Per l’occasione, insieme alle immagini più significative, verranno proiettati i filmati delle gare del giovane ciclista professionista. Ne ha parlato Francesco Jajani, presidente dell’Avis Frecce Azzurre di Camerino. La società camerte, insieme ad altre, ha contribuito a lanciarlo tra i “pro”. «Un’iniziativa pensata dalla famiglia - spiega Jajani -, ma che non abbiamo mancato di appoggiare. Condividiamo i valori della famiglia di Giulio, visto che Achille Pellizzari (il papà di Giulio, ndr) è uno dei nostri tesserati. Non appena ci hanno chiesto una mano ci siamo immediatamente messi in moto per organizzare la serata all’Etoile. Lo scopo è quello di festeggiare l’ottima annata che Giulio ha avuto sotto il profilo sportivo. Ci tenevamo a fargli arrivare tutto il nostro appoggio e supporto, come squadra ciclistica ma anche e soprattutto come concittadini. Giulio è un orgoglio e un vanto per la nostra città e noi sentiamo anche la responsabilità di proteggerlo in un mondo così complicato come quello del ciclismo professionistico. Un ragazzo giovane come lui, nel suo percorso di crescita, potrebbe anche incontrare degli ostacoli. Ci teniamo a fargli sapere che tutta Camerino lo sostiene e lo spinge verso i suoi sogni e, intanto, è al suo fianco per festeggiare quello che è riuscito ad ottenere finora».
Non sarà della partita Mikel Landa: il basco del team Bahrain Victorious è caduto ieri a pochi chilometri dall’arrivo di Cattolica, insieme al leader della classifica degli scalatori Joe Dombrowski e a Pavel Sivakov della Ineos. Addio alla corsa rosa per lo spagnolo e per il russo, ma gli altri ci saranno tutti.
Egan Bernal e Remco Evenepoel, i due ragazzi terribili, Giulio Ciccone e Vincenzo Nibali, gli italiani della Trek Segafredo, Alexander Vlasov e Hugh Carthy, e, perché no, anche la maglia rosa Alessandro De Marchi (in foto), che proverà a difendere il simbolo del primato. Si parte dalle Grotte di Frasassi, scoperte proprio 50 anni fa, per poi scendere verso sud, ma sempre salendo: 3400 metri di dislivello più tardi si arriverà ad Ascoli Piceno. Nel mezzo la Forca di Gualdo e la Forca di Presta. Il passaggio nella città ducale è previsto per circa le 13.30, dopo che il plotone avrà attraversato Fabriano, Matelica e Castelraimondo.
Oggi qualcuno scoprirà le sue carte, staremo a vedere.
l.c.
“La giornata? È stata una splendida giornata di sport, tutti abbiamo ricevuto complimenti dai partecipanti per la bellezza del percorso e per l’organizzazione puntuale. Colgo l’occasione per ringraziare il Comune di Camerino, al nostro fianco per tutte le necessità, e la Contram, che ci ha offerto la possibilità di allestire il punto di partenza e arrivo nei suoi spazi, dandoci modo di svolgere la manifestazione nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. Il ringraziamento va anche a tutti i collaboratori che ci hanno appoggiato, nella speranza che anno prossimo si possa tornare a vivere in maniera normale e a svolgere le nostre vite e le nostre attività in tutta tranquillità”.
red.
Un invito arrivato dal gruppo ciclistico “Alta Valle del Potenza ASD” a cui il sindaco Sandro Botticelli ha subito risposto positivamente.
Il primo cittadino ha, infatti, fatto immediatamente installare un cartello per ogni ingresso del territorio gagliolese. “È sicurezza prima di tutto – dice Botticelli – ma è anche un invito a percorrere i meravigliosi tratti del nostro comprensorio, in assoluta serenità. Spero che altri miei colleghi aderiscano all’iniziativa”.
GS
Da diverso tempo sta portando avanti un progetto sulla sicurezza stradale, poiché in Italia muore per strada un ciclista ogni 35 ore e in questo rientra anche la richiesta alle amministrazioni di piantare lungo le strade almeno 366 cartelli per sensibilizzare sull'importanza di fare precauzione in presenza di ciclisti o utenti "deboli" della strada.
"Anche noi - dice il consigliere Marco Grandoni - abbiamo piantato questi cartelli per aumentare la sicurezza dei ciclisti con i quali invitiamo gli automobilisti a mantenere una distanza di sicurezza parti a 1,5 metri. Abbiamo accettato con molto entusiasmo questa iniziativa non solo come Comune ma come comprensorio (Fiuminata, Sefro e Pioraco). Siamo stati felici perché teniamo molto al discorso della sicurezza dei ciclisti e vogliamo anche incentivare la presenza di chi pratica questo sport anche a livello turistico".
g.g.
