Bonucci come Materazzi, con il gol nato da un corner a rimettere in piedi una finale. E allora Donnarumma come Buffon? No, il Gigi di oggi ha fatto anche meglio: a Berlino la traversa di Trezeguet, a Londra il palo di Rashford. Ma poi il portiere azzurro giganteggia due volte, su Sancho e Saka, e allunga le mani sulla coppa.

Quindici anni dopo Berlino torniamo a vincere con la maglia azzurra addosso, ancora ai rigori. Maledetti negli anni novanta, santi e venerabili nel secolo ventuno, ci regalano ancora una vittoria che era nell’aria. Un’aria che si era capito fosse “magica fin dai primi giorni insieme”, come ha detto Giorgio Chiellini. Un nome regale, quello del capitano azzurro, che si è preso la corona nel salotto della Royal Family. L’arco di Wembley, tricolore per solidarietà a marzo 2020 – un’amichevole con gli inglesi saltò per i primi focolai europei di Covid – , si tinge ancora di verde, bianco e rosso per il trionfo di una Nazionale indomita.

C’è un po’ di “marchigianità” nella dolce notte inglese. Il volto degli Azzurri è quello di Roberto Mancini da Jesi che, dopo anni di successi con l’Inter e con il Manchester City, mette il punto esclamativo alla sua carriera da tecnico. Mettendoci la faccia, mettendoci le idee. Il primo a crederci dal 2018, il nostro anno zero dopo la notte di San Siro contro la Svezia, il primo a far credere anche i suoi ragazzi nel sogno europeo. Ora è realtà.

Da allenatore ad allenatore, Giovanni Pagliari, tecnico della Recanatese, è dello stesso avviso: “È il trionfo di Mancini, senza dubbio. La sua figura è stata determinante: ha creato un gruppo che, tolta qualche eccezione, non vantava eccellenze tecniche. Ha vinto per la coesione e l’amalgama che ha creato e che, soprattutto, è riuscito a riportare in campo: il gioco che abbiamo visto è figlio di questa unità. Mancini ha saputo portare avanti un’idea di calcio collettivo – spiega Pagliari – ma anche ricreare uno spirito e un attaccamento alla maglia che in questo Europeo hanno fatto la differenza. Nei momenti di difficoltà il gruppo ha marcato la differenza vera, quella che poi ti fa vincere le partite e i trofei”.

Poi una considerazione sugli interpreti, “non eccezionali – continua Pagliari – , almeno rispetto a quanto abbiamo visto nella nostra storia. Fuoriclasse assoluti, a parte qualche nome come Chiellini, non ne avevamo. Questo evidenzia ancora di più la bontà del lavoro di Mancini, che con un gruppo del genere può anche pensare di fare un ottimo Campionato del Mondo l’anno prossimo. Bonucci e Chiellini, con gli altri che cresceranno: la Nazionale è ottima e Roberto, il fuoriclasse assoluto della nostra Nazionale, troverà nomi nuovi e freschi da buttare nella mischia. Vincere è molto dura a questi livelli, ma con questo gruppo tutto è possibile”.

L’ultima battuta, doverosa, per Jorginho: in tre anni una Europa League, una Champions, un Europeo. Un curriculum da Pallone d’Oro: “Lui è l’emblema di quelli che sanno giocare al calcio. Purtroppo spesso pensiamo a fisicità e atletismo e ci scordiamo di tempi, spazi, classe. Jorginho è questo. Io lo premierei, così magari qualcuno torna a pensare alla tecnica e a come si gioca con il pallone”.

Lorenzo Cervigni

Il video dei caroselli a Tolentino


Fine 2015, ovvero tempo di bilancio di un anno intero trascorso in casa Cucine Lube Banca Marche. Si chiude un 2015 caratterizzato da tanti cambiamenti: innanzitutto è stato l'anno dell'esordio nel nuovo palasport di Civitanova Marche, l'Eurosuole Forum, avvenuto il 27 gennaio scorso in un impianto stracolmo di tifosi con oltre 4 mila spettatori, in occasione del match contro il Fenerbahce. Un'ottima presenza di pubblico poi confermata per tutto l'anno: a partire da quando la Lube scende in campo all'Eurosuole Forum, infatti, i numeri del pubblico presente sono schizzati in alto, fino a collocare la realtà biancorossa ai vertici in Italia ed anche in Europa.

Altri cambiamenti sono arrivati in estate, con il mercato che ha rivoluzionato la panchina con l'arrivo del nuovo coach Gianlorenzo Blengini dopo quattro stagioni con Alberto Giuliani alla guida e una buona parte della squadra con i "botti" dell'ingaggio di campioni come Juantorena, Grebennikov, Christenson, Cebulj e il ritorno del capitano del primo scudetto, Ivan Miljkovic.

E' stato anche un anno senza titoli, invece, per la prima squadra, ma tanti successi in campo specialmente nella stagione 2015/16. Chiusa infatti l'annata 2014/15 con la delusione delle sconfitte in Coppa Italia (a gennaio con Modena in semifinale), in Champions League (a febbraio con il Belchatow nei Playoffs 12) e nella corsa scudetto (ad aprile nei quarti di finale playoff contro Latina), la nuova stagione tuttora in corso si è aperta con ben 15 vittorie su 17 gare finora disputate. Cucine Lube Banca Marche 2015/16 dunque ancora imbattuta in Europa, con le uniche due sconfitte arrivate soltanto in campionato e per pochissimi palloni al tie-break contro Modena e Trento. Il 2015 lascia quindi in archivio tante vittorie, il primato nella Pool E della massima competizione europea, il secondo posto in SuperLega e la vittoria nella gara di andata di quarti di finale di Coppa Italia.

Buoni auspici per il 2016, che partirà con la prima gara il 14 gennaio prossimo all'Eurosuole Forum di Civitanova per la sfida di ritorno dei quarti di Coppa Italia con Latina che vale l'accesso alla Final Four (in programma il 6-7 febbraio al Forum di Assago) e proporrà subito una serie di gare fondamentali per la Cucine Lube Banca Marche: il 17 gennaio trasferta a Piacenza per la seconda di ritorno di SuperLega, il 20 gennaio atteso big match europeo a Civitanova contro i polacchi del Belchatow. E via di seguito tantissime gare da seguire, si tornerà infatti a giocare praticamente ogni tre giorni.

Dando uno sguardo ai numeri, nel 2015 la Cucine Lube Banca Marche ha giocato complessivamente 37 partite, registrando 29 vittorie e 9 sconfitte.
Di seguito il dettaglio.

STAGIONE 2014/2015 (da Gennaio ad Aprile)
Gare giocate: 12 in Regular Season (10 vittoria e 2 sconfitte), 3 nei Play off scudetto (1 vittoria e 2 sconfitte), 4 in Champions League (2 vittorie e 2 sconfitte), 2 in Coppa Italia (1 vittoria e 1 sconfitta).

STAGIONE 2015/2016 (da Ottobre a Dicembre)
Gare giocate: 12 in Regular Season (10 vittorie e 2 sconfitte), 4 in Champions League (4 vittorie e nessuna sconfitta), 1 in Coppa Italia (1 vittoria).

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