Punto nascite dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche, fissata la data della discussione dei ricorsi presentati dal comune e dal comitato per la tutela e la difesa dell’ospedale. Si andrà in aula il prossimo 18 maggio. A farlo sapere è il comune di San Severino Marche.

La comparizione in Consiglio di Stato rappresenta l’appello dopo la pronuncia del Tribunale amministrativo regionale delle Marche che, nello scorso maggio, aveva respinto i ricorsi presentati ancora da comune e comitato. Ricorsi che chiedono l’annullamento delle determine dell’Asur Marche con cui era stata disposta la chiusura del reparto di ostetricia del Bartolomeo Eustachio nel marzo del 2016. Una battaglia legale che si trascina da anni e che vede impegnati fianco a fianco il comitato per la salvaguardia dell’ospedale settempedano e la stessa amministrazione comunale.

«La chiusura del nostro punto nascite è una gravissima ingiustizia verso il diritto alla salute dei cittadini – sottolinea il sindaco Rosa Piermattei –. Nonostante i numeri fossero dalla nostra parte, con oltre 500 nascite l’anno, e nonostante una legislazione speciale ci desse ragione, con un colpo di spugna una delle eccellenze del territorio è stata cancellata da un atto amministrativo. Avere dei servizi di prossimità, soprattutto quando si parla di sanità, è però indispensabile e questo lo abbiamo compreso bene sia durante l’emergenza terremoto che, ancora di più, durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Noi continueremo a batterci perché questo diritto sia rispettato e speriamo che il Consiglio di Stato ne prenda atto».

A rappresentare il comune sarà l’avvocato Marco Massei, per altro anche presidente dello stesso comitato per la salvaguardia dell’ospedale. Con lui l’avvocato Stefano Filippetti, chiamato a rappresentare invece gli interessi del comitato.
Sull’intervalliva San Severino-Tolentino è tornata a parlare anche la minoranza consiliare targata San Severino Futura. Francesco Borioni e Alessandra Aronne hanno diramato una nota stampa in cui denunciano il «temporaneo definanziamento da oltre 40 milioni di euro per la realizzazione dell’opera», a loro avviso passato completamente sottotraccia.

Stando alla Gazzetta ufficiale dello scorso 16 marzo, infatti, il Cipess ha deliberato lo spostamento di una parte dei fondi destinati all’intervalliva San Severino-Tolentino, assegnandoli alla bretella via Mattei-La Pieve a Macerata. Questo per motivi legati alle tempistiche. L’intervalliva maceratese è in fase più avanzata rispetto a quella settempedana, per la quale invece «non è prevista la cantierabilità a breve scadenza». È per questo che gli enti preposti hanno deciso di dirottare le risorse economiche, così come legittimato dalla legge di stabilità del 2016.

San Severino Futura però non ci sta. Non è piaciuto, in particolare, il fatto che le delibere del Cipess non siano state rese note e discusse all’interno del tavolo istituzionale di settimana scorsa. «Nel corso dell’incontro tra le amministrazioni comunali e i soggetti coinvolti nella progettazione e realizzazione dell’opera non c’è stato accenno alla delibera del Cipess che ha dirottato i finanziamenti destinandoli all’intervalliva via Mattei-La Pieve, a Macerata – sostengono da San Severino Futura –. La nostra città continua a perdere pezzi e forse c'è da chiedersi se è tramontata definitivamente l'opportunità regina di sviluppo e crescita per la nostra città. Al momento non possiamo fare altro  che considerare vano l’impegno profuso da più forze politiche nel reperire i finanziamenti e nell’elaborare un tracciato funzionale e sostenibile dell’asse viario. Perdiamo le premesse di sviluppo collegate a questo progetto, determinante per le imprese produttive locali, per il turismo, per restare collegati al resto del mondo».

