Un serravallese arrestato in una maxi operazione!

Giovedì, 01 Marzo 2007 01:00 | Letto 3225 volte   Clicca per ascolare il testo Un serravallese arrestato in una maxi operazione! di Emanuele Pieroni Cè anche un cittadino di Serravalle di Chienti tra le 22 persone arrestate nella notte di ieri nellambito di una maxioperazione antidroga (Operazione Saline) portata a termine dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Pescara, Teramo, Chieti, L Aquila e Macerata. Una operazione volta a contrastare il fenomeno dello spaccio di cocaina e che ha visto finire in manette anche Enrico Armeni, cinquantaseienne residente a Serravalle ed occupato come operaio in una ditta di Tolentino. Luomo, già con qualche precedente penale alle spalle, si trova attualmente in custodia presso la casa circondariale di Camerino, a disposizione della magistratura. Lordine di arresto era arrivato nella tarda serata di martedì dalla Procura della Repubblica di Pescara. Enrico Armeni, stando a quanto è dato saper e, era uno dei corrieri della droga che facevano capo al boss Claudio Mastramico (44 anni, nato e residente ad Elice). Difficile, almeno in questa fase delle indagini, capire con esattezza quale legame potesse intercorrere tra il serravallese, la banda di spacciatori abruzzesi ed il boss Mastramico. Di certo, comunque, si trattava di una organizzazione strutturata in maniera quasi perfetta. Gli stessi Carabinieri, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Pescara, hanno illustrato i numeri dellintera indagine: 2 milioni di euro in beni mobili ed immobili sequestrati e riconducibili al Mastramico, oltre a 750 grammi di cocaina e alla segnalazione in prefettura come assuntori di droga di una ventina di giobani. Unoperazione che ha dunque assestato un duro colpo al traffico della droga nel centro Italia e che ha visto impiegati circa 120 agenti, 2 cani antidroga, 1 elicottero del quinto Elinucleo di Falconara Marittima e che ha portato a 29 arresti totali e numerose perquisizioni domiciliari. Gli arrestati, tra cui tre donne ed un romeno, sono originari in prevalenza delle province di Teramo e di Pescara, ma tra loro ci sono persone originarie della provincia di Napoli, Roma, Milano,LAquila e Trani. Tutti, comunque, sono domiciliati o residenti nelle zone del teramano o del pescarese e, dunque, nessun altro maceratese risulterebbe implicato nella vicenda. La posizione del serravallese, come già accennato, invece, non è stata ufficialmente precisata, ma secondo alcune indiscrezioni luomo rappresentava il terminale marchigiano di una fitta rete di spacciatori. Il Mastramico, infatti, secondo gli inquirenti, era in grado di trafficare con estrema professionalità ingenti quantitativi di stupefacente e di riuscire a piazzarli sul mercato in brevissimo tempo ad acquirenti di sua fiducia. Tra questi, a quanto pare, anche il cinquantaseienne serravallese Enrico Armeni. Non è escluso, quindi, che lo stesso potesse in qualche modo avere il compito di far circolare la droga anche nella vicinissima Umbria. La notizia dellarresto, nella tranquilla Serravalle di Chienti, ha suscitato grande clamore, poiché luomo era piuttosto conosciuto in paese. Nella sua abitazione gli uomini dellarma avrebbero condotto anche una serie di perquisizioni proseguite anche nella mattinata di ieri.

di Emanuele Pieroni

C'è anche un cittadino di Serravalle di Chienti tra le 22 persone arrestate nella notte di ieri nell'ambito di una maxioperazione antidroga (Operazione Saline) portata a termine dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Pescara, Teramo, Chieti, L Aquila e Macerata. Una operazione volta a contrastare il fenomeno dello spaccio di cocaina e che ha visto finire in manette anche Enrico Armeni, cinquantaseienne residente a Serravalle ed occupato come operaio in una ditta di Tolentino. L'uomo, già con qualche precedente penale alle spalle, si trova attualmente in custodia presso la casa circondariale di Camerino, a disposizione della magistratura. L'ordine di arresto era arrivato nella tarda serata di martedì dalla Procura della Repubblica di Pescara. Enrico Armeni, stando a quanto è dato saper e, era uno dei corrieri della droga che facevano capo al boss Claudio Mastramico (44 anni, nato e residente ad Elice). Difficile, almeno in questa fase delle indagini, capire con esattezza quale legame potesse intercorrere tra il serravallese, la banda di spacciatori abruzzesi ed il boss Mastramico. Di certo, comunque, si trattava di una organizzazione strutturata in maniera quasi perfetta. Gli stessi Carabinieri, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Pescara, hanno illustrato i numeri dell'intera indagine: 2 milioni di euro in beni mobili ed immobili sequestrati e riconducibili al Mastramico, oltre a 750 grammi di cocaina e alla segnalazione in prefettura come assuntori di droga di una ventina di giobani. Un'operazione che ha dunque assestato un duro colpo al traffico della droga nel centro Italia e che ha visto impiegati circa 120 agenti, 2 cani antidroga, 1 elicottero del quinto Elinucleo di Falconara Marittima e che ha portato a 29 arresti totali e numerose perquisizioni domiciliari. Gli arrestati, tra cui tre donne ed un romeno, sono originari in prevalenza delle province di Teramo e di Pescara, ma tra loro ci sono persone originarie della provincia di Napoli, Roma, Milano,L'Aquila e Trani. Tutti, comunque, sono domiciliati o residenti nelle zone del teramano o del pescarese e, dunque, nessun altro maceratese risulterebbe implicato nella vicenda. La posizione del serravallese, come già accennato, invece, non è stata ufficialmente precisata, ma secondo alcune indiscrezioni l'uomo rappresentava il terminale marchigiano di una fitta rete di spacciatori. Il Mastramico, infatti, secondo gli inquirenti, era in grado di trafficare con estrema professionalità ingenti quantitativi di stupefacente e di riuscire a piazzarli sul mercato in brevissimo tempo ad acquirenti di sua fiducia. Tra questi, a quanto pare, anche il cinquantaseienne serravallese Enrico Armeni. Non è escluso, quindi, che lo stesso potesse in qualche modo avere il compito di far circolare la droga anche nella vicinissima Umbria. La notizia dell'arresto, nella tranquilla Serravalle di Chienti, ha suscitato grande clamore, poiché l'uomo era piuttosto conosciuto in paese. Nella sua abitazione gli uomini dell'arma avrebbero condotto anche una serie di perquisizioni proseguite anche nella mattinata di ieri.

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