Continua a tenere banco e a far discutere a San Severino Marche la vicenda dei capannoni con relativi impianti fotovoltaici in località Ugliano, questione che trova ampio spazio anche nelle pagine del settimanale L'Appennino camerte. Dopo le precisazioni al riguardo da parte del sindaco Cesare Martini e la provocazione pungente dell'esponente della Lega Nord Luigi Zura Puntaroni, secondo cui in tale vicenda “qualcuno ha barato”, un'interrogazione al sindaco è stata proposta dal capogruppo di “Una città da vivere” Gilberto Chiodi che parla di deflagrazione inaspettata che pregiudica gli sviluppi futuri della città.

Il Sindaco Martini e la sua amministrazione hanno di nuovo fatto il solito pasticcio. Questa volta a farne le spese sono i residenti di Ugliano che si sono visti effettuare nel territorio interventi, non in linea con gli intendimenti della stessa amministrazione.

La questione sta suscitando molto clamore in Città, non solo per la iniziativa proposta, quanto soprattutto per la confusione generata da Martini e dai suoi uomini. In questa fase pre-elettorale, ma anche prima, il sindaco era solito impegnarsi a prescindere, così come affermano gli stessi istanti, società Boscorosso e Agricola Rocchetta facenti capo all’ing. Ranzuglia.

È chiaro che tale questione, oltre che rilevante nel merito ha avuto una deflagrazione inaspettata nella forma, quando l’istante invia una lettera nella quale fa precise affermazioni in “un clima di massima trasparenza e collaborazione con tutti gli enti coinvolti nei procedimenti di autorizzazione, sono state preventivamente fatte delle verifiche informali sulla praticabilità del progetto (Sindaco del Comune di San Severino Marche …)”.

A parere degli scrivente questo appare quanto mai singolare, soprattutto in questa vicenda che ripercorre con molta precisione quanto avvenuto, per una questione analoga circa 4 anni fa.

La questione Ugliano, la questione irrimediabile del reparto materno-infantile, la prossima problematica del reparto pediatrico, impattano in modo pesantissimo sulla Città pregiudicandone irrimediabilmente i suoi sviluppi. Quanto accaduto non soltanto appare frutto una evidente disattenzione ma è anche foriero di dubbi e perplessità, per questo si è inteso portare l’intera questione in Consiglio Comunale con una interrogazione per ribadire la nostra posizione con forza e per fare luce su ombre potenzialmente pericolose.

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