Auto contro bici, il figlio della vittima: "Da tempo si chiede la messa in sicurezza"

Lunedì, 17 Agosto 2020 12:13 | Letto 1100 volte   Clicca per ascolare il testo Auto contro bici, il figlio della vittima: "Da tempo si chiede la messa in sicurezza" Un incidente come tanti ne avvengono, troppo spesso per limprudenza degli autisti delle macchine. Ma altrettanto spesso non è questa lunica ragione e allora le domande che sorgono sono tante.Siamo a Civitanova, in via Saragat, zona Fontespina, dove il 12 agosto scorso una donna di 53 anni, intorno alle 19, stava tornando a casa con la sua bicicletta quando un giovane alla guida di una Golf lha investita facendole fare un volo di circa 3 metri. Il figlio della donna, che per fortuna non ha riportato gravi conseguenze, ha scritto un post-lettera aperta al sindaco, Fabrizio Ciarapica. Lui è Giuseppe Lepretti, 23enne studente di Giurisprudenza e residente in città: So che la sua è una sensibilità particolarmente incline ai social - scrive il giovane al sindaco - e, in generale, agli eventi mediatici pertanto, anche se la mia indole è più riservata, devo adeguarmi ricorrendo a tale mezzo. Oggetto di questo mio scritto è la sicurezza di tutti i Suoi cittadini, signor sindaco e, in particolar modo, a quanti abitano nel quartiere Fontespina - San Gabriele. Da mesi ormai plurime sono le sollecitazioni dei residenti affinché venga posta la giusta attenzione e il giusto rimedio alla problematica dell’alta velocità e della sicurezza stradale. Fra queste, Lepretti fa lesempio dellavvocato Siria Carrella, impegnata nel chiedere lattuazione di un piano di ristrutturazione che abbia il fine di mettere in sicurezza le strade della città, sempre più presa dassalto. Messa in sicurezza - riflette - che, di pari passo, si riflette sulla sicurezza di tutti i cittadini. Si tratta di un Pìpiano che richiederebbe uno sforzo minimo da parte dell’amministrazione: rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi, rilevatori della velocità, dossi artificiali.A preoccupare, fra laltro, è la presenza in quella zona di numerosi istituti scolastici, fra nido, scuola dellinfanzia, scuole elementari e medie, tutte ubicate in via Saragat.Il 12 agosto, mia madre stava tornando dal mare alle 19 circa quando un’ auto guidata da un ragazzo a velocità folle, ben al di sopra dei 40 km/h prescritti dai segnali, l’ha investita sbalzandola per 3 metri. So che il Covid ha attirato tutte le nostre energie e attenzioni ma La vorrei portare a compiere uno sforzo d’immaginazione: se invece che le 19 fossero state le 16? Se invece che il 12 agosto fosse stato un normalissimo giorno infrasettimanale di ottobre? Se invece che una signora di 53 anni fosse stato un bambino che usciva da scuola?.Le risposte a questi interrogativi danno il senso dellurgenza di risolvere questa situazione annosa. Il risarcimento del danno non scongiurerà, signor sindaco, il pericolo che quanto accaduto a mia madre non possa ricapitare o non sia già ricapitato. Il diritto arriva fino ad un certo punto, al di là di quel punto c’è la vita, ci sono le persone, le decisioni, le azioni che compiamo e che da anni vi chiediamo di compiere. Certo che il conducente, che pressappoco è mio coetaneo, abbia commesso il fatto per pura colpa - incalza concludendo -, che la polizia stradale e la magistratura compiranno diligentemente le loro funzioni di tutela ed accertamento e certo che dopo queste parole gli inascoltati abitanti del quartiere Fontespina - San Gabriele finalmente verranno ascoltati dal loro sindaco e dall’amministrazione comunale. Ringrazio il personale dellospedale di Civitanova, i volontari della croce verde, coloro i quali si sono fermati per prestare aiuto e chiamare le autorità e, in modo particolare, Giorgio Santini, volontario non in servizio di passaggio in quel momento, che per primo si è prodigato per aiutare il prossimo.Gaia Gennaretti 
Un incidente come tanti ne avvengono, troppo spesso per l'imprudenza degli autisti delle macchine. Ma altrettanto spesso non è questa l'unica ragione e allora le domande che sorgono sono tante.
