Nuove scosse A Camerino Sopralluoghi resi difficili dalla neve in zona rossa

Mercoledì, 18 Gennaio 2017 17:19 | Letto 2456 volte   Clicca per ascolare il testo Nuove scosse A Camerino Sopralluoghi resi difficili dalla neve in zona rossa La terra è tornata a tremare nellItalia centrale: sono state quattro le scosse, con magnitudo superiore a 5, avvertite in maniera molto forte in tutta lItalia centrale nel corso della mattinata. La prima scossa è stata avvertita alle 10.25 con magnitudo 5.1; la seconda, la più forte delle tre, è avvenuta alle 11.14 con una magnitudo di 5.4; la terza dieci minuti dopo (11.25) di magnitudo 5.3, un’altra di 5.1 alle 14.33 Decine le altre scosse registrate dallIngv, 3 sopra magnitudo 4, tante sopra magnitudo 3.   Lepicentro è stato localizzato nellaquilano, generato dallo stesso sistema di faglie che si è attivato il 24 agosto e che ha colpito pesantemente anche il 30 ottobre. E quanto emerge dalle prime analisi degli esperti al lavoro nella sala sismica dellIstituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia (Ingv) Non sono segnalate vittime al momento nelle Marche ma il resoconto dei crolli è reso difficoltoso dalla neve, che in alcune aree ha raggiunto cumuli di 3-4 metri. Lo rende noto la Protezione civile regionale. Tutti i comuni del versante ascolano, maceratese e fermano sono innevati e le nuove scosse hanno innescato una serie di piccole slavine. Trentamila sono le utenze senza corrente elettrica, con le maggiori criticità nellAscolano. 60 Comuni chiedono turbine e personale. A Camerino le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione già duramente provata e, a complicare la situazione la straordinarietà di una nevicata per fronteggiare la quale il sindaco, in ausilio ai mezzi e ai dipendenti comunali già impegnati, ha chiesto l’intervento dell’esercito. Contattato il colonnello dell’Esercito che guida la Task Force 2 del Genio Militare, presente sul territorio.ha ottenuto la garanzia e la disponibilità ad un aiuto, una volta ottenute le dovute autorizzazioni dal Dicomac   Ho chiesto e sollecitato con una lettera alla Soi di Macerata e al Dicomac lintervento dellesercito- afferma Pasqui-, ma non ho ottenuto risposta.Una firma, un nullaosta dal Dicomac che manca - aggiunge - sta tenendo sotto scacco unintera popolazione che si ritrova a fare i conti con le difficoltà enormi dovute alla straordinarietà di questa nevicata e ora del sisma. Siamo totalmente abbandonati a noi stessi. Abbiamo 47 frazioni, di cui molte isolate. Con le nuove scosse - continua - la gente ha paura, e con la neve ha la sensazione di non poter scappare. La neve ha oltretutto ostacolato anche i sopralluoghi per la verifica di eventuali ulteriori danni nella zona rossa. Risulta impossibile verificare ulteriori eventuali danni in zona rossa- recita la nota del Comune- . L’ ingegner Marco Orioli, dell’Ufficio Tecnico Comunale, accompagnato da una squadra dei Vigili del Fuoco, ha effettuato un sopralluogo, ma le continue scosse e soprattutto la tanta neve che minaccia crolli dai tetti non hanno permesso di raggiungere tutte le zone per una verifica completa. Sul terreno oltre un metro di neve che non è stato possibile rimuovere con mezzi proprio per evitare ulteriori vibrazioni, così come stabilito dagli stessi Vigili del Fuoco. Bisognerà, quindi, attendere le prossime ore per poter avere un quadro chiaro della situazione nel centro storico dopo le scosse di quest’oggi. Per quel poco che è stato possibile esaminare non ci sono stati ulteriori crolli, mentre si è evidenziato un aggravamento delle lesioni in alcuni edifici. Tra questi il Palazzo Arcivescovile, già seriamente danneggiato nello spigolo che sovrasta l’accesso a Corso Vittorio Emanuele. Non sembra essersi aggravata, invece, la situazione della cattedrale del Duomo, con le lesioni alla base dei campanili che, almeno da questa prima verifica, è rimasta come era. Stessa cosa per il Palazzo Ducale, dove non si sono verificati ulteriori crolli e per il Quadriportico che non sembrerebbe aver subito ulteriori danni. Nella parte posteriore della Chiesa di Santa Maria in via non si sono evidenziati crolli ulteriori, mentre è stato impossibile raggiungere in sicurezza Piazza Umberto I per accertare la situazione della facciata. Le operazioni di puntellamento nei vari edifici del centro sono chiaramente sospese per la giornata di oggi, mentre da un esame a vista si sono evidenziate alcune nuove lesioni in edifici che sovrastano le mura nel versante costeggiato da Viale Emilio Betti. Prolungata fino a sabato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della città