Presentata la prima edizione della manifestazione ciclistica femminile che prenderà il via il 12 settembre
Partirà con la presentazione delle squadre a Porto Recanati la prima edizione del Giro delle Marche, gara ciclistica per Categoria Donne Elite, il prossimo 11 settembre e che vedrà la partecipazione di atlete da 22 Paesi del mondo, oltre a quotatissime cicliste nazionali. Tre frazioni: Amandola – Matelica , il 12 settembre; Offida il 13 settembre e la tappa finale il 14 settembre a Porto San Giorgio. Il programma della manifestazione è stato illustrato questa mattina in Regione alla presenza dell’assessore regionale a Turismo - Cultura, Moreno Pieroni che ha assicurato il sostegno a questo tipo di manifestazioni sportive “che oltre alla diffusione dei valori dello Sport, offrono preziose opportunità di promozione turistica dei territori. Le stesse date di svolgimento, inoltre, permettono di prolungare ulteriormente la stagjone turistica marchigiana in alcuni territori. Un ulteriore segnale di attenzione – ha aggiunto – anche verso le zone colpite dal sisma del 2016 che, grazie alle azioni promozionali messe in campo dalla Regione, stanno riprendendosi la giusta visibilità non più legata al dramma e ridiventando poli attrattivi, in un’ottica di sistema e di collegamento costa-entroterra.” “La presenza costante del Giro d'Italia, la Tirreno-Adriatico, gare nazionali e internazionali per giovani promesse, un'intensa attività di base, anche il Giro delle Marche femminile - ha spiegato Francesco Fiordomo in veste di promotore e organizzatore e non di sindaco di Recanati - ha come finalità quella di esaltare la tradizione ciclistica marchigiana fatta di storie di passione, di campioni, di sacrificio, di lacrime di gioia e lacrime di dolore. Nel ricordo più che mai vivo di Michele Scarponi.” Alla conferenza stampa era, infatti, presente anche il fratello di Michele Scarponi , Marco per illustrare l’attività della neonata associazione che porta il nome dell’indimenticato campione marchigiano. A fare insieme da testimonial anche la campionessa Marina Romoli. Sono intervenuti inoltre i sindaci dei comuni coinvolti dalla gara: Roberto Mozzicafeddo ( Porto Recanati) , Adolfo Marinangeli ( Amandola), Alessandro Delpriori ( Matelica ) e Valerio Lucciarini ( Offida), il patron della Associazione che ha organizzato il tour ciclistico Born to win, Stefano Baldoni e Lino Secchi presidente della Federciclismo Marche.
Donne protagoniste, dunque, in questa corsa che si ripromette di diventare tradizione sportiva marchigiana. Una prima tappa, da Amandola a Matelica, di 119 km con passaggi nelle località dei Monti Azzurri. Sarnano, Camporotondo di Fiastrone, Belforte del Chienti, il lago di Caccamo dove è posto il Traguardo Volante e, Camerino per il Gran premio della Montagna. Si arriverà a Matelica per i giri finali che coinvolgeranno anche Esanatoglia, Collamato e Cerreto d'Esi. Offida si propone con il circuito iridato, impegnativo e tecnico che ha in Piazza del Popolo il punto di riferimento. 87 km complessivi articolati in 6 giri di lancio e 3 giri selettivi con il Gran Premio della Montagna. Infine Porto San Giorgio in riva all'Adriatico, una delle località più suggestive e accoglienti. Si rinnova anche il ciclismo rosa il gemellaggio con la vicina Capodarco di Fermo. Il Colle più pedalato, nel segno della solidarietà, sarà affrontato con il relativo muro nella parte finale dopo il circuito cittadino che ha Piazza Bambinopoli lo snodo cruciale.
-ad’e-
Fontane e palloncini rosa. Così Castelraimondo ha salutato, oggi pomeriggio, il passaggio della carovana del giro d'Italia impegnata nell'undicesima tappa. Assisi-Osimo, passando per Fiuminata e Pioraco, Castelraimondo, San Severino, il valico di Pietra Rossa, Cingoli. Non è mancato anche un passaggio a Filottrano per ricordare Michele Scarponi e poi l'arrivo ad Osimo.
Tanti i cittadini che si sono riversati lungo le strade per accogliere gli atleti al traguardo veloce previsto a Castelraimondo, precisamente lungo Corso Italia. A precedere i ciclisti e le loro ammiraglie, intorno alle 13, la sosta di sponsor e animatori pubblicitari. Pochi minuti e di nuovo in marcia. La carovana è passata puntuale poco prima delle 15, forse con qualche minuto di anticipo rispetto alle previsioni. In questo modo il Comune dell'alto maceratese si è riconfermato protagonista, dopo la partenza della quinta tappa della Tirreno-Adriatico dello scorso 11 marzo.
