Camerino, sempre più vicina la riapertura di San Venanzio

Giovedì, 19 Settembre 2019 15:12 | Letto 2946 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino, sempre più vicina la riapertura di San Venanzio Meno di tre mesi di attesa, e la Basilica di San Venanzio martire tornerà fruibile da tutta la comunità. In stato di avanzamento il cantiere che, ormai da una decina di giorni, registra l’apertura della fase conclusiva dei lavori di recupero. Procedono le operazioni di smontaggio delle impalcature interne, preludio alla sistemazione del campanile e a tutti gli altri lavori necessari allesterno della chiesa. “ Sono giornate davvero importanti sul fronte del programma di restauro della Basilica – spiega il parroco don Marco Gentilucci- Lo smontaggio interno delle impalcature sul transetto destro e sinistro sta riportando alla luce il meraviglioso lavoro che è stato già eseguito. Ponteggi dunque spostati all’esterno per permettere alle maestranze di lavorare sul campanile dove viene smontata la messa in sicurezza e si opererà per il suo consolidamento. All’interno infatti, il campanile è già stato consolidato con le reti in fibra di carbonio e dunque non resta che procedere dal di fuori. Altri ponteggi vengono montati anche sulla facciata della basilica e sul pronao per consentire gli interventi necessari e procedere anche alla ripulitura del portale. Il lavoro principale dunque si concentra adesso sulla facciata anteriore della chiesa; ultimo lavoro all’esterno, lasciato dunque in coda rispetto a tutte le operazioni, quello riguardante la parte dell’abside”. Da parte di tecnici e operai coinvolti, nel corso dei mesi si è vista davvero un’encomiabile velocità accompagnata da grande accuratezza nell’esecuzione dei lavori di recupero che erano partiti il 25 febbraio scorso. Nessun intoppo o sgradita sorpresa si sono frapposti da ostacolo al cantiere che ha potuto procedere spedito e nel rispetto del cronoprogramma stabilito. “La struttura – ricorda don Marco- si è rivelata solida in alcune parti, mentre nelle parti lesionate, gli interventi realizzati sono avvenuti in modo preciso e, utilizzando tecniche innovative, sicuramente al meglio del risultato. E’ un piacere grande poter dire di essere arrivati alla fase conclusiva e sempre con un carico di attesa e di speranza rivolto in avanti al giorno importantissimo della riapertura”. Dovuta proprio alla concomitanza delle operazioni di smontaggio e rimontaggio dei ponteggi e al resto delle complesse operazioni che dovranno essere eseguite, la chiusura al traffico veicolare disposta da qualche tempo su via Parisani  “ Lo ha richiesto l’importanza dell’intervento e la necessità dell’assoluta sicurezza di chi vi lavora- spiega il parroco- Per permettere agli operai di lavorare in modo agevole e sicuro si è addirittura neco necessaria la predisposizione di un ascensore esterno al campanile per cui, la misura del blocco stradale era assolutamente indispensabile”. Gli occhi del parroco di San Venanzio, si illuminano ogni qual volta riesce a liberarsi anche la più piccola parte della chiesa,  rivelando quello che è stato fatto per riconsegnarla più forte e più bella di prima. E’ come uno sgomberare la mente da tanti pesi che hanno gravato per mesi; ogni volta, c’è come un cenno d’intesa con chi dall’altra parte ha impiegato le sue forze. Con l’intero staff di tecnici e maestranze, del resto  si è creato un bellissimo legame d’amicizia. L’inaugurazione del restauro della chiesa è fissata per domenica 15 dicembre, prevedibilmente nel pomeriggio, anche se l’orario deve essere ancora stabilito. “Vivremo in maniera solenne la riapertura del grande portone della Basilica e attenderemo con emozione il suono delle campane che non sentiamo più da 3 anni. Con noi sarà il Cavalier Giovanni Arvedi, benefattore che ha reso possibile il riappropriarci della basilica dedicata al patrono e col nostro arcivescovo Francesco che dal suo arrivo e in tutti questi mesi ci ha fortemente sostenuti saranno presenti tanti nostri amici a cominciare dal Vescovo Antonio Napolioni e quanti hanno decisamente voluto la riapertura di San Venanzio. In città saranno numerose altre personalità, della cui presenza stiamo attendendo conferma”. cc
Meno di tre mesi di attesa, e la Basilica di San Venanzio martire tornerà fruibile da tutta la comunità. In stato di avanzamento il cantiere che, ormai da una decina di giorni, registra l’apertura della fase conclusiva dei lavori di recupero. Procedono le operazioni di smontaggio delle impalcature interne, preludio alla sistemazione del campanile e a tutti gli altri lavori necessari all'esterno della chiesa.

