Camerino, taglio del nastro per la nuova filiale della Banca dei Sibillini

Venerdì, 14 Aprile 2023 14:13 | Letto 3241 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino, taglio del nastro per la nuova filiale della Banca dei Sibillini Giornata di festa a Camerino per linaugurazione dellla nuova filiale della Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini. Un’occasione che ha consentito di celebrare anche i 102 anni di storia dell’istituto di credito, nato a Casavecchia di Pieve Torina nel 1921. Se la pandemia ha impedito i festeggiamenti del centenario, una moltitudine di cittadini, ,rappresentanti istituzionali, autorità civili e militari, si è ritrovata in via Pallotta  per rendere omaggio al doppio gioioso traguardo: da un lato, quello di una nuova modernissima filiale, dallaltro, la concreta testimonianza di una «banca di comunità», esempio d impulso allo sviluppo economico e sociale del territorio,A fare gli onori di casa il  presidente della Banca dei Sibillini Stefano Tolomeo, il direttore generale Claudio Taddei, presenti il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, l’arcivescovo Francesco Massara, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, nonché  i presidenti della Federazione Marchigiana delle BCC Sergio Cugini, di Iccrea Banca Giuseppe Maino, di Federcasse Augusto Dell’Erba.«È questa una nuova partenza verso nuovi obiettivi – le parole del presidente Stefano Tolomeo al taglio del nastro della nuova filiale camerte, il cui progetto è opera degli architetti Ubaldo e Viviana Severini. Tante vetrate luminosissime caratterizzano la bellissima struttura che si sviluppa su due piani per circa 350 metri quadri totali di superficie, resi funzionali anche da un ascensore e da un ampio garage sotterraneo che potrà essere comodamente utilizzato dai clienti. I servizi bancari occupano tutto il piano d’ingresso, mentre gli spazi superiori sono stati destinati alla “casa comune delle associazioni ” costituita da un grande salone e varie stanze affacciate sui Monti Sibillini che, a titolo gratuito, l’istituto di credito cooperativo ha voluto mettere a disposizione  delle compagini associative locali , private dal sisma delle loro sedi . «Oggi è una giornata speciale – ha aggiunto Tolomeo – . Noi realizziamo oggi un grande sogno che è quello di poter restituire alla città e soprattutto ai nostri dipendenti della filiale di Camerino una sede adeguata di lavoro, dopo lunghi sette anni nel corso dei quali hanno dovuto sacrificarsi all’interno di un container. A loro va il mio ringraziamento che naturalmente è esteso a tutti i colleghi delle altre filiali che hanno riportato danni dal sisma e che, nonostante tutto, hanno continuato a lavorare come se nulla fosse accaduto».Nel farsi portavoce del saluto e del ringraziamento dell’intera città e dell’amministrazione, il sindaco Roberto Lucarelli ha rimarcato proprio l’aspetto della grande capacità di resistenza e abnegazione: «In quei momenti critici in  cui tutto tremava, semplice sarebbe stato scegliere altri lidi e fare impresa da un’altra parte. Avete voluto credere in un territorio che poi è quello che oltre cento anni fa vi ha dato i natali e vi dobbiamo il nostro grazie: sono questi gli investimenti significativi che danno un futuro a queste nostre zone. Grazie anche a tutti i presidenti che sono intervenuti e che, con il giro in zona rossa che abbiamo fatto insieme questa mattina, hanno potuto rendersi conto di persona della portata dei danni  che il terremoto ha prodotto nel cuore dei Camerino. Oggi è l’inaugurazione di una nuova epoca per altrettanti  successivi centenari della banca di credito cooperativo dei Sibillini».Ai suoi saluti personali, il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui ha aggiunto anche quelli del presidente della Regione Francesco Acquaroli e di tutta l’assemblea legislativa: «Oggi è un momento di festa e di gioia, importantissimo per le Marche e per questo territorio. Essere qui è per me un onore e insieme un grande onere: allora ero sindaco e, ricordo quei momenti del 2016 segnati dalla distruzione. Ricordo anche la grande voglia di questa banca, non di ripartire, ma di continuare in quel percorso di vicinanza a questo territorio che mai ha fatto mancare. Oggi, con questa struttura si concretizza il percorso in avanti, ma  la vera resilienza si viene a realizzare non solo attraverso il recupero delle mura. Necessaria è anche la ricostruzione sociale, economica di questi territori che noi ci aspettiamo e che, in primis, tutti noi delle istituzioni dobbiamo cercare. Grazie a tutte le donne e uomini che riuniti sotto il simbolo BCC, anche in situazione di grande disagio, hanno continuato a lavorare per dare quella speranza che tutti dobbiamo portare avanti per i nostri figli. Questo – ha concluso Pasqui – è anche l’impegno in termini regionali