.

 

Nelle foto: le premiazioni dell’evento con il sindaco Piermattei e Melchiorri

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Un viaggio ricco di suggestioni naturali, multisensoriali, visive, olfattive, sonore e non solo. Questo fine settimana, nello specifico venerdì e sabato, San Severino, città ferita dal terremoto, torna a rinascere grazie all’iniziativa di Confcommercio Marche Centrali dal titolo “Souvenir in fiore”. La città ospiterà una delle quattro tappe, tutte diverse tra loro, di un format che ha già riscosso grande successo. 

A presentare l’iniziativa Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali, insieme all’editor del progetto, Giovanna Saracinelli, alla presenza del sindaco, Rosa Piermattei, e dell’assessore comunale alle attività produttive e al turismo, Jacopo Orlandani.

Dall’ora del cocktail di venerdì alla tarda serata di sabato sarà un fiorire di iniziative: nei bar e nei ristoranti aderenti protagonista sarà il food ispirato alla natura mentre nei negozi, in tutto più di 50 le attività commerciali che hanno risposto sì alla proposta di Confcommercio, ci saranno assaggi di moda, bellezza, arte e design botanici, tutti da gustare. Un po’ ovunque, poi, storie di vita, di orti e di giardini da ascoltare. Passeggiare in piazza Del Popolo e sotto i portici, lungo via Garibaldi, in via e viale Eustachio ma anche in viale Bigioli, via Roma, via XX Settembe e non solo sarà una grande sorpresa. I pubblici esercizi saranno “vestiti” a tema floreale, si potranno assaggiare piatti e prelibatezze a base di erbe aromatiche, spezie, fiori e miele. Ma sarà anche possibile prendere parte a tante attività: in piazza Del Popolo Alessandro Magagnini, noto flower designer e consulente del verde in programmi televisivi a livello nazionale, aiuterà chi lo vorrà a realizzare una greencake che sarà poi possibile portare a casa mentre in via Garibaldi sarà presentato l’evento “Erbe (non solo) a tavola”, ovvero si potrà dialogare sull’officina di 105 erbe spontanee da usare in cucina, in casa tingere poltrone e tappeti oppure come cosmetici o medicinali. Al Caffè del Teatro sarà invece ospitata la Casa delle Erbe che accompagnerà tutti a conoscere le erbe sacre degli indiani d’America e poi degustare piatti. In viale Eustachio ci si potrà avvicinare all’arte del piantare l’orto ma poi si potrà tornare in piazza Del Popolo per scoprire un percorso sensoriale tra rose inglesi oppure trasformarsi in modella per una notte sul set fotografico che sarà allestito da Ena abbigliamento e Simona lingerie. Le vetrine del centro saranno tutte fiorite e, alcune, prenderanno vita con modelle in fiore che animeranno le esposizioni e incontreranno il pubblico di Souvenir. Inoltre saranno proposti anche laboratori artistici artigianali, pitture ad acquarello e ricami botanici su tessuto, presentazioni di prodotti cosmetici, degustazioni di mieli, di tisane e di infusi di frutta. 

“Vorrei ringraziare Confcommercio Marche Centrali per aver scelto la nostra meravigliosa piazza, perché  la terra trema ancora e abbiamo bisogno di  sole e belle iniziative come questa per guardare avanti – ha sottolineato il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei.

“La vostra piazza è l’emblema del terremoto ma anche della voglia di rinascita e di ripartenza - è intervenuto invece Massimo Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali-. Le attività vogliono ripartire e sbocciare come fiori di primavera”.

“Abbiamo subito sposato questa iniziativa - ha spiegato Jacopo Orlandani –. C’è stata una grande risposta da parte delle attività commerciali e non solo. Più di 50 negozi saranno coinvolti in questa due giorni unica. Sarà occasione per fare visita alla nostra città che si presenta stupenda come sempre.”.
g.g.

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