«È la sorpresa nell’uovo di Pasqua che il sindaco Piermattei ha donato ai suoi elettori – rilanciano Borioni e Aronne –. Che al vertice non sapessero del definanziamento? Perché non parlarne? A pensar male verrebbe da ipotizzare che questo tema sia stato trattato, ma che i nostri amministratori si siano ben guardati dall’informare la comunità di quanto sta accadendo. L’alternativa a questo scenario sarebbe anche peggiore, perché vorrebbe significare che sindaco e amministratori non sono a conoscenza del fatto, che non è coperto da segretezza visto che è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Ad ogni modo il panorama politico istituzionale descritto ,in entrambi i casi è desolante, mentre i nostri amministratori dimostrano ancora una volta mancanza di autorevolezza e rilievo  istituzionale. L’unica domanda da farsi a questo punto è: “Come e quando saranno ripristinati gli oltre 40 milioni di fondi sottratti all'Intervalliva Tolentino-San Severino?”. Probabilmente mai più. Rischiamo che un altro sogno nel cassetto della nostra San Severino resti chiuso nel cassetto».




Si è celebrata lunedì mattina la santa messa di precetto pasquale interforze nella basilica di San Venanzio, a Camerino. Hanno partecipato l’arma dei carabinieri, la guardia di finanza e la polizia municipale. La celebrazione è stata presieduta dal cappellano militare, don Nicola Masci, e concelebrata dal parroco don Marco Gentilucci. Erano presenti anche quattro classi delle scuole primarie di Camerino, accompagnate dai loro insegnanti, e un discreta presenza di fedeli.
Un tentativo di furto nei magazzini dell’Assem è sfumato nella scorsa notte. Intorno alle due del mattino, infatti, è scattato l’allarme dei depositi della società municipalizzata settempedana, in località Colotto. Immediato l’intervento degli addetti al servizio di vigilanza, accorsi sul posto insieme alle forze dell’ordine e alle squadre in turno di reperibilità. Dei malviventi, però, non c’era traccia.

Accertata, nel frattempo, l’entità dei danni. Una delle porte della sede è stata forzata probabilmente con un piccone, mentre alcuni dei cavi del sistema di allarme sono stati tagliati. Non è stato comunque sufficiente ad evitare che scattassero le sirene che hanno messo in fuga i ladri e allertato i vigilanti.

Obiettivo del colpo, con tutta probabilità, il rame contenuto nei depositi dell’azienda. Sui fatti indagano i carabinieri.
Vanno avanti a grandi passi i lavori di ristrutturazione del municipio a San Severino Marche. Il palazzo comunale, danneggiato dalle scosse del sisma 2016, è da diversi mesi oggetto di lavori di messa in sicurezza e di efficientamento sismico. Non solo: oltre alle opere strettamente legate alla stabilità delle struttura, i lavori hanno riguardato anche il recupero artistico delle sale del piano nobile, tra cui quella che ospita le sedute del consiglio comunale.

Il trasferimento degli uffici e dell’assise cittadina ha permesso quindi a diversi restauratori, accreditati dalla Soprintendenza dei beni culturali, di occuparsi del restauro dei decori realizzati nel 1884 dal pittore di scuola perugina Mariano Piervittori.

Un grande trompe l’oeil che simula un loggiato affacciato su piazza del Popolo e due raffigurazioni dell’anatomista Bartolomeo Eustachio e del matematico e astronomo Eustachio Divini. Sono queste le opere che, una volta ultimati tutti i lavori, potranno tornare a disposizione della cittadinanza. A destare particolare attenzione è proprio la raffigurazione di Eustachio Divini. Nell’opera del Piervittori, l’astronomo seicentesco viene ripreso mentre descrive un cannocchiale da lui realizzato al Granduca di Toscana Ferdinando II De Medici. Un dipinto studiato in questi giorni dagli studenti dell’istituto tecnico tecnologico che porta proprio il suo nome. Gli alunni dell’istituto “Divini” hanno scattato foto e girato video per lavorare a una riproduzione di tre metri di lunghezza e due di altezza, destinata a decorare l’ingresso o l’aula magna della scuola in fase di realizzazione.

