Illecita percezione di un bonus di 8mila euro a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio per la diminuzione di fatturato subito a causa della pandemia.
A finire nei guai il legale rappresentante di una società di riparazione gioielli che è stato denunciato dai militari della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata.
In particolare i finanzieri, nel corso dell’attività di indagine, hanno riscontrato come il contribuente abbia prodotto copie fotostatiche di ricevute fiscali riferite al mese di aprile 2019, risultate sovrascritte a penna nei dati riguardanti il numero attribuito,la quantità, la natura e la qualità dei beni e dei servizi e, soprattutto, l’importo corrisposto, nonché sprovviste degli identificativi dei clienti. Nelle copie esibite, inoltre, i dati sovrascritti a penna erano sempre superiori a quelli cancellati, con lo scopo di aumentare la “forbice” tra il fatturato del mese di aprile degli anni 2019 e 2020 e di ricevere, quindi, una somma maggiore.
Alla richiesta di esibizione degli originali delle ricevute emesse il legale rappresentante ha dichiarato di averle gettate in discarica e così è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni pubbliche e falsità materiale.
Bonus da 8mila percepiti illecitamente, denunciato
Martedì, 21 Dicembre 2021 16:54 | Letto 689 volte Clicca per ascolare il testo Bonus da 8mila percepiti illecitamente, denunciato Illecita percezione di un bonus di 8mila euro a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio per la diminuzione di fatturato subito a causa della pandemia. A finire nei guai il legale rappresentante di una società di riparazione gioielli che è stato denunciato dai militari della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata. In particolare i finanzieri, nel corso dell’attività di indagine, hanno riscontrato come il contribuente abbia prodotto copie fotostatiche di ricevute fiscali riferite al mese di aprile 2019, risultate sovrascritte a penna nei dati riguardanti il numero attribuito,la quantità, la natura e la qualità dei beni e dei servizi e, soprattutto, l’importo corrisposto, nonché sprovviste degli identificativi dei clienti. Nelle copie esibite, inoltre, i dati sovrascritti a penna erano sempre superiori a quelli cancellati, con lo scopo di aumentare la “forbice” tra il fatturato del mese di aprile degli anni 2019 e 2020 e di ricevere, quindi, una somma maggiore. Alla richiesta di esibizione degli originali delle ricevute emesse il legale rappresentante ha dichiarato di averle gettate in discarica e così è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni pubbliche e falsità materiale.
Illecita percezione di un bonus di 8mila euro a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio per la diminuzione di fatturato subito a causa della pandemia.
A finire nei guai il legale rappresentante di una società di riparazione gioielli che è stato denunciato dai militari della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata.
In particolare i finanzieri, nel corso dell’attività di indagine, hanno riscontrato come il contribuente abbia prodotto copie fotostatiche di ricevute fiscali riferite al mese di aprile 2019, risultate sovrascritte a penna nei dati riguardanti il numero attribuito,la quantità, la natura e la qualità dei beni e dei servizi e, soprattutto, l’importo corrisposto, nonché sprovviste degli identificativi dei clienti. Nelle copie esibite, inoltre, i dati sovrascritti a penna erano sempre superiori a quelli cancellati, con lo scopo di aumentare la “forbice” tra il fatturato del mese di aprile degli anni 2019 e 2020 e di ricevere, quindi, una somma maggiore.
Alla richiesta di esibizione degli originali delle ricevute emesse il legale rappresentante ha dichiarato di averle gettate in discarica e così è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni pubbliche e falsità materiale.
A finire nei guai il legale rappresentante di una società di riparazione gioielli che è stato denunciato dai militari della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata.
In particolare i finanzieri, nel corso dell’attività di indagine, hanno riscontrato come il contribuente abbia prodotto copie fotostatiche di ricevute fiscali riferite al mese di aprile 2019, risultate sovrascritte a penna nei dati riguardanti il numero attribuito,la quantità, la natura e la qualità dei beni e dei servizi e, soprattutto, l’importo corrisposto, nonché sprovviste degli identificativi dei clienti. Nelle copie esibite, inoltre, i dati sovrascritti a penna erano sempre superiori a quelli cancellati, con lo scopo di aumentare la “forbice” tra il fatturato del mese di aprile degli anni 2019 e 2020 e di ricevere, quindi, una somma maggiore.
Alla richiesta di esibizione degli originali delle ricevute emesse il legale rappresentante ha dichiarato di averle gettate in discarica e così è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni pubbliche e falsità materiale.
Letto 689 volte
Pubblicato in
Cronaca