e locali. Questo è l’impegno che prendiamo tutti noi. Bello sarà vedere questa terra ricostruita sotto il profilo materiale, sociale ed economico e, come amministratore regionale quello che mi aspetto è di vedere una legge che realmente possa dare concretezza ad un percorso di rinascita. E in questo Bcc è davvero maestra».Ogni nuova inaugurazione porta con sé i segni di gioia, di bellezza, speranza e rinascita. Lo ha affermato, poco prima di procedere alla benedizione, l’arcivescovo Francesco Massara, sensibilmente toccato dalla destinazione di spazi per l’utilizzo delle associazioni: «La banca non deve essere esclusivamente un servizio finanziario ma un servizio alla persona – ha sottolineato –. Tutto questo ha dunque un valore sotto il profilo della socializzazione di questi territori che ne hanno molto bisogno. Vi ringrazio soprattutto per questa attenzione, oltre che per il servizio finanziario che potrete fare anche nell’accoglienza ai cittadini. La stessa bellezza della struttura ha la sua parte – ha continuato mons. Massara-. Mi complimento con i progettisti per il risultato: è questo un modo bello per accogliere la persona e, grazie anche alla gentilezza di tutti gli operatori della banca, farla davvero sentire a suo agio. All’istituto di credito cooperativo dei Sibillini auguro di crescere e di aiutare alla crescita anche questo territorio. La nostra gente ha bisogno di gesti positivi, di una ricostruzione strutturale che non dimentichi quella delle persone e dell’economia. Le tre ricostruzioni debbono andare insieme, altrimenti faremmo solo delle scatole vuote. Per le persone che lavorano nella nuova struttura, per quelle che vi entreranno come clienti e per tutti noi, che questa benedizione possa essere il segno di una Pasqua di “resurrezione” per il nostro territorio»A partire dal primo pomeriggio, moderato dalla giornalista Emanuela Bonchino, il successivo convegno che si è tenuto nellauditorium  Benedetto XIII, ha rappresentato una ulteriore significativa occasione per approfondire da vicino le tematiche del territorio, ma anche i concreti  esempi di una illuminata imprenditoria locale che, così come testimoniato dalla «banca di comunità», pchi minuti dopo le scosse si era già leccata le ferite ed era già pronta con forza a rispondere alla nuova sfida.  C.C. .
Giornata di festa a Camerino per l'inaugurazione dellla nuova filiale della Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini.
Un’occasione che ha consentito di celebrare anche i 102 anni di storia dell’istituto di credito, nato a Casavecchia di Pieve Torina nel 1921.
Se la pandemia ha impedito i festeggiamenti del centenario, una moltitudine di cittadini, ,rappresentanti istituzionali, autorità civili e militari, si è ritrovata in via Pallotta  per rendere omaggio al doppio gioioso traguardo: da un lato, quello di una nuova modernissima filiale, dall'altro, la concreta testimonianza di una «banca di comunità», esempio d' impulso allo sviluppo economico e sociale del territorio,
A fare gli onori di casa il  presidente della Banca dei Sibillini Stefano Tolomeo, il direttore generale Claudio Taddei, presenti il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, l’arcivescovo Francesco Massara, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, nonché  i presidenti della Federazione Marchigiana delle BCC Sergio Cugini, di Iccrea Banca Giuseppe Maino, di Federcasse Augusto Dell’Erba.
Banca il quadro
«È questa una nuova partenza verso nuovi obiettivi – le parole del presidente Stefano Tolomeo al taglio del nastro della nuova filiale camerte, il cui progetto è opera degli architetti Ubaldo e Viviana Severini. Tante vetrate luminosissime caratterizzano la bellissima struttura che si sviluppa su due piani per circa 350 metri quadri totali di superficie, resi funzionali anche da un ascensore e da un ampio garage sotterraneo che potrà essere comodamente utilizzato dai clienti. I servizi bancari occupano tutto il piano d’ingresso, mentre gli spazi superiori sono stati destinati alla “casa comune delle associazioni ” costituita da un grande salone e varie stanze affacciate sui Monti Sibillini che, a titolo gratuito, l’istituto di credito cooperativo ha voluto mettere a disposizione  delle compagini associative locali , private dal sisma delle loro sedi .
«Oggi è una giornata speciale – ha aggiunto Tolomeo – . Noi realizziamo oggi un grande sogno che è quello di poter restituire alla città e soprattutto ai nostri dipendenti della filiale di Camerino una sede adeguata di lavoro, dopo lunghi sette anni nel corso dei quali hanno dovuto sacrificarsi all’interno di un container. A loro va il mio ringraziamento che naturalmente è esteso a tutti i colleghi delle altre filiali che hanno riportato danni dal sisma e che, nonostante tutto, hanno continuato a lavorare come se nulla fosse accaduto».