Opere di restauro artistico che non finiscono qui. Sempre al piano nobile del municipio, infatti, i restauratori stanno lavorando al recupero della sala degli stemmi, decorata nel 1824 da Raffaele Fogliardi. Qui sono custodite le raffigurazioni dei simboli delle famiglie nobili settempedane.

È in questo contesto che, nel frattempo, avanza il cantiere vero e proprio dell’edificio. «Le opere strutturali – fa sapere il comune – sono in fase avanzata e ora si lavora all’impiantistica. I ritardi dovuti alla pandemia da Covid19 e l’impennata dei prezzi dei materiali hanno dilatato le tempistiche, ma nel giro dei prossimi mesi i lavori saranno ultimati». Il palazzo, i cui lavori sono iniziati nello scorso gennaio, sarà nuovamente aperto e tornerà quindi ad ospitare gli uffici di rappresentanza, compreso l’ufficio del sindaco e la sala della giunta. Gli uffici strategici (ufficio anagrafe, ufficio tecnico e polizia municipale, ndr) saranno invece ospitati nelle stanze del nuovo palazzo comunale, destinato a sorgere nella zona che ospita la sede della croce rossa cittadina. Per legge, infatti, questi uffici devono essere allestiti in edifici dalla massima efficienza antisismica, in modo da rimanere operativi anche in caso di calamità o di stato di emergenza. Caratteristiche che un palazzo storico non potrebbe invece garantire.
Una cerimonia al teatro Feronia per celebrare la medaglia d’oro al merito civile. San Severino Marche è ormai pronta a festeggiare il conferimento dell’onorificenza, attesa per quasi ottant’anni. È la prima città delle Marche a riceverla.

«Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati. Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche». Queste le ragioni dietro al decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, lo scorso 20 aprile, ha accettato la proposta della città. Una notizia che il sindaco Rosa Piermattei aveva comunicato all’assise comunale nel corso della seduta del 29 aprile.

Sarà il prefetto Flavio Ferdani, insieme al sindaco Piermattei, il prossimo 28 novembre, a presiedere una cerimonia fortemente voluta dal comune, dalla stessa Prefettura e dall’Anpi, sezione “Capitano Salvatore Valerio”. Attesa la presenza delle massime cariche regionali, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni e delle scuole cittadine.
Iniziati i lavori di ricostruzione del muro nel piazzale della Madonna dei Lumi. Il comune di San Severino Marche ha avviato le opere necessarie a realizzare il muro di sostegno a protezione del parcheggio e della strada, crollato dopo le forti piogge dello scorso marzo. Le opere sono state affidate all’impresa settempedana Costrem e richiederanno alcuni giorni. Le macchine per il movimento terra hanno già provveduto ad abbattere la struttura e a rimuovere una parte del terreno della scarpata. Ora sarà possibile procedere con la ricostruzione vera e propria.

Il comune fa sapere che l’area del cantiere è stata ridotta il più possibile, in modo da permettere ai fedeli di poter frequentare il luogo di culto anche durante i lavori: il piazzale davanti al santuario è infatti comunque fruibile ed è possibile il passaggio anche in auto. Per entrare in chiesa a piedi, invece, è consigliato utilizzare la strada più a monte.
Attimi di paura nella prima mattinata di oggi, quando la terra è tornata a tremare. Un terremoto di magnitudine 5,7 con epicentro in mare, al largo della provincia di Pesaro-Urbino ha svegliato le Marche alle 7.07, seguito da altre scosse di minore intensità. Avvertita distintamente anche nella provincia di Macerata, soprattutto sulla fascia costiera, la scossa ha fatto scattare immediatamente la macchina dei controlli. Diversi i comuni che hanno deciso per la chiusura delle scuole, nonostante molti degli studenti fossero ormai pronti a recarsi a lezione. Nel frattempo sono in corso i sopralluoghi per accertare la sicurezza degli edifici pubblici e delle infrastrutture.