"C'è tanto entusiasmo - questo il commento del sindaco Renzo Marinelli - da 7 anni collaboriamo con Rcs e abbiamo avuto la fortuna di accogliere già quattro appuntamenti con la Tirreno-Adriatico e oggi con piacere ospitiamo il passaggio del Giro d'Italia. Per noi è stato un momento importante, di allegria. Questo territorio ne aveva proprio bisogno. Il terremoto non ci ha fermato - ha sottolineato - e anzi abbiamo incentivato tutte le attività sportive. Dobbiamo rimboccarci le maniche e guardare avanti, noi ce la mettiamo tutta per regalare momenti di svago ai cittadini perché dobbiamo rimarginare le ferite con l'ottimismo e la fiducia". Dopo Castelraimondo, il passaggio in Val Potenza, a San Severino dove era previsto un punto ristoro, per poi proseguire dal santuario del Glorioso verso Elcito lungo la provinciale 502 e da qui per il Valico di Pietra Rossa e il territorio di Cingoli. Poi via lungo le strade dove si allenava Michele Scarponi, Filottrano e infine l'arrivo a Osimo.
Ad aggiudicarsi la vittoria dell'unidcesima tappa è stato la Maglia Rosa Simon Yates (Mitchelton – Scott). Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Tom Dumoulin (Team Sunweb) e Davide Formolo (Bora – Hansgrohe).
Simon Yates resta in Maglia Rosa e aumenta il suo vantaggio nella Classifica Generale che al momento vede al secondo posto Domoulin e al terzo Thibaut Pinot.
g.g
Tirreno Adriatico: una tappa importante, quella dei muri, quella partita stamattina alle 11:30 da Castelraimondo. È dedicata a Michele Scarponi, deceduto quasi un anno fa durante un allenamento a causa di un furgone che lo ha travolto.
Dall’ultimo aggiornamento di circa cinque minuti fa, sono in cinque a dominare la fuga: Steve Morabito (Groupama-FDJ), Igor Boev (Gazprom-RusVelo), Iljo Keisse (Quick-Step Floors), Dario Cataldo (Astana) e Kristjan Koren (Bahrain Merida). In testa si trova proprio Cataldo, compagno di squadra di Scarponi.
Una giornata importante e particolare: tecnicamente, poiché gli atleti arriveranno a Filottrano dopo aver percorso 178 chilometri, passando anche per la costa. Il finale presenta diversi strappi ed il cosiddetto Muro di Filottrano con pendenza 16% da percorrere tre volte; a livello emozionale, non solo perché si ricorda Scarponi ma anche perché questa partenza voleva essere un segnale forte di ripartenza anche per il territorio colpito dal sisma: “Il tempo - ha detto pochi istanti prima del via il sindaco Renzo Marinelli, ci ha un po’ rovinato la festa ma siamo comunque in tantissimi. Vedo la gente sorridere e questa è la cosa più importante. Voglio accostare questa partenza alla rinascita del nostro territorio: un segnale forte che dobbiamo dare alla popolazione tramite questi corridori che lottano per raggiungere gli obiettivi, e noi dobbiamo lottare come loro”.
(Il sindaco Renzo Marinelli con Damiano Caruso e Fabio Luna, presidente Coni Marche)
C’era commozione e emozione anche tra gli atleti, prima di posizionarsi ai nastri di partenza. Il primo ad intrattenersi con la stampa per qualche istante è stato Nicola Bagioli, del team Nippo Vini Fantini Europa Ovini, leader della classifica scalatori Tirreno-Adriatico: “è una grande emozione anche se non conoscevo benissimo Michele scarponi. È il secondo anno che sono professionista, ho corso poco con lui ma dal ricordo che ho, era una persona molto simpatica e con la battuta sempre pronta. È un’emozione ancora più grande correre questa tappa”.
(Nicola Bagioli al foglio firme)
A seguire, Dario Cataldo del team Astana, di cui faceva parte Scarponi: “Oggi è una giornata molto particolare che stiamo vivendo in modo un po’ strano. È un misto tra malinconia e il sorriso che ci esce guardando i gemellini di Michele (che erano presenti insieme alla mamma, ndr). È tutto molto strano, sembra ieri - dice - e invece è passato un anno quasi. Cercheremo di dare il massimo per onorarlo al migliore dei modi”.
A concludere, Damiano Caruso del team Bmc: “Oggi è una giornata che ha tanti significati, il più importante è quello di ricordare Michele. Sarà anche una giornata importante per difendere questa maglia. Una tappa dura, difficile, il tempo fa diventare tutto ancora più incerto ma daremo il massimo”.
Gaia Gennaretti
(Dario Cataldo)
(Altre foto della partenza)