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“ Sono giornate davvero importanti sul fronte del programma di restauro della Basilica – spiega il parroco don Marco Gentilucci- Lo smontaggio interno delle impalcature sul transetto destro e sinistro sta riportando alla luce il meraviglioso lavoro che è stato già eseguito. Ponteggi dunque spostati all’esterno per permettere alle maestranze di lavorare sul campanile dove viene smontata la messa in sicurezza e si opererà per il suo consolidamento. All’interno infatti, il campanile è già stato consolidato con le reti in fibra di carbonio e dunque non resta che procedere dal di fuori. Altri ponteggi vengono montati anche sulla facciata della basilica e sul pronao per consentire gli interventi necessari e procedere anche alla ripulitura del portale. Il lavoro principale dunque si concentra adesso sulla facciata anteriore della chiesa; ultimo lavoro all’esterno, lasciato dunque in coda rispetto a tutte le operazioni, quello riguardante la parte dell’abside”. Da parte di tecnici e operai coinvolti, nel corso dei mesi si è vista davvero un’encomiabile velocità accompagnata da grande accuratezza nell’esecuzione dei lavori di recupero che erano partiti il 25 febbraio scorso. Nessun intoppo o sgradita sorpresa si sono frapposti da ostacolo al cantiere che ha potuto procedere spedito e nel rispetto del cronoprogramma stabilito. “La struttura – ricorda don Marco- si è rivelata solida in alcune parti, mentre nelle parti lesionate, gli interventi realizzati sono avvenuti in modo preciso e, utilizzando tecniche innovative, sicuramente al meglio del risultato. E’ un piacere grande poter dire di essere arrivati alla fase conclusiva e sempre con un carico di attesa e di speranza rivolto in avanti al giorno importantissimo della riapertura”.
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Dovuta proprio alla concomitanza delle operazioni di smontaggio e rimontaggio dei ponteggi e al resto delle complesse operazioni che dovranno essere eseguite, la chiusura al traffico veicolare disposta da qualche tempo su via Parisani  “ Lo ha richiesto l’importanza dell’intervento e la necessità dell’assoluta sicurezza di chi vi lavora- spiega il parroco- Per permettere agli operai di lavorare in modo agevole e sicuro si è addirittura neco necessaria la predisposizione di un ascensore esterno al campanile per cui, la misura del blocco stradale era assolutamente indispensabile”.
Gli occhi del parroco di San Venanzio, si illuminano ogni qual volta riesce a liberarsi anche la più piccola parte della chiesa,  rivelando quello che è stato fatto per riconsegnarla più forte e più bella di prima. E’ come uno sgomberare la mente da tanti pesi che hanno gravato per mesi; ogni volta, c’è come un cenno d’intesa con chi dall’altra parte ha impiegato le sue forze. Con l’intero staff di tecnici e maestranze, del resto  si è creato un bellissimo legame d’amicizia. L’inaugurazione del restauro della chiesa è fissata per domenica 15 dicembre, prevedibilmente nel pomeriggio, anche se l’orario deve essere ancora stabilito.
Vivremo in maniera solenne la riapertura del grande portone della Basilica e attenderemo con emozione il suono delle campane che non sentiamo più da 3 anni. Con noi sarà il Cavalier Giovanni Arvedi, benefattore che ha reso possibile il riappropriarci della basilica dedicata al patrono e col nostro arcivescovo Francesco che dal suo arrivo e in tutti questi mesi ci ha fortemente sostenuti saranno presenti tanti nostri amici a cominciare dal Vescovo Antonio Napolioni e quanti hanno decisamente voluto la riapertura di San Venanzio. In città saranno numerose altre personalità, della cui presenza stiamo attendendo conferma”. 

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