Università a distanza, Sborgia: "Sarebbe un danno per il territorio"

Giovedì, 05 Novembre 2020 12:45 | Letto 766 volte   Clicca per ascolare il testo Università a distanza, Sborgia: "Sarebbe un danno per il territorio" Tra le considerazioni sulla didattica a distanza imposta dall’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Marche Acquaroli e poi rinforzata dal dpcm a firma Conte in vigore da domani, è doveroso concentrarsi anche sulle scelte che gli studenti fuorisede saranno costretti a compiere. Come sottolineato dai Rettori Unimc e Unicam, Adornato e Pettinari, molti studenti potrebbero decidere, vista l’impossibilità di seguire le lezioni in presenza, di rinunciare agli alloggi nelle città di ateneo e restare a casa, con danni a cascata prima per i locatori e poi per le attività commerciali delle città che ospitano le università. Una considerazione condivisa anche dal sindaco di Camerino, Sandro Sborgia: ”Naturalmente la didattica a distanza ‘vieta’ la frequenza degli ambienti accademici. Non è detto che ci sia comunque un abbandono della città da parte degli studenti, certamente però lo studente potrà prendere la legittima decisione di frequentare le lezioni online da casa senza recarsi a Camerino e affittare una stanza”. “È comunque una situazione – prosegue il sindaco –, quella della didattica a distanza, che ha dei risvolti negativi sia per la qualità del percorso accademico degli studenti, sia per il tessuto economico della città, dai locatori alle attività commerciale. Una situazione indubbiamente di grave difficoltà, che ci costringe a reagire nei modi in cui stiamo reagendo, ma anche a ripensare i nostri modelli di società”. Red.
Tra le considerazioni sulla didattica a distanza imposta dall’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Marche Acquaroli e poi rinforzata dal dpcm a firma Conte in vigore da domani, è doveroso concentrarsi anche sulle scelte che gli studenti fuorisede saranno costretti a compiere.

Come sottolineato dai Rettori Unimc e Unicam, Adornato e Pettinari, molti studenti potrebbero decidere, vista l’impossibilità di seguire le lezioni in presenza, di rinunciare agli alloggi nelle città di ateneo e restare a casa, con danni a cascata prima per i locatori e poi per le attività commerciali delle città che ospitano le università. Una considerazione condivisa anche dal sindaco di Camerino, Sandro Sborgia: ”Naturalmente la didattica a distanza ‘vieta’ la frequenza degli ambienti accademici. Non è detto che ci sia comunque un abbandono della città da parte degli studenti, certamente però lo studente potrà prendere la legittima decisione di frequentare le lezioni online da casa senza recarsi a Camerino e affittare una stanza”.

“È comunque una situazione – prosegue il sindaco –, quella della didattica a distanza, che ha dei risvolti negativi sia per la qualità del percorso accademico degli studenti, sia per il tessuto economico della città, dai locatori alle attività commerciale. Una situazione indubbiamente di grave difficoltà, che ci costringe a reagire nei modi in cui stiamo reagendo, ma anche a ripensare i nostri modelli di società”.

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