Siamo a Civitanova, in via Saragat, zona Fontespina, dove il 12 agosto scorso una donna di 53 anni, intorno alle 19, stava tornando a casa con la sua bicicletta quando un giovane alla guida di una Golf l'ha investita facendole fare un volo di circa 3 metri. Il figlio della donna, che per fortuna non ha riportato gravi conseguenze, ha scritto un post-lettera aperta al sindaco, Fabrizio Ciarapica. Lui è Giuseppe Lepretti, 23enne studente di Giurisprudenza e residente in città: "So che la sua è una sensibilità particolarmente incline ai social - scrive il giovane al sindaco - e, in generale, agli eventi mediatici pertanto, anche se la mia indole è più riservata, devo adeguarmi ricorrendo a tale mezzo. Oggetto di questo mio scritto è la sicurezza di tutti i Suoi cittadini, signor sindaco e, in particolar modo, a quanti abitano nel quartiere Fontespina - San Gabriele. Da mesi ormai plurime sono le sollecitazioni dei residenti affinché venga posta la giusta attenzione e il giusto rimedio alla problematica dell’alta velocità e della sicurezza stradale". Fra queste, Lepretti fa l'esempio dell'avvocato Siria Carrella, impegnata nel chiedere l'attuazione di un piano di ristrutturazione che abbia il fine di mettere in sicurezza le strade della città, sempre più presa d'assalto. "Messa in sicurezza - riflette - che, di pari passo, si riflette sulla sicurezza di tutti i cittadini. Si tratta di un Pìpiano che richiederebbe uno sforzo minimo da parte dell’amministrazione: rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi, rilevatori della velocità, dossi artificiali".
A preoccupare, fra l'altro, è la presenza in quella zona di numerosi istituti scolastici, fra nido, scuola dell'infanzia, scuole elementari e medie, tutte ubicate in via Saragat.
"Il 12 agosto, mia madre stava tornando dal mare alle 19 circa quando un’ auto guidata da un ragazzo a velocità folle, ben al di sopra dei 40 km/h prescritti dai segnali, l’ha investita sbalzandola per 3 metri. So che il Covid ha attirato tutte le nostre energie e attenzioni ma La vorrei portare a compiere uno sforzo d’immaginazione: se invece che le 19 fossero state le 16? Se invece che il 12 agosto fosse stato un normalissimo giorno infrasettimanale di ottobre? Se invece che una signora di 53 anni fosse stato un bambino che usciva da scuola?".
Le risposte a questi interrogativi danno il senso dell'urgenza di risolvere questa situazione annosa. "Il risarcimento del danno non scongiurerà, signor sindaco, il pericolo che quanto accaduto a mia madre non possa ricapitare o non sia già ricapitato. Il diritto arriva fino ad un certo punto, al di là di quel punto c’è la vita, ci sono le persone, le decisioni, le azioni che compiamo e che da anni vi chiediamo di compiere. Certo che il conducente, che pressappoco è mio coetaneo, abbia commesso il fatto per pura colpa - incalza concludendo -, che la polizia stradale e la magistratura compiranno diligentemente le loro funzioni di tutela ed accertamento e certo che dopo queste parole gli inascoltati abitanti del quartiere Fontespina - San Gabriele finalmente verranno ascoltati dal loro sindaco e dall’amministrazione comunale. Ringrazio il personale dell'ospedale di Civitanova, i volontari della croce verde, coloro i quali si sono fermati per prestare aiuto e chiamare le autorità e, in modo particolare, Giorgio Santini, volontario non in servizio di passaggio in quel momento, che per primo si è prodigato per aiutare il prossimo".

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