In questo contesto Macerata è stato tra i primi comuni a decidere per la chiusura degli istituti. Nel capoluogo oggi nessuna lezione, neanche all'università che ha fatto sapere di aver sospeso lezioni, esami e sessioni di laurea. «Abbiamo predisposto quattro squadre di tecnici - spiega il sindaco Sandro Parcaroli - che si stanno occupando dei sopralluoghi nelle scuole. Oggi gli istituti rimangono chiusi, da noi come in molti altri comuni del maceratese, soprattutto nella zona costiera. Siamo in costante collegamento e seguiamo l'evolversi della situazione. Sembra comunque che non ci siano stati danni».

«Una misura precauzionale». L'ha definita così il sindaco di Matelica, Massimo Baldini. Anche nella sua città è scattata l'ordinanza che ha rispedito a casa gli studenti. «Non ci sono danni, l'ordinanza è preventiva, per evitare problemi alla sicurezza. Molti genitori erano preoccupati e quindi abbiamo deciso di prestare loro ascolto. Stiamo effettuando i sopralluoghi con i tecnici, la situazione è sotto controllo».

Altri comuni in cui ai è deciso per lo stop alle lezioni sono Recanati, Porto Recanati, Morrovalle, Monte San Giusto, Montecassiano e Appignano. In provincia di Ancona, tra gli altri, Fabriano.

Tutti in aula invece a San Severino Marche. Il sindaco Rosa Piermattei ha comunque fatto sapere come la macchina dei tecnici comunali sia già in azione per individuare eventuali criticità: «La situazione è sotto controllo e le strutture scolastiche sono al sicuro. Molti studenti erano già in auto o in pullman per venire a scuola e, visto che la loro sicurezza non è a rischio, abbiamo deciso di tenere gli istituti aperti».

Anche a Camerino nessuna interruzione nel servizio scolastico, anche qui in corso gli accertamenti del caso. A San Ginesio, il sindaco Giuliano Ciabocco ha fatto sapere di «aver effettuato le verifiche subito dopo le scosse - informa -. Questa volta c'è stato solo un forte spavento, ma siamo stati fortunati. Nessun problema alle strutture scolastiche, per questo le lezioni si tengono regolarmente».

l.c.
Dopo 38 anni di servizio, Alberto Piantoni da alcuni giorni è in pensione. Assunto dal comune di San Severino Marche nel 1984 come operatore ecologico, è poi passato al servizio segnaletica e ha svolto mansioni da autista. Nel suo ultimo incarico ha assunto il ruolo di coordinatore degli addetti esterni alle manutenzioni.

Una serata di saluti quella che ha riunito i colleghi e gli amici. Con loro anche il sindaco Rosa Piermattei, il presidente del consiglio comunale Sandro Granata, l’assessore ai lavori pubblici Paolo Paoloni e il responsabile dell’area tecnica Massimo Boldrini. Insieme hanno augurato a Piantoni una buona pensione, ringraziandolo per il lavoro fatto in quasi quaranta anni di servizio.
È durata meno di ventiquattro ore la chiusura della “corta” di Serripola a San Severino Marche, riaperta da questa mattina. La strada che dal Rione di Contro conduce alla frazione settempedana era stata chiusa in via precauzionale dalla polizia locale dopo il distacco di alcuni frammenti di cemento armato, caduti dal sovrastante cavalcavia della ferrovia. Immediato, nel tardo pomeriggio di ieri, il sopralluogo del vigili del fuoco e dei tecnici delle Reti ferroviarie italiane. Con loro anche il personale dell’ufficio manutenzioni del comune di San Severino.

Scongiurato il rischio di crollo dell’infrastruttura, nella mattinata di oggi il tratto stradale è stato riaperto. La circolazione veicolare è ripristinata, mentre quella ferroviaria non ha subito rallentamenti.

l.c.
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