Indebita percezione di contributi erogati durante la pandemia, una famiglia finisce nei guai.
A scoprire la truffa sono state le fiamme gialle di Portorecanati in collaborazione con l’ufficio servizi sociali del comune di potenza Picena.
Le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che 5 dei 7 percettori non avevano dichiarato la reale condizione economica, ottenendo indebitamente un contributo pari a complessivi 10.700 euro in buoni spesa.
I finanzieri, inoltre, hanno esteso le indagini anche al nucleo familiare di uno dei predetti percettori scoprendo che i coniugi avevano indebitamente ottenuto, sempre dal comune di Potenza Picena, un “contributo economico per alloggi” di 2.111 euro, oltre a “integrazioni assegno temporaneo”, “assegno unico” e “bonus” erogati dall’Inps per un ammontare complessivo di 3.188,94 euro.
Le attività ispettive hanno permesso, altresì, di accertare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di un componente del medesimo nucleo familiare per un totale di 31.849,65 euro e l’indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio a carico dello stato presentata dal padre e dal figlio.
Così l’intero nucleo familiare, padre, madre e figlio, è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita percezione del reddito di cittadinanza ed indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio.
Indebita percezione di contributi durante la pandemia, denunciata una famiglia
Martedì, 27 Giugno 2023 15:19 | Letto 571 volte Clicca per ascolare il testo Indebita percezione di contributi durante la pandemia, denunciata una famiglia Indebita percezione di contributi erogati durante la pandemia, una famiglia finisce nei guai. A scoprire la truffa sono state le fiamme gialle di Portorecanati in collaborazione con l’ufficio servizi sociali del comune di potenza Picena. Le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che 5 dei 7 percettori non avevano dichiarato la reale condizione economica, ottenendo indebitamente un contributo pari a complessivi 10.700 euro in buoni spesa. I finanzieri, inoltre, hanno esteso le indagini anche al nucleo familiare di uno dei predetti percettori scoprendo che i coniugi avevano indebitamente ottenuto, sempre dal comune di Potenza Picena, un “contributo economico per alloggi” di 2.111 euro, oltre a “integrazioni assegno temporaneo”, “assegno unico” e “bonus” erogati dall’Inps per un ammontare complessivo di 3.188,94 euro. Le attività ispettive hanno permesso, altresì, di accertare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di un componente del medesimo nucleo familiare per un totale di 31.849,65 euro e l’indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio a carico dello stato presentata dal padre e dal figlio. Così l’intero nucleo familiare, padre, madre e figlio, è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita percezione del reddito di cittadinanza ed indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio.
Indebita percezione di contributi erogati durante la pandemia, una famiglia finisce nei guai.
A scoprire la truffa sono state le fiamme gialle di Portorecanati in collaborazione con l’ufficio servizi sociali del comune di potenza Picena.
Le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che 5 dei 7 percettori non avevano dichiarato la reale condizione economica, ottenendo indebitamente un contributo pari a complessivi 10.700 euro in buoni spesa.
I finanzieri, inoltre, hanno esteso le indagini anche al nucleo familiare di uno dei predetti percettori scoprendo che i coniugi avevano indebitamente ottenuto, sempre dal comune di Potenza Picena, un “contributo economico per alloggi” di 2.111 euro, oltre a “integrazioni assegno temporaneo”, “assegno unico” e “bonus” erogati dall’Inps per un ammontare complessivo di 3.188,94 euro.
Le attività ispettive hanno permesso, altresì, di accertare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di un componente del medesimo nucleo familiare per un totale di 31.849,65 euro e l’indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio a carico dello stato presentata dal padre e dal figlio.
Così l’intero nucleo familiare, padre, madre e figlio, è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita percezione del reddito di cittadinanza ed indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio.
A scoprire la truffa sono state le fiamme gialle di Portorecanati in collaborazione con l’ufficio servizi sociali del comune di potenza Picena.
Le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che 5 dei 7 percettori non avevano dichiarato la reale condizione economica, ottenendo indebitamente un contributo pari a complessivi 10.700 euro in buoni spesa.
I finanzieri, inoltre, hanno esteso le indagini anche al nucleo familiare di uno dei predetti percettori scoprendo che i coniugi avevano indebitamente ottenuto, sempre dal comune di Potenza Picena, un “contributo economico per alloggi” di 2.111 euro, oltre a “integrazioni assegno temporaneo”, “assegno unico” e “bonus” erogati dall’Inps per un ammontare complessivo di 3.188,94 euro.
Le attività ispettive hanno permesso, altresì, di accertare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di un componente del medesimo nucleo familiare per un totale di 31.849,65 euro e l’indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio a carico dello stato presentata dal padre e dal figlio.
Così l’intero nucleo familiare, padre, madre e figlio, è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita percezione del reddito di cittadinanza ed indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio.
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Cronaca