La terra è tornata a tremare nell'Italia centrale: sono state quattro le scosse, con magnitudo superiore a 5, avvertite in maniera molto forte in tutta l'Italia centrale nel corso della mattinata. La prima scossa è stata avvertita alle 10.25 con magnitudo 5.1; la seconda, la più forte delle tre, è avvenuta alle 11.14 con una magnitudo di 5.4; la terza dieci minuti dopo (11.25) di magnitudo 5.3, un’altra di 5.1 alle 14.33

Decine le altre scosse registrate dall'Ingv, 3 sopra magnitudo 4, tante sopra magnitudo 3. 

 L'epicentro è stato localizzato nell'aquilano, generato dallo stesso sistema di faglie che si è attivato il 24 agosto e che ha colpito pesantemente anche il 30 ottobre. E' quanto emerge dalle prime analisi degli esperti al lavoro nella sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia (Ingv)

'Non sono segnalate vittime '' al momento nelle Marche ma ''il resoconto dei crolli è reso difficoltoso dalla neve, che in alcune aree ha raggiunto cumuli di 3-4 metri''. Lo rende noto la Protezione civile regionale. Tutti i comuni del versante ascolano, maceratese e fermano sono innevati e le nuove scosse hanno innescato una serie di piccole slavine. Trentamila sono le utenze senza corrente elettrica, con le maggiori criticità nell'Ascolano. 60 Comuni chiedono turbine e personale.

A Camerino le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione già duramente provata e, a complicare la situazione la straordinarietà di una nevicata per fronteggiare la quale il sindaco, in ausilio ai mezzi e ai dipendenti comunali già impegnati, ha chiesto l’intervento dell’esercito. Contattato il colonnello dell’Esercito che guida la Task Force 2 del Genio Militare, presente sul territorio.ha ottenuto la garanzia e la disponibilità ad un aiuto, una volta ottenute le dovute autorizzazioni dal Dicomac   "Ho chiesto e sollecitato con una lettera alla Soi di Macerata e al Dicomac l'intervento dell'esercito- afferma Pasqui-, ma non ho ottenuto risposta.Una firma, un nullaosta dal Dicomac che manca - aggiunge - sta tenendo sotto scacco un'intera popolazione che si ritrova a fare i conti con le difficoltà enormi dovute alla straordinarietà di questa nevicata e ora del sisma. Siamo totalmente abbandonati a noi stessi".

"Abbiamo 47 frazioni, di cui molte isolate. Con le nuove scosse - continua - la gente ha paura, e con la neve ha la sensazione di non poter scappare".

La neve ha oltretutto ostacolato anche i sopralluoghi per la verifica di eventuali ulteriori danni nella zona rossa.

"Risulta impossibile verificare ulteriori eventuali danni in zona rossa- recita la nota del Comune- . L’ ingegner Marco Orioli, dell’Ufficio Tecnico Comunale, accompagnato da una squadra dei Vigili del Fuoco, ha effettuato un sopralluogo, ma le continue scosse e soprattutto la tanta neve che minaccia crolli dai tetti non hanno permesso di raggiungere tutte le zone per una verifica completa.

Sul terreno oltre un metro di neve che non è stato possibile rimuovere con mezzi proprio per evitare ulteriori vibrazioni, così come stabilito dagli stessi Vigili del Fuoco. Bisognerà, quindi, attendere le prossime ore per poter avere un quadro chiaro della situazione nel centro storico dopo le scosse di quest’oggi.

Per quel poco che è stato possibile esaminare non ci sono stati ulteriori crolli, mentre si è evidenziato un aggravamento delle lesioni in alcuni edifici. Tra questi il Palazzo Arcivescovile, già seriamente danneggiato nello spigolo che sovrasta l’accesso a Corso Vittorio Emanuele. Non sembra essersi aggravata, invece, la situazione della cattedrale del Duomo, con le lesioni alla base dei campanili che, almeno da questa prima verifica, è rimasta come era. Stessa cosa per il Palazzo Ducale, dove non si sono verificati ulteriori crolli e per il Quadriportico che non sembrerebbe aver subito ulteriori danni.

Nella parte posteriore della Chiesa di Santa Maria in via non si sono evidenziati crolli ulteriori, mentre è stato impossibile raggiungere in sicurezza Piazza Umberto I per accertare la situazione della facciata. Le operazioni di puntellamento nei vari edifici del centro sono chiaramente sospese per la giornata di oggi, mentre da un esame a vista si sono evidenziate alcune nuove lesioni in edifici che sovrastano le mura nel versante costeggiato da Viale Emilio Betti".

Prolungata fino a sabato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della città

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