Banca struttura
Nel farsi portavoce del saluto e del ringraziamento dell’intera città e dell’amministrazione, il sindaco Roberto Lucarelli ha rimarcato proprio l’aspetto della grande capacità di resistenza e abnegazione: «In quei momenti critici in  cui tutto tremava, semplice sarebbe stato scegliere altri lidi e fare impresa da un’altra parte. Avete voluto credere in un territorio che poi è quello che oltre cento anni fa vi ha dato i natali e vi dobbiamo il nostro grazie: sono questi gli investimenti significativi che danno un futuro a queste nostre zone. Grazie anche a tutti i presidenti che sono intervenuti e che, con il giro in zona rossa che abbiamo fatto insieme questa mattina, hanno potuto rendersi conto di persona della portata dei danni  che il terremoto ha prodotto nel cuore dei Camerino. Oggi è l’inaugurazione di una nuova epoca per altrettanti  successivi centenari della banca di credito cooperativo dei Sibillini».
Banca 1
Ai suoi saluti personali, il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui ha aggiunto anche quelli del presidente della Regione Francesco Acquaroli e di tutta l’assemblea legislativa: «Oggi è un momento di festa e di gioia, importantissimo per le Marche e per questo territorio. Essere qui è per me un onore e insieme un grande onere: allora ero sindaco e, ricordo quei momenti del 2016 segnati dalla distruzione. Ricordo anche la grande voglia di questa banca, non di ripartire, ma di continuare in quel percorso di vicinanza a questo territorio che mai ha fatto mancare. Oggi, con questa struttura si concretizza il percorso in avanti, ma  la vera resilienza si viene a realizzare non solo attraverso il recupero delle mura. Necessaria è anche la ricostruzione sociale, economica di questi territori che noi ci aspettiamo e che, in primis, tutti noi delle istituzioni dobbiamo cercare. Grazie a tutte le donne e uomini che riuniti sotto il simbolo BCC, anche in situazione di grande disagio, hanno continuato a lavorare per dare quella speranza che tutti dobbiamo portare avanti per i nostri figli. Questo – ha concluso Pasqui – è anche l’impegno in termini regionali e locali. Questo è l’impegno che prendiamo tutti noi. Bello sarà vedere questa terra ricostruita sotto il profilo materiale, sociale ed economico e, come amministratore regionale quello che mi aspetto è di vedere una legge che realmente possa dare concretezza ad un percorso di rinascita. E in questo Bcc è davvero maestra».
Banca Massara
Ogni nuova inaugurazione porta con sé i segni di gioia, di bellezza, speranza e rinascita. Lo ha affermato, poco prima di procedere alla benedizione, l’arcivescovo Francesco Massara, sensibilmente toccato dalla destinazione di spazi per l’utilizzo delle associazioni: «La banca non deve essere esclusivamente un servizio finanziario ma un servizio alla persona – ha sottolineato –. Tutto questo ha dunque un valore sotto il profilo della socializzazione di questi territori che ne hanno molto bisogno. Vi ringrazio soprattutto per questa attenzione, oltre che per il servizio finanziario che potrete fare anche nell’accoglienza ai cittadini. La stessa bellezza della struttura ha la sua parte – ha continuato mons. Massara-. Mi complimento con i progettisti per il risultato: è questo un modo bello per accogliere la persona e, grazie anche alla gentilezza di tutti gli operatori della banca, farla davvero sentire a suo agio.
All’istituto di credito cooperativo dei Sibillini auguro di crescere e di aiutare alla crescita anche questo territorio. La nostra gente ha bisogno di gesti positivi, di una ricostruzione strutturale che non dimentichi quella delle persone e dell’economia. Le tre ricostruzioni debbono andare insieme, altrimenti faremmo solo delle scatole vuote. Per le persone che lavorano nella nuova struttura, per quelle che vi entreranno come clienti e per tutti noi, che questa benedizione possa essere il segno di una Pasqua di “resurrezione” per il nostro territorio»
La nuova sede della filiale Banca dei Sibillini
A partire dal primo pomeriggio, moderato dalla giornalista Emanuela Bonchino, il successivo convegno che si è tenuto nell'auditorium  Benedetto XIII, ha rappresentato una ulteriore significativa occasione per approfondire da vicino le tematiche del territorio, ma anche i concreti  esempi di una illuminata imprenditoria locale che, così come testimoniato dalla «banca di comunità», pchi minuti dopo le scosse si era già leccata le ferite ed era già pronta con forza a rispondere alla nuova sfida. 

C.C. .


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