Se prima facevano discutere le condizioni dei marciapiedi in viale Matteotti a Tolentino, a destare preoccupazione ora è l’abbattimento dei tigli del viale.
Discussioni che si creano su Facebook a dimostrazione di quanto sia difficile amministrare una città e mettere tutti d’accordo, a prescindere dal colore politico.
Dopo la notizia dell’approvazione degli elaborati per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza di viale Matteotti, in cui la giunta ha autorizzato l’abbattimento delle alberature che si trovano all’interno o in stretta prossimità dell’area di intervento che ammonta a 43 mila euro, c’è chi si pone a difesa degli otto tigli che dovranno essere abbattuti.
E’ così che, appena il Comune annuncia l’avvio di una soluzione ad un problema che esiste dal 2011, invece di ottenere i consensi per una soluzione che, ha tardato ad arrivare, ma è arrivata, ora l’attenzione si sposta sui tigli.
“In questi giorni – scrive una cittadina sul gruppo sei di Tolentino se - ho saputo che inizieranno a breve i lavori per il rifacimento del marciapiede di viale Matteotti. Potremmo dire “era ora”, ma ho anche saputo che, per fare ciò, verranno sacrificati almeno otto splendidi tigli, forse secolari. Ora mi domando, possibile che non ci sia una soluzione per non rovinare il bellissimo viale Matteotti? Oppure che il Comune abbia preso la via più facile per effettuare i lavori?”
I danni alla struttura muraria hanno visto distacchi e lesioni in più punti e hanno portato allo scivolamento del terreno con il conseguente dissesto del marciapiede attualmente impraticabile in viale Matteotti.
Ad allungare così tanto i tempi di messa in sicurezza, il mancato accordo tra il Comune e i comproprietari.
“Il Comune – si legge in una nota del sindaco - si era attivato proponendo la realizzazione di un intervento manutentivo con oneri economici da ripartire tra i comproprietari del muro e l’Amministrazione Comunale. I comproprietari, però, non hanno ritenuto di avere alcuna responsabilità nella causazione degli inconvenienti e non hanno ritenuto appropriata la tipologia e le caratteristiche degli interventi proposti dal Comune, tanto da presentare al Tribunale di Macerata il ricorso per accertamento tecnico preventivo, chiedendo la verifica delle cause degli inconvenienti lamentati e la valutazione di eventuali opere da realizzare per risolvere la situazione”.
Giulia Sancricca