Riapre il Giardino delle Farfalle grazie alla solidarietà

Mercoledì, 08 Marzo 2017 20:30 | Letto 9451 volte   Clicca per ascolare il testo Riapre il Giardino delle Farfalle grazie alla solidarietà Non è stato risparmiato dal terremoto dello scorso ottobre “Il Giardino delle Farfalle”, la fattoria didattica che costituiva uno dei fiori all’occhiello del comune di Cessapalombo, ma ora, grazie alla tanta solidarietà ricevuta, il Giardino è pronto a ripartire. Ultimo in ordine di tempo l’aiuto viene anche da Udine sotto forma di un contributo di 15 mila euro da parte della Fantoni S.p.A., azienda friulana che produce mobili per ufficio. “Siamo dei lavoratori che hanno deciso di aiutare altri lavoratori a ripartire e a far riprendere l’economia locale – spiega Stefano, uno dei rappresentanti dell’azienda – Così abbiamo voluto donare un’ora del nostro lavoro, l’azienda ci è venuta incontro con un contributo pari al nostro e l’intera cifra è stata donata al comune di Cessapalombo. Abbiamo conosciuto questa realtà grazie al Gruppo Alpini di Billerio, sezione di Udine, e insieme a loro siamo venuti per consegnare la donazione. Venendo in queste zone siamo ritornati indietro di 40 anni, visto che nel 1976 anche noi abbiamo subito un terremoto distruttivo”.   “Non ci siamo mai dimenticati dell’aiuto ricevuto dopo il terremoto che ha distrutto i nostri paesi – fa eco Luigi Rovaris, del Gruppo Alpini di Billerio – così, quando dopo il sisma siamo stati contatti dalla Protezione Civile del Friuli, abbiamo dato la nostra disponibilità per portare il nostro aiuto. Avendolo, però, potuto fare solo per un tempo limitato, come prevedono le disposizioni della macchina di Protezione Civile, quando un’azienda del nostro territorio ha manifestato l’intenzione di dare un contributo noi abbiamo subito pensato a Cessapalombo, paese nel quale abbiamo prestato la nostra opera. Siamo ritornati non solo per portare i soldi, ma soprattutto per dire a questa popolazione che rimboccandosi le maniche si può tornare a rinascere. Noi in Friuli ce l’abbiamo fatta”. “La nostra speranza è quella di poter riprendere quanto prima la normale attività, quello che era un sogno interrotto – così Fabiana, titolare del “Giardino delle Farfalle” – Siamo davvero commossi dalla grande solidarietà ricevuta e il grande cuore delle persone riempie anche il nostro. Per poter ripartire confidiamo in una struttura alternativa che possa essere multi funzionale in modo da poter sopperire a quello che era l’uso della casa che, purtroppo, sarà da demolire”. Un comune, quello di Cessapalombo, che aveva fatto del turismo il volano della propria economia, come conferma anche lo stesso sindaco Giammario Ottavi. “Abbiamo progettato, lavorato, lottato, cercato di rilanciare il nostro paesaggio, il nostro ambiente e ci stavamo riuscendo. Avevamo alcune attività che stavano prendendo piede, come il Giardino delle Farfalle, Palazzo Simonelli, che facevano registrare circa cinquemila presenze l’anno. Purtroppo il terremoto è stata un’autentica catastrofe, ci ha distrutto e dobbiamo ricominciare da zero. Però non ci arrendiamo perché i nostri luoghi sono meravigliosi e devono essere riportati allo stato in cui erano prima del sisma. Questo è il nostro obiettivo e inizieremo cercando di far ripartire quelle attività che sono in difficoltà. Come amministrazione comunale abbiamo in progetto di riaprire quanto prima il Giardino delle Farfalle, grazie anche ai tanti enti e privati che hanno aderito e che ci mostrano continuamente la loro solidarietà. Se riusciremo ad allestire una struttura alternativa idonea, contiamo a Maggio di poter riaprire la nostra fattoria didattica e attraverso i nostri prodotti tipici rilanciare anche questo territorio. Abbiamo in animo anche di ripensare le altre manifestazioni che si svolgevano nel nostro comune, come la Taverna del Castello, che ovviamente non potrà essere nella sua sede tradizionale. La solidarietà ci dà la forza di lottare, ma abbiamo bisogno anche di un forte aiuto da parte dello Stato”. Un dramma che sta mettendo a dura prova la popolazione. “In molti – continua il primo cittadino – sono rimasti senza casa. Io stesso sono attualmente ospite nell’abitazione di un mio amico. Una situazione non facile da vivere, ma la speranza di tutti è quella di poter rientrare nelle nostre case e riprendere, così, la nostra quotidianità. Molte famiglie sono disorientate ed è nostro compito aiutarle perché tutti insieme ce la possiamo fare”.    

