Cade l’amministrazione di Treia. Arriva il commissario

Giovedì, 25 Ottobre 2018 17:15 | Letto 846 volte   Clicca per ascolare il testo Cade l’amministrazione di Treia. Arriva il commissario Cade l’amministrazione comunale di Treia e finisce così anche l’avventura, per così dire, del sindaco facente funzioni Edi Castellani. Questa mattina si è svolta una conferenza stampa in cui sono stati spiegati i motivi scatenanti di questa rottura. A farlo, l’ex sindaco Franco Capponi fatto fuori gioco da una sentenza di condanna riguardo alle cosiddette spese pazze in Regione. La spaccatura all’interno della maggioranza sarebbe avvenuta, stando a Capponi, a causa di una decisione presa dalla Castellani riguardante la casa del custode di Villa Spada: la donna avrebbe rinunciato, illegittimamente, ad un finanziamento di 800mila euro per non accollarsi la responsabilità di finanziare la quota costo che, dopo la gara di appalto, si sarebbe aggirata sui 300mila euro per la restaurazione post sisma. La Castellani avrebbe preso questa decisione senza consultare la maggioranza. Tutto questo, aggiunge Capponi, oltre a “incapacità decisionali della stessa sindaco facente funzioni”. Gaia Gennaretti  

Cade l’amministrazione comunale di Treia e finisce così anche l’avventura, per così dire, del sindaco facente funzioni Edi Castellani. Questa mattina si è svolta una conferenza stampa in cui sono stati spiegati i motivi scatenanti di questa rottura. A farlo, l’ex sindaco Franco Capponi fatto fuori gioco da una sentenza di condanna riguardo alle cosiddette spese pazze in Regione.

La spaccatura all’interno della maggioranza sarebbe avvenuta, stando a Capponi, a causa di una decisione presa dalla Castellani riguardante la casa del custode di Villa Spada: la donna avrebbe rinunciato, illegittimamente, ad un finanziamento di 800mila euro per non accollarsi la responsabilità di finanziare la quota costo che, dopo la gara di appalto, si sarebbe aggirata sui 300mila euro per la restaurazione post sisma. La Castellani avrebbe preso questa decisione senza consultare la maggioranza. Tutto questo, aggiunge Capponi, oltre a “incapacità decisionali della stessa sindaco facente funzioni”.

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