Meno di tre mesi di attesa, e la Basilica di San Venanzio martire tornerà fruibile da tutta la comunità. In stato di avanzamento il cantiere che, ormai da una decina di giorni, registra l’apertura della fase conclusiva dei lavori di recupero. Procedono le operazioni di smontaggio delle impalcature interne, preludio alla sistemazione del campanile e a tutti gli altri lavori necessari all'esterno della chiesa.

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“ Sono giornate davvero importanti sul fronte del programma di restauro della Basilica – spiega il parroco don Marco Gentilucci- Lo smontaggio interno delle impalcature sul transetto destro e sinistro sta riportando alla luce il meraviglioso lavoro che è stato già eseguito. Ponteggi dunque spostati all’esterno per permettere alle maestranze di lavorare sul campanile dove viene smontata la messa in sicurezza e si opererà per il suo consolidamento. All’interno infatti, il campanile è già stato consolidato con le reti in fibra di carbonio e dunque non resta che procedere dal di fuori. Altri ponteggi vengono montati anche sulla facciata della basilica e sul pronao per consentire gli interventi necessari e procedere anche alla ripulitura del portale. Il lavoro principale dunque si concentra adesso sulla facciata anteriore della chiesa; ultimo lavoro all’esterno, lasciato dunque in coda rispetto a tutte le operazioni, quello riguardante la parte dell’abside”. Da parte di tecnici e operai coinvolti, nel corso dei mesi si è vista davvero un’encomiabile velocità accompagnata da grande accuratezza nell’esecuzione dei lavori di recupero che erano partiti il 25 febbraio scorso. Nessun intoppo o sgradita sorpresa si sono frapposti da ostacolo al cantiere che ha potuto procedere spedito e nel rispetto del cronoprogramma stabilito. “La struttura – ricorda don Marco- si è rivelata solida in alcune parti, mentre nelle parti lesionate, gli interventi realizzati sono avvenuti in modo preciso e, utilizzando tecniche innovative, sicuramente al meglio del risultato. E’ un piacere grande poter dire di essere arrivati alla fase conclusiva e sempre con un carico di attesa e di speranza rivolto in avanti al giorno importantissimo della riapertura”.
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Dovuta proprio alla concomitanza delle operazioni di smontaggio e rimontaggio dei ponteggi e al resto delle complesse operazioni che dovranno essere eseguite, la chiusura al traffico veicolare disposta da qualche tempo su via Parisani  “ Lo ha richiesto l’importanza dell’intervento e la necessità dell’assoluta sicurezza di chi vi lavora- spiega il parroco- Per permettere agli operai di lavorare in modo agevole e sicuro si è addirittura neco necessaria la predisposizione di un ascensore esterno al campanile per cui, la misura del blocco stradale era assolutamente indispensabile”.
Gli occhi del parroco di San Venanzio, si illuminano ogni qual volta riesce a liberarsi anche la più piccola parte della chiesa,  rivelando quello che è stato fatto per riconsegnarla più forte e più bella di prima. E’ come uno sgomberare la mente da tanti pesi che hanno gravato per mesi; ogni volta, c’è come un cenno d’intesa con chi dall’altra parte ha impiegato le sue forze. Con l’intero staff di tecnici e maestranze, del resto  si è creato un bellissimo legame d’amicizia. L’inaugurazione del restauro della chiesa è fissata per domenica 15 dicembre, prevedibilmente nel pomeriggio, anche se l’orario deve essere ancora stabilito.
Vivremo in maniera solenne la riapertura del grande portone della Basilica e attenderemo con emozione il suono delle campane che non sentiamo più da 3 anni. Con noi sarà il Cavalier Giovanni Arvedi, benefattore che ha reso possibile il riappropriarci della basilica dedicata al patrono e col nostro arcivescovo Francesco che dal suo arrivo e in tutti questi mesi ci ha fortemente sostenuti saranno presenti tanti nostri amici a cominciare dal Vescovo Antonio Napolioni e quanti hanno decisamente voluto la riapertura di San Venanzio. In città saranno numerose altre personalità, della cui presenza stiamo attendendo conferma”. 

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Messa di Natale per le scuole celebrata all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino dall’arcivescovo Francesco Massara. Il segno della gioia e della festa per i bambini di questo territorio, che ha visto riuniti bambini e ragazzi dell’istituto comprensivo Betti delle scuole di Camerino, Fiastra e Serravalle di Chienti. “I bambini sono sempre il segno della gioia e del futuro di questa nostra comunità – le parole dell’arcivescovo – Un momento trascorso in famiglia con la celebrazione dell’Eucaristia dove possiamo condivedere già in anticipo la festa del Natale”.

Nel messaggio natalizio rivolto ai fedeli della diocesi mons. Massara ha più volte utilizzato la parola coraggio. “Guardiamo in alto – continua l’arcivescovo – perchè più guardiamo in alto e meglio andremo avanti con grande fiducia e speranza. Camminiamo insieme alle famiglie, ai ragazzi, ai giovani e agli anziani”. “Ho voluto questo momento di festa con i ragazzi intorno al vescovo – così il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro – Un’atmosfera festosa per il Natale con la gioia di stare insieme in fraternità per ringraziare di tutto quello che abbiamo”. “Un bel momento per tutta la comunità scolastica di Camerino, Fiastra e Serravalle – conclude don Marco Gentilucci – Un incontro importante e gioioso, una richiesta partita direttamente dalla scuola che abbiamo accolto con entusiasmo perchè è il modo migliore per farsi i veri auguri di Natale. L’entusiasmo dei bambini rappresenta la vera gioia del Natale e anche il rumore di una Chiesa giovane e viva”.

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Dopo la posa della prima pietra avvenuta a fine giugno,procedono nel quartiere di Fonte San Venanzio i lavori per la realizzazione della nuova struttura della Scuola dell'infanzia Maria Ausiliatrice  Di recente è stata gettata la piattaforma in cemento armato che farà da base al nuovo istituto della parrocchia di San Venanzio. Un altro passo in avanti per la nuova scuola paritaria dell'infanzia di Camerino che, grazie alla donazione di una onlus cattolica di Cremona guidata dall’imprenditore Giovanni Arvedi, potrà presto diventare realtà.

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“ La costruzione sta procedendo con passo spedito - dichiara il parroco don Marco Gentilucci-. E’ già stata realizzata la piattaforma e, nei primi giorni di settembre inizieremo a montare la nuova struttura. Una volta completata la maturazione tecnica del cemento armato, credo che i lavori potranno essere anche molto veloci e comunque tutto procede come previsto; ovvio che l’anno scolastico inizierà ancora nella sede provvisoria, ma l’auspicio è che le operazioni necessarie procedano con celerità, in modo da poter inaugurare il nuovo edificio scolastico e permettere ai bambini di potervisi trasferire al più presto. La nuova struttura, sarà anche leggermente più grande rispetto al progetto iniziale, toccando i 400 metri quadrati di ampiezza, senza considerare la grande pergola che verrà predisposta al di fuori. Una struttura assolutamente antisismica, realizzata con tecniche innovative- spiega don Marco- un edificio passivo con tetto a verde, pieno di ogni confort, un vero dono alla comunità da parte della onlus che fa capo al cav. Arvedi. La scuola dell’infanzia Maria Ausiliatrice, rappresenta una tradizione importante per la nostra città e per la nostra comunità cristiana- conclude il parroco- E’ proprio per questo motivo che, dopo il terremoto, nonostante si siano dovute affrontare grandi difficoltà, non abbiamo mai pensato di chiuderla. Riteniamo che rappresenti anche la scelta chiara che la Chiesa ha sempre fatto, nell’educazione e nello stare vicino ai bambini e alle famiglie; poter avere una struttura nuova, trovo che spinga noi tutti a credere alla garanzia di un futuro stabile per questa istituzione”.

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