Non è stato risparmiato dal terremoto dello scorso ottobre “Il Giardino delle Farfalle”, la fattoria didattica che costituiva uno dei fiori all’occhiello del comune di Cessapalombo, ma ora, grazie alla tanta solidarietà ricevuta, il Giardino è pronto a ripartire. Ultimo in ordine di tempo l’aiuto viene anche da Udine sotto forma di un contributo di 15 mila euro da parte della Fantoni S.p.A., azienda friulana che produce mobili per ufficio. “Siamo dei lavoratori che hanno deciso di aiutare altri lavoratori a ripartire e a far riprendere l’economia locale – spiega Stefano, uno dei rappresentanti dell’azienda – Così abbiamo voluto donare un’ora del nostro lavoro, l’azienda ci è venuta incontro con un contributo pari al nostro e l’intera cifra è stata donata al comune di Cessapalombo. Abbiamo conosciuto questa realtà grazie al Gruppo Alpini di Billerio, sezione di Udine, e insieme a loro siamo venuti per consegnare la donazione. Venendo in queste zone siamo ritornati indietro di 40 anni, visto che nel 1976 anche noi abbiamo subito un terremoto distruttivo”.

 giardino assegno

“Non ci siamo mai dimenticati dell’aiuto ricevuto dopo il terremoto che ha distrutto i nostri paesi – fa eco Luigi Rovaris, del Gruppo Alpini di Billerio – così, quando dopo il sisma siamo stati contatti dalla Protezione Civile del Friuli, abbiamo dato la nostra disponibilità per portare il nostro aiuto. Avendolo, però, potuto fare solo per un tempo limitato, come prevedono le disposizioni della macchina di Protezione Civile, quando un’azienda del nostro territorio ha manifestato l’intenzione di dare un contributo noi abbiamo subito pensato a Cessapalombo, paese nel quale abbiamo prestato la nostra opera. Siamo ritornati non solo per portare i soldi, ma soprattutto per dire a questa popolazione che rimboccandosi le maniche si può tornare a rinascere. Noi in Friuli ce l’abbiamo fatta”.

giardino in comune

“La nostra speranza è quella di poter riprendere quanto prima la normale attività, quello che era un sogno interrotto – così Fabiana, titolare del “Giardino delle Farfalle” – Siamo davvero commossi dalla grande solidarietà ricevuta e il grande cuore delle persone riempie anche il nostro. Per poter ripartire confidiamo in una struttura alternativa che possa essere multi funzionale in modo da poter sopperire a quello che era l’uso della casa che, purtroppo, sarà da demolire”. Un comune, quello di Cessapalombo, che aveva fatto del turismo il volano della propria economia, come conferma anche lo stesso sindaco Giammario Ottavi. “Abbiamo progettato, lavorato, lottato, cercato di rilanciare il nostro paesaggio, il nostro ambiente e ci stavamo riuscendo. Avevamo alcune attività che stavano prendendo piede, come il Giardino delle Farfalle, Palazzo Simonelli, che facevano registrare circa cinquemila presenze l’anno. Purtroppo il terremoto è stata un’autentica catastrofe, ci ha distrutto e dobbiamo ricominciare da zero. Però non ci arrendiamo perché i nostri luoghi sono meravigliosi e devono essere riportati allo stato in cui erano prima del sisma. Questo è il nostro obiettivo e inizieremo cercando di far ripartire quelle attività che sono in difficoltà. Come amministrazione comunale abbiamo in progetto di riaprire quanto prima il Giardino delle Farfalle, grazie anche ai tanti enti e privati che hanno aderito e che ci mostrano continuamente la loro solidarietà. Se riusciremo ad allestire una struttura alternativa idonea, contiamo a Maggio di poter riaprire la nostra fattoria didattica e attraverso i nostri prodotti tipici rilanciare anche questo territorio. Abbiamo in animo anche di ripensare le altre manifestazioni che si svolgevano nel nostro comune, come la Taverna del Castello, che ovviamente non potrà essere nella sua sede tradizionale. La solidarietà ci dà la forza di lottare, ma abbiamo bisogno anche di un forte aiuto da parte dello Stato”. Un dramma che sta mettendo a dura prova la popolazione. “In molti – continua il primo cittadino – sono rimasti senza casa. Io stesso sono attualmente ospite nell’abitazione di un mio amico. Una situazione non facile da vivere, ma la speranza di tutti è quella di poter rientrare nelle nostre case e riprendere, così, la nostra quotidianità. Molte famiglie sono disorientate ed è nostro compito aiutarle perché tutti insieme ce la possiamo